Anna Grollino
Il tavolo dei relatori con lo scrittore Santo Giuffrè, lo storico Prof. Antonio Simone, l'agronomo Dott. Silvestro Tassone e il dirigente della Coldiretti Gialuigi Hyerace. |
Mi pare un giudizio un po’ ingrato per una manifestazione in cui una giovane associazione ha dato l’anima, senza un soldo in tasca. Ingrato, ingeneroso ma anche non vero perché dell’olio se n’è parlato davvero da ogni latitudine nel convegno che si è tenuto il 2 Dicembre al Convento dei Minimi, al quale Lei sicuramente non c’era!
Poi, signora Grollino, è vero, dipende tutto dal verso in cui le cose si prendono e dal tipo di impronta che si vuole lasciare. L’associazione l’ha pensata in questo modo, con lo scopo di valorizzare questo prodotto, e lo ha fatto prima a livello teorico con un convegno in cui hanno relazionato personaggi di alto livello del mondo dell’economia agricola, storici e professionisti del settore, con annessa mostra fotografica e delle unità di misura della raccolta delle olive e dell'olio, e poi hanno creato la cosiddetta “Sagra”, o “festa” come dicono loro, pensando a tutta quella serie di piatti in cui si lega meglio la degustazione dell’olio nuovo. Attorno a questo è naturale che occorreva proporre una serie di attrazioni che avrebbero allietato la serata ai visitatori. E do atto che ne hanno pensato davvero tante, e vi garantisco che non è facile, visto che l’anno scorso fra i soci di questa associazione c’ero anch’io, ma del resto di iniziative simili ne ho avanzate parecchie nel giro di 25 anni di associazionismo a favore esclusivo del mio paese e conosco le difficoltà che ci sono quando non ci sono soldi in cassa.
L’unica pecca che, secondo il mio punto di vista, c’è stata è il mancato coinvolgimento attivo delle aziende proponenti, ossia l’oleificio Villa Ada e, perché no, anche le Cantine Lavorata, che sono due delle aziende produttive del nostro paese più rinomate e sviluppate.
Un momento della festa con l'esibizione del gruppo de "L'argagnari" |
Avrebbero dovuto loro essere i primi attori della manifestazione poiché si degustavano le nuove annate dei loro prodotti.
Un pensiero simile al suo, signora Grollino, l’anno passato, nel corso della prima edizione, me l’ha posto il reporter di Raitre ch’era venuto a fare il servizio: non ha fatto il servizio “perché non c’era l’olio appena spremuto che sgorgava sul pane…“ Li per li un po’ me la sono presa, ma poi l’ho compreso ed ho preso quella sua battuta come un suggerimento…
L’associazione “Roccella in movimento”, che io sappia, è aperta a tutti. Sarebbe bello che magari lei ci entrasse e portasse un suo importante contributo di idee per il prossimo anno.
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