Qualche ora fa è stato pubblicato sul sito della Regione Calabria un comunicato stampa dall'assessore all'Istruzione Federica Roccisano in merito alla convocazione di un tavolo interistituzionale per discutere dell'integrazione scolastica degli studenti disabili (http://www.regione.calabria.it/index.php?option=com_content&task=view&id=17829&Itemid=136).
In questo comunicato, l'assessore fa riferimento al caso di Nicola Romeo che, a 40 giorni dall'apertura dell'anno scolastico, ancora non ha frequentato un solo giorno a causa della mancanza del personale dedicato e dei sostegni strumentali che per legge devono essere istituiti nella scuola quando c'è la presenza di uno studente disabile.
A seguito di questo annuncio Cosimo Romeo, il papà di Nicola, che con la moglie e tanti amici che lo sostengono è dal 14 settembre che manifesta incatenato davanti al Liceo artistico di Locri che avrebbe dovuto iniziare a frequentare Nicola, è intervenuto sui social con un suo legittimo sfogo che riportiamo integralmente, contro i tanti annunci e passerelle fatti finora dai politici senza produrre fatti concreti.
Faccio presente che, visto l'immediatezza di comunicati stampa da parte di politici ed associazioni relativi alla vicenda Disabili e scuola e, precisamente per la vicenda del mio Nicola, che non corrispondono alla realtà in esse distorta che mette in equivoco il lettore profano che non vive certe situazione.
Preciso io come stanno le cose:Nè l’Assessore Roccisano Federica ne altre autorità sono mai stati spontanei, come recita la nota stampa diffusa nel sito della Regione, a convocare una conferenza interistituzionale per la risoluzione di un problema atavico (conosciutissimo da tutte le parti chiamate in causa nonché dalle Associazioni) ma, solo dopo le mie denunce, le mie proteste, le mie note stampa, della mia faccia e quella di mio figlio in tv e sulla vettura, dei miei appelli alle autorità scolastiche e politiche a tutti i livelli, dei miei colloqui con il Presidente Oliverio, Raffa, Prodi, e non per ultimo alla mia segnalazione di tutta la Vicenda al Garante per l’infanzia e l’adolescenza, la stessa On. Intrieri ha diffidato e denunciato (detengo copia per conoscenza) tutte le autorità politiche e scolastiche regionali, provinciali e nazionali segnalando anche al tribunale dei minori, solo dopo tutto ciò e, a distanza di un mese e mezzo di proteste in catene dinnanzi il liceo artistico di Locri, nell'indifferenza di chi oggi vuole meriti, senza che nessuna associazione di categoria ha scritto in merito un solo rigo e nessun politico ha preso posizioni concrete.
Ed oggi, non permetto a nessuno e ripeto nessuno di prendersi il lusso, neanche associazioni o/e politici, vi vantarsi o di prendere meriti che non gli competono per la vergognosa inerzia e disinteresse dimostrato fino ad ora.
Vergognosa per tutte le Istituzioni.
Quando in tv parlavo del fatto che non è un problema prettamente personale ma che coinvolge tutta la società, era questo che intendevo.
Ora a seguito di questo incontro istituito per venerdì e, di tutto il mio impegno sulla vicenda di mio figlio, tutta la Calabria ne beneficerà.
Se un plauso deve essere fatto, questo è per Mio figlio Nicola, e merito suo se queste montagne oggi si muovono per Nicola ed i tanti Nicola, alcuni con genitori che mi hanno anche criticato e che non hanno protestato insieme a noi (tuttavia vogliono lo stesso diritto) ma che avranno ciò che gli spetta e che nessuna associazione è riuscita a fare fino ad oggi.Le chiacchiere, le conferenze delle associazioni con i politici e le passerelle sono andate a mille ma i fatti A ZERO.
Io ho dimostrato di fare i fatti, altri si limitano a scrivere solo per ribadire quali sono gli adempimenti burocratici ed hanno sempre lasciato il tempo che trovano e questo è un fatto non un'opinione.
Ve lo dice Cosimo Romeo papà di Nicola, V. Presidente Associazione “AMICI DI NICOLA”
Una neo associazione nata da meno di un mese da una lunga riflessione appositamente per continuare a combattere lotte contro uno stato che ci ha sempre abbandonati, lotte iniziate oltre 15 anni fa e mai finite perché le famiglie come la mia, sono in lotta continua!
Le carte, le leggi e le passerelle nelle scuole non servono a nulla se poi rimangono solo inchiostro e chiacchiere nonché vanti inutili sui giornali.
Ci vogliono fatti, quelli che pochi sono in grado di fare, e la famiglia romeo li ha sempre fatti.
Potrei rinfrescare ciò che dico e gli obbiettivi raggiunti con la mia rassegna stampa che risale sin dagli inizi del lontano 2003 per arrivare ai giorni nostri e dimostrare che nessuna istituzione è mai stata spontanea e solerte ad erogare i diritti dei disabili e complici le associazioni per inerzia e in odor politico.
Invito chiunque a non esaltarsi per il lavoro svolto da altri.
Saluti
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