Qui nella foto è illustrata l'enorme buca causata dal transito di un pesante automezzo (ruspa e camion) sopra il ponticello. Siamo nella strada che porta al Bosco Catalano e precisamente il località denominata Petrusi a un chilometro da largo San Giuseppe. Questa enorme voragine che interessa l'intera corsia si è formata a causa del grosso peso dell'automezzo, probabilmente lo stesso che ha ripulito in questi giorni il bordo della strada dopo le pesanti pioggie del 30 ottobre scorso. Sono passate dieci giorni e nessuno ha posto rimedio alla pericolosissima e profonda buca formatosi, né togliendo il terriccio che si è raccolto tutt'intorno né facendo dei buchi per svuotare la voragina dall'acqua; ma ancora più incredibile che nessuno si è preoccupato di segnalare la pericolosità e il dislivello con un cartello stradale.
Chi conosce della presenza del grave disagio stradale, rallenta e, facendo molta attenzione, riesce in qualche modo ad evitare la buca; ma se qualcuno malaguratamente (soprattutto se trattasi di ciclomotore), non lo sa o se ne dimentica, rischia davvero un incidente gravissimo.
Colgo l'occasionedi riferire che il forte temporale che ha interessato il nostro territorio per 14 ore di seguito il 30 ottobre scorso ha dimostrato quanto il nostro paese sia vulnerabile a queste situazioni meteorologiche diciamo cosi eccezionali ma che purtroppo si verificano sempre con maggiore frequenza.
La SS.106 se ha retto a sufficienza nel tratto della farmacia Russo da poco messo in sicurezza, lo stesso non è avvenuto all'entrata di Roccella - lato Gioiosa, in prossimità dell'officina di Franco Candido dove occorrevano le barche...; ma la cosa più grave si è verificata nella via Cannolaro dove le nuove condotte e griglie non sono state capaci di contenere l'acqua (mai prima d'ora si era verificato) tant'è che i garage delle abitazioni civili che si trovano a pian terreno sono stati completamente inondati.
Anche la collina del Castello si è rivelata fragile tant'è che le abitazioni alle sue pendici si sono ritrovate strapiene di creta e terriccio sgretolatosi dal terreno bruciato quest'estate.
Ed infine abbiamo tutti constatato che i lavori che si stanno ultimando nei Torrenti Zirgone e Arena non servono affatto a contenere il deflusso dell'acqua piovana visto che i cunettoni che si sono creati in tutta la lunghezza degli sbocchi dei torrenti, per la loro limitata ampiezza, non riescono a contenere neanche un'acquazzone!
Se ancora ce ne fosse bisogno, ecco un'ulteriore conferma della superficialità amministrativa che dimentica di mettere dei cartelli stradali di pericolo davanti ad una strada con un cratere pieno d'acqua dove la gente si può ammazzare... e fa giungere finanziamenti per la sicurezza stradale che hanno il solo scopo di sperperare i soldi pubblici tra le ditte (e chissà tra chi altro), ma che in sicurezza non mettono un bel nulla!!!