Tanto per non perdere l'abitudine, torniamo a parlare della scuola. Vabbè ormai ci si è abituati a servizi igienici fatiscenti, all'assenza della palestra nella scuola media (adibita ad archivio di scartofie!!!) e alla divisione nella scuola primaria di classi di seria A - XXV Aprile - che possono adoperare la nuova palestra, e classi di serie B - Carrera - costretti invece all'orario scolastico senza la "motoria" pratica.
Ma il fatto che vado a raccontare oggi è un altro.
Ieri, 17 aprile, una classe della seconda elementare ha programmato un'uscita didattica presso la fattoria "1,2,3... stalla" della Coop. sociale "Arca della salvezza", per effettuare il laboratorio - come riporta la circolare della scuola n.139 del 13 aprile scorso - "tinture naturali coloriamo il mondo".
I ragazzini sono felici perchè si tratta per loro di una delle prime uscite scolastiche in assoluto, considerato il lungo periodo di chiusure del Covid. Le famiglie pagano per questa uscita 9 euro.
Tutto pare organizzato nei dettagli: "gli alunni - riporta sempre la circolare - insieme ai docenti accompagnatori, si sposteranno dalla propria classe per recarsi presso la fattoria (sita in contrada Ferraro di Roccella) intorno alle 8.15 con lo scuolabus per l'andata. Il ritorno è previsto intorno alle 12.45, al fine di effettuare la regolare uscita da scuola".
Tutto parte bene, la felicità dei bambini, la mattina nel salire sullo scuolabus, si legge nei loro occhi. Ma poco prima delle 9,00 i genitori ricevono la notizia che la classe dovrà fare ritorno a scuola per le ore11,30 anzichè le 12,45 (anticipare quindi l'esperienza in fattoria di un'ora e 15 minuti) poichè lo scuolabus per l'orario che era stato stabilito non è disponibile.
Inizia un tam tam fra i genitori che non vedono di buon grado il fatto di stroncare cosi all'improvviso quella che era la prima esperienza di uscita scolastica per i loro figli che da diversi giorni aspettavano con gioia.
Cosi in poco tempo si sono organizzati ed hanno proposto alla scuola di far completare la giornata in fattoria alla classe perchè, alle 12,45, sarebbero stati loro ad andarli a prendere al Centro Emmaus insieme agli accompagnatori.
Pare che la scuola abbia ignorato la segnalazione fatta dagli uffici comunali di non poter garantire il servizio di ritorno dei ragazzi poichè coincideva con il normale orario di uscita scolastico. Solo grazie ai genitori, veloci e propositivi, i bambini hanno potuto cosi effettuare per intero la loro esperienza a contatto con la natura.
Se non ci fosse stata la disponibilità dei genitori, per nulla scontata e dovuta, a rimetterci sarebbero stati i bambini.
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