Invitiamo tutti i cittadini a prestare la massima attenzione lungo la strada che da Largo San Giuseppe porta al Bosco Catalano.
Oltre ai soliti dislivelli e ai battistrada che costeggiano veri e propri dirupi, negli ultimi giorni si sono formate piccole ma profondissime buche: vere trappole che, se prese con le ruote, rischiano di spaccare copertoni e danneggiare seriamente le auto.
Ciò che rende il tutto ancora più incomprensibile è che non ha praticamente piovuto, eppure la strada è ancora peggiorata rispetto a quest'estate e presenta crateri e avvallamenti come dopo un’alluvione. Una situazione che mette in seria difficoltà soprattutto chi deve raggiungere le proprie proprietà terriere attraverso questo percorso completamente dissestato da anni.
Ricordiamo che i lavori di recupero sarebbero dovuti partire il 23 giugno e concludersi il 23 luglio. Invece, dopo un avvio immediatamente sospeso, questa strada è sempre più pericolosa.
Ancora più grave è la totale assenza di qualsiasi segnalazione di pericolo: né cartelli, né transenne, né avvisi che indichino la presenza di buche profonde o battistrada scoscesi. Una superficialità e una negligenza davvero difficili da comprendere. Eppure, in attesa dei lavori, non gli sarebbe costato quasi nulla tamponare le profonde buche con pochi sacchi di catrame e livellare il battistrada con del cemento triturato proveniente dalla via Marina. Un intervento minimo, economico e di buon senso, che avrebbe potuto ridurre di molto i rischi per chi transita ogni giorno.
Questa è la strada che conduce al Bosco Catalano, una contrada collinare molto caratteristica e fino a qualche anno fa molto frequentata dai roccellesi. Una zona che avrebbe potuto trasformarsi in un luogo di forte attrazione turistica, valorizzato per la sua bellezza naturalei. Invece, soprattutto dopo il problema dell’acqua con un’alta percentuale di arsenico, la contrada è stata lentamente abbandonata a se stessa, nonostante l’impianto di illuminazione — caratteristico e realizzato con soldi pubblici — installato proprio per rilanciarla.
Oggi quell’impianto è completamente spento e il Bosco Catalano è sprofondato nel buio più totale.
È impensabile che una strada in queste condizioni possa essere percorsa da chi non la conosce: potrebbe davvero rischiare grosso.
Massima prudenza quindi, cari amici. Finché non verrà ripristinata questa arteria, è fondamentale guidare con estrema attenzione e consapevolezza dei pericoli presenti.
