Un libro molto sentito, intenso, vero, dove l'autore roccellese intraprende un dialogo tra lui e suo padre, una sorta di intervista - racconto dove si ripercorrono 40 anni di vita, di sacrifici di un'emigrazione vissuta in famiglia ma che però è un sacrificio di tutto il popolo calabrese in fuga dalla propria terra.
Come scrive Gerardo Bianco nella prefazione, si tratta di un libro di memoria e insieme di progetto in cui Vito Pirruccio suggerisce un filo conduttore che può aiutare ad affrontare situazioni inedite come sono quelle determinate dalle grandi migrazioni. Il libro ruota intorno all'emigrazione e che al binomio emigrazione - immigrazione ritorna, con l'arrivo dei disperati della terra e la nuova partenza dei giovani che si lasciano l'Italia alle spalle.
La graditissima dedica che il prof. Pirruccio ha voluto rilasciare sul libro nei confronti del gestore di questo blog. |
Il racconto - intervista si sofferma, infine, sulla Calabria di oggi che si misura sulle nuove partenze e i nuovi arrivi dentro un Paese che ha smarrito gran parte della propria memoria storica.
I proventi del libro verranno devoluti all'Associazione Museo della scuola "I Care!" di cui il prof. Vito Pirruccio è presidente.
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