“Sportività, lealtà ed ospitalità”
Intervista esclusiva all'attuale vice-presidente del Roccella Calcio, dr. Achille Giannitti, realizzata da Angelo Laganà.
E’ uno di quei personaggi che lasciano il segno, che
meritano grande rispetto, fiducia ed ammirazione, ma il nostro interlocutore non ne
vuole proprio a sapere in fatto di essere considerato una “Prima Donna” perché predilige, e
lo fa da tempo memorabile, muovere le fila da dietro le quinte.
Dopo quasi vent’anni di enormi sacrifici, di notevoli sforzi
economici, di gioie e dolori (per la verità più gioie che dolori) sempre alla guida della
squadra del Castello, la favola si è conclusa felicemente e si è ritrovato, per
meriti sportivi, ad essere il “comandante” al timone di un panfilo che imperterrito
ha solcato mari senza timori di venti contrari che ne potessero “impedire” o “ostacolare” la rotta.
Quella rotta che, se si fa riferimento allo scorso
campionato, non ha avuto rivali tra tutte le pretendenti che hanno cercato, invano, di ostacolare
la traversata.
Ed eccolo il nostro notaio, avvocato Achille Giannitti,
sempre col sorriso sulle labbra, pronto a sdrammatizzare quasi a voler dire che la vita
continua e che comunque va considerata e sempre presa nei suoi migliori aspetti.
Si gode la squadra, agli ordini dell’allenatore Galati,
mentre svolge i primi allenamenti al “Ninetto Muscolo” e segue i calciatori come fossero
“figli” quasi a dover dire loro: ragazzi, mi raccomando, mettetecela tutta per non farmi fare
brutte figure!
Signor Notaio, qual è la sua mansione in seno alla squadra?
“La mia carica attuale è quella di vice-presidente!”
A chi spettano le altre cariche?
“Il presidente della società è Michele Circosta, l’altro
vice-presidente è Vincenzo Circosta, il direttore sportivo è Enzo Pelle, l’allenatore è Francesco
Galati, trainer confermato perché ha dimostrato di essere allenatore vincente,
team-manager Cecco Curtale”.
Ci parli del Roccella Calcio, squadra neo-promossa in serie
D.
“Intanto, devo dire che arriviamo all’Interregionale non
d’improvviso e tanto meno per caso.
Si tratta di un lavoro che è andato avanti per una
quindicina di anni. Mi interesso delle vicende di questa squadra da diciannove
anni, con varie mansioni e con risultati quasi sempre positivi.
Nel percorso che ci ha caratterizzato fra Promozione ed
Eccellenza, nei dieci anni che abbiamo frequentato quelle categorie, una delle
cose positive è stata che, in ciascun campionato, abbiamo sempre migliorato i
risultati di quello precedente. Tutti frutti di una crescita continua, di
miglioramenti consolidati nei cinque anni di Promozione ed altrettanti in
quelli di Eccellenza. Siamo arrivati all’Interregionale per la prima volta,
quindi in serie D, con un pizzico di apprensione, ma con tantissimo orgoglio e
la consapevolezza che la squadra possa disputare un buon campionato”.
Quali sono i veri programmi di questa squadra? Prima cosa,
potrebbe essere il mantenimento di categoria o si spera di andare oltre?
“Obiettivamente la serie D è una categoria che va al di là
di quelle che sarebbero potute essere le nostre più rosse aspettative. Nessuno
di noi, all’inizio, avrebbe ipotizzato di arrivare a tanto.
Ci fermiamo alla serie D perché si tratta di un campionato
che richiede organizzazione ed impegno e di tutta una serie di componenti che
attualmente stiamo testando. Per tale motivo, prevedere cosa ci riserverà il
futuro non è per niente facile. Esistono carenze strutturali che per quanto questo impianto sia all’avanguardia, è già
destinatario di investimenti importanti da parte della Pubblica Amministrazione
per una ristrutturazione completa e per l’adeguamento alle esigenze delle categorie superiori.
Oggettivamente presenta limiti e quindi è una cosa che bisogna tenere in debita
considerazione”.
Una formazione del Roccella nel corso del Campionato di Eccellenza dell'anno scorso. |
Quali sono le prospettive future?
“Tutto dipenderà dalla risposta che avremo dal punto di
vista gestionale, perché bisogna cercare di far capire a tutte le persone
appassionate di sport ma anche di eventi sociali, leggi attenzione attorno
alla squadra, che riguarda di un budget importante con spese elevate che i
singoli non potrebbero sopportare. Non si tratta di spese che riguardano
strettamente gli addetti ai lavori, deve coinvolgere la realtà sociale, tutte
le energie positive che gravitano attorno a questa squadra non soltanto di
Roccella ma della locride in generale. Speriamo che le persone capiscano questa delicata situazione
sia dal punto di vista economico che organizzativo. Non è facile fare
previsioni ma, sicuramente, non arriviamo in serie D con il cappello in mano né col timore riverenziale nei
confronti di nessuno!”
La squadra farà il suo dovere e quindi non può questo campionato essere considerato come un luogo di passaggio.
“Assolutamente! Non vogliamo fare brutta figura. Ci teniamo
molto a metterci in luce, a porci in questa categoria, così come abbiamo fatto
nei precedenti campionati”.
Che cosa si aspetta dal pubblico? La squadra del Roccella è stata sempre una piacevole realtà, ma da ora in avanti è anche una realtà della locride…
“Il riscontro dal punto di vista del pubblico l’abbiamo già
avuto quindi, il problema non esiste. Mi aspetto un pubblico curioso perché molti tifosi saranno
incuriositi dalla novità che comporterà la categoria. Sicuramente si tratterà
di un pubblico che si contraddistingue per la varietà dei generi e per l’assoluta correttezza che
ci ha sempre caratterizzato fino ad oggi. La mia preoccupazione minore? E’ quella
dell’attenzione del pubblico e della partecipazione a questa gioia collettiva”.
Quando inizieranno i lavori per rimodernare il campo sportivo?
“Dal punto di vista amministrativo, le scadenze non le
conosco bene. In questi giorni ci sarà l’apertura delle buste e quindi si
individuerà il nome della ditta che si dovrà occupare dei lavori. Confidiamo sulle disponibilità e
serietà della ditta perché molto dipende dalla cura con la quale i lavori verranno eseguiti. Lavori
che saranno accompagnati dalla tempestività perché vengano avviati in tempi
utili per non intralciare l’inizio della Coppa Italia e del campionato”.
Dove si svolgeranno le prime gare?
“Non abbiamo alcun limite e tantomeno alcuna prescrizione da
rispettare. La nostra domanda d’iscrizione è stata accolta senza se e senza ma. Non
esistono vincoli particolari. Ci sono una serie di lavori che dovranno essere eseguiti.
Per fortuna il nostro campo non solo è a norma, ma rispetta in pieno i criteri
dettati per la categoria. Il manto in erba sintetica già costituisce un
elemento di vantaggio in questo contesto. Nel corso del sopraluogo che noi
abbiamo richiesto ai responsabili tecnici della Lega, sono venute fuori delle
criticità e ci sono state date indicazioni che verranno rispettate, ma nessuna
di quelle è incompatibile con l’inizio o il prosieguo del campionato”.
L’organico da quanti giocatori è composto?
“Ancora, qualche elemento non si è aggregato al gruppo.
Prevediamo un organico solo relativo alla prima squadra di 23 giocatori dei
quali dieci detti over, quindi senza
limiti di età e tredici da “pescare” nel novero degli under che per il prossimo anno
si riferiscono agli anni ’94, ’95 e ’96. Avremo l’obbligo di schierare in campo
contemporaneamente un ’94, due ’95 e un
‘96”.
La serie D presenta non poche difficoltà dal punto di vista delle distanze delle trasferte?
“Speravamo nel ripescaggio della Vibonese per la sua
tradizione e non ultimo perché più sono le squadre calabresi e maggior peso
avranno a livello di Lega nazionale dilettanti. Purtroppo però in questi giorni
è arrivata la notizia del mancato ripescaggio della squadra di Vibo. A parte le quattro, cinque squadre calabresi, tre o quattro
squadre siciliane gravitano nell’orbita di Messina. Nel corso dell’anno, almeno
quattro o cinque trasferte richiedono un impegno maggiore e quindi dovranno essere
gestite con cura, con pernottamento e quant’altro”.
L’anno scorso il Roccella ha disputato un campionato a dir poco eccellente lasciando senza parole tutti i suoi sostenitori. Ha un aneddoto che ricorda spesso o che racconta ai suoi amici?
“Più che un aneddoto, la cosa che vado spesso ripetendo, è
l’atteggiamento che abbiamo seguito per tutto il campionato. Non eravamo
partiti con l’obiettivo di arrivare primi, ma eravamo sicuri di avere una
buonissima squadra e di voler disputare un buon campionato.
Bisogna sempre farsi trovare pronti, l’occasione passa. L’anno scorso siamo partiti in sordina e ci
siamo ritrovati a vincere il campionato con 15 punti di vantaggio e con quattro
giornate d’anticipo. Abbiamo fatto sulla nostra pelle un’esperienza
fondamentale e l’abbiamo messa a frutto lo scorso anno. In questa categoria la
differenza la fanno l’entusiasmo e le motivazioni.
Si tratta di campionati logoranti – prosegue Giannitti - e
per questo bisogna puntare sull’entusiasmo. Rivolgiamo la nostra attenzione
sugli under perché convinti che siano loro a fare la differenza. Si tratta di
ragazzi incontenibili perché hanno voglia, capacità ed un’intensità davvero
esplosiva”.
Se dovesse fare un discorso alla squadra, che cosa le viene in mente di dire?
“Quando si parte per il ritiro è un po’ come il primo giorno
di scuola. La tradizione, da anni, vuole che io faccia quel famoso discorso. La
tematica è rivolta al fatto che si cerca di agganciare la realtà attuale alle
radici profonde che questa squadra vanta. Non a caso siamo: “Roccella 1935” . Sulle pareti degli
spogliatoi campeggiano le formazioni che hanno fatto la storia della squadra.
E’ una squadra votata al futuro, che deve tener presente i grandi giocatori che
hanno dato lustro nel corso degli anni. A cominciare dal campionato 1948/’49
nel quale è stato protagonista tuo padre Pasqualino in qualità di presidente e
da tutta una serie di elementi che campeggiano qui e che hanno dato il la
affinché si ottenessero certi risultati. Il rispetto della tradizione,
l’orgoglio che fa parte di una squadra che ha radici profonde e che si è sempre
distinta non solo per i risultati ma, soprattutto, per alcuni principi morali e
di far-play comportamentali. La prima cosa che vado dicendo ai ragazzi è:
attenzione date un’occhiata al nostro codice etico che campeggia nel
nostro sito. Quando mi parlano di trasferte problematiche, non mi preoccupo per
niente. Siamo destinati a disputare un campionato all’insegna della sportività,
della lealtà e dell’ospitalità nei confronti di tutti. Il tutto condito dalla massima serenità, con la speranza di
fare buoni risultati ed un ottimo campionato”.
In bocca al lupo, vice-presidente Giannitti.
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