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martedì 12 ottobre 2010
DICONO DI PIU' LE RIFLESSIONI DI UN NOSTRO AFFEZIONATO TURISTA CHE LE CIANCE DI UN'ORA DI COMIZIO AL CONVENTO DEI MINIMI!
La prima volta che sono sceso in Calabria nella mia vita, e più precisamente a Roccella, sono arrivato con il buio.
Avevo sentito fin da bambino parlare della SA-RC, ma fino a quel momento per me era solo fantasia, immaginazione, come quando idealizzi un luogo di cui ti parlano, ma che chiaramente non hai mai visto.
La mia prima mattina a Roccella, ho cominciato a fare un giro, passeggiando per le strade, e così pure il giorno dopo, e quello dopo ancora, fino a che il mio cervello da solo e senza costrinzioni mi ha detto:"....Ma perchè qui fanno le case e non le finiscono????".
Vedi caro Nicola il punto è tutto quì: perchè nel centro cittadino, a circa cento metri dall'entrata del Comune, ci sono, una dietro l'altra, una casa abbandonata (e anche di un certo valore, perlomeno storico, viste le condizioni in cui stà), poi abbiamo una villetta su due piani con tetto spiovente alla tirolese, e ancora il palazzo della banca in stile razionale anni 60/70 con facciata che da sul municipio, tipo carcere di Sollicciano.
Scendendo ancora giù abbiamo la scuola a mattoni di tufo anni 80 che ingloba pochi metri più in là gli uffici comunali in uno stile e di un tempo tutto da decifrare...
Davanti agli uffici del Comune abbiamo un simpatico palazzetto di tre piani finemente ristrutturato che confina con uno scheletro di cemento e forati facciavista mai completato che è lì da non sò quanto.
Insomma questo è quel che si vede sulla via del Comune... Ma allora, di quale sviluppo urbano parlano?
Un piano regolatore serve, secondo me, prima di tutto a dare uno sviluppo armonico delle costruzioni in punti ben pensati e serviti da strade, marciapiedi, verde, ecc.
Io, modestamente, suggerirei agli amministratori di mettere mano alle costruzioni esistenti con delle norme stringenti verso i proprietari i quali hanno anche un obbligo di decoro e di contesto della loro costruzione.
Lo so potrà essere una scelta impopolare, ma prima di ogni "Alto Convegno", quando varcano la porta del municipio, girino i lor signori la testa di 180 gradi, poi girino per il paese, e poi valutino se destinare altre aree verdi allo sviluppo urbano (del quale non ce ne assolutamente bisogno, in quanto sarete più case che abitanti), oppure se sistemare, almeno normativamente, quello che già c' è.
Saluti
Fabrizio Chiorri.
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2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini
La vera storia dei nostri emigranti che, per motivi di lavoro, sono stati "costretti" a lasciare la Terra in cerca di lavoro ma col cuore rivolto SEMPRE nell'estremo lembo della "nostra" Penisola: la CALABRIA!
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ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
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DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'
Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.
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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO
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Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.
FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'
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OLTRAGGIO ALLA CITTA'
ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE
Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.
Se Nicola permette vorrei rispondere al Fabrizio Chiorri pero mantenendo il profilo anonimo. Io sono un futuro tecnico sto ancora studiando fra poco terminero i miei studi sperando di potermi laureare in ingegneria; appunto per questo, per quello che i miei faticosi studi mi hanno inseganto, devo correggere Fabbrizio nelle sue affermazioni dicendogli che non deve confondere l'aspetto architettonico di un paese con quella materia che si chiama URBANISTICA e che studia tutt'altro che il ripristino architettonico di un paese ma bensi altri argomenti, come quelli che servono a redigere un PRG per un paese. Penso che le cose che hai detto sono tutte vere perche tutti noi giriamo la testa attorno al paese, pero ricorda che io non sono un dottore per cui se sto male e vado a farmi visitare perche mi fa male un piede e il dottore mi da una pomata, non posso permettermi di dire che a me serve l'aspirina perche sono convinto che ogni medicina e uguale, per cui lascio fare il lavoro del dottore al dottore e il lavoro del tecnico al tecnico senza confondere le materie a furia di pareri poco tecnici. Infine ti ricordo che Roccella non è stata sempre amministrata dai personaggi odierni, mentre alcuni fabbricani nel nostro paese è da una vita che sono in uno stato indecoroso e questa non è colpa della/e amministrazione/i, ma solo dei privati che costruiscono mettendo 4 mattoni senza mai rifinire le facciate esterne, per cui secondo il mio parere tecnico (se posso osare) il paese siamo noi paesani che lo rendiamo indecoroso...
RispondiEliminaCominciate voi cittadini ad andare dai tecnici per richiedere i progetti di tutto quello che volete costruire, pagando le spese tecniche, le spese amministrative per le licenze, e accatastando le case, invece di incentivare il lavoro in nero,senza progetto e senza licenze, perche sono queste le situazioni che creano poi i fabbricati abbandonati con i mattoni a vista.
Be non mi dilungo di piu perche tanto anche Nicola insegna che non si sensibilizzano gli animi delle persona con 2 parole su un blog, ma con i fatti, anche se i fatti dicono che se persone non cambiano modo di agire (specie sul mio campo) io fra qualche anno dovro scappare da Roccella per lavorare con la mia laurea...
Caro Anonimo
RispondiEliminaPermettimi innanzi tutto di dirti che ti puoi firmare liberamente, qui si discute e basta, e magari qualche coscienza ogni tanto la si fa anche riflettere.
Io sono un liberale e un democratico, per me le opinioni anche quelle anonime hanno pari dignità poichè dietro un opinione c'è sempre una testa, anche se vuole rimanere anonima.
Quello che non capisco io è perchè si vuole rimanere anonimi parlando del piano regolatore di Roccella o della sua amministrazione. Fossimo nel Cile di Pinochet o nella Romania di Ceausescu, ti darei ragione, ma se guardi Google Maps ti accorgerai benissimo da solo che non siamo ne in una ne nell'altra.
Per quanto riguarda il tuo intervento bè, debbo dire, che hai sostanzialmente ragione, però la storia è un pò più complessa.
E' vero che un piano regolatore stabilisce l'uso di aree, il passaggio di infrastrutture, ecc. Stabilisce anche, però:
1) la localizzazione delle opere pubbliche.
2) Il mantenimento di determinati standards ambientali, sanitari e di vita sociale.
3) La localizzazione degli spazi per le opere private - per cui le autorizzazione ad edificare solo in determinate aree del territorio.
4) Il rispetto tra i confinanti ed il decoro urbano.
Ora al punto 1 di opere pubbliche a Roccella si intravede al massimo lo svincolo per andare al porto e Dio solo sa quando.
Al punto 2 neanche commento, per far pulire lo scolo di aque verso il mare a Zirgone cè voluto il buon cuore di Nicola....immagina.
Al punto 3 come ho detto a Roccella ci sono più abitanti che case, e poi nella nuova concezione dell'urbanistica in genere si tende a demolire e/o riconvertire quello che già c'è, basta guardare a Berlino, Stoccolma, Malmoe,ecc.
Al punto 4......è proprio quello di cui parliamo noi, cioè, per Roccella Jonica e molto più utile spendere tempo a sensibilizzare i proprietari, e a controllare chi come e dove costruisce piuttosto che parlare di massimi sitemi per prevedere, di destinare, questa o quell'area verde ad uso industriale o civile per industrie o abitazioni che al momento, le prime non ci sono e le seconde non servono.
Saluti
Fa. Ch.