Prendiamo il seguente dossier direttamente dal sito dell'ambientalista e naturalista Augusto De Sanctis di Pescara che, da quando sono stati pensati i Jova beach party ha condotto degli studi specifici sul dannoso impatto ambientale che il Concertone di Jovanotti ha avuto sui siti individuati per organizzare i Concerti.
Anche a Roccella, e in particolar modo a Roccella, De Santis ha condotto una vera e propria battaglia, prima di denunce e poi con gli uffici del Comune di Roccella Jonica, riuscendo a venire a capo di quelle che erano le sue certezze solo a Gennaio del 2020 a causa dei forti ritardi degli Uffici di Roccella Jonica (sicuramente tenuti alla corda dall'Amministrazione Comunale) per il rilascio degli atti richiesti.
Ne sono venute fuori cose note ma anche cose tenute nascoste ed assurde...
JOVA BEACH PARTY, DOPO UN ANNO SI SCOPRE CHE…
È passato un anno esatto dal concerto del tour Jova Beach Party a Roccella Jonica in Calabria e ho trovato, dopo un lungo e travagliato accesso agli atti al comune di Roccella Jonica (con tanto di diffide), un documento che fa luce definitivamente sulla vicenda dell’impatto del concerto.
Ricordate, infatti, le discussioni sull’impatto ambientale del tour, con tanto di insulti verso chi, dati alla mano, pretendeva che le dune non venissero violate?
L’ambiente infatti era questo.
Ai primi di luglio avevo anche segnalato ufficialmente, con tanto di foto, un nido di Corriere piccolo, proprio nell’area che sarebbe stata poi interessata dal progetto.
Ebbene, ora cosa si scopre? Che la Trident, la società che organizzava il tour, in una lettera dell’11 giugno 2019 inviata al comune, chiedeva testualmente lo “sbancamento delle dune“! Eppure la Regione garantiva ogni “tutela”, come titolava “Repubblica” con grande enfasi. Sotto il titolo del giornale l’estratto della lettera originale ed inequivocabile.
Qui la lettera integrale della Trident spuntata fuori nell’accesso agli atti: LetteraTridentRoccella_11_06_2020
Cosa poi puntualmente fatta dal comune, che ha pure speso 50.000 euro di fondi pubblici per il concerto, con questi risultati.
Come dimenticare le frasi dei responsabili del WWF, partner dell’evento, con cui si sminuiva tutto, certo non divulgando tutti i documenti sull’iniziativa come sto facendo io ora?
Addirittura Gaetano Benedetto, direttore generale di quell’associazione, sostenne che si erano dette molte “falsità” e che ”Jovanotti ha usato toni forti dopo un’estate di toni forti, ha scritto un post in maniera anche provocatoria dopo un’estate dove è stato detto di tutto e di più e spesso e volentieri anche in maniera falsa. Forse le espressioni che sono state usate possono sembrare pesanti ma sono state esternate dopo che sono state dette cose ben più gravi de ‘la fogna di Delhi’ perciò riesco a capire la reazione di Lorenzo. Sicuramente per molte associazioni e diversi comitati” il Jova Beach Tour ”è stata un’occasione per cercare visibilità”.
Vi è di più. Sentite!
Nell’accesso, avviato ad agosto 2019 e conclusosi solo a gennaio 2020 (in teoria la legge obbliga a consegnare i documenti entro 30 giorni!), sono emerse anche tante altre cose interessanti.
Tra queste il fatto che nel Piano del Demanio del Comune di Roccella l’area interessata dallo sbancamento era destinata per buona parte a tutela naturalistica!
Qui evidenziata l’area oggetto dell’intervento del comune, come risulta in una planimetria ufficiale che ho ottenuto (in rosso ho evidenziato l’area “da livellare”).
Qui sotto la Tavola C3 del Piano del Demanio Comunale che riporta la zonizzazione in cui è suddivisa la spiaggia.
Basta prendere alcuni punti di riferimento fissi (moli del vicino porto ecc) per scoprire che la zona “livellata” per una parte consistente ricade nell’area “E2 – area di naturalizzazione” (ho evidenziato in rosso la superficie di tale area “colpita” dal concerto).
Qui sotto, per completezza, gli usi consentiti dalla normativa del Piano del Demanio in tale zona E2.
Il comma prevede che l’ambiente in queste zone deve essere “conservato/ripristinato nella sua totale integrità“.
Ai commi 4 e 5 si specifica che gli interventi dovranno “favorire la capacità spontanea di rinnovo e diffusione delle essenze autoctone” e che sono vietati “alterazioni e movimentazione delle coltre superficiale di terra“.
Ho scritto diverse lettere ufficiali come singolo cittadino a vari enti, tra cui il Ministero dell’Ambiente. Questa quella inviata oltre un mese prima del concerto per avvisare dei problemi: Lettera_DeSanctis_RoccellaIonica_Jova_beach_tour_01_07_2019_comune
Dopo il concerto depositai anche alcuni esposti.
Solo l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca sull’Ambiente, massimo organo dello Stato in materia, prese posizione decisa, evidenziando tutte le problematiche ambientali del concerto. La trovate qui: LetteraISPRA_JovaBeachParty_Roccella,
Purtroppo questo mio impegno non ha salvato queste dune; gli animali e le piante che le popolavano sono state spazzate via.
A Vasto, però, riuscimmo a far saltare la tappa del tour, a testimonianza che le lotte vanno combattute, sempre, con i giusti compagni di viaggio.
Credo quindi sia importante lasciare una traccia, seppur ad un anno di distanza, di quanto abbiamo provato.
La valutazione della credibilità, dell’affidabilità e della genuinità delle posizioni assunte nel tempo è molto utile per decidere con chi e come collaborare per la tutela della Natura.
Lo studio di Augusto De Sanctis è diventato un articolo pubblicato sul sito nazionale de "Il fatto quotidiano" al seguente link
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