E’ ormai da ben 17 anni che l'amministrazione comunale utilizza come argomento di propaganda politica l'ampliamento del cimitero ma, nonostante il notevole lasso di tempo trascorso, ancora non si intravede il momento di posa della “prima pietra”. Magari, il prossimo anno, a pochi giorni dalle nuove elezioni comunali, gli amministratori racconteranno qualche altra favola per continuare ad illudere i cittadini.
Nel 2013, alla vigilia delle elezioni comunali, era stato presentato, in pompa magna in un incontro pubblico, il progetto dell'ampliamento del cimitero con l’annuncio della possibilità per i cittadini di manifestare il proprio interesse per la concessione di loculi colombari, edicole funerarie, tombe a terra e cappelle private.
Che fossero delle furbate per catturare consensi elettorali risultò palese quando, alle manifestazioni di interesse e alle preassegnazioni delle strutture per la sepoltura, non seguirono gli atti di prenotazione delle concessioni.
Poi, per cinque anni, il nulla, fino al 2018, allorquando, alla vigilia di nuove elezioni, l’amministrazione ha ripreso la narrazione favolistica con nuove promesse, un nuovo progetto e l'annuncio della concessione di un mutuo da parte della cassa depositi e prestiti per 500 mila euro su un importo complessivo di 2 milioni 160 mila euro necessari per la realizzazione (1 milione 660 mila euro sarebbero stati gli apporti che dovevano provenire dai privati).
Orbene, in ragione della erogazione del mutuo da ben 6 anni noi cittadini stiamo già pagando le rate della restituzione con l'aggiunta di interessi passivi e dell’ampliamento del cimitero ancora non si intravede nulla all'orizzonte.
Intanto nel "vecchio" cimitero, ormai degradato, senza servizi igienici, con i fili elettrici delle lampade votive scoperti e con una chiesa fatiscente con la porta d’ingresso legata con del fil di ferro, i posti per la sepoltura sono finiti.
Un benemerito consigliere di opposizione, davanti al silenzio assordante dal 2018 ad oggi, ad Ottobre scorso ha inoltrato una interrogazione al sindaco (con richiesta di risposta scritta che - secondo regolamento - deve essere evasa entro 10 giorni) che il primo cittadino ha completamente ignorata per ben 5 mesi. La risposta laconica e per nulla esaustiva è arrivata verbalmente nel corso del Consiglio Comunale del 10 marzo scorso.
Il motivo dello stallo dei lavori sarebbe che quel milione e seicentosessanta mila euro di capitale privato (ossia l’importo che avrebbero dovuto versare coloro che hanno fatto le manifestazioni di interesse) non basterebbe più per la realizzazione dell'ampliamento del cimitero.
Conseguenza? E' necessario alzare ancora i prezzi, nonostante già un loculo colombario partiva dal prezzo base di ben duemila euro!!!
Viene inevitabilmente da chiedersi come mai degli amministratori, che menano continuamente vanto della loro capacità, non siano riusciti a trovare, nei lunghi anni trascorsi, i contributi pubblici necessari per realizzare un’opera essenziale quale il cimitero, e costringano i cittadini ad esosi esborsi.
Nel frattempo, essendo indefiniti i tempi di realizzazione del nuovo cimitero, per ovviare alla mancanza di sepolture nel vecchio cimitero, l'amministrazione ha preso una decisione shock: revocare le concessioni ai titolari di tombe di lunga concessione, esumare le spoglie dei loro defunti e sistemarli nell'ossario.
Siamo di fronte a una indegna decisione, un vero e proprio scempio, che offende i cittadini e i loro defunti, frutto di incapacità progettuale e di una spregiudicata dose di cinismo.
Questo è quanto sono capaci di fare i nostri “amministratori”, dimostrando così di aver avuto l'unico obiettivo di accaparrarsi il consenso con l'imbonimento e il fumo negli occhi, a discapito della trasparenza e della garanzia dei servizi essenziali ai cittadini (e ai nostri cari defunti).
Associazione politico culturale
Roccella Bene Comune
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