Apprendiamo da una notizia trasmessa dall'emittente Telemia e dal comunicato riferito sul sito del Comune che martedì 1 novembre 2011, giorno di Tutti i Santi, non sarà effettuato il servizio di raccolta dei rifiuti.
La raccolta dei rifiuti indifferenziati sarà effettuata mercoledì 2 novembre 2011 al posto dell’umido.
Di tanto ci è sembrato doveroso informare i lettori del blog sperando di fare cosa utile e riuscire a comunicare la variazione a quante più famiglie possibili.
Chi volesse inviarmi notizie, messaggi, comunicazioni di manifestazioni ed eventi da pubblicare sul blog può farlo attraverso la mail niko.25@hotmail.it
lunedì 31 ottobre 2011
domenica 30 ottobre 2011
UNA BOMBA NEL CENTRO DEL PAESE
Trattasi della rupe di via Pignatelli proprio a ridosso della mega struttura del liceo scientifico.
“Gli interventi di mitigazione del rischio frana (cosi sono stati definiti nel progetto che la Regione Calabria ci ha finanziato con la bellezza di un milione e 500 mila euro), cominciati i primi di luglio, sono andati sempre a singhiozzo.
La rupe è stata ripulita e sono stati estirpati moltissimi arbusti, lasciando soltanto delle secolari piante di ulivo, rimaste assieme a dei grossi massi impiantate chissà quanto nel terreno.
Tutta la sporcizia e gli arbusti ormai rinsecchiti, non sono mai stati raccolti e giacciono da quest’estate sul ciglio della strada che collega via Cristoforo Colombo con la via Garibaldi, ed oltre a fare brutta mostra, considerato che a questa sporcizia si sono aggiunte diverse buste di plastica di spazzatura gettate da passanti poco scrupolosi, sono pericolosi per la circolazione delle autovetture (considerato che questa ammasso di spazzatura e legname è proprio a ridosso di una curva pericolosa – siamo proprio vicinissimi al Liceo scientifico).
Tornando ai lavori, dopo la pulizia e ripetute sospensioni (non si sa perché….) la Ditta ha provveduto ad iniziare ad impiantare una rete metallica di protezione del terreno. Oggi, questo lavoro di impianto è stato sospeso per l’ennesima volta e arrivando sul posto ci si ritrova le reti metalliche alla rinfusa e tutte attorcigliate su se stessi.
Questa situazione è davvero gravissima in vista dell’inverno e del rischio di pioggia e temporale. C’è l’altissimo rischio di frana distruttrice sia delle abitazioni sovrastanti che della struttura del liceo scientifico e di numerosi palazzi e abitazioni che sono a ridosso di questo dirupo di creta spoglio ormai di alberi e con la protezione prevista, e sospesa a metà, che, invece, non protegge nulla.
Oggi di questa gravissima situazione e dell’altissimo rischio che incombe sul paese, si sono interessate l’emittente Telemia e la stampa con dei dettagliati servizi.
Fate qualcosa prima che sia troppo tardi!
“Gli interventi di mitigazione del rischio frana (cosi sono stati definiti nel progetto che la Regione Calabria ci ha finanziato con la bellezza di un milione e 500 mila euro), cominciati i primi di luglio, sono andati sempre a singhiozzo.
La rupe è stata ripulita e sono stati estirpati moltissimi arbusti, lasciando soltanto delle secolari piante di ulivo, rimaste assieme a dei grossi massi impiantate chissà quanto nel terreno.
Tutta la sporcizia e gli arbusti ormai rinsecchiti, non sono mai stati raccolti e giacciono da quest’estate sul ciglio della strada che collega via Cristoforo Colombo con la via Garibaldi, ed oltre a fare brutta mostra, considerato che a questa sporcizia si sono aggiunte diverse buste di plastica di spazzatura gettate da passanti poco scrupolosi, sono pericolosi per la circolazione delle autovetture (considerato che questa ammasso di spazzatura e legname è proprio a ridosso di una curva pericolosa – siamo proprio vicinissimi al Liceo scientifico).
Tornando ai lavori, dopo la pulizia e ripetute sospensioni (non si sa perché….) la Ditta ha provveduto ad iniziare ad impiantare una rete metallica di protezione del terreno. Oggi, questo lavoro di impianto è stato sospeso per l’ennesima volta e arrivando sul posto ci si ritrova le reti metalliche alla rinfusa e tutte attorcigliate su se stessi.
Questa situazione è davvero gravissima in vista dell’inverno e del rischio di pioggia e temporale. C’è l’altissimo rischio di frana distruttrice sia delle abitazioni sovrastanti che della struttura del liceo scientifico e di numerosi palazzi e abitazioni che sono a ridosso di questo dirupo di creta spoglio ormai di alberi e con la protezione prevista, e sospesa a metà, che, invece, non protegge nulla.
Oggi di questa gravissima situazione e dell’altissimo rischio che incombe sul paese, si sono interessate l’emittente Telemia e la stampa con dei dettagliati servizi.
Fate qualcosa prima che sia troppo tardi!
giovedì 27 ottobre 2011
LETTERA DA UN AMICO IN MERITO AL SONDAGGIO "IL ROCCELLESE PIU' POPOLARE"
Caro Nicola, leggo spesso il tuo blog ma, perdonami, provo quasi disgusto, quando rivedo “il gioco” del "roccellese più popolare", del quale posso rispettare anche il motivo per cui l’hai pensato (diciamo che tira un certo odiens perché, in fondo, è sicuramente accattivante).
Di conseguenza,…ti propongo, certamente in un altro periodo, di lanciare un sondaggio sui "roccellesi illustri" o, se preferisci, coloro che rimarranno nella storia del nostro paese ma fuori dal nostro paese (sai, Roberto Furfaro, Giovanni scaramuzzino, ecc. ecc.). Parlare di loro, chi sono, dove stanno, cosa fanno, tracciare il loro autorevole profilo; potrebbe essere un modo questo anche per ringraziarli del buon nome/lustro che LORO danno al nostro paese!
Non te la prendere, lo sai Nicola, perchè non è un colpo alla tua persona e neanche alle tue idee, ma, credo, che i nomi dei roccellesi "illustri" dimostrerebbero la DIFFERENZA, chiamiamola solo cosi per non denigrare al massimo, con coloro che si trovano negli elenchi che tu stai proponendo e sui quali (molti) ritengo sia meglio porre un velo "quasi" pietoso. Perchè i signori personaggi roccellesi sono altri e sono quelli che, purtroppo, si trovano lontano dal nostro paese ma loro si che possono essere menzionati come "roccellesi famosi".
Un caloroso, rispettoso e sincero abbraccio.
LA MIA RISPOSTA
Io fermamente credo questo, e difenderò sempre questa tesi!
Per il resto, certo si potrebbe ripetere in maniera molto più completa ed efficace il sondaggio de “il roccellese illustre/famoso” come da te suggerito….dico ripetere perché in fondo a questo blog è pubblicato l’esito proprio di questo tipo di sondaggio effettuato poco dopo la nascita di questo blog. E’ il sondaggio che ha visto primeggiare il tenore Giuseppe Varano. L’idea che tu hai avanzato poi ha visto tramutarsi in un riconoscimento vero e reale nell’estate 2010 e precisamente il 7 di Agosto, quando, sul palco della festa di San Vittorio, l’associazione “Roccella in movimento”, di cui allora avevo l’onore di esserne socio, propose il premio “Roccella nel mondo”, premiando, fra gli altri, proprio Roberto Furfaro come “il talento roccellese dell’anno” dopo un collegamento in diretta in videoconferenza con l’Arizonia con Roberto Furfaro all’interno dei laboratori della NASA. In quella occasione per la prima volta in Italia è stato mostrato in diretta il prototipo di robot su cui Roberto ha lavorato insieme al suo staff per la missione sul pianeta Marte.
Spero che il tuo imput incoraggi tutti noi a ripetere e riprendere queste belle iniziative con lo scopo di applaudire e ringraziare questi talenti, senza però per questo pensare che Roccella finisce con loro, e non sperare invece che altri roccellesi, come loro, possano cavalcare i successi che meritano.
Con infinito affetto e stima.
Nicola Iervasi.
Di conseguenza,…ti propongo, certamente in un altro periodo, di lanciare un sondaggio sui "roccellesi illustri" o, se preferisci, coloro che rimarranno nella storia del nostro paese ma fuori dal nostro paese (sai, Roberto Furfaro, Giovanni scaramuzzino, ecc. ecc.). Parlare di loro, chi sono, dove stanno, cosa fanno, tracciare il loro autorevole profilo; potrebbe essere un modo questo anche per ringraziarli del buon nome/lustro che LORO danno al nostro paese!
Non te la prendere, lo sai Nicola, perchè non è un colpo alla tua persona e neanche alle tue idee, ma, credo, che i nomi dei roccellesi "illustri" dimostrerebbero la DIFFERENZA, chiamiamola solo cosi per non denigrare al massimo, con coloro che si trovano negli elenchi che tu stai proponendo e sui quali (molti) ritengo sia meglio porre un velo "quasi" pietoso. Perchè i signori personaggi roccellesi sono altri e sono quelli che, purtroppo, si trovano lontano dal nostro paese ma loro si che possono essere menzionati come "roccellesi famosi".
Un caloroso, rispettoso e sincero abbraccio.
Salvatore Mammì.
La consegna della targa al vincitore del sondaggio "Il roccellese più popolare" 2010 Maurizio Villari, presidente dell'UNITALSI sottosezione di Locri. |
Caro Salvatore ti ringrazio del tuo messaggio perché so che ultimamente non scrivi più come una volta, quando eri un convinto battagliero sui problemi del paese molto di più di quanto con fervore lo fai adesso per la tua squadra del cuore. Chi ti conosce oggi, davanti a questa mia considerazione su di te, capisce che non era facile un tempo appellarsi a quelli che erano i tuoi sacrosanti e legittimi principi. Ai miei ringraziamenti aggiungo l’orgoglio di conoscerti ed averti come amico perché ogni incontro con te non è mai insignificante, anzi… Detto questo tu e chi ci legge devono sapere che la mia risposta su ciò che mi hai scritto non può essere uguale a quella che avrei fatto se fosse stata qualsiasi altra persona anonima a scrivermi, ma non perché io faccio differenza a seconda della persona che mi scrive ma perché fra le tue righe, conoscendoti realmente, intravedo sincerità e passione. L’unica cosa che mi dispiace è che non hai tenuto affatto conto delle mie motivazioni sul perché continuo a riproporre il sondaggio “il roccellese più popolare”, riferendo che si tratti solo di una questione di odiens per il blog. Se condividessi questa ragione non avrebbe modo di esistere il sondaggio perché farei perdere di credibilità tutte le persone scelte quest’anno e gli anni scorsi. Io sono fermamente convinto che ognuno di noi, chi più chi meno, nel relazionarsi con la società, cerca di dimostrare il suo modo di essere: “il roccellese più popolare” non è il sondaggio del “roccellese più illustre” ma è il sondaggio di chi, relazionandosi nella nostra comunità, sa più sprigionare le sue qualità siano esse la capacità imprenditoriale, la simpatia, la generosità, lo spirito di servizio, l’inventiva, la disponibilità, le doti agonistiche, ecc.
Io fermamente credo questo, e difenderò sempre questa tesi!
Per il resto, certo si potrebbe ripetere in maniera molto più completa ed efficace il sondaggio de “il roccellese illustre/famoso” come da te suggerito….dico ripetere perché in fondo a questo blog è pubblicato l’esito proprio di questo tipo di sondaggio effettuato poco dopo la nascita di questo blog. E’ il sondaggio che ha visto primeggiare il tenore Giuseppe Varano. L’idea che tu hai avanzato poi ha visto tramutarsi in un riconoscimento vero e reale nell’estate 2010 e precisamente il 7 di Agosto, quando, sul palco della festa di San Vittorio, l’associazione “Roccella in movimento”, di cui allora avevo l’onore di esserne socio, propose il premio “Roccella nel mondo”, premiando, fra gli altri, proprio Roberto Furfaro come “il talento roccellese dell’anno” dopo un collegamento in diretta in videoconferenza con l’Arizonia con Roberto Furfaro all’interno dei laboratori della NASA. In quella occasione per la prima volta in Italia è stato mostrato in diretta il prototipo di robot su cui Roberto ha lavorato insieme al suo staff per la missione sul pianeta Marte.
Spero che il tuo imput incoraggi tutti noi a ripetere e riprendere queste belle iniziative con lo scopo di applaudire e ringraziare questi talenti, senza però per questo pensare che Roccella finisce con loro, e non sperare invece che altri roccellesi, come loro, possano cavalcare i successi che meritano.
Con infinito affetto e stima.
Nicola Iervasi.
mercoledì 26 ottobre 2011
I 100 GIORNI DELLA DIFFERENZIATA
Roccella Jonica lì 26.10.2011
(protocollata in data odierna Uff. prot. Comune di Roccella Jonica)
Spett.le
COMUNE DI
ROCCELLA JONICA (RC)
----------------------------------------
Alla c.a. Ill.mo Sig. Sindaco e Assessore all’Ambiente
Oggetto: 100 giorni dall’avvio della raccolta differenziata.
Ill.mo Sig. Sindaco e Assessore all’ambiente,
con la presente per segnalare che il 30 Ottobre prossimo si conteranno 100 giorni dall’entrata a sistema della raccolta differenziata porta a porta.
Per questa simbolica data, come spesso si fa nelle amministrazione pubbliche, sarebbe opportuno, oltre che a significare molto per la cittadinanza continuare il rapporto di collaborazione e informazione intrapreso nei momenti precedenti allo start-up di questo importante progetto, organizzare un incontro pubblico con lo scopo di resocontare sull’andamento del progetto a cento giorni dall’avvio, e nello stesso tempo ascoltare le opinioni dei cittadini.
Sarebbe interessante ascoltare le posizioni delle varie aggregazioni politiche ed avere un quadro aggiornato oltre che dell’andamento della raccolta differenziata anche sulla situazione in merito ai mancati centri di raccolta urbana e di quelli per medicinali e pile scadute, nonché delle previsioni per la regolarizzazione dei precari e della diminuzione delle tariffe TARSU, cosi come da voi annunciato e promesso nei precedenti incontri.
Con la speranza che questa comunicazione possa essere presa in considerazione, Vi ringrazio dell’attenzione e porgo distinti saluti.
Nicola Iervasi
Roccella siamo (anche) noi - blog
lunedì 24 ottobre 2011
L' A.T.R.J. fra le migliori dieci compagnie teatrali della Calabria.
Dal sito: http://www.infooggi.it/
Catanzaro, 11 ottobre – Il concorso regionale ha decretato le migliori 10 compagnie teatrali regionali
Calabria in Scena, è la I^ edizione del concorso regionale di teatro in dialetto, che ha visto la partecipazione di tantissime compagnie interessate ad entrare nella classifica finale, ma soltanto 10 accedono alla fase finale.
Una giuria particolarmente qualificata ha visionato le opere e ha stilato la classifica finale. Cosi come previsto dal regolamento del concorso, le 10 compagnie si alterneranno sul palcoscenico dell’Auditorium “A. Casalinuovo” a partire dal prossimo mese di novembre. Il Concorso ed il progetto in generale è stato voluto dalla Media Service, di cui il direttore artistico è Maurizio Rafele, in collaborazione con la Provincia di Catanzaro, l’assessorato alle Politiche Sociale del Comune di Catanzaro.
Tutti hanno creduto e credono nella valenza che il dialetto assume rispetto al patrimonio culturale della nostra regione. "La scelta è stata ardua – ha affermato il direttore artistico Maurizio Rafele – e la giuria ha attentamente visionato le opere, ritenendo meritevoli di accedere alla fase finale quelle che maggiormente presentato criteri di alta qualità e di grande bravura”.
La giuria, presieduta da Enzo Colacino e composta da Aldo Conforto, Mario Maruca, Salvatore Corea e Amalia Lostumbo, ha scelto le seguenti compagnie teatrali: IL SORRISO, che porterà in scena “L’albergo del silenzio”, il prossimo 6 novembre 2011, alle ore 18,00 presso l’Auditorium Casalinuovo di Catanzaro. Il 13 novembre è la volta della compagnia KRIMISA, che porterà in scena “Pitta cu sarde”, poi è la volta di TEATRO 6 con la commedia dal titolo “Facimu sta prova” prevista per il prossimo 4 dicembre, a seguire HERCULES con la commedia “Troni e Lampi” il 18 dicembre. A gennaio, esattamente giorno 8, è di scena il TEATRO ROCCELLA J. con la commedia “A ruga vecchia”. Il 15 gennaio OTTANTOTTO 100 presenta “Hotel tre colli”. A febbraio ROSARNO 1976 presenta “Pregando sotto le stelle”, prevista per giorno 5 febbraio 2012. Sempre a febbraio, il 19 TEATRO INCANTO presenta “Setta, ottu, nova e decia”. Il 4 marzo è di scena il TEATRO DELLA VICINANZA con “Cce su fimmine aru jume” ed il 18 marzo VECCHI GIOVANI con la commedia “Non ti pago”.
Catanzaro, 11 ottobre – Il concorso regionale ha decretato le migliori 10 compagnie teatrali regionali
Calabria in Scena, è la I^ edizione del concorso regionale di teatro in dialetto, che ha visto la partecipazione di tantissime compagnie interessate ad entrare nella classifica finale, ma soltanto 10 accedono alla fase finale.
Una giuria particolarmente qualificata ha visionato le opere e ha stilato la classifica finale. Cosi come previsto dal regolamento del concorso, le 10 compagnie si alterneranno sul palcoscenico dell’Auditorium “A. Casalinuovo” a partire dal prossimo mese di novembre. Il Concorso ed il progetto in generale è stato voluto dalla Media Service, di cui il direttore artistico è Maurizio Rafele, in collaborazione con la Provincia di Catanzaro, l’assessorato alle Politiche Sociale del Comune di Catanzaro.
Tutti hanno creduto e credono nella valenza che il dialetto assume rispetto al patrimonio culturale della nostra regione. "La scelta è stata ardua – ha affermato il direttore artistico Maurizio Rafele – e la giuria ha attentamente visionato le opere, ritenendo meritevoli di accedere alla fase finale quelle che maggiormente presentato criteri di alta qualità e di grande bravura”.
Una delle esilaranti scene della commedia "A ruga vecchja" (Ciopa) dell'A.T.R-J., scritta e diretta da Pino Carella. |
domenica 23 ottobre 2011
GAFFE SU CALABRIAORA
E’ da più di un mese che il quotidiano CalabriaOra pubblica, quasi ogni giorno, articoli a difesa del motto “Il Roccella Jazz non deve morire”, logo creato sul sito del Festival Jazz e firmato da politici, professori universitari, esperti, musicisti, addetti ai lavori, ecc.
In tutta questa altalena di articoli la musica è sempre la stessa: “occorre salvare il Roccella Jazz perché rappresenta una delle manifestazioni italiane più conosciute nel mondo”.
Ma il 30 settembre scorso qualcosa però è sfuggito all’attenzione di Sansonetti & C., perché accanto alla testimonianza illustre di turno, qualche giornalista “furbetto”, qualche pagina più avanti, ha dato un colpo basso al jazz roccellese.
Vediamo innanzitutto cosa ha scritto il prof. Walter Pedullà, prof. emerito della Sapienza di Roma, a partire dal taglio basso di prima pagina e poi all’interno di CalabriaOra il quel numero del 30 settembre:
“In 31 anni il suo lento ed irreversibile sviluppo pone Roccella jazz fra le manifestazioni musicali delle quali non si può non sapere tra chi vive di cultura. Non lo sanno solo i musicisti, la sua fama è arrivata pure a coloro che non fanno pazzie per il jazz. Forse non c’è un paese italiano . forse addirittura città – dove esso sia altrettanto popolare. E forse non c’è paese calabrese che attiri tanta gente da ogni parte d’Italia e del mondo per seguire l’annuale festival di Roccella Jonica. Perciò mi sorprende sentirmi dire che ogni anno potrebbe essere l’ultimo, anche se ogni anno Roccella Jazz compete in qualità e ricchezza di programmi per il primo posto con i più rinomati festival dedicati a questo genere di musica”.
Questo il prof. W. Pedullà, ma testimonianze indirizzate a decantare l’importanza “mondiale” del Roccella Jazz vengono anche dalla penna di Mario Diano (albergatore), Franco Fayens (giornalista), Nicola Piovani (direttore d’orchestra e premio Oscar), Fabrizio Bosso (musicista), solo per citarne alcuni.
Ma sorpresa delle sorprese, sfogliando il giornale dell'ultimo di settembre, qualche pagina più avanti, si parla e si fa il resoconto del “Peperoncino Jazz Festival” che ha coinvolto diversi paesi della provincia di Cosenza per ben tre mesi (8 luglio 8 settembre). Nel cuore del pezzo giornalistico viene svelato e messo in risalto un particolare davvero sorprendente e inaspettato:”Il peperoncino Jazz Festival” è annoverato fra i festival jazz più caratteristici e rinomati d’Italia come dimostra il quinto posto conquistato nei Jazzit Award 2010, ossia la classifica dei festival italiani stilata dalla prestigiosa rivista Jazzit dove il “Peperoncino Jazz Festival” si piazza due posti sopra il festival di Roccella Jonica”
Davvero una gaffe per CalabriaOra che da una parte sponsorizza l’associazione del sen. Zito e degli amici romani e dall’altra l’affonda smorzando l’importanza del suo festival, facendo calare un filo di delusione nei confronti di chi credeva o si stava convincendo che il Roccella Jazz fosse almeno il secondo in Italia del settore dopo Umbria Jazz.
Essere classificati al settimo posto, addirittura due posti sotto del Jazz del peperoncino (festival - come si legge nello stesso articolo –che ha accolto oltre 30 mila persone), credo non sia una notizia confortante, anzi da sola potrebbe far crollare il mito che si sta cercando di innalzare nel tentativo di trovare finanziatori per il suo proseguo…
Ciò nonostante, cosi come fan tutti, e considerata la tendenza che si è creata, anche chi vi scrive innalza la bandiera…”Il festival Jazz non deve morire”; ma aggiungo solo una cosa… Se il sen. Zito avrebbe utilizzato le sue risorse e il suo carisma per il nostro territorio cosi come lo ha fatto per il suo Jazz, credo che ci saremmo trovati oggi in una terra molto diversa… in meglio! Rimanere incollati alle due funzioni purtroppo sta segnando in peggio le sorti della nostra terra causando fior di quattrini liquidati ed anticipati da lui amministratore del Comune di Roccella a lui stesso presidente dell’ACJ ma ancor peggio ha radiato ogni altro tipo di manifestazione che si stava proponendo e ancor peggio nel peggio sta causando il blocco della gestione del porto da ben dieci anni, solo con lo scopo di favorire una società che ha al suo interno aziende che sponsorizzano il festival jazz!!!
Chissà mai se con i fondi PISL si riuscirà a racimolare qualcosa per il jazz…?!? Ce la fa, c’a fà!
In tutta questa altalena di articoli la musica è sempre la stessa: “occorre salvare il Roccella Jazz perché rappresenta una delle manifestazioni italiane più conosciute nel mondo”.
Ma il 30 settembre scorso qualcosa però è sfuggito all’attenzione di Sansonetti & C., perché accanto alla testimonianza illustre di turno, qualche giornalista “furbetto”, qualche pagina più avanti, ha dato un colpo basso al jazz roccellese.
Vediamo innanzitutto cosa ha scritto il prof. Walter Pedullà, prof. emerito della Sapienza di Roma, a partire dal taglio basso di prima pagina e poi all’interno di CalabriaOra il quel numero del 30 settembre:
“In 31 anni il suo lento ed irreversibile sviluppo pone Roccella jazz fra le manifestazioni musicali delle quali non si può non sapere tra chi vive di cultura. Non lo sanno solo i musicisti, la sua fama è arrivata pure a coloro che non fanno pazzie per il jazz. Forse non c’è un paese italiano . forse addirittura città – dove esso sia altrettanto popolare. E forse non c’è paese calabrese che attiri tanta gente da ogni parte d’Italia e del mondo per seguire l’annuale festival di Roccella Jonica. Perciò mi sorprende sentirmi dire che ogni anno potrebbe essere l’ultimo, anche se ogni anno Roccella Jazz compete in qualità e ricchezza di programmi per il primo posto con i più rinomati festival dedicati a questo genere di musica”.
Questo il prof. W. Pedullà, ma testimonianze indirizzate a decantare l’importanza “mondiale” del Roccella Jazz vengono anche dalla penna di Mario Diano (albergatore), Franco Fayens (giornalista), Nicola Piovani (direttore d’orchestra e premio Oscar), Fabrizio Bosso (musicista), solo per citarne alcuni.
Ma sorpresa delle sorprese, sfogliando il giornale dell'ultimo di settembre, qualche pagina più avanti, si parla e si fa il resoconto del “Peperoncino Jazz Festival” che ha coinvolto diversi paesi della provincia di Cosenza per ben tre mesi (8 luglio 8 settembre). Nel cuore del pezzo giornalistico viene svelato e messo in risalto un particolare davvero sorprendente e inaspettato:”Il peperoncino Jazz Festival” è annoverato fra i festival jazz più caratteristici e rinomati d’Italia come dimostra il quinto posto conquistato nei Jazzit Award 2010, ossia la classifica dei festival italiani stilata dalla prestigiosa rivista Jazzit dove il “Peperoncino Jazz Festival” si piazza due posti sopra il festival di Roccella Jonica”
Davvero una gaffe per CalabriaOra che da una parte sponsorizza l’associazione del sen. Zito e degli amici romani e dall’altra l’affonda smorzando l’importanza del suo festival, facendo calare un filo di delusione nei confronti di chi credeva o si stava convincendo che il Roccella Jazz fosse almeno il secondo in Italia del settore dopo Umbria Jazz.
Essere classificati al settimo posto, addirittura due posti sotto del Jazz del peperoncino (festival - come si legge nello stesso articolo –che ha accolto oltre 30 mila persone), credo non sia una notizia confortante, anzi da sola potrebbe far crollare il mito che si sta cercando di innalzare nel tentativo di trovare finanziatori per il suo proseguo…
Ciò nonostante, cosi come fan tutti, e considerata la tendenza che si è creata, anche chi vi scrive innalza la bandiera…”Il festival Jazz non deve morire”; ma aggiungo solo una cosa… Se il sen. Zito avrebbe utilizzato le sue risorse e il suo carisma per il nostro territorio cosi come lo ha fatto per il suo Jazz, credo che ci saremmo trovati oggi in una terra molto diversa… in meglio! Rimanere incollati alle due funzioni purtroppo sta segnando in peggio le sorti della nostra terra causando fior di quattrini liquidati ed anticipati da lui amministratore del Comune di Roccella a lui stesso presidente dell’ACJ ma ancor peggio ha radiato ogni altro tipo di manifestazione che si stava proponendo e ancor peggio nel peggio sta causando il blocco della gestione del porto da ben dieci anni, solo con lo scopo di favorire una società che ha al suo interno aziende che sponsorizzano il festival jazz!!!
Chissà mai se con i fondi PISL si riuscirà a racimolare qualcosa per il jazz…?!? Ce la fa, c’a fà!
giovedì 20 ottobre 2011
UNA NUOVA TAPPA PER L'ASSOCIAZIONE DI ROCCELLA NEL TOUR DEI GEMELLAGGI
E' con grande piacere che accolgo la notizia della prossima importante esperienza dell'associazione per i gemellaggi di Roccella Jonica e ringrazio vivamente il presidente Pietro Commisso per avercela segnalata per poterla cosi condividere con gli affezionati lettori di questo blog
Una delegazione dell'"Associazione Roccella J./Europa, per i gemellaggi", in Belgio per un meeting di lavoro dei paesi gemellati o amici.
La delegazione sarà composta dal presidente Pietro COMMISSO, dalla v.presidente Elisabetta SFARA, e da Antonio ROMANO e Italo RANIERI, componenti del consiglio direttivo dell'associazione.
La delegazione partirà per il Belgio giovedì 20 ottobre e rientrerà domenica 23 ottobre.
Il meeting si terrà a Beloeil, cittadina belga facente parte del circuito delle "città gemellate" che si trova a pochi chilometri da Bruxelles.
Durante la riunione di lavoro si discuterà delle proposte delle varie città che saranno oggetto di attività di programmazione per l'anno 2012 in cui si svolgeranno le iniziative che verranno discusse al meeting, come il già programmato "Tour dei paesi gemellati o amici" che si terrà quest'anno in Francia, nel giugno 2012.
Al termine di questa bella e importante comunicazione ci sembra doveroso riferire, anche se i più attenti li conoscono già, l'importanza e le finalità dell'associazione Roccella Jonica - Europa per i gemellaggi nata ufficialmente nel 2009 ma che ha radici già dal 2001 allorquando l'allora vescovo Bregantini di Locri/Gerace (oggi invece arcivescovo di Campobasso/Boiano) ha voluto promuovere una stretta relazione tra la sua terra natale ossia Arco di Trento e la sua terra adottiva. Questo incontro si trasformo nel 2004 in un vero e proprio patto di amicizia, cui nel 2007 segui il patto di gemellaggio. Il patto di gemellaggio con Arco ha consentito al Comune di Roccella di entrare a far parte di un circuito di altre cittadine europee che con quella trentina avevano già stretto patti di amicizia e gemellaggio.
Una rete di città amiche, dunque, che ogni anno si ritrovano a programmare manifestazioni in comune nell’intento di animare e rilanciare l’integrazione europea e gli scambi culturali tra le stesse città. Le città amiche e gemellate con Roccella Jonica sono le seguenti: Arco(Trento), Schotten e Bogen (Germania), Rymarov (Repubblica Ceka), Crosne (Francia), Beloeil (Belgio), Maybole (Scozia) e Ozimek (Polonia).
La necessità di "ritrovarsi per programmare"... ha creato il cosiddetto "tour dei gemellaggi" che raduna periodicamente in una città diversa fra i "gemellati" le delegazioni di tutte le città.
Ed è proprio alla vigilia dell'accoglienza a Roccella Jonica del "tour dei gemellaggi" avvenuta dal 10 al 14 giugno del 2009, che viene fondata l'associazione Roccella Jonica - Europa per i gemellaggi presieduta da Pietro Commisso allora assessore al bilancio del Comune di Roccella. Gli altri organi del Consiglio di amministrazione sono la vicepresidente Elisa Sfara, il segretario Antonio Romano, il tesoriere Pasquale Lia e i componenti del direttivo: Domenico Clemente, Pinella Lo Faro e Italo Ranieri, in tutto ben 56 soci. La tappa a Roccella del "tour dei gemellaggi" è stata l'occasione per dimostrare la nostra calda e affettuosa ospitalità ed accoglienza e per far vedere le nostre migliori risorse paesaggistiche.
Porgiamo un augurio di un buono e proficuo viaggio alla delegazione roccellese in quel di Beloeil, la cittadina belga che per tre giorni ci farà sicuramente sentire cittadini d'Europa!
Una delegazione dell'"Associazione Roccella J./Europa, per i gemellaggi", in Belgio per un meeting di lavoro dei paesi gemellati o amici.
La delegazione sarà composta dal presidente Pietro COMMISSO, dalla v.presidente Elisabetta SFARA, e da Antonio ROMANO e Italo RANIERI, componenti del consiglio direttivo dell'associazione.
La delegazione partirà per il Belgio giovedì 20 ottobre e rientrerà domenica 23 ottobre.
Il meeting si terrà a Beloeil, cittadina belga facente parte del circuito delle "città gemellate" che si trova a pochi chilometri da Bruxelles.
Durante la riunione di lavoro si discuterà delle proposte delle varie città che saranno oggetto di attività di programmazione per l'anno 2012 in cui si svolgeranno le iniziative che verranno discusse al meeting, come il già programmato "Tour dei paesi gemellati o amici" che si terrà quest'anno in Francia, nel giugno 2012.
Al termine di questa bella e importante comunicazione ci sembra doveroso riferire, anche se i più attenti li conoscono già, l'importanza e le finalità dell'associazione Roccella Jonica - Europa per i gemellaggi nata ufficialmente nel 2009 ma che ha radici già dal 2001 allorquando l'allora vescovo Bregantini di Locri/Gerace (oggi invece arcivescovo di Campobasso/Boiano) ha voluto promuovere una stretta relazione tra la sua terra natale ossia Arco di Trento e la sua terra adottiva. Questo incontro si trasformo nel 2004 in un vero e proprio patto di amicizia, cui nel 2007 segui il patto di gemellaggio. Il patto di gemellaggio con Arco ha consentito al Comune di Roccella di entrare a far parte di un circuito di altre cittadine europee che con quella trentina avevano già stretto patti di amicizia e gemellaggio.
Una rete di città amiche, dunque, che ogni anno si ritrovano a programmare manifestazioni in comune nell’intento di animare e rilanciare l’integrazione europea e gli scambi culturali tra le stesse città. Le città amiche e gemellate con Roccella Jonica sono le seguenti: Arco(Trento), Schotten e Bogen (Germania), Rymarov (Repubblica Ceka), Crosne (Francia), Beloeil (Belgio), Maybole (Scozia) e Ozimek (Polonia).
La necessità di "ritrovarsi per programmare"... ha creato il cosiddetto "tour dei gemellaggi" che raduna periodicamente in una città diversa fra i "gemellati" le delegazioni di tutte le città.
Ed è proprio alla vigilia dell'accoglienza a Roccella Jonica del "tour dei gemellaggi" avvenuta dal 10 al 14 giugno del 2009, che viene fondata l'associazione Roccella Jonica - Europa per i gemellaggi presieduta da Pietro Commisso allora assessore al bilancio del Comune di Roccella. Gli altri organi del Consiglio di amministrazione sono la vicepresidente Elisa Sfara, il segretario Antonio Romano, il tesoriere Pasquale Lia e i componenti del direttivo: Domenico Clemente, Pinella Lo Faro e Italo Ranieri, in tutto ben 56 soci. La tappa a Roccella del "tour dei gemellaggi" è stata l'occasione per dimostrare la nostra calda e affettuosa ospitalità ed accoglienza e per far vedere le nostre migliori risorse paesaggistiche.
Porgiamo un augurio di un buono e proficuo viaggio alla delegazione roccellese in quel di Beloeil, la cittadina belga che per tre giorni ci farà sicuramente sentire cittadini d'Europa!
martedì 18 ottobre 2011
PERCHE NO?
A volte la "miopia" delle cerchie ecclesiastiche lascia sorpresi. Non discuto sulla persona del nuovo parroco assegnato alla parrocchia di San Nicola di Bari. Discuto o meglio vorrei che Chi ha fatto la scelta, spiegasse le motivazioni per le quali Don Fabrizio Infusino non è stato preso in considerazione per ricoprire questo ruolo.
Giovanni Certomà.
lunedì 17 ottobre 2011
Sabato 22 Ottobre festa per l'arrivo del nuovo parroco della Chiesa Matrice.
Il vescovo Mons. Fiorini Morosini ha deciso: il nuovo parroco della chiesa di San Nicola di Bari (Matrice) di Roccella Jonica sarà Padre Francesco Carlino. Dopo soli 6 anni dall'insediamento nella parrocchia della Maria SS del Rosario di Benestare - allora fu Bregantini ad assegnarlo dopo aver retto per un breve periodo la parrocchia di San Zaccaria a Caulonia Superiore - Padre Carlino viene cosi destinato a reggere la Chiesa Matrice di Roccella e lo farà con una cerimonia ufficiale Sabato 22 ottobre alle ore 18,00.
Il successore di Don Antonio Perri, originario di Siderno, seppur ancor giovane (48 anni), ha maturato la sua esperienza come missionario, prima nella Nuova Caledonia e poi in Africa, prima di essere secolarizzato nella Diocesi di Locri Gerace.
Nel mentre la Comunità roccellese si prepara all'accoglienza del suo nuovo Pastore che sicuramente sarà all'altezza della situazione, c'è chi s'interroga del perchè la Chiesa qualche volta non valuta i sentimenti dei suoi fedeli che avrebbero avuto a cuore, considerata l'affezione, la permanenza di Don Fabrizio Infusino che, seppur giovanissimo, è molto preparato ed è nato e cresciuto nella Chiesa Matrice accanto a Don Antonio Perri.
A parte questo cruccio, Sabato, Roccella intera, sicuramente saprà accogliere con grande entusiasmo la nuova guida spirituale che saprà infondere carisma, simpatia, e tanta speranza e ottimismo. Auguri.
Il successore di Don Antonio Perri, originario di Siderno, seppur ancor giovane (48 anni), ha maturato la sua esperienza come missionario, prima nella Nuova Caledonia e poi in Africa, prima di essere secolarizzato nella Diocesi di Locri Gerace.
Nel mentre la Comunità roccellese si prepara all'accoglienza del suo nuovo Pastore che sicuramente sarà all'altezza della situazione, c'è chi s'interroga del perchè la Chiesa qualche volta non valuta i sentimenti dei suoi fedeli che avrebbero avuto a cuore, considerata l'affezione, la permanenza di Don Fabrizio Infusino che, seppur giovanissimo, è molto preparato ed è nato e cresciuto nella Chiesa Matrice accanto a Don Antonio Perri.
A parte questo cruccio, Sabato, Roccella intera, sicuramente saprà accogliere con grande entusiasmo la nuova guida spirituale che saprà infondere carisma, simpatia, e tanta speranza e ottimismo. Auguri.
sabato 15 ottobre 2011
'Ndrangheta/ Sequestrati beni alla cosca Aquino, trovato bunker
da http://www.tmnews.it/
Nella locride sigilli a ville, terreni, barche, auto e società
Roma, 11 ott. (TMNews) - I carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo di beni mobili ed immobili nei confronti dei latitanti della 'ndrangheta Rocco e Giuseppe Aquino, nonché di Vincenzo Tavernese (detenuto a Catanzaro), raggiunti da un provvedimento cautelare in carcere al termine dell'operazione 'Il crimine' del luglio 2010. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della locale Procura distrettuale antimafia.
I beni sottratti alla cosca sono 19 immobili tra cui ville e terreni nella locride, una imbarcazione, una decina di autovetture, due società operanti nei settori edilizio e turistico-commerciale e numerosi conti correnti e depositi al risparmio.
Nel corso dell'operazione è stato trovato un bunker a casa di Giuseppe Aquino, ricercato per omicidio, associazione per delinquere di tipo mafioso. Controllando il pavimento della taverna della sua abitazione, i militari hanno avvertito un vuoto, hanno divelto i mattoni ed hanno trovato una botola che scendeva per qualche metro in un vano delle dimensioni di circa 16 metri quadrati. Il bunker era in fase di ultimazione
martedì 11 ottobre 2011
HABEMUS... MENSA
Dopo un anno di (forzata) pausa, riparte la mensa scolastica. Venerdì 6 ottobre è stata aperta l'unica busta presentata all'indirizzo del Comune di una ditta di servizio catering con sede a Locri.
Pare che la stessa Azienda abbia già svolto il servizio negli anni scorsi con la massima professionalità.
Una volta istruita la pratica dell'esecuzione della gara, la Dirigente scolastico sarà pronta a dare tutte le informazioni ai genitori di bambini della scuola materna, di quelli che abitano nelle periferie di Roccella che frequentano le elementari (Primaria) e dei ragazzi delle scuole medie, per l'inizio del servizio mensa.
L'esecuzione del servizio mensa, e quindi l'istituzione del doppio turno, rappresenta un'occasione di lavoro per tante insegnanti che altrimenti sarebbero state a rischio di "mobilità".
Mi fermo qui senza dare alcun giudizio, anche se ce ne sarebbe da dire, su questo servizio che è stato portato a 4 euro a base d'asta (contro i miseri 3,10 dell'anno scorso che ha causato le gare deserte per ben due volte) e che quest'anno è stato aperto anche a ditte "fuori paese" (a discapito della scelta del prodotto a km.0) con richieste di documentazione certificata molto selettiva ( fra l'altro: "Certificato di iscrizione alla Camera di Commercio in bollo, per la specifica attività inerente l’appalto per la preparazione, confezionamento e distribuzione dei pasti caldi per mense scolastiche di data non anteriore a sei mesi da quella fissata per la gara o autocertificazione") che ha escluso automaticamente tutti coloro che nonostante siano ristoranti non abbiano specificato il servizio catering.
E tanto altro ancora....
Tanti auguri alla ditta che offrirà il servizio, ai bambini e ragazzi che ne usufruiranno e avranno la possibilità di fare l'orario scolastico prolungato, alle famiglie e a tutto il corpo docenti. Buona scuola e buon appetito.
Pare che la stessa Azienda abbia già svolto il servizio negli anni scorsi con la massima professionalità.
Una volta istruita la pratica dell'esecuzione della gara, la Dirigente scolastico sarà pronta a dare tutte le informazioni ai genitori di bambini della scuola materna, di quelli che abitano nelle periferie di Roccella che frequentano le elementari (Primaria) e dei ragazzi delle scuole medie, per l'inizio del servizio mensa.
L'esecuzione del servizio mensa, e quindi l'istituzione del doppio turno, rappresenta un'occasione di lavoro per tante insegnanti che altrimenti sarebbero state a rischio di "mobilità".
Mi fermo qui senza dare alcun giudizio, anche se ce ne sarebbe da dire, su questo servizio che è stato portato a 4 euro a base d'asta (contro i miseri 3,10 dell'anno scorso che ha causato le gare deserte per ben due volte) e che quest'anno è stato aperto anche a ditte "fuori paese" (a discapito della scelta del prodotto a km.0) con richieste di documentazione certificata molto selettiva ( fra l'altro: "Certificato di iscrizione alla Camera di Commercio in bollo, per la specifica attività inerente l’appalto per la preparazione, confezionamento e distribuzione dei pasti caldi per mense scolastiche di data non anteriore a sei mesi da quella fissata per la gara o autocertificazione") che ha escluso automaticamente tutti coloro che nonostante siano ristoranti non abbiano specificato il servizio catering.
E tanto altro ancora....
Tanti auguri alla ditta che offrirà il servizio, ai bambini e ragazzi che ne usufruiranno e avranno la possibilità di fare l'orario scolastico prolungato, alle famiglie e a tutto il corpo docenti. Buona scuola e buon appetito.
lunedì 10 ottobre 2011
STABILIZZAZIONE PRECARI... MA A GROTTERIA!!!
Ogni volta che vengo a conoscenza di notizie cosi importanti, notizie che valgono veramente la pena di essere scritte sui giornali molto più di decine di articoli propagandistici di manifestazioni varie, colgo sempre l'occasione di riferirle affinchè siano da esempio e da monito per gli amministratori roccellesi che, invece, per la stabilizzazione degli LSU/LPU hanno annunciato di attendere...Quando inizieranno a vendere le lattine e la carta...
Ed intanto Grotteria, 3200 abitanti, senza nè multimateriale ne vetro e carta, ne stabilizza sei di persone, dopo averne stabilizzate diverse altre in passato, proprio perchè... "il Comune ha a cuore il problema occupazionale, che rappresenta uno degli obiettivi principali del programma elettorale..."
Ed eccolo l'articolo che ci piace leggere e che vorremmo che presto venissero pubblicati uguali anche per il nostro paese...
da http://www.gazzettadelsud.it/
In municipio stabilizzati sei precari
Piero Roberto
GROTTERIA - Sei lavoratori precari (Lsu e Lpu) sono stati stabilizzati dall'Amministrazione comunale di Grotteria: si tratta di cui due amministrativi area tecnica, due esecutori tecnici e due operai con contratto a tempo indeterminato part time al 50 per cento. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Vincenzo Loiero, secondo il quale il fenomeno della disoccupazione rappresenta in questi ultimi tempi, in particolare, un problema serio e di difficile soluzione. «Ciò nonostante – aggiunge – l'Amministrazione è riuscita a confermare l'impegno programmatico nei confronti dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità».
«Siamo uno dei pochi comuni – ha continuato Loiero – che nel comprensorio hanno stabilizzato il numero più elevato di lavoratori precari rispetto ad altri enti comunali. L'ultima nostra stabilizzazione risaliva a meno di due anni fa, a seguito di grossi sforzi legati soprattutto al bilancio comunale, soggetto a continui tagli. Ciò sta a dimostrare – ha concluso il sindaco – come l'amministrazione di Grotteria ha a cuore il problema occupazionale, che rappresenta uno degli obiettivi primari del programma elettorale, riprendendo così, nonostante la grave situazione finanziaria, quel percorso interrotto un paio di anni fa».
A conclusione mi viene spontanea una battuta della quale però non riderà nessuno....
Chè il problema occupazionale non è un obiettivo primario degli amministratori roccellesi questo lo sappiamo molto, ma molto bene, ma...quanta coca cola ci tocca ancora bere e quanti vasetti di yougurt dobbiamo ancora sciacquare affinchè i nostri lavoratori precari possano sperare di avere un futuro dignitoso?
Ed intanto Grotteria, 3200 abitanti, senza nè multimateriale ne vetro e carta, ne stabilizza sei di persone, dopo averne stabilizzate diverse altre in passato, proprio perchè... "il Comune ha a cuore il problema occupazionale, che rappresenta uno degli obiettivi principali del programma elettorale..."
Ed eccolo l'articolo che ci piace leggere e che vorremmo che presto venissero pubblicati uguali anche per il nostro paese...
da http://www.gazzettadelsud.it/
In municipio stabilizzati sei precari
Piero Roberto
GROTTERIA - Sei lavoratori precari (Lsu e Lpu) sono stati stabilizzati dall'Amministrazione comunale di Grotteria: si tratta di cui due amministrativi area tecnica, due esecutori tecnici e due operai con contratto a tempo indeterminato part time al 50 per cento. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Vincenzo Loiero, secondo il quale il fenomeno della disoccupazione rappresenta in questi ultimi tempi, in particolare, un problema serio e di difficile soluzione. «Ciò nonostante – aggiunge – l'Amministrazione è riuscita a confermare l'impegno programmatico nei confronti dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità».
«Siamo uno dei pochi comuni – ha continuato Loiero – che nel comprensorio hanno stabilizzato il numero più elevato di lavoratori precari rispetto ad altri enti comunali. L'ultima nostra stabilizzazione risaliva a meno di due anni fa, a seguito di grossi sforzi legati soprattutto al bilancio comunale, soggetto a continui tagli. Ciò sta a dimostrare – ha concluso il sindaco – come l'amministrazione di Grotteria ha a cuore il problema occupazionale, che rappresenta uno degli obiettivi primari del programma elettorale, riprendendo così, nonostante la grave situazione finanziaria, quel percorso interrotto un paio di anni fa».
A conclusione mi viene spontanea una battuta della quale però non riderà nessuno....
Chè il problema occupazionale non è un obiettivo primario degli amministratori roccellesi questo lo sappiamo molto, ma molto bene, ma...quanta coca cola ci tocca ancora bere e quanti vasetti di yougurt dobbiamo ancora sciacquare affinchè i nostri lavoratori precari possano sperare di avere un futuro dignitoso?
domenica 9 ottobre 2011
IL PAPA BENEDETTO XVI IN CALABRIA: I MESSAGGI E IL PROGRAMMA DELLA VISITA DEL PONTEFICE DOPO 27 ANNI DA QUELLA DI GIOVANNI PAOLO II. IL MESSAGGIO DI MONS. BREGANTINI.
da: http://www.laperfettaletizia.com/
IL PAPA IN CALABRIA: "NEL NOME DI GESU' CRISTO, CAMMINA"
Il vescovo e il sindaco di Lamezia: messaggio di speranza per questa terra.
“Nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno: cammina!”. Questo il motto scelto per la visita pastorale che il Papa compirà domani a Lamezia Terme e Serra San Bruno. L'intera Calabria attende con trepidazione l'arrivo del Pontefice, previsto per le 9.15 all'aeroporto internazionale di Lamezia. Poi il trasferimento nella periferia della città, dove verrà celebrata la Santa Messa. Nel pomeriggio, Benedetto XVI sarà a Serra San Bruno: dopo il saluto alla popolazione locale, la visita alla Certosa per la celebrazione dei Vespri con i monaci. Afflitta dalla più alta percentuale italiana di giovani disoccupati - siamo intorno al 65% - la Calabria crede fortemente in un sussulto spirituale capace di cambiare le proprie sorti.
La Calabria non si rassegna ad essere la terra della 'ndrangheta, del più basso reddito e del più alto indice di disoccupazione giovanile: il peggior dato d'Italia. La Calabria vuole vivere e vivere con dignità. Per questo l'atteso arrivo di Benedetto XVI a Lamezia Terme e Serra San Bruno è profondamente sentito come momento di fede e di speranza: la fede in quel Dio Padre che non abbandona i suoi figli e la speranza di un risveglio delle coscienze per la ricostruzione di un tessuto sociale fatto di legalità, bene comune e solidarietà. La Calabria, dunque, è pronta ad accogliere il Papa e lo fa in festa. Lamezia Terme è ricoperta dai colori bianco e giallo delle bandiere dello Stato Vaticano, transennate le strade che il corteo papale attraverserà per raggiungere la zona industriale dove verrà
da http://www.telereggiocalabria.it/
IL MESSAGGIO DI MONS. BREGANTINI SULLA VISITA DI BENEDETTO XVI IN CALABRIA
"Carissimi figli di Calabria, voglio in questa occasione, per una emozione forte presente nel cuore mio di Pastore e di Presidente della commissione episcopale ai problemi sociali, lavoro, giustizia e pace, partecipare con tutti voi questo momento di gioia benedetta per la visita del Santo Padre che avverrà domenica a Lamezia Terme e Serra San Bruno". E' quanto scrive in un messaggio rivolto ai calabresi l'Arcivescovo di Campobasso, Mons. Giancarlo Maria Bregantini, che, fino a pochi anni fa, ha retto in Calabria la diocesi di Locri-Gerace. "Vi auguro domenica - aggiunge - di sentire la mano di Dio che vi
conduce particolarmente per le strade delle sue meraviglie, abbondantemente create da lui nella terra di Calabria, terra del sole. Spero che questa solenne visita vi segni profondamente e faccia aumentare in voi quella speranza che come Chiesa cerchiamo sempre di mantenere accesa e perseverante in tutti voi che abitate con la vostra gentilezza e generosità una terra così bella e fiera. Nella figura di questo amorevole Papa, sono certo che riscoprirete una dolcezza paterna capace di parlare al vostro cuore, talvolta ferito, turbato dalla paura, ma sempre così vasto e pronto ad amare". "Siate - prosegue mons. Bregantini - figli della pace, della stima reciproca, lavorando sempre con dignità e per la vostra dignità. Siate sempre in comunione, lottate per restare uniti fra voi e legati a Dio Padre. Non sentitevi mai soli e disperati, specie quando il male vi passa accanto per spaventarvi. Non lasciatevi rubare il sorriso, né il cuore. Perché siete 'gente di cuore'. Ed è questa la vostra bellezza. Questa la vostra forza. Cercate Dio mentre si fa trovare. E stringetevi al papa, Benedetto XVI, nostro luminoso 'Faro della fede in Dio Amore'. Orientatevi allora sempre nella direzione del bene e della cooperazione, perché la Calabria sia, per chiunque, una culla di luce e di colori accesi dal Cristo vivente".(ANSA)
IL PAPA IN CALABRIA: "NEL NOME DI GESU' CRISTO, CAMMINA"
Il vescovo e il sindaco di Lamezia: messaggio di speranza per questa terra.
“Nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno: cammina!”. Questo il motto scelto per la visita pastorale che il Papa compirà domani a Lamezia Terme e Serra San Bruno. L'intera Calabria attende con trepidazione l'arrivo del Pontefice, previsto per le 9.15 all'aeroporto internazionale di Lamezia. Poi il trasferimento nella periferia della città, dove verrà celebrata la Santa Messa. Nel pomeriggio, Benedetto XVI sarà a Serra San Bruno: dopo il saluto alla popolazione locale, la visita alla Certosa per la celebrazione dei Vespri con i monaci. Afflitta dalla più alta percentuale italiana di giovani disoccupati - siamo intorno al 65% - la Calabria crede fortemente in un sussulto spirituale capace di cambiare le proprie sorti.
celebrata la Santa Messa e dove verrà recitato l'Angelus. Ad assistere alla celebrazione un numero di fedeli superiore alle aspettative: a Lamezia Terme, tra questa notte e domani all'alba si prevede arriveranno da tutta la regione oltre mille pullman. E anche nella calma e verde Serra San Bruno, culla dell'antica Certosa a cui nel pomeriggio farà visita Benedetto XVI, le cifre sono quasi le stesse. Mancano poche ore perché il Papa chiami a raccolta la Calabria intera. A 27 anni dalla storica visita di Giovanni Paolo II in questa terra bella e difficile, è di nuovo tempo di speranza.
S. Messa e recita dell'Angelus da Lametia Terme in diretta su RAI 1 a partire dalle ore 10,00.
da http://www.telereggiocalabria.it/
IL MESSAGGIO DI MONS. BREGANTINI SULLA VISITA DI BENEDETTO XVI IN CALABRIA
"Carissimi figli di Calabria, voglio in questa occasione, per una emozione forte presente nel cuore mio di Pastore e di Presidente della commissione episcopale ai problemi sociali, lavoro, giustizia e pace, partecipare con tutti voi questo momento di gioia benedetta per la visita del Santo Padre che avverrà domenica a Lamezia Terme e Serra San Bruno". E' quanto scrive in un messaggio rivolto ai calabresi l'Arcivescovo di Campobasso, Mons. Giancarlo Maria Bregantini, che, fino a pochi anni fa, ha retto in Calabria la diocesi di Locri-Gerace. "Vi auguro domenica - aggiunge - di sentire la mano di Dio che vi
conduce particolarmente per le strade delle sue meraviglie, abbondantemente create da lui nella terra di Calabria, terra del sole. Spero che questa solenne visita vi segni profondamente e faccia aumentare in voi quella speranza che come Chiesa cerchiamo sempre di mantenere accesa e perseverante in tutti voi che abitate con la vostra gentilezza e generosità una terra così bella e fiera. Nella figura di questo amorevole Papa, sono certo che riscoprirete una dolcezza paterna capace di parlare al vostro cuore, talvolta ferito, turbato dalla paura, ma sempre così vasto e pronto ad amare". "Siate - prosegue mons. Bregantini - figli della pace, della stima reciproca, lavorando sempre con dignità e per la vostra dignità. Siate sempre in comunione, lottate per restare uniti fra voi e legati a Dio Padre. Non sentitevi mai soli e disperati, specie quando il male vi passa accanto per spaventarvi. Non lasciatevi rubare il sorriso, né il cuore. Perché siete 'gente di cuore'. Ed è questa la vostra bellezza. Questa la vostra forza. Cercate Dio mentre si fa trovare. E stringetevi al papa, Benedetto XVI, nostro luminoso 'Faro della fede in Dio Amore'. Orientatevi allora sempre nella direzione del bene e della cooperazione, perché la Calabria sia, per chiunque, una culla di luce e di colori accesi dal Cristo vivente".(ANSA)
giovedì 6 ottobre 2011
IL FESTIVAL JAZZ CHIUDE I BATTENTI
“Il Festival Jazz non si farà più”, lo ha riferito l’altra sera (5 Ottobre) su Telemia nel corso di una edizione straordinaria di "60 News" il presidente dell’Associazione Culturale Jonica, sen. Sisinio Zito, sciorinando motivazioni e tutto ciò che con la chiusura del Festival Jazz verrà meno.
Comunque annunci cosi drastici siamo ormai abituati a sentirli costantemente tutti gli anni, ma poi puntualmente il festival viene realizzato sempre in pompa magna e sempre di gran spessore artistico. Quindi, ormai, non ci crede più nessuno alla chiusura; si pensa invece ad una parte che va recitata in maniera tale da sollecitare, attraverso i media, gli organi politici, aziende private e magari anche i singoli cittadini attraverso il versamento del 5x1000 della dichiarazione dei redditi, ad essere più attenti e generosi per questa grossa manifestazione internazionale che ha bisogno di soldi, soldi, soldi…
Perché è questo in buona sostanza il motivo per cui ogni anno viene ripetuto lo stesso lamento: contributi sempre meno da parte degli Enti e mancanza di sponsorizzazioni da parte di grosse aziende.
Questo annuncio arriva all’indomani della scadenza del partenariato triennale 2009/2011 tra la Fondazione per il Festival Jazz e la Regione Calabria, che ha visto entrare nelle casse dell’associazione oltre 300 mila euro… naturalmente tutti investiti nella…cultura!!! (Chi ha sentito il comizio di Zito in televisione capirà…)
Dopo i diversi articoli pubblicati in questi giorni sui quotidiani da “sapienti” di turno in merito al valore e all’importanza del Roccella Jazz, non mi sento di avere i numeri in questo momento di dire nulla, anche se – all’interno di questo blog – di opinioni sul jazz ce ne sono a iosa. E’ indubbio il valore artistico e suggestivo del festival che viene ogni anno approntato, è tutto il resto che è messo in discussione. Sta di fatto che davanti ai media il jazz è cultura, valorizzazione del territorio, creazioni musicali; ecc. ecc., ma spenti i microfoni e messa da parte la penna, il festival non è altro che un business che necessita di contributi da ogni direzione (Ministero, Regione, Provincia, Camera di Commercio, Comune) perché da 31 anni questo territorio e l’alta qualità della musica prodotta non sono riusciti, purtroppo, ad essere appetibili se non per pochi passionari e qualche piccolo sponsor della zona, tant’è che per poter fare apparire il teatro gremito sono sempre necessarie le solite centinaia di tessere omaggio!!!
Una sola cosa mi sento di dover dire e la dico riferita esclusivamente al senatore Zito, maestro nella dialettica sia come leader nella sua attività che come politologo, che non dà e non toglie nulla rispetto al valore del festival jazz: io non capisco con quale coraggio il sig. Zito, nelle vesti di presidente di un’associazione che, per carità, fa “l’evento più bello del mondo” si presenta a chiedere soldi ai politici di turno più potenti di lui, quando lui stesso, nelle vesti di politico, da 12 anni dice sempre NO ai presidenti di altre associazioni che si rivolgono a lui con in mano progetti e iniziative culturali (e vi posso assicurare che quando un presidente di un’associazione si presenta davanti a un politico per chiedere collaborazione anch’egli è convinto di avere in mano “l’evento più bello del mondo”!).
In dieci anni il nostro ex sindaco ha mietuto tantissime “vittime” con i suoi scanditi NO, un No illustre è stato addirittura detto nei confronti di un evento veramente internazionale che era giunto alla 32esima edizione!!!
Questa spudorata metodologia da il senso di quanto sia incompatibile il ruolo di presidente dell’associazione con quello di amministratore del nostro Comune (“ si devono chiudere determinate manifestazioni che richiedono molte risorse perché tolgono visibilità e risorse per il “suo” festival jazz! – lasciando solo coloro che si accontentano del piccolo contributo…).
Chi di spada ferisce…
Comunque annunci cosi drastici siamo ormai abituati a sentirli costantemente tutti gli anni, ma poi puntualmente il festival viene realizzato sempre in pompa magna e sempre di gran spessore artistico. Quindi, ormai, non ci crede più nessuno alla chiusura; si pensa invece ad una parte che va recitata in maniera tale da sollecitare, attraverso i media, gli organi politici, aziende private e magari anche i singoli cittadini attraverso il versamento del 5x1000 della dichiarazione dei redditi, ad essere più attenti e generosi per questa grossa manifestazione internazionale che ha bisogno di soldi, soldi, soldi…
Perché è questo in buona sostanza il motivo per cui ogni anno viene ripetuto lo stesso lamento: contributi sempre meno da parte degli Enti e mancanza di sponsorizzazioni da parte di grosse aziende.
Questo annuncio arriva all’indomani della scadenza del partenariato triennale 2009/2011 tra la Fondazione per il Festival Jazz e la Regione Calabria, che ha visto entrare nelle casse dell’associazione oltre 300 mila euro… naturalmente tutti investiti nella…cultura!!! (Chi ha sentito il comizio di Zito in televisione capirà…)
Dopo i diversi articoli pubblicati in questi giorni sui quotidiani da “sapienti” di turno in merito al valore e all’importanza del Roccella Jazz, non mi sento di avere i numeri in questo momento di dire nulla, anche se – all’interno di questo blog – di opinioni sul jazz ce ne sono a iosa. E’ indubbio il valore artistico e suggestivo del festival che viene ogni anno approntato, è tutto il resto che è messo in discussione. Sta di fatto che davanti ai media il jazz è cultura, valorizzazione del territorio, creazioni musicali; ecc. ecc., ma spenti i microfoni e messa da parte la penna, il festival non è altro che un business che necessita di contributi da ogni direzione (Ministero, Regione, Provincia, Camera di Commercio, Comune) perché da 31 anni questo territorio e l’alta qualità della musica prodotta non sono riusciti, purtroppo, ad essere appetibili se non per pochi passionari e qualche piccolo sponsor della zona, tant’è che per poter fare apparire il teatro gremito sono sempre necessarie le solite centinaia di tessere omaggio!!!
Una sola cosa mi sento di dover dire e la dico riferita esclusivamente al senatore Zito, maestro nella dialettica sia come leader nella sua attività che come politologo, che non dà e non toglie nulla rispetto al valore del festival jazz: io non capisco con quale coraggio il sig. Zito, nelle vesti di presidente di un’associazione che, per carità, fa “l’evento più bello del mondo” si presenta a chiedere soldi ai politici di turno più potenti di lui, quando lui stesso, nelle vesti di politico, da 12 anni dice sempre NO ai presidenti di altre associazioni che si rivolgono a lui con in mano progetti e iniziative culturali (e vi posso assicurare che quando un presidente di un’associazione si presenta davanti a un politico per chiedere collaborazione anch’egli è convinto di avere in mano “l’evento più bello del mondo”!).
In dieci anni il nostro ex sindaco ha mietuto tantissime “vittime” con i suoi scanditi NO, un No illustre è stato addirittura detto nei confronti di un evento veramente internazionale che era giunto alla 32esima edizione!!!
Questa spudorata metodologia da il senso di quanto sia incompatibile il ruolo di presidente dell’associazione con quello di amministratore del nostro Comune (“ si devono chiudere determinate manifestazioni che richiedono molte risorse perché tolgono visibilità e risorse per il “suo” festival jazz! – lasciando solo coloro che si accontentano del piccolo contributo…).
Chi di spada ferisce…
domenica 2 ottobre 2011
109 ANNI ESATTI
Destino, fatalità, un puro caso ha voluto che proprio nel giorno del centonovesimo compleanno, Maria Teresa Mercuri, la nonnina più longeva della Calabria, di San Giovanni di Gerace, ci lasciasse confortata dalla fede religiosa e contorniata dai suoi tanti familiari e da tutto l'affetto dei suoi concittadini.
Nonostante le condizioni di salute della signora Maria Teresa (soprannominata dai suoi concittadini "pecura janca" ) non erano come per i festeggiamenti dello scorso anno, si sperava di festeggiare il suo 109esimo compleanno nella gioia di tutta la comunità sangiovannese, quindi la dipartita lascia un po' l'amaro in bocca visto che avviene esattamente nello stesso giorno di nascita (1 ottobre 1902 - 1 ottobre 2011).
Oggi 2 ottobre i funerali nella Chiesa di Santa Maria Assunta, chiesa a cui era la nonnina era particolarmente legata e che frequentava assiduamente.
Maria Teresa dai suoi 109 anni in avanti ci continuerà a sorridere da lassù insieme a tutti i nostri cari che ci hanno lasciato...
da Telejonio.com
Dopo essere stata festeggiata alla grande, sabato 1 ottobre, da nipoti e pronipoti per il compimento degli invidiabili 109 anni, la nonnina di San Giovanni di Gerace, Maria Teresa Mercuri, ha chiuso serenamente l'esistenza terrena attorniata dai parenti e da tanti amici, gli stessi che erano presenti poche ore prima del taglio della torta. L'ultracentenaria, che viveva attorniata amorevolmente dall'affetto di alcuni nipoti, conservava una ragguardevole lucidità ed era abbastanza autonoma. La morte della nonnina Maria Teresa ha colto di sorpresa un po' tutti, conoscenti e parenti, per la strana coincidenza. Nell'omelia il sacerdote officiante le esequie, ha ricordato la nonnina come «donna di grande fede, ed autentica testimone di vita».
Nonostante le condizioni di salute della signora Maria Teresa (soprannominata dai suoi concittadini "pecura janca" ) non erano come per i festeggiamenti dello scorso anno, si sperava di festeggiare il suo 109esimo compleanno nella gioia di tutta la comunità sangiovannese, quindi la dipartita lascia un po' l'amaro in bocca visto che avviene esattamente nello stesso giorno di nascita (1 ottobre 1902 - 1 ottobre 2011).
Oggi 2 ottobre i funerali nella Chiesa di Santa Maria Assunta, chiesa a cui era la nonnina era particolarmente legata e che frequentava assiduamente.
Maria Teresa dai suoi 109 anni in avanti ci continuerà a sorridere da lassù insieme a tutti i nostri cari che ci hanno lasciato...
da Telejonio.com
Dopo essere stata festeggiata alla grande, sabato 1 ottobre, da nipoti e pronipoti per il compimento degli invidiabili 109 anni, la nonnina di San Giovanni di Gerace, Maria Teresa Mercuri, ha chiuso serenamente l'esistenza terrena attorniata dai parenti e da tanti amici, gli stessi che erano presenti poche ore prima del taglio della torta. L'ultracentenaria, che viveva attorniata amorevolmente dall'affetto di alcuni nipoti, conservava una ragguardevole lucidità ed era abbastanza autonoma. La morte della nonnina Maria Teresa ha colto di sorpresa un po' tutti, conoscenti e parenti, per la strana coincidenza. Nell'omelia il sacerdote officiante le esequie, ha ricordato la nonnina come «donna di grande fede, ed autentica testimone di vita».
sabato 1 ottobre 2011
109 ANNI!
Oggi 1 Ottobre 2011 a San Giovanni di Gerace si festeggiano i 109 anni di Maria Teresa Mercuri, che rappresenta la calabrese residente più longeva, mentre è la 40esima a livello nazionale. Un calabrese, residente però a Ventimiglia (ed è anche l'uomo più anziano d'Italia), ha quasi 111 anni e si chiama Giuseppe Ligato (Palizzi - 18 febbraio 1901).
Lavoro dei campi e alimentazione a base di frutta e verdura accompagnati da due bicchieri di vino al giorno, questa la ricetta di Nonna Maria Teresa che, rimasta vedova a soli 19 anni, ha vissuto con trepidazione, paura e dolore entrambe le guerre mondiali ed oggi è attorniata dai tanti parenti che la coccolano con infinito amore.
Rivolgiamo un caloroso e affettuoso augurio da parte di tutto il blog per questo emozionantissimo compleanno!!!
Ecco il link con le foto della festa dello scorso anno per i 108 anni...
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.435098421126.227944.93926581126
Lavoro dei campi e alimentazione a base di frutta e verdura accompagnati da due bicchieri di vino al giorno, questa la ricetta di Nonna Maria Teresa che, rimasta vedova a soli 19 anni, ha vissuto con trepidazione, paura e dolore entrambe le guerre mondiali ed oggi è attorniata dai tanti parenti che la coccolano con infinito amore.
Rivolgiamo un caloroso e affettuoso augurio da parte di tutto il blog per questo emozionantissimo compleanno!!!
Ecco il link con le foto della festa dello scorso anno per i 108 anni...
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Zampata su 'a Città
Per gentile concessione della direzione del giornale 'a Città riporto l'articolo che mi è stato pubblicato nell'ultimo numero uscito i primi di settembre.
La politica della propaganda che non paga
Solo una valida alternativa che produca fatti più che “apparenze” può ridare impulso e speranza ai roccellesi.
Uno dei più grandi paradossi dell’attuale politica del nostro paese è che, nonostante il 60% dei roccellesi alle ultime consultazioni amministrative non abbia preferito l’attuale maggioranza, ci ritroviamo con una opposizione tiepida e poco incisiva. Anzi, addirittura, si ha l’impressione che parti della minoranza manifestano simpatie per il governo della città e, invece, consiglieri di maggioranza si siano messi in un cantuccio pronti ad “uscirne fuori”.
Detto ciò, non posso che manifestare la mia meraviglia nel constatare quanto molte persone sono, o fanno finta di essere, cieche davanti a dei lampanti dati di fatto, che vanno aldilà della propaganda e delle autocelebrazioni che tendono a manipolarci il cervello.
Sarà l’isolamento, la mancanza della militanza politica di una volta, di un’opposizione che ci dice veramente le cose come stanno, la mentalità che si è creata che oltre loro non c’è altro sistema, ma quel che succede oggi nel nostro paese sa davvero dell’ inverosimile.
Cari concittadini, purtroppo, chi oggi ci amministra ha avuto, nel corso di questi anni, due grandi capacità: la prima quella di riuscire a gettare fumo negli occhi attraverso le apparenze, creando una cultura del solo assistenzialismo che ha portato ad investimenti che non hanno avuto alcun seguito produttivo sulla natura turistica del paese; la seconda è la creazione di una serie di clientelismi che, purtroppo, da noi fanno molta presa in virtù della disperata situazione occupazionale.
Ci hanno abituato e inculcato – e purtroppo di tempo ne hanno avuto – che oltre quel che si sta facendo c’è l’impossibile, ma “il vuoto” che ci rimane a livello di produttività ha fatto perdere ogni speranza a cittadini e giovani, visto che ci predicano che viviamo in un paradiso quando poi tutti siamo consapevoli e stiamo osservando inermi un paese spopolarsi in virtù di attività commerciali al collasso, un turismo crollato a picco e un “mercato” saturo in ogni settore!
Una politica disattenta e superficiale ha ucciso il piccolo commercio roccellese che era il motore dell’economia cittadina, consentendo l’apertura a dismisura di supermercati gestiti da imprenditori “forestieri”, creando, al contempo, una vendita abusiva per le strade del paese, visto che la struttura costruita con i soldi pubblici con l’indicazione di “Mercato coperto” oggi (ma ancora per poco visto lo smantellamento delle Saub per ogni paese) è adibita a Guardia medica!
Fa una rabbia impressionante aver visto sperperati un milione di euro per una disastrosa, quanto mai pericolosa e dissestata, strada di pietra che hanno avuto il coraggio di chiamare “Riqualificazione del centro storico”, e sapere invece che ci sono quadri di meravigliosi scorci di Roccella che giacciono in qualche scantinato, e volumi di valore storico “ammollo” nell’umidità dell’androne dei camerini del teatro al castello.
Ed è davvero assurdo sapere che un altro milione di euro è volato via per l’acquisto di montagne di scadenti contenitori di plastica che fra qualche mese smaltiremo anch’essi nel multimateriale, e automezzi da una ditta “romana”, senza riuscire a creare una sola posizione di lavoro stabile. Anzi, per dirla tutta, “si” sono creati anche una lista di 47 lavoratori “occasionali” che, a ruota, sono occupati per dieci giorni con un compenso pari a qualche serata in pizzeria con l’amorosa, ma di contro fanno, comandati “a bacchetta” da presunti capisquadra, i lavori più disparati, rischiando di cadere ogni giorno nei container dell’immondizia, e raccogliendo, senza guanti, le bottiglie e le lattine dai contenitori pubblici delle strade e del lungomare!
E più il tempo passa e più si crea questo enorme divario tra la propaganda di questa politica e la rassegnazione dei cittadini (vedi il “deserto” completo di partecipazione pubblica alle varie manifestazioni che l’amministrazione organizza). Il dramma è che non ci rendiamo conto che “a loro” interessa soltanto l’apparenza per accaparrarsi i voti al prossimo giro elettorale e a nulla importa la precarietà e la povertà delle famiglie roccellesi.
Ma d'altronde, stando cosi le cose, com’è possibile fare una propaganda di accoglienza turistica fuori regione quando il Castello, simbolo della nostra città, é sigillato con due grossi catenacci e lucchetti; la pulizia della spiaggia è fatta in extremis dando fuoco a rovi e sterpaglie creando delle enormi e inguardabili chiazze “nere”, il traffico e lo smog nel centro del paese è simile a quello di Milano a mezzogiorno, a causa di una “bretella” che giace supina da 27 anni e utilizzata come discarica di elettrodomestici e eternit. A tutto questo aggiungiamoci pure la calorosa accoglienza che sappiano dare ai nostri ospiti con una, due, tre… notifiche di contravvenzioni per divieto di sosta!
Il mio appello è rivolto a chi ancora ha la vista ben sviluppata ed ha voglia veramente di valorizzare le risorse del nostro paese, con nuovi investimenti che però hanno lo scopo di offrire produttività; lo rivolgo a quelle persone che hanno voglia di sedersi ad un tavolo per parlare, discutere, dialogare su come valorizzare risorse e patrimonio naturale. Discutere su una reale politica di attuazione e strategia: attuazione attraverso un programma che miri a creare un itinerario storico, culturale, paesaggistico, enogastronomico, che possa attrarre flussi turistici non solo per il nostro mare; strategia di promozione attraverso i vari canali in Italia e all’estero (la rete, le fiere, i media, le agenzie turistiche, il porta a porta, ecc.), il tutto dopo un attento esame e una valutazione dei servizi di accoglienza e dei posti letto presenti nel territorio.
L’arrivo di turismo da maggio ad ottobre in virtù di un paese che offre mare ma anche una serie di attrazioni, itinerari e servizi, è la sola àncora di salvezza per far ripartire l’economia e lo sviluppo di questo nostro “infatuato” paese!
Nicola Iervasi.
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2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini
La vera storia dei nostri emigranti che, per motivi di lavoro, sono stati "costretti" a lasciare la Terra in cerca di lavoro ma col cuore rivolto SEMPRE nell'estremo lembo della "nostra" Penisola: la CALABRIA!
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ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
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DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'
Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.
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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO
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Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.
FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'
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OLTRAGGIO ALLA CITTA'
ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE
Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.