Il barcone (di legno e malandato) sarebbe partito da una località della Turchia: a bordo siriani, afgani, egiziani e pachistani. Sull'imbarcazione anche una neonata di pochi giorni venuta alla luce durante il viaggio: è stata affidata con la madre alle cure del 118
Sbarco di migranti la scorsa notte a Roccella Jonica. Sono arrivati in 160, a bordo di un vecchio barcone malandato giunto a poche decine di metri dal porto. L’imbarcazione, dopo l’avvistamento, è stata intercettata e presa in consegna da un’unità della Guardia costiera per evitare che potesse finire contro la barriera frangiflutti posta all’ingresso del porto.
I migranti sono in gran parte uomini adulti, insieme a una quindicina tra donne e bambini. Sono siriani, afghani, egiziani e pachistani. Erano partiti alcuni giorni fa, secondo quanto hanno raccontato ai poliziotti, ai carabinieri ed ai finanzieri giunti sul posto, da una località della Turchia. Gli immigrati sono stati ospitati temporaneamente in una struttura messa a disposizione dal Comune di Roccella Jonica.
Le buone condizioni meteorologiche di questi giorni, sottolineano alla Guardia Costiera, favoriscono i viaggi di immigrati verso le coste italiane e la Centrale Operativa di Roma sta monitorando attraverso le strumentazioni a disposizione la presenza di altre eventuali imbarcazioni dirette verso le acque nazionali.
Nel gruppo di migranti c’è anche una neonata di pochi giorni, data alla luce durante il viaggio. La piccola è stata ricoverata insieme alla madre nell’ospedale di Locri. Sia la neonata che la puerpera, comunque, sono in buone condizioni. Il nome della bambina è Nojian, che significa “nuova vita”.
Tanta l’emozione tra i militari della Guardia Costiera, intervenuti per garantire la sicurezza durante le operazioni di attracco e di sbarco, quando hanno accolto la neonata, partorita durante la traversata. Madre e figlia sono state prontamente accudite e affidate al personale del 118 per la necessaria assistenza. In totale 14 le donne e 8 i bambini tra le persone sbarcate, di varia nazionalità (afgana siriana e curda) che hanno dichiarato di aver navigato per sette giorni. Per almeno quattro di loro si è reso necessario il ricorso alle cure ospedaliere a causa della disidratazione.
Sul caso della neonata il tg24 ieri alle 15,58 ha lanciato una notizia diversa: - Sulla barca carica di profughi in arrivo da Siria, Afghanistan e Kurdistan c'era anche una neonata. La piccola di due chili è in perfetta salute, dicono i medici. Nessuna notizia sulla madre. Secondo gli investigatori la donna sarebbe morta dando alla luce la piccola, o subito dopo. Facile pensare che i suoi sfortunati compagni di viaggio abbiano abbandonato il suo cadavere in mare.
I profughi sono al Palazzetto dello Sport di Roccella Jonica accuditi da diverse associazioni di volontariato di Roccella Jonica., pronti a suggerire diversi prodotti che mancano a chi volesse contribuire.
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