Il trancio causato dai marosi al lido Aloha |
Il mare forte di questa notte e di stamattina ha causato l'erosione della costa roccellese nella parte del lungomare che va dal lido Undamaris fino al porto.
La forza delle onde hanno danneggiato fortemente quel che rimasto impiantato da quest'estate del lido Aloha (l'ultimo lido lato nord), ed hanno portato via tutta la prima fila del palmeto e stanno in questo momento andando oltre. Danni anche al lido Izozi (ex vecchia Dogana) e il Gabbiano.
Purtroppo non si prevede miglioramento per le prossime ore, a Siderno è stato chiuso il lungomare perché inagibile, Catanzaro, Crotone, Cirò e Corigliano stanno vivendo in pieno la forza del nubifragio Nettuno.
Speriamo che la forza di questo ciclone non si manifesti in nubifragi o bombe d'acqua come da previsioni dei giorni scorsi.
Forse ci vorrebbe una mareggiata all'anno per far capire ai nostri "imprenditori" che non si può cementificare vicino alle spiagge... visto che l'uomo ha sempre la testa dura, ci pensi il dio Nettuno.
RispondiEliminaVuoi vedere la cattiveria di un roccellese??? Roccella il paese dove se capita al tuo vicino è meglio, perchè pensi "EVVAI!", perchè i sacrifici non sono i tuoi, perchè il massimo dell'imprenditoria che ha certa gente forse non è nemmeno quella familiare.
EliminaI danni provocati dal mare potrebbero essere inferiori SE l'amministrazione comunale destinasse fondi alla bonifica marina o quanto meno ad aggiustare i bracci che ormai bracci non possiamo più definire.
Mi chiedete di amare questo paese, purtroppo nel paese ci sono anche persone così.
Giusto per nozione Art 2082 del codice civile: «È imprenditore chi esercita professionalmente un'attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni e servizi»
Carissima Mariagrazia, da parte mia e sicuramente da parte di moltissimi roccellesi lavoratori come voi massima solidarietà. Il nostro Comune non pulisce i pozzetti e le condotte che se viene un temporale ci porta tutti a mare figuriamoci che gliene frega dei frangiflutti. Vi sono davvero vicino!!!
RispondiEliminaCaro Nicola, sono decisamente dalla parte degli imprenditori. Coloro che investono propri soldi per creare lavoro e ricchezza dovrebbero essere incentivati e, soprattutto, tutelati. Spetta all'Amministrazione pubblica, che concede l'autorizzazione alla costruzione di opere, garantire che gli stessi investimenti siano realizzati in luoghi sicuri e privi di rischi legati a problemi ambientali. La cronaca nazionale di questi giorni, e degli anni passati, è piena di esempi legati all'improprio utilizzo dei suoli. Si contano a migliaia le case costruite a ridosso dei fiumi e successivamente crollate, le frane che hanno invaso interi comuni, strade, ferrovie ed altro. Per non parlare delle disastrose mareggiate che hanno distrutto lungomari, tratti stradali e ferroviari. Negli anni passati, a Roccella, i lidi storici "Azzurro" e "Felix" sono stati spazzati via, "La Calura" ha avuto ingentissimi danni ed il palmeto, oggi ridotto a poche piante, aveva un'estensione quasi tripla. Roccella ha, quindi, una storia da cui trarre insegnamento. Se non bastasse, nel 2000 l'alluvione ha devastato gran parte del nostro e di altri territori. A seguito di ciò è stato elaborato dalla Regione Calabria un piano PAI (Piano di Assetto Idrogeologico) che fissava paletti insopportabili sull'edificazione. Nonostante ciò, negli anni passati, l' Amministrazione comunale e gli altri Enti preposti, nel Piano Spiaggia di Roccella, hanno consentito la realizzazione delle così chiamate "Terrazze a mare", permettendo agli imprenditori ad investite in strutture semi permanenti sulla spiaggia . A mio avviso il nodo della questione è, come sempre, politico. Favorevole agli investimenti in strutture turistico-ricettive ma, nel caso in questione, solo del tipo amovibili, quelle, cioè, che vengono smontate a fine stagione. In questo modo si salvaguardano gli investimenti e il territorio. Maurizio Costarella
RispondiEliminaConcordo a pieno con la risposta di Costarella, sulle tettoie a mare, che come si vede nel periodo invernale sono chiuse a qualunque tipo di attività, non avendo alcun senso se non quello di esporle ai marosi invernali;per quanto riguarda l'amministrazione, so che sotto la pressione di alcuni imprenditori balneari, sta provvedendo a mettere in opera la ristrutturazione dei noti pennelli frangiflutti,speriamo che tutto cio' avvenga in tempi rapidi!!!
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