All'indomani della massiccia solidarietà manifestata attraverso una raccolta di firme contro la chiusura del Centro Radiologico di Siderno, a rischio dopo i mancati versamenti da parte delle regione Calabria, finalmente vediamo la Locride rialzare la testa e partecipare attivamente laddove vengano lesi i nostri diritti.
Stessa raccolta di firme ma metodo diverso per difendere oggi l'Ospedale di Locri, che da anni è stato lasciato in abbandono sia a livello strutturale che a livello di organico, e ciò fa presupporre la chiara intenzione di volerlo chiudere. e se consideriamo che anche l'Ospedale di Polistena è allo sbaraglio, la chiusura del Nosocomio di Locri significherebbe dover raggiungere, per una urgenza, Reggio Calabria o Soverato. Un'assurdità!!!
Dicevamo raccolta di firme per l'Ospedale di Locri in forma diversa rispetto a quella del Centro Radiologico.
Infatti, per consentire meglio la raccolta, ogni paese del Comprensorio ha creato delle postazioni dove tutti potranno partecipare alla petizione comodamente.
Qui di seguito, nella locandina, troverete tutte le attività pubbliche dove sarà possibile andare a firmare, fino al 16 Aprile, data in cui verrà chiusa la petizione e portata davanti al Prefetto di Reggio Calabria.
Ho letto in queste ore un significativo appello da parte di un caro amico, il dr. Filippo Todaro, che in una riflessione che ho il piacere di riportare, si augura che sia l'inizio di una fase in cui noi cittadini iniziamo a prendere consapevolezza della grave situazione in cui ci troviamo e si comincia in qualche modo a reagire.
Quasi un pellegrinaggio, un continuo viaggio di fede e di speranza. Particolare, comunque, diverso. Alla fine del tragitto non c’è un simulacro, una statua da venerare o alla quale chiedere un qualche estremo beneficio, c’è “solo” un Centro Radiologico da salvare, da fare proseguire nella sua opera di difesa e di salvaguardia della salute di tantissimi cittadini.
La gente sfila ordinata, in silenzio, come fosse in chiesa, solo qualche battuta a bassa voce, qualche stretta di mano e sguardi di intesa e sorrisi solidali. Ci si sente uniti, finalmente “uno” (non accade spesso!) legati gli uni agli altri a chiedere qualcosa che interessa tutti.
Si firma e si prova la sottile ma netta sensazione di avere fatto bene, di avere fatto, soprattutto, per un moto irrefrenabile dell’animo, perché “è giusto!”.
Che si sia ad un bivio? Che i cittadini della Locride finalmente siano orientati ad intraprendere la via della solidarietà e dell’unitarietà per un bene comune? Che la Locride non abbia più voglia di sopportare in silenzio, senza esprimere una sua legittima vitale esigenza?
Avremo modo di vederlo già oggi. Quando sarà avviata la raccolta delle firme contro lo smantellamento dell’Ospedale di Locri e nei prossimi giorni quando saranno avviate (auspichiamo che lo siano) altre azioni legittime per la difesa e la salvaguardia del nostro territorio.
La locride non può più attendere e il suo avvenire sta tutto sulle spalle e sulle idee dei suoi cittadini.
Filippo Todaro
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