LA SETE ATAVICA DELLE CONTRADE CONTINUA
Non c'è pace per le diverse famiglie delle contrade roccellesi di via Città, Bosco Catalano, Manglaviti, Maria, Sant'Onofrio, Limosano, Caria, Prano, Judeo, Frisa, Cardillo, Agliocane, Bellomondo, Cufo', Caciotta, Randaconi, Calderone, Colla, Scursi e Gurnale che da due settimane hanno l'acqua razionata e portata nei propri serbatoi attraverso autobotte.
Una situazione non degna di un paese civile perché queste famiglie oltre al danno vivono sulla propria pelle anche la beffa.
Il dearsernificatore impiantato al Bosco
Catalano due anni fa spendendo un milione di
euro di soldi pubblico, e mai fatto funzionare.
Il danno perché da tredici anni sono costretti all’utilizzazione di acqua proveniente dalla sorgente Finocchio che presenta percentuali di arsenico superiori alla norma di legge e quindi non può essere usata per scopi alimentari; la beffa perché spesso l’erogazione dell’acqua viene interrotta per guasti alle tubature o per carenza alla sorgente senza che le diverse interruzioni vengano segnalate ai residenti delle contrade interessate con idonei e tempestivi avvisi.
I cittadini delle contrade, quindi, vengono tenuti all'oscuro del loro destino e sono costretti loro ad attivarsi per chiedere informazioni ai responsabili della Multiservizi o agli amministratori, che spesso non riescono neppure a contattare perché trovano i telefonini spenti o che squillano invano.
Gli “amministratori” non hanno mai voluto affrontare con interventi seri e risolutivi la situazione e, tutt’oggi, si continua ad operare sempre con interventi tampone e in emergenza destinata a continuare all’infinito, considerata la fragilità e le zone impervie in cui si trovano le condotte che dalla fonte Finocchio portano l'acqua nei serbatoi del nostro Comune.
Condizione che fa sprecare ingenti risorse finanziarie al Comune costretto a ricorrere a ditte esterne e a mettere in campo e a repentaglio l'incolumità di squadre di tecnici e operai della Multiservizi.
Questo problema poteva essere risolto nell'immediato, 13 anni fa, attraverso una "pompa autoclave" che avrebbe trasportato l'acqua della Sorical anche nelle Contrade, ma l'assessore di allora, oggi sindaco, disse che servivano centocinquantamila euro e che purtroppo il Comune non poteva spenderli!!!
Gli “amministratori”, scelsero di perseguire la via di un dearsenificatore che è costato ben un milione di euro di soldi pubblici, ma che, ad oggi, anche se completato, non è stato possibile mettere in funzione in quanto per rendere operativo il depuratore è necessario prima sostituire chilometri di tubature mal ridotte che, spesso, si rompono, e che comunque non possono reggere un aumento di pressione dell'acqua.
Una gestione del servizio idrico, quindi, fatta di scelte fallimentari che oggi sono la causa di questi gravi disagi che sono costretti ad affrontare gli abitanti delle contrade interessate che vengono trattati come cittadini di serie B!
Siamo veramente di fronte ad amministratori irresponsabili, concentrati su progetti superflui per i quali si sperperano milioni di euro per la realizzazione di opere peggiorative dello stato di fatto preesistente, vedi facciata del Castello, scalinata di San Giuseppe, ecomostro nel cortile della scuola elementare, nuova pavimentazione del Porto delle Grazie, ecc. ed incapaci di realizzare progetti essenziali ed indispensabili per la comunità del paese (manto stradale, marciapiedi, rifacimento rete idrica comunale, ampliamento del cimitero, ecc).
Siamo solidali con le tante famiglie che abitano nelle frazioni interessate dal disagio idrico e ci batteremo, con tutte le nostre forze, affinché il problema possa essere affrontato e risolto in via definitiva, concentrando le richieste di finanziamento su interventi di utilità pubblica e sociale anziché su feste, sagre o su altri progetti che non portano a nessuna valorizzazione del paese o giovamento alla nostra Comunità.
Hai proprio ragione caro Nicola! Il paese dell'effimero e della fuffa! Ma se sta bene ai roccellesi che non vanno neanche a votare......chi è causa del suo mal pianga sè stesso!
RispondiEliminaCaro amico commentatore, io sono convinto che coloro che scrivono sul blog di Nicola sono andati a voltare ,eroicamente, tutti. Qualcuno ha disertato, e vero. Non per codareria ma perché non è stato convinto e quindi coinvolto. Ricordiamo che per la lista "alternativa "si è dovuto ricorrere ai miracoli per costruirla; e questo , a mio avviso, ha allontanato i concittadini che avevano una speranza nel cambiamento. Ha inoltre allontanato tutti coloro che avevano capacità e una visione "prospettica". A questo punto non voglio essere prolisso ..... sono sicuro che si deve iniziare, già da ieri, a lavorare con onestà e spirito di sacrificio per la nostra Roccella .
RispondiEliminaCarissimo ti dò pienamente ragione, soprattutto sul fatto che bisogna rimboccarsi le maniche e cominciare a lavorare per un futuro migliore di Roccella. Si deve partire dal basso, ciascuno deve dare il proprio contributo senza aspettarsi gloria o prebende. Roccella merita questo. Dobbiamo guardare speranzosi al futuro nostro e dei nostri figli. Gli amministratori passano e/o si alternano. Sta a ogni roccellese capire dove sta il meglio e sceglierlo. La perplessità che esprimevo riguardava il dato numerico delle recenti elezioni: com'è stato possibile che Nicola e la sua lista abbiano preso così pochi voti? Se lo avessero votato già solo gli abitanti delle contrade rimaste senz'acqua avrebbe raccolto almeno 200/250 voti, per non parlare di quelli che avrebbe potuto raccogliere in centro paese dove molti lo stimano (a parole ed anche nei comportamenti ed idee, ed io lo so con certezza, ma poi non lo votano). Ecco allora perché parlo di artefici del proprio destino. Saluto Te e Nicola con grande rispetto sicuro che dal seme può nascere una grande pianta, sta a noi coltivarlo, accompagnarlo nella crescita e gioire allorquando darà il frutto che potrà essere di tutti, ma veramente tutti i Cittadini del nostro amato Paese.
RispondiEliminaIl problema si presenta ogni estate e più volte durante la stagione. La condotta Finocchio è un colabrodo e spesso chi abita nella contrada Petrusi è senza acqua (se pur non potabile).
RispondiEliminaÈ una cosa indecorosa per un paese che si professa civile Co.e Roccella.
Nicola, essendo un rappresentante dell'opposizione le chiedo di fare una interrogazione al consiglio comunale per sapere quali siano i motivi ostativi per cui dalla nuova condotta passata lo scorso anno che avrebbe dovuto servire la C.da Petrusi e Bosco ancora non scorra una goccia d'acqua, nonostante i tanti soldi pubblici spesi per installare la condotta e le pompe di rilancio che sono state installate insieme ai serbatoi nell'isola ecologica.
Le chiedo di ottenere queste risposte e di sollecitare l'amministrazione ad eliminare questo enorme disservizio.
Attendo notizie in merito