La formazione del Roccella che ha vinto contro il Guardavalle in Coppa Italia Dilettanti. |
Pare infatti che prima dell'inizio della partita di domenica scorsa, gia da dentro gli spogliatoi, un giocatore del Guardavalle si sia avvicinato a un giocatore del Roccella (non spetta a me fare i nomi anche perchè ho raccolto "la denuncia" - attendibilissima - ma non ho assistito personalmente al fatto!) minacciandolo con frasi "ti faccio molto male", "ti rompo le ginocchia", "ti spezzo in due". E le parole erano accompagnate da gesti sintomatici della violenza.
E tutto questo col solo intento di vendicare la sconfitta che il Guardavalle aveva subito a Roccella in occasione della Coppa Italia Dilettanti qualche mese fa.
Nel corso della partita, considerato che i due giocatori avversari hanno giocato in lati opposti del campo, il giocatore del Guardavalle ha continuato con gestualità ad intimorire il roccellese.
Lo sappiamo tutti che il gioco del calcio è un gioco maschio dove spesso si verificano falli di gioco, volontari o meno, abbastanza duri e a volte dalle conseguenze gravi, ma siamo sempre di fronte a scorrettezze in fase di gioco. Qui invece siamo di fronte ad un vero e proprio tentativo di intimorire con le minacce l'avversario per un vero e proprio inconcepibile odio. Se consideriamo poi che la persona che ha usato questo atteggiamento violento lo ha fatto nei confronti di un "nostro" giocatore giovanissimo, il gesto risulta ulteriormente vigliacco perchè oltre a manifestare l'odio ha potuto influire psicologicamente sul giocatore e sicuramente anche sulla sua prestazione in campo.
Io mi domando e chiedo: con quale dignità un giocatore indossa una maglia per rappresentare una squadra, una società, una città sportiva, quando invece di dimostrare il suo valore calcistico e sportivo con le sue prestazioni sul campo, leali e corrette, lo fa invece con la prepotenza e la violenza verbale?
Persone cosi macchiano i valori dello sport e meriterebbero che qualcuno gli facesse togliere quella maglia accompagnandoli fuori dal portone di ogni campo da gioco.
Purtroppo l'ignoranza e i comportamenti simil-mafioso dominano pure negli ambienti sportivi. Che schifo!
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