In ordine al comunicato stampa diffuso dall’Amministrazione
Comunale di Roccella Ionica relativamente alle interrogazioni presentate alla
Camera ed al Senato riguardo il procedimento di vendita delle quote detenute
dal socio Invitalia nella Società Porto Delle Grazie Srl si osserva quanto
segue.
Le considerazioni svolte nelle interrogazioni presentate
relativamente alla circostanza che il Comune di Roccella Ionica è tenuto a
dismettere le quote possedute nella Società Porto delle Grazie Srl sono
assolutamente corrette e trovano il loro fondamento nella normativa precedente ed in quella
attualmente vigente.
Infatti, detto obbligo, originariamente sancito dalla n. 296/2006
(legge finanziaria 2007) come modificata ed integrata dalle leggi finanziarie
successive è oggi sancito dalla legge n. 190/2014 (legge di stabilità 2015) che
all’art. 1 comma 611 prevede:
“che gli enti locali, le camere di
commercio, industria, artigianato e agricoltura, le università e gli istituti
di istruzione universitaria pubblici e le autorità portuali, a decorrere dal
1º gennaio 2015, avviano un processo di razionalizzazione delle società e delle
partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, in modo da
conseguire la riduzione delle stesse entro il 31 dicembre 2015, anche
tenendo conto dei seguenti criteri: a) eliminazione delle società e delle
partecipazioni societarie non indispensabili al perseguimento delle proprie
finalità istituzionali, anche mediante messa in liquidazione o cessione;
ed ancora all’art. 1 comma 612 espressamente prevede:
I presidenti delle
regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, i presidenti delle
province, i sindaci e gli altri organi di vertice delle amministrazioni di cui
al comma 611, in
relazione ai rispettivi ambiti di competenza, definiscono e approvano, entro il
31 marzo 2015, un piano operativo di razionalizzazione delle società e delle
partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, le modalità
e i tempi di attuazione, nonché l'esposizione in dettaglio dei risparmi
di conseguire. Tale piano, corredato di un'apposita relazione tecnica, è
trasmesso alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti
e pubblicato nel sito internet istituzionale dell'amministrazione interessata.
Si osserva che la nuova normativa vigente sul punto è
addirittura più rigorosa poiché, mentre la precedente discriminava i comuni per
numero di abitanti, la normativa attuale prevede la sussistenza dell’obbligo di
dismissione per tutti i comuni indipendentemente dalla loro dimensione
anagrafica.
Pertanto, le conclusioni cui pervengono entrambe le
interrogazioni sul punto sono assolutamente corrette.
“Coordinamento aggregazione civica Roccella Bene
Comune”
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