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venerdì 25 gennaio 2013

TUTTI GLI APPUNTAMENTI DELLA FESTA DI SAN GIOVANNI BOSCO

"Se vuoi farti buono, pratica queste tre cose e tutto andrà bene: allegria, studio, preghiera. E' questo il grande programma per vivere felice, e fare molto bene all'anima tua e agli altri".
Don Bosco








CHI E' STATO DON BOSCO.
Forse hai già sentito parlare di Don Bosco. Può anche darsi che non conosca chi è questo Santo. Don Bosco nasce il 16 agosto 1815, a Castelnuovo, un piccolo paese del Monferrato, a una quarantina di km da Torino. Rimasto orfano di padre all'età di due anni, cresce educato dalla madre, "Mamma Margherita", e porta dentro il cuore un sogno: studiare per essere prete e così aiutare tanti altri ragazzi e giovani a diventare "onesti cittadini e buoni cristiani". Deve affrontare difficoltà, fatiche, sofferenze senza numero, ma alla fine il 5 giugno 1841 diventa sacerdote.


L'8 dicembre di quello stesso anno incontra il primo, di una catena sterminata di ragazzi: è Bartolomeo Garelli, con il quale recita un’ " Ave Maria " quasi a mettere nelle mani della Madonna la nascita di quella che sarà la sua Opera Educativa, chiamata poi Oratorio e che troverà finalmente stabile dimora a Torino-Valdocco nell'aprile del 1846.

Da quel momento Don Bosco è tutto per i suoi ragazzi. "La mia vita la spenderò tutta e solo per voi!", diceva. Ed intanto i giovani che vanno da lui diventano di mese in mese sempre più numerosi. In quella impresa educativa, sono in tanti a dargli una mano. Ma a lui viene in mente, guidato in questo da misteriosi sogni, di dare vita ad un gruppo di persone che abbraccino la sua causa a favore dei giovani. Dove prendere tali collaboratori? Dal suoi ragazzi stessi! Nasce così, nel 1859, intorno a lui e dal gruppo dei suoi più stretti giovani collaboratori, la Congregazione, denominata "Salesiana" proprio perché si ispira alla bontà ed alla cordiale carità di un santo Vescovo di Ginevra, S. Francesco di Sales. Era convinto che per lavorare con gli adolescenti e i giovani queste erano virtù indispensabili. La cosa meravigliosa è che nell'arco di pochi decenni si moltiplicano le presenze di questa Congregazione in Piemonte e di lì, in Italia, in Francia, in Spagna...

Nel 1875 i suoi membri, "i Salesiani" partono anche per l'Argentina e poi per altre terre, dove fondano grandi opere giovanili, educative e missionarie. Da allora ad oggi sono 135 le spedizioni missionarie salesiane realizzate. Da quel piccolo seme, l'opera di Don Bosco oggi si è estesa a tutto il mondo. I Salesiani di Don Bosco oggi sono oltre 16.800, presenti in 125 Nazioni e lavorano in 1592 Opere.

Don Bosco si spegne il 31 gennaio 1888 dando al suoi giovani un appuntamento: " Vi aspetto tutti in Paradiso! Durante tutto l'arco della sua vita, con diverse opere sorte via via nel tempo, ha cercato di aiutare i giovani a costruire quella dignità della persona che veniva messa in pericolo da tante situazioni di difficoltà. Detto in sintesi: offriva loro "Pane", cercava di avviarli al Lavoro o allo Studio e insegnava loro anche la strada del Paradiso, vale a dire, quella vita piena che proviene solo da Dio. Infatti:

offriva il Pane: cercava cioè , anche con molti sacrifici, di mettere a loro disposizione, se c'era bisogno, perfino i mezzi di sussistenza essenziali quali il vitto, un posto per dormire, una garanzia per la loro salute. Ma offriva loro una formazione, ossia, quei valori che contano più del pane: come la crescita in una autentica libertà, la conoscenza di sé, la fiducia nella vita, la capacità di affrontare la vita con responsabilità. L'accoglienza, l'amicizia, la fiducia reciproca,, l'allegria nelle sue svariate manifestazioni ( gioco, gite, musica,...) ...erano valori educativi che cercava di creare con loro.

Offriva loro Lavoro o Studio: cioè dava loro la possibilità di imparare un mestiere o di avviarsi in studi seri per affrontare poi dignitosamente gli impegni della vita ...

Paradiso: offriva loro anche una educazione cristiana giovanile, simpatica. La sua attività pedagogica puntava chiaramente a portare i giovani verso Cristo. Per questo lui era diventato sacerdote e per questo non divenne un educatore qualsiasi, ma divenne un Educatore Santo che lavorava per spingere i suoi giovani verso la realizzazione integrale della loro vita, orientandoli anche verso la loro meta definitiva: il Paradiso. "Vi voglio felici di qua e di là" ripeteva, nel tempo e nell’eternità”.

Noi Salesiani abbiamo fatto nostro il progetto educativo di Don Bosco: lavorare per far crescere felici i giovani, essere tra loro una presenza amica e adulta, affiancandoli nel loro cammino di crescita, sostenendoli nelle difficoltà, offrendo loro proposte interessanti, puntando ad una realizzazione piena della loro personalità.

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Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.

1° classificato Roccella on youtube "A SCIRUBETTA" di Francesco Cappelleri.

2° classificato Roccella on youtube "U TARANTOZZU" di Alessandro Neumann

3° classificato "FRA I RICORDI DI UN PASSATO" di Antonio Dimasi e felice Guarneri