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Roccella in vetrina

martedì 16 ottobre 2012

TI SPEZZO IN DUE!!!

Raramente nel blog tratto lo sport, ma la circostanza è solo una questione di  poco tempo a disposizione che ho nel seguire le sorti delle diverse discipline sportive del nostro paese; quando mi arrivano le notizie, i comunicati o gli articoli sono però felicissimo di pubblicarli.

La formazione del Roccella che ha vinto contro il Guardavalle
in Coppa Italia Dilettanti.
 Oggi però non posso fare a meno di riferire un fatto sconcertante e antisportivo accaduto a Guardavalle in occasione della partita Guardavalle - Roccella valevole per la sesta giornata del Campionato di Eccellenza. Ho letto la cronaca della partita nei giornali e sul sito dove si parla della sconfitta patita dal Roccella all'ultimo minuto del secondo tempo su calcio di rigore dopo quasi tutta la partita in cui il Roccella ha giocato in superiorità numerica a causa dell'espulsione di un giocatore del Guardavalle dopo un quarto d'ora di gioco. Poi ieri tante discussioni in merito alle dimissioni del tecnico Figliomeni dopo diversi anni da allenatore con la chiusura di un importante ciclo... Ma dell'episodio di cui sono venuto a conoscenza da una delle parti in causa (quella offesa) neanche l'ombra!

Pare infatti che prima dell'inizio della partita di domenica scorsa, gia da dentro gli spogliatoi, un giocatore del Guardavalle si sia avvicinato a un giocatore del Roccella (non spetta a me fare i nomi anche perchè ho raccolto "la denuncia"  - attendibilissima - ma non ho assistito personalmente al fatto!) minacciandolo con frasi "ti faccio molto male", "ti rompo le ginocchia", "ti spezzo in due". E le parole erano accompagnate da gesti sintomatici della violenza.
E tutto questo col solo intento di vendicare la sconfitta che il Guardavalle aveva subito a Roccella in occasione della Coppa Italia Dilettanti qualche mese fa.

Nel corso della partita, considerato che i due giocatori avversari hanno giocato in lati opposti del campo, il giocatore del Guardavalle ha continuato con gestualità ad intimorire il roccellese.

Lo sappiamo tutti che il gioco del calcio è un gioco maschio dove spesso si verificano falli di gioco, volontari o meno, abbastanza duri e a volte dalle conseguenze gravi, ma siamo sempre di fronte a scorrettezze in fase di gioco. Qui invece siamo di fronte ad un vero e proprio tentativo di intimorire con le minacce l'avversario per un vero e proprio inconcepibile odio. Se consideriamo poi che la persona che ha usato questo atteggiamento violento lo ha fatto nei confronti di un "nostro" giocatore giovanissimo, il gesto risulta ulteriormente vigliacco perchè oltre a manifestare l'odio ha potuto influire psicologicamente sul giocatore e sicuramente anche sulla sua prestazione in campo.

Io mi domando e chiedo: con quale dignità un giocatore indossa una maglia per rappresentare una squadra, una società, una città sportiva, quando invece di dimostrare il suo valore calcistico e sportivo con le sue prestazioni sul campo, leali e corrette, lo fa invece con la prepotenza e la violenza verbale?

Persone cosi macchiano i valori dello sport e meriterebbero che qualcuno gli facesse togliere quella maglia accompagnandoli fuori dal portone di ogni campo da gioco.

1 commento:

  1. Purtroppo l'ignoranza e i comportamenti simil-mafioso dominano pure negli ambienti sportivi. Che schifo!

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