Pochi minuti prima dell'inizio della partita di ieri pomeriggio contro la Morrone, sul gruppo fb dell'asd Roccella è stato pubblicato un post che riferiva che "nel corso di questa settimana nove calciatori della rosa della prima squadra hanno lasciato il Roccella"; La partita si è disputata, quindi, con le seconde linee, con i giovani e si è poi conclusa 3 a 0 per la squadra cosentina. Il Roccella rimane fermo al terz'ultimo posto a quota 6 punti.
Quello di ieri è l'ultimo tassello di un lento declino iniziato all'indomani delle dimissioni del presidente Franco, con la squadra tornata sotto il controllo del Comune. Le partite a porte chiuse a causa del Covid hanno penalizzato una società che viveva sugli introiti del pubblico, ma, dopo gli anni brillanti di serie D, un calo cosi precipitoso in pochi se lo sarebbero aspettato.
E pensare che c'era chi, quest'estate, parlava di voler disputare nuovamente la serie D se ci fosse stata la possibilità del ripescaggio.
C'è stato un periodo, in passato, in cui ero sempre presente sugli spalti ad ogni partita, addirittura spesso andavo pure in delle trasferte quando non erano molto lontane, ho anche contribuito, in base alle mie possibilità, con la sponsorizzazione sui manifesti; ma poi, improvvisamente, è scattato qualcosa che mi ha fatto disaffezionare dalla squadra.
La presenza e il comportamento di alcune persone all'interno della società ha fatto si che l'entusiasmo si trasformasse in disamore e freddezza.
In confidenza, vista l'amicizia, mi sono permesso un giorno di riferire al presidente Femia il mio pensiero, ossia che certe persone che cercano solo visibilità a scopi politici, non hanno competenza e non mettono un euro, non servono alla società, anzi la soffocano, distogliendo l'intera società dalle giuste decisioni da prendere.
Oggi mi rivolgo sempre a Femia (nonostante la presidenza della squadra non sia avvenuta per sua scelta), a Cecco Curtale, a tutte le persone che veramente hanno a cuore il calcio a Roccella: occorre eliminare le mele marce, tutta quella gente che nel 2015/2016 hanno liquidato alla squadra 130 mila euro, e adesso, invece, con voi, solo qualche contentino, promettendovi, usandovi e facendovi affondare.
Occorre fondare una società nuova, senza politicanti, una società credibile, entusiasta, aprire alla sottoscrizione dei tifosi, diffondere un numero di conto corrente in maniera tale che chi ama veramente il paese e lo sport vi possa sostenere. Trovare delle sponsorizzazioni, anche piccole, e ad ogni inizio partita nominarle con l'altoparlante cosi come fanno in tutti gli altri campi di calcio... Creare cosi interesse nelle gente e nelle attività commerciali, perchè se si aspettano i contributi del Comune, si è capito, dopo le larghe e generose elargizioni del passato, questi hanno chiuso le fontane.
Solo cosi il calcio a Roccella, secondo me, potrà ripartire, visto che non si è voluto lasciarla in mano a chi i soldi per investire ce li aveva.
Perchè una società seria prende atto delle ridotte capacità economiche, non tessera giocatori che sa di non poter mantenere.
Perchè sono andati via in una settimana nove giocatori tutt'assieme?
E la prima volta che si sente che una squadra, a corto di risultati, manda a casa nove giocatori e continua a mantenere l'allenatore. Fa esattamente il contrario di quello che fanno tutte le società, dalla serie A alla terza categoria!
Una società seria deve avere il coraggio di azzerare con la gestione della serie D, fare una scelta sui giovani con un allenatore giovane, ripartire con modestia puntando di fare un campionato dignitoso, per poi preparare i giovani a fare il salto di qualità.
La situazione attuale precaria a campionato inoltrato, rischia solo di "bruciare" i giovani e non trovare l'amalgama necessaria per non essere una squadra cuscinetto.
Purtroppo non siamo riusciti a mantenere quella tribuna strapiena di gente, da fiore all'occhiello che eravamo del calcio locale, dopo tanti soldi dei cittadini dati via, ecco come oggi si corre il rischio che l'asd Roccella, con grandissimo dispiacere, rischi di scomparire.
Ed è davvero amaro vedere tutto ciò proprio quando un nugolo di ragazzi si stava appassionando alla squadra e stava ritornando a tifare con entusiasmo Roccella dopo tanti anni in cui la tribuna era silenziosa come un teatro.
Chissà se le mie parole saranno solo dette al vento... Forza Roccella!!!
Dispiace di questo rapido ma prevedibile declino del Roccella calcio. La serie D è costosa e noi tutti lo sapevamo, necessita di un budget minimo di 350mila euro. Quando la squadra fu "ceduta" al Comune, quest'ultimo, anziché cercare nuovi acquirenti e ridimensionarsi in modo costruttivo ma duraturo nel tempo, ne fece una questione di orgoglio e volendo anche di ripicca verso le vecchia proprietà, interessando per anni anche le casse Comunali. Lo sapevamo un po tutti, la squadra di calcio così com'era senza anima e senza la passione di una proprietà forte alle spalle non poteva durare a lungo. Pazienza, le retrocessioni servono a ridimensionarsi e ripartire dal basso sperando di trovare ancora qualcuno armato di tanta pazienza e di passione per il calcio in un momento, questo, non fortunato per l'economia del singolo cittadino visto che a quanto pare quella dell'intera nazione sta iniziando a galoppare.
RispondiEliminaIl Roccella è diventata una società vergognosa,composta da incapaci e amici di amici.Non si è mai vista una squadra di calcio mantenere lo stesso(scarso) allenatore con risultati deludenti e retrocessioni,soliti calciatori amici di qualcuno.
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