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Roccella in vetrina

mercoledì 6 agosto 2014

IL ROCCELLA IN SERIE D: INTERVISTA ESCLUSIVA AD ACHILLE GIANNITTI

“Sportività, lealtà ed ospitalità”

Intervista esclusiva all'attuale vice-presidente del Roccella Calcio, dr. Achille Giannitti, realizzata da Angelo Laganà.
 
 
E’ uno di quei personaggi che lasciano il segno, che meritano grande rispetto, fiducia ed ammirazione, ma il nostro interlocutore non ne vuole proprio a sapere in fatto di essere considerato una “Prima Donna” perché predilige, e lo fa da tempo memorabile, muovere le fila da dietro le quinte.
  
Dopo quasi vent’anni di enormi sacrifici, di notevoli sforzi economici, di gioie e dolori (per la verità più gioie che dolori) sempre alla guida della squadra del Castello, la favola si è conclusa felicemente e si è ritrovato, per meriti sportivi, ad essere il “comandante” al timone di un panfilo che imperterrito ha solcato mari senza timori di venti contrari che ne potessero “impedire” o “ostacolare” la rotta.
 
Quella rotta che, se si fa riferimento allo scorso campionato, non ha avuto rivali tra tutte le pretendenti che hanno cercato, invano, di ostacolare la traversata.
 
Ed eccolo il nostro notaio, avvocato Achille Giannitti, sempre col sorriso sulle labbra, pronto a sdrammatizzare quasi a voler dire che la vita continua e che comunque va considerata e sempre presa nei suoi migliori aspetti.
 
Si gode la squadra, agli ordini dell’allenatore Galati, mentre svolge i primi allenamenti al “Ninetto Muscolo” e segue i calciatori come fossero “figli” quasi a dover dire loro: ragazzi, mi raccomando, mettetecela tutta per non farmi fare brutte figure!
 
Signor Notaio, qual è la sua mansione in seno alla squadra?
La mia carica attuale è quella di vice-presidente!”
 
A chi spettano le altre cariche?
Il presidente della società è Michele Circosta, l’altro vice-presidente è Vincenzo Circosta, il direttore sportivo è Enzo Pelle, l’allenatore è Francesco Galati, trainer confermato perché ha dimostrato di essere allenatore vincente, team-manager Cecco Curtale”.
 
Ci parli del Roccella Calcio, squadra neo-promossa in serie D.
Intanto, devo dire che arriviamo all’Interregionale non d’improvviso e tanto meno per caso.
Si tratta di un lavoro che è andato avanti per una quindicina di anni. Mi interesso delle vicende di questa squadra da diciannove anni, con varie mansioni e con risultati quasi sempre positivi.
Nel percorso che ci ha caratterizzato fra Promozione ed Eccellenza, nei dieci anni che abbiamo frequentato quelle categorie, una delle cose positive è stata che, in ciascun campionato, abbiamo sempre migliorato i risultati di quello precedente. Tutti frutti di una crescita continua, di miglioramenti consolidati nei cinque anni di Promozione ed altrettanti in quelli di Eccellenza. Siamo arrivati all’Interregionale per la prima volta, quindi in serie D, con un pizzico di apprensione, ma con tantissimo orgoglio e la consapevolezza che la squadra possa disputare un buon campionato”.
 
Quali sono i veri programmi di questa squadra? Prima cosa, potrebbe essere il mantenimento di categoria o si spera di andare oltre?
Obiettivamente la serie D è una categoria che va al di là di quelle che sarebbero potute essere le nostre più rosse aspettative. Nessuno di noi, all’inizio, avrebbe ipotizzato di arrivare a tanto.
Ci fermiamo alla serie D perché si tratta di un campionato che richiede organizzazione ed impegno e di tutta una serie di componenti che attualmente stiamo testando. Per tale motivo, prevedere cosa ci riserverà il futuro non è per niente facile. Esistono carenze strutturali che per quanto questo impianto sia all’avanguardia, è già destinatario di investimenti importanti da parte della Pubblica Amministrazione per una ristrutturazione completa e per l’adeguamento alle esigenze delle categorie superiori. Oggettivamente presenta limiti e quindi è una cosa che bisogna tenere in debita considerazione”.
 
Una formazione del Roccella nel corso del Campionato
di Eccellenza dell'anno scorso.
Quali sono le prospettive future?
Tutto dipenderà dalla risposta che avremo dal punto di vista gestionale, perché bisogna cercare di far capire a tutte le persone appassionate di sport ma anche di eventi sociali, leggi attenzione attorno alla squadra, che riguarda di un budget importante con spese elevate che i singoli non potrebbero sopportare. Non si tratta di spese che riguardano strettamente gli addetti ai lavori, deve coinvolgere la realtà sociale, tutte le energie positive che gravitano attorno a questa squadra non soltanto di Roccella ma della locride in generale. Speriamo che le persone capiscano questa delicata situazione sia dal punto di vista economico che organizzativo. Non è facile fare previsioni ma, sicuramente, non arriviamo in serie D con il cappello in mano né col timore riverenziale nei confronti di nessuno!”


La squadra farà il suo dovere e quindi non può questo campionato essere considerato come un luogo di passaggio.
Assolutamente! Non vogliamo fare brutta figura. Ci teniamo molto a metterci in luce, a porci in questa categoria, così come abbiamo fatto nei precedenti campionati”.

Che cosa si aspetta dal pubblico? La squadra del Roccella è stata sempre una piacevole realtà, ma da ora in avanti è anche una realtà della locride…
Il riscontro dal punto di vista del pubblico l’abbiamo già avuto quindi, il problema non esiste. Mi aspetto un pubblico curioso perché molti tifosi saranno incuriositi dalla novità che comporterà la categoria. Sicuramente si tratterà di un pubblico che si contraddistingue per la varietà dei generi e per l’assoluta correttezza che ci ha sempre caratterizzato fino ad oggi. La mia preoccupazione minore? E’ quella dell’attenzione del pubblico e della partecipazione a questa gioia collettiva”.

Quando inizieranno i lavori per rimodernare il campo sportivo?
Dal punto di vista amministrativo, le scadenze non le conosco bene. In questi giorni ci sarà l’apertura delle buste e quindi si individuerà il nome della ditta che si dovrà occupare dei lavori. Confidiamo sulle disponibilità e serietà della ditta perché molto dipende dalla cura con la quale i lavori verranno eseguiti. Lavori che saranno accompagnati dalla tempestività perché vengano avviati in tempi utili per non intralciare l’inizio della Coppa Italia e del campionato”.

Dove si svolgeranno le prime gare?
Non abbiamo alcun limite e tantomeno alcuna prescrizione da rispettare. La nostra domanda d’iscrizione è stata accolta senza se e senza ma. Non esistono vincoli particolari. Ci sono una serie di lavori che dovranno essere eseguiti. Per fortuna il nostro campo non solo è a norma, ma rispetta in pieno i criteri dettati per la categoria. Il manto in erba sintetica già costituisce un elemento di vantaggio in questo contesto. Nel corso del sopraluogo che noi abbiamo richiesto ai responsabili tecnici della Lega, sono venute fuori delle criticità e ci sono state date indicazioni che verranno rispettate, ma nessuna di quelle è incompatibile con l’inizio o il prosieguo del campionato”.

L’organico da quanti giocatori è composto?
Ancora, qualche elemento non si è aggregato al gruppo. Prevediamo un organico solo relativo alla prima squadra di 23 giocatori dei quali dieci detti over,  quindi senza limiti di età e tredici da “pescare” nel novero degli under che per il prossimo anno si riferiscono agli anni ’94, ’95 e ’96. Avremo l’obbligo di schierare in campo contemporaneamente un ’94, due ’95 e un  ‘96”.

La serie D presenta non poche difficoltà dal punto di vista delle distanze delle trasferte?
Speravamo nel ripescaggio della Vibonese per la sua tradizione e non ultimo perché più sono le squadre calabresi e maggior peso avranno a livello di Lega nazionale dilettanti. Purtroppo però in questi giorni è arrivata la notizia del mancato ripescaggio della squadra di Vibo. A parte le quattro, cinque squadre calabresi, tre o quattro squadre siciliane gravitano nell’orbita di Messina. Nel corso dell’anno, almeno quattro o cinque trasferte richiedono un impegno maggiore e quindi dovranno essere gestite con cura, con pernottamento e quant’altro”.

L’anno scorso il Roccella ha disputato un campionato a dir poco eccellente lasciando senza parole tutti i suoi sostenitori. Ha un aneddoto che ricorda spesso o che racconta ai suoi amici?
Più che un aneddoto, la cosa che vado spesso ripetendo, è l’atteggiamento che abbiamo seguito per tutto il campionato. Non eravamo partiti con l’obiettivo di arrivare primi, ma eravamo sicuri di avere una buonissima squadra e di voler disputare un buon campionato.
Bisogna sempre farsi trovare pronti, l’occasione passa.  L’anno scorso siamo partiti in sordina e ci siamo ritrovati a vincere il campionato con 15 punti di vantaggio e con quattro giornate d’anticipo. Abbiamo fatto sulla nostra pelle un’esperienza fondamentale e l’abbiamo messa a frutto lo scorso anno. In questa categoria la differenza la fanno l’entusiasmo e le motivazioni.
Si tratta di campionati logoranti – prosegue Giannitti - e per questo bisogna puntare sull’entusiasmo. Rivolgiamo la nostra attenzione sugli under perché convinti che siano loro a fare la differenza. Si tratta di ragazzi incontenibili perché hanno voglia, capacità ed un’intensità davvero esplosiva”.

Se dovesse fare un discorso alla squadra, che cosa le viene in mente di dire?
Quando si parte per il ritiro è un po’ come il primo giorno di scuola. La tradizione, da anni, vuole che io faccia quel famoso discorso. La tematica è rivolta al fatto che si cerca di agganciare la realtà attuale alle radici profonde che questa squadra vanta. Non a caso siamo: “Roccella 1935”. Sulle pareti degli spogliatoi campeggiano le formazioni che hanno fatto la storia della squadra. E’ una squadra votata al futuro, che deve tener presente i grandi giocatori che hanno dato lustro nel corso degli anni. A cominciare dal campionato 1948/’49 nel quale è stato protagonista tuo padre Pasqualino in qualità di presidente e da tutta una serie di elementi che campeggiano qui e che hanno dato il la affinché si ottenessero certi risultati. Il rispetto della tradizione, l’orgoglio che fa parte di una squadra che ha radici profonde e che si è sempre distinta non solo per i risultati ma, soprattutto, per alcuni principi morali e di far-play comportamentali. La prima cosa che vado dicendo ai ragazzi è: attenzione date un’occhiata al nostro codice etico che campeggia nel nostro sito. Quando mi parlano di trasferte problematiche, non mi preoccupo per niente. Siamo destinati a disputare un campionato all’insegna della sportività, della lealtà e dell’ospitalità nei confronti di tutti. Il tutto condito dalla massima serenità, con la speranza di fare buoni risultati ed un ottimo campionato”.
In bocca al lupo, vice-presidente Giannitti.

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