OGGI SOLENNITA' LITURGICA DI SAN ROCCO DI MONTPELLIER
Anno 1376/1379 dopo essersi Confessato il volto di Rocco si circondò di Luce viva. Durante la notte tra il 15 e il 16 Agosto Rocco di Montpellier lasciò questo mondo per essere coronato di Gloria e per ricevere il premio per la CARITÀ mostra in terra. Al Mattino seguente le autorità venute per scarcelarlo lo trovarono a terra con gli occhi fissi al Cielo. La Croce impressa sul petto fin dalla nascita si illuminò e tutti lo riconobbero. Le guardie trovarono una tavoletta su cui era inciso il suo nome: ROCCO; e una dedica, “CHIUNQUE MI INVOCHERÀ CONTRO LA PESTE SARÀ LIBERATO DAL MORBO CRUDELE".
"A LI SIDICI D' AGUSTU
SANTU ROCCU TRAPASSAU,
E LA PARMA E LA CURUNA
‘N PARADISU SI LA LEVAU!"
(Canto Popolare tratto dal Rosario dialettale di San Rocco)
Il nome di San Rocco è legato indissolubilmente alla peste; il suo culto si è affermato nell’Europa del XV secolo proprio in coincidenza con il diffondersi del morbo. È rappresentato come un pellegrino con cappello, bastone e calzari da viaggio e con accanto un cane che gli lecca le ferite e gli porta da mangiare: questo perché l’epidemia spesso si diffondeva attraverso i pellegrinaggi; ma lui la peste non la portava, la curava. Nonostante la straordinaria diffusione del culto, si conosce poco di lui dal punto di vista storico: non il luogo di nascita e di morte, e neppure le coordinate cronologiche della vita. La biografia più antica lo dice nato a Montpellier dove, rimasto orfano, avrebbe venduto tutti i suoi beni distribuendone il ricavato ai poveri, partendo poi in pellegrinaggio per Roma. Lungo il tragitto si sarebbe fermato in un ospizio ad Acquapendente, dedicandosi all’assistenza ai malati di peste e operando guarigioni miracolose. Da lì, raggiunta Roma, vi si sarebbe trattenuto tre anni. Nel viaggio di ritorno, a Piacenza la peste lo avrebbe costretto a ritirarsi in un bosco dove un cane lo nutriva portandogli del pane rubato nelle case dei dintorni. Scoperto da un certo Gottardo Pollastrelli, sarebbe stato guarito durante l’apparizione di un angelo. Lasciata Piacenza sarebbe stato arrestato ad Angera (o secondo altri a Voghera) come spia e vi sarebbe morto in prigione cinque anni dopo. Numerosi prodigi verificatisi attorno al suo corpo attirarono l’attenzione su di lui. Centri di propagazione del suo culto furono Arles – dove le sue reliquie, sottratte nel 1399 a Montpellier, erano state deposte nella chiesa dei Trinitari – e Venezia, dove nel 1477 fu costituita una confraternita (la Scuola di San Rocco) i cui membri prestavano assistenza agli appestati. Analoga confraternita fu autorizzata da Alessandro VI a Roma. Rocco, a cui ormai erano state dedicate centinaia di chiese in tutto il mondo, fu canonizzato nel 1629 da Urbano VIII.
A ROCCELLA JONICA FESTEGGEREMO LA MEMORIA LITURGICA DEL SANTO CON IL SEGUENTE PROGRAMMA:
h. 17:45 Chiesa Matrice - Preghiera per gli ammalati, Recita del Santo Rosario, Coroncina per il Sacro Triduo e Canti devozionali in Onore di San Rocco
h. 18:30 Chiesa Matrice - Solenne Celebrazione Liturgia e a seguire Benedizione dei Tradizionali PANETTI di San Rocco
h. 22:30 Chiesa Marina - Santa Veglia di Preghiera tra FEDE&MUSICA dinnanzi alla Maestosa Effigie del Santo datata 1888 e realizzata dal Celebre Scultore e Pittore GIUSEPPE PISANI
JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini
La vera storia dei nostri emigranti che, per motivi di lavoro, sono stati "costretti" a lasciare la Terra in cerca di lavoro ma col cuore rivolto SEMPRE nell'estremo lembo della "nostra" Penisola: la CALABRIA!
DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'
Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.
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Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.
I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE
Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.
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