IL PAPA IN CALABRIA: "NEL NOME DI GESU' CRISTO, CAMMINA"
Il vescovo e il sindaco di Lamezia: messaggio di speranza per questa terra.
“Nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno: cammina!”. Questo il motto scelto per la visita pastorale che il Papa compirà domani a Lamezia Terme e Serra San Bruno. L'intera Calabria attende con trepidazione l'arrivo del Pontefice, previsto per le 9.15 all'aeroporto internazionale di Lamezia. Poi il trasferimento nella periferia della città, dove verrà celebrata la Santa Messa. Nel pomeriggio, Benedetto XVI sarà a Serra San Bruno: dopo il saluto alla popolazione locale, la visita alla Certosa per la celebrazione dei Vespri con i monaci. Afflitta dalla più alta percentuale italiana di giovani disoccupati - siamo intorno al 65% - la Calabria crede fortemente in un sussulto spirituale capace di cambiare le proprie sorti.
celebrata la Santa Messa e dove verrà recitato l'Angelus. Ad assistere alla celebrazione un numero di fedeli superiore alle aspettative: a Lamezia Terme, tra questa notte e domani all'alba si prevede arriveranno da tutta la regione oltre mille pullman. E anche nella calma e verde Serra San Bruno, culla dell'antica Certosa a cui nel pomeriggio farà visita Benedetto XVI, le cifre sono quasi le stesse. Mancano poche ore perché il Papa chiami a raccolta la Calabria intera. A 27 anni dalla storica visita di Giovanni Paolo II in questa terra bella e difficile, è di nuovo tempo di speranza.
S. Messa e recita dell'Angelus da Lametia Terme in diretta su RAI 1 a partire dalle ore 10,00.
da http://www.telereggiocalabria.it/
IL MESSAGGIO DI MONS. BREGANTINI SULLA VISITA DI BENEDETTO XVI IN CALABRIA
"Carissimi figli di Calabria, voglio in questa occasione, per una emozione forte presente nel cuore mio di Pastore e di Presidente della commissione episcopale ai problemi sociali, lavoro, giustizia e pace, partecipare con tutti voi questo momento di gioia benedetta per la visita del Santo Padre che avverrà domenica a Lamezia Terme e Serra San Bruno". E' quanto scrive in un messaggio rivolto ai calabresi l'Arcivescovo di Campobasso, Mons. Giancarlo Maria Bregantini, che, fino a pochi anni fa, ha retto in Calabria la diocesi di Locri-Gerace. "Vi auguro domenica - aggiunge - di sentire la mano di Dio che vi
conduce particolarmente per le strade delle sue meraviglie, abbondantemente create da lui nella terra di Calabria, terra del sole. Spero che questa solenne visita vi segni profondamente e faccia aumentare in voi quella speranza che come Chiesa cerchiamo sempre di mantenere accesa e perseverante in tutti voi che abitate con la vostra gentilezza e generosità una terra così bella e fiera. Nella figura di questo amorevole Papa, sono certo che riscoprirete una dolcezza paterna capace di parlare al vostro cuore, talvolta ferito, turbato dalla paura, ma sempre così vasto e pronto ad amare". "Siate - prosegue mons. Bregantini - figli della pace, della stima reciproca, lavorando sempre con dignità e per la vostra dignità. Siate sempre in comunione, lottate per restare uniti fra voi e legati a Dio Padre. Non sentitevi mai soli e disperati, specie quando il male vi passa accanto per spaventarvi. Non lasciatevi rubare il sorriso, né il cuore. Perché siete 'gente di cuore'. Ed è questa la vostra bellezza. Questa la vostra forza. Cercate Dio mentre si fa trovare. E stringetevi al papa, Benedetto XVI, nostro luminoso 'Faro della fede in Dio Amore'. Orientatevi allora sempre nella direzione del bene e della cooperazione, perché la Calabria sia, per chiunque, una culla di luce e di colori accesi dal Cristo vivente".(ANSA)
"Afflitta dalla più alta percentuale italiana di giovani disoccupati - siamo intorno al 65% - la Calabria crede fortemente in un sussulto spirituale capace di cambiare le proprie sorti."
RispondiEliminaCerto, vedendo che sono stati spesi quasi 2 milioni di euro per questa passerella di pedofili bigotti... credo che sia un grandissimo insulto soltanto nominare i "giovani disoccupati/precari"!
"Gesù entrò nel tempio e scacciò tutti quelli che vendevano e compravano nel primo cortile, rovesciò i banchi dei cambiamonete e i seggi dei venditori di colombe, dicendo loro: “Sta scritto: La casa mia sarà chiamata casa di preghiera; ma voi ne avete fatta una spelonca di ladri” [Matteo 21, 12]."
Questa è la gente che venerate!