Una delegazione di mamme, inferocite per il clima freddo che sono costretti a sopportare nelle classi i bambini nelle cinque ore di lezioni, si sono diretti al Municipio con l'intenzione di incontrare il sindaco o il vice per avere rassicurazioni in merito.
Ma delle due più alte cariche cittadine oggi al Comune neanche l'ombra. Forse anche loro hanno avuto "il presagio" che la situazione oggi sarebbe precipitata e quindi hanno pensato bene di darsi alla fuga...
Intanto pare che una ditta oggi abbia ritirato i filtri dai condizionatori per pulirli o cambiarli, speriamo che l'emergenza possa rientrare al più presto, anche se per molti bimbi ormai il guaio è combinato visto che sono a letto con raffeddori, tosse e febbre.
Purtroppo ormai abbiamo perso le dita su questo computer nello scrivere la superficialità che regna nello spirito dei nostri amministratori, a cui non sfiora minimamente l'idea che la manutenzione dei condizionatori va pianificata per tempo in stretta collaborazione e intesa con preside e consigli d'istituto.
L'Auditorium "Unità d'Italia" di Roccella. |
Bene, dopo la bella vetrinetta che il sindaco si è fatto con la presentazione dello spettacolo al Convento dei Minimi lunedi scorso, ripreso peraltro da tutti i quotidiani, ha avuto il coraggio di lasciare l'Auditorium completamente ghiacciato!!! Pensate che le compagnie di danza hanno dovuto richiedere a delle famiglie vicine all'Auditorium delle coperte per poter coprire e riscaldare i ballerini in costume che dovevano andare in scena, mentre il pubblico era pietrificato dal freddo.
Non so proprio cosa altro devo aggiungere oltre che fare spallucce in senso di resa davanti a cosi tanta negligenza amministrativa.
Il problema mio caro Nicola sta proprio nel fatto che muoviamo solo le dita sui tasti del computer, me compreso. Bene hanno fatto le persone (quelle poche persone, probabilmente) a muoversi fisicamente e a raggiungere il Municipio. Così, e ancor di più, dobbiamo adoperarci, se vogliamo cambiare. Epperò bisogna, prima di muoverci, capire pure dove andare a bussare per i nostri sacrosanti diritti. Molte porte, dietro le quali si celano responsabilità e colpe, sono da individuare certamente presso i nostri amministratori locali, ma ricordiamoci che quelli locali sono figli diretti dei nostri amministratori nazionali, e di porte, dunque, ce ne sarebbero da bussare! Una soluzione c'è: quella di bussare sulla porta della nostra mentalità, sulla porta della nostra coerenza sociale. Apriremmo tutte le porte del mondo. Voglio darti subito un solo ma sufficiente esempio: quante volte ti sei prodigato, attraverso questo tuo lodevole blog, ad informare, ad avvisare, la cittadinanza sui fatti e misfatti del nostro paese. Ebbene, tu pensi che la gente non legga la tua posta, i tuoi propositi, i tuoi inviti? Io penso proprio di sì! Eppure, a risponderti e a commentare sono sempre quelle stesse e poche persone. E sai perchè? Perché, finché non ci toccano i propri interessi (come si dice?)... "fora i mia ..." Eppure, tutto quanto, prima o poi, ci riguarderà, e già ci riguarda, e non ce ne rendiamo conto. Il pensiero e la condivisione determinano già l'agire, ma l'agire solo su commenti individuali ed egoistici non è agire, ma rimanere fermi in eterno dietro una porta a bussare i nostri diritti. I diritti e la dignità non si regalano, si conquistano. La porta da aprire è nella nostra testa. CIAO NICOLA!!! BUON NATALE!!
RispondiEliminaCaro Roberto, il fatto di muovere le dita sui tasti del computer non voleva significare che non sappiamo fare altro che criticare, e spero che, nonostante fra le tue righe un po' di trapela questo senso, neanche tu vuoi intendere questo. Ognuno di noi abbiamo un ruolo da ricoprire, in famiglia come nel lavoro e nella società. E' giusto che tutti noi siamo chiamati a contribuire affinchè il nostro paese migliori ma, parlando del fatto specifico dei problemi sollevati in questo articolo dovresti dirmi io e te come potremmo intervenire. Ci sono organi e persone predisposte a farlo e se ciò non avviene (considerato che questi organi e persone sono stati chiamati a ricoprire dei ruoli pubblici) è necessario richiamarli o denunciare le inadempienze. Anche per quanto riguarda noi (e siamo dei privati che ci rimettiamo in prima persona) quando non svolgiamo il nostro lavoro in maniera lodevole veniamo ripresi da qualcuno.
RispondiEliminaCaro Roberto, nel caso dell'emergenza freddo dei bambini delle scuole, o dei ballerini lasciati ibernare all'Auditorium, non dobbiamo generalizzare: qui ci sono delle responsabilità di persone, professionisti e amministratori che non programmano le loro attività e le loro facenti funzioni. Il fatto di "pulire davanti casa nostra..." lasciamolo per altre situazioni! Per gli auguri spero di vederti e darteli di persona. Un abbraccio affettuoso...