Venerdi sera Roccella Jonica ha accolto l'on. Geno Grassi, vicepresidente del gruppo PD alla Camera dei deputati che segue minuziosamente il lavoro della commissione bicamerale e della Magistratura in merito al delitto (e alla strage) dello statista Aldo Moro, avvenuto il 9 maggio 1978 dopo 54 giorni di prigionia per mano delle Brigate Rosse.
Ma le Brigate Rosse sono soltanto uno degli elementi responsabili di questo delitto di Stato, perchè, dietro "l'abbandono di Moro " da parte di Parlamento, Forze dell'ordine, Magistratura e suoi compagni di partito, ci sono delle verità che in questi 37 anni sono venute fuori ed altre che ancora sono velate dal mistero, inseguito a misteriose distruzioni di documenti di cui certo non sono responsabili le Brigate Rosse.
Certo è che il patto e il dialogo che si stava creando in quel tempo tra la DC di Moro e il PCI di Berlinguer non piaceva ne alla Russia ne all'America e l'on. Grassi a Roccella Jonica, come nelle altre precedenti 181 incontri pubblici fatti nel corso di quest'ultimo anno in giro per l'Italia, ha snocciolato in maniera coinvolgente e precisa ("Tutto quello che riferisco sono tutti atti depositati in Magistratura, non sono opinioni..." ha detto Grassi in premessa) il percorso e le motivazioni che hanno portato al sequestro e alla successiva uccisione di Moro, i vari passaggi "oscuri" del giorno del sequestro", tutto ciò che "non si è fatto" nei giorni di prigionia di Moro in via Gradoli, e poi tutto un exursus della Magistratura in questi quasi 4 lustri di indagini.
Un'ora e mezza di discorso a braccio fatto dall' on. Grassi in cui il numerosissimo pubblico (persone arrampicate su ogni angolo di cemento che consentiva di sedersi dopo aver esaurito tutte le sedie predisposte) ha ascoltato in modo concentrato. Un pubblico attento, competente e partecipe: nessuno si è alzato dalla sedia prima delle conclusioni del parlamentare.
L'on. Mimmo Bova ha aperto il convegno spiegando il significato del tema del convegno e tracciando il profilo dell'on. Gero Grassi, ospite della serata.
Il dr. Mimmo Bruzzese, che ha fatto da apripista all'intervento di Grassi, ha riferito dell'esperienza vissuta da lui e dalla comunità roccellese in quel periodo del sequestro Moro, augurandosi che sarebbe molto importante arrivare a fare piena luce sul caso, anche s'è difficile, in maniera tale che si possa fare giustizia e far capire ai giovani cosa è cambiato con quel delitto.
Molto importante la presenza e l'intervento del Vescovo di Locri - Gerace, mons. Francesco Oliva, giunto nel Lungomare di Roccella insieme a padre Francesco Carlino.
Permettetemi, anche se sono di parte - ma è proprio per questo perchè so tutto quello che è stato fatto -, di dare merito all'on. Mimmo Bova, segretario del Circolo PD di Roccella Jonica, che ha voluto e consentito la realizzazione di questo incontro a Roccella Jonica con l'on. Gero Grassi, perchè crede fortemente che Roccella merita questi autorevoli discussioni di altissimo livello, e si è speso in ogni direzione per la sua realizzazione.
Per chi vuole approfondire i contenuti sulla manifestazione di venerdi sera a Roccella Jonica è molto esaustivo il "pezzo" scritto da Gianluca Albanese su Lente Locale al seguente link http://www.lentelocale.it/in-primo-piano/12390-grassi-al-folto-pubblico-di-roccella-l-omicidio-di-aldo-moro-fu-un-delitto-di-abbandono , mentre per approfondire il "caso moro" e essere aggiornati sugli sviluppi delle indagini ci si può collegare al sito http://www.gerograssi.it nel link Aldo Moro dove si trovano i diversi atti giudiziari del caso Moro, comprese le pagine di quotidiani e settimanali che hanno trattato la drammatica vicenda a partire dal 16 dicembre 1978 sino ad oggi.
Per ultimo riporto le parole dell'on. Gero Grassi scritte di suo pugno al termine dell'incontro pubblico roccellese nella sua pagina facebook:
"Ieri sera sul lungomare di Roccella Jonica, su perfetta organizzazione dell'on. Mimmo Bova e degli amici del PD di Roccella, in una splendida ed affollatissima cornice di pubblico, ho svolto la 182esima puntata del Caso Moro.
Mentre parlavo e' arrivato il Vescovo di Locri e Gerace Mons. Francesco Oliva, presenza graditissima cui, a fine serata, dopo la mia relazione durata novanta minuti, ho piacevolmente ceduto la parola.
Bellissima riflessione quella di Mons. Oliva che ha sottolineato come nella concezione di Moro fosse centrale la sacralità della persona, ha ricordato che è in corso in Vaticano il processo di beatificazione del Servo di Dio Aldo Moro ed ha plaudito a quanti ricercano la verità sulla morte dell'Uomo amico, mite e buono Aldo Moro, come fu definito da Papa Paolo VI.
Grazie al Vescovo di Locri e Gerace per la significativa presenza e le nobili parole offerte a Moro e a quanti ricercano giustizia e verità.
Mentre parlavo e' arrivato il Vescovo di Locri e Gerace Mons. Francesco Oliva, presenza graditissima cui, a fine serata, dopo la mia relazione durata novanta minuti, ho piacevolmente ceduto la parola.
Bellissima riflessione quella di Mons. Oliva che ha sottolineato come nella concezione di Moro fosse centrale la sacralità della persona, ha ricordato che è in corso in Vaticano il processo di beatificazione del Servo di Dio Aldo Moro ed ha plaudito a quanti ricercano la verità sulla morte dell'Uomo amico, mite e buono Aldo Moro, come fu definito da Papa Paolo VI.
Grazie al Vescovo di Locri e Gerace per la significativa presenza e le nobili parole offerte a Moro e a quanti ricercano giustizia e verità.
Grazie a tutti gli amici. Prendo la forza dal bisogno di libertà e dal riscontro che registro in giro per l'Italia!"
Nessun commento:
Posta un commento