Al via nella locride un progetto di “Rete” dell’Azienda Sanitaria Provinciale.
Si svolgerà a Roccella Ionica, nella sala del Convento dei Minimi, il prossimo 3 Ottobre, a partire dalle ore 09.00, un importante Convegno su “ LE BASSE STATURE E LE OBESITA’ GENETICHE“, organizzato dalla struttura operativa complessa di Pediatria e Neonatologia dell’ Ospedale di Locri, in collaborazione con le Associazioni regionali dei pazienti, Sindrome di Prader Willi e A.FA.D.O.C.
Il Convegno si pone l’obiettivo di definire un percorso assistenziale, da implementare nell’ Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria, riguardante alcune patologie genetiche rare nelle quali la bassa statura o l’obesità fanno parte di un quadro clinico molto più complesso, caratterizzato spesso da ritardo mentale e problematiche endocrine di varia natura.
Il Convegno si pone l’obiettivo di definire un percorso assistenziale, da implementare nell’ Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria, riguardante alcune patologie genetiche rare nelle quali la bassa statura o l’obesità fanno parte di un quadro clinico molto più complesso, caratterizzato spesso da ritardo mentale e problematiche endocrine di varia natura.
Per queste malattie ad alta “complessità”, fortunatamente non molto frequenti, è di fondamentale importanza l’individuazione di una rete assistenziale multidisciplinare, integrata con le risorse ospedaliere e territoriali, in grado di garantire la presa in carico globale del bambino e della sua famiglia. Infatti, a prescindere dalla rarità della condizione patologica, questi bambini, ragazzi e giovani-adulti hanno diritto, come tutti, ad un’assistenza sanitaria e socio-sanitaria appropriata, con l’obiettivo finale di ottenere il maggior grado possibile di salute psico-fisica e di autonomia. Per molti di loro e per le loro famiglie, purtroppo, ancora oggi, particolarmente significativo è il problema della migrazione sanitaria, sia per la scarsa presenza sul territorio regionale di Centri di riferimento, sia anche per la scarsa “conoscenza” che talvolta si ha delle strutture che possono farsi carico dei specifici fabbisogni assistenziali, fermo restando comunque la necessità di un forte coordinamento ed interazione tra servizi e professionalità distinte.
Le competenze specialistiche di cui dispone la SOC di Pediatria dell’ Ospedale di Locri sono senz’altro un punto di riferimento importante per avviare questo progetto di rete “assistenziale” dedicato. La dott.ssa Mariella Bruzzese, nell’ambio della diabetologia pediatrica e delle sindromi metaboliche correlate, e la dott.ssa Rosanna Lia, in quello dell’ endocrinologia pediatrica, hanno ormai da anni acquisito qualificate competenze che potranno essere messe al servizio di questi pazienti.
Inoltre, l’integrazione con i servizi territoriali, consente di poter contare sull’apporto fondamentale della dott.ssa Giuseppina Foti e del dott. Gianfranco Surace, della struttura di Neuropsichiatria infantile, e del dott. Tommaso Bruzzese, del Centro di Igiene mentale. Ovviamente, di volta in volta, in base alle specifiche necessità, ci si potrà avvalere di altre competenze specialistiche, quali l’ Oculista, l’ Ortopedico, il Fisiatra, lo Psicologo, l’ Assistente sociale ed il personale infermieristico specializzato che ha già dato la propria disponibilità, figure professionali tutte indispensabili per una presa in carico globale di questi pazienti.
All’interno della “rete” di fondamentale importanza è anche l’apporto delle Strutture operative di Neonatologia-Terapia intensiva e di Genetica medica dell’ Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria, che fanno parte della Rete regionale delle malattia rare, e che, già da molti anni, si occupano di queste problematiche.
Per l’esperienza acquisita in questo settore, sono stati chiamati due massimi esperti nazionali, il prof. Antonino Crinò, endocrinologo pediatra dell’ Ospedale “ Bambino Gesù “ di Roma ed il dott. Maurizio Del Vecchio dell’ IRCSS “Casa Sollievo della Sofferenza” di S. Giovanni Rotondo, presso i cui centri afferiscono molti dei pazienti calabresi, che , oltre all’apporto come Relatori nell’ambito del convegno, hanno dato la propria disponibilità ad accompagnare nella fase di transizione la crescita di questa rete “assistenziale”.
Le competenze specialistiche di cui dispone la SOC di Pediatria dell’ Ospedale di Locri sono senz’altro un punto di riferimento importante per avviare questo progetto di rete “assistenziale” dedicato. La dott.ssa Mariella Bruzzese, nell’ambio della diabetologia pediatrica e delle sindromi metaboliche correlate, e la dott.ssa Rosanna Lia, in quello dell’ endocrinologia pediatrica, hanno ormai da anni acquisito qualificate competenze che potranno essere messe al servizio di questi pazienti.
Inoltre, l’integrazione con i servizi territoriali, consente di poter contare sull’apporto fondamentale della dott.ssa Giuseppina Foti e del dott. Gianfranco Surace, della struttura di Neuropsichiatria infantile, e del dott. Tommaso Bruzzese, del Centro di Igiene mentale. Ovviamente, di volta in volta, in base alle specifiche necessità, ci si potrà avvalere di altre competenze specialistiche, quali l’ Oculista, l’ Ortopedico, il Fisiatra, lo Psicologo, l’ Assistente sociale ed il personale infermieristico specializzato che ha già dato la propria disponibilità, figure professionali tutte indispensabili per una presa in carico globale di questi pazienti.
All’interno della “rete” di fondamentale importanza è anche l’apporto delle Strutture operative di Neonatologia-Terapia intensiva e di Genetica medica dell’ Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria, che fanno parte della Rete regionale delle malattia rare, e che, già da molti anni, si occupano di queste problematiche.
Per l’esperienza acquisita in questo settore, sono stati chiamati due massimi esperti nazionali, il prof. Antonino Crinò, endocrinologo pediatra dell’ Ospedale “ Bambino Gesù “ di Roma ed il dott. Maurizio Del Vecchio dell’ IRCSS “Casa Sollievo della Sofferenza” di S. Giovanni Rotondo, presso i cui centri afferiscono molti dei pazienti calabresi, che , oltre all’apporto come Relatori nell’ambito del convegno, hanno dato la propria disponibilità ad accompagnare nella fase di transizione la crescita di questa rete “assistenziale”.
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