Chi volesse inviarmi notizie, messaggi, comunicazioni di manifestazioni ed eventi da pubblicare sul blog può farlo attraverso la mail niko.25@hotmail.it




domenica 31 gennaio 2021

GLI ESEMPI DI DON BOSCO NEL "FARE SCUOLA". LA RIFLESSIONE DEL PROF. VITO PIRRUCCIO

Carissimi,

la giornata odierna è  un appuntamento  annuale che le donne e gli uomini di scuola sono tenuti a ricordare: il 31 gennaio si ricorda la figura di San  Giovanni Bosco, l'apostolo dei giovani e fondatore  dell'Opera Salesiana.  Per me il ricordo  è  d'obbligo avendo vissuto dal di dentro l'esperienza salesiana, per cui ho il piacere di parlarne, anche, da ex-allievo.



Ci sono aneddoti per descrivere il miracolo salesiano ed  è  stata prodotta una pubblicistica ampia  sul momento in cui scatta nel giovane Don Bosco  la sua missione al servizio dei giovani. Chi ha vissuto l'esperienza salesiana e chi ha studiato la vita e la pedagogia del santo piemontese conosce bene questo percorso. Per quanto mi riguarda sono stato sempre colpito da un passaggio della vita di Don Bosco che, secondo me, dà l'idea plastica della sua opera educativa. Si tratta dell'incontro tra Don Bosco e Francesco Besucco, il ragazzo di Argentera (Cuneo), figlio di contadini poveri, accolto a Valdocco e morto a 13 anni di polmonite. Al piccolo Francesco smanioso di apprendere, studiare e riscattarsi dalla povertà,  Don Giovanni Bosco offre la semplicità della sua regola educativa: "Allegria, Francesco! Poi studio. E, infine, pietà, cioè la cura della preghiera e dell'amore verso gli altri". Un messaggio educativo spirituale e materiale insieme che non impedisce al laico di riconoscersi. 

Don Bosco, uomo, educatore e santo dei giovani, è ancora oggi, un punto di riferimento non solo per la scuola salesiana sparsa, ormai, in tutti i continenti. Ma è  una delle pietre  angolari di modello educativo divenuto un classico e, come tale, patrimonio di tutti, laici e cattolici. 

La spiritualità di Don Bosco non sta, infatti, nel suo essere prete, ma nella tensione pratica, come tale laica in senso lato, di un modo di vivere e di interpretare i bisogni di crescita dei ragazzi. Allegria e studio, inscindibilmente tenuti stretti da una disciplina conquistata e non imposta, sono i due assi portanti delle case salesiane fin dalla loro costituzione.

Qualcuno, ancora oggi, identifica la scuola salesiana con un modello educativo di élite. Nulla di più sbagliato!  La regola "allegria e studio" non è  una gabbia di classe, ma uno stile per aprire le porte della mente e del cuore alla conoscenza per formare l'uomo e il cittadino "sovrano", come un secolo dopo l'istituzione dell'opera educativa di Don Bosco , avrà  modo di affermare, sempre attraverso la scuola, un altro rivoluzionario del pensiero pedagogico moderno, Don Lorenzo Milani. 

La scuola salesiana, infatti, nasce come "scuola laboratorio". È  proprio Don Bosco a realizzare la Scuola Professionale (diversa dalla bottega artigianale) con l'apertura a Valdocco dei laboratori di falegnameria,  di sartoria, ecc. . Una "scuola del fare" per sottrarre i ragazzi del suo tempo allo sfruttamento e per inserirli da "sovrani", appunto, nella società.  Don Bosco lotta, in particolare, contro il settarismo ecclesiastico e il ragazzo Bartolomeo Garelli, cacciato dalla sacrestia con durezza per essere "incapace di servire messa", Don Giovanni Bosco lo accoglie, conquista la sua fiducia e da quel momento sviluppa l'idea di realizzare l'oratorio salesiano. Dirà ai suoi ragazzi aprendo loro il suo cuore in modo semplice e ingenuo: "Basta che siate giovani per amarvi... Troverete libri proposti da persone di gran lunga più  virtuosi e più  dotti di me, ma difficilmente troverete ... chi più desideri la vostra felicità".

Dentro questa regola semplice sta tutta l'attualità di un modo di fare scuola ed educare i giovani mai passato di moda. Il prete e l'educatore laico, due approcci ideali, hanno un solo modo di conquistare la fiducia dei giovani: offrire loro sostegno e guida con l'esempio, l'opera e il vissuto quotidiano.

Buona festa! F.to Vito Pirruccio

UN CANALE YOUTUBE PER DIFFONDERE LE ATTIVITA' DELLA PARROCCHIA DI "SAN NICOLA DI BARI"


E' nato un nuovo canale Youtube per trasmettere in diretta i momenti di preghiera della Parrocchia "San Nicola di Bari" di Roccella Jonica.

A partire da mercoledì prossimo 3 febbraio alle ore 21.30 inizierà un percorso di guarigione interiore in diretta sul canale Youtube: https://youtube.com/channel/UCOTRIavag_LnfdpU7HRaFLQ È possibile seguire le attività del canale cliccando sul pulsante “ISCRIVITI”



sabato 30 gennaio 2021

100 ANNI DI PCI: LUCIA SPAGNOLO PARLA DELLA SUA MILITANZA E RICORDA L'ON. MIMMO BOVA: "UN FARO CHE HA LASCIATO TANTE PICCOLE LUCI"

Fonte: https://larivieraonline.com  

Intervista di Barbara Panetta a Lucia Spagnolo per il settimanale "La Riviera"


Lucia Spagnolo, sindacalista e 
militante del PCI dall'età di 14 anni.

Cosa è stato il PCI nella Locride, in tre parole chiave?

Riassumendo in tre parole chiave la storia del PCI nella Locride potrei dire: solidarietà, emancipazione , scuola di vita e di riscatto sociale.

Gli anni settanta nella Locride come nel resto del Paese, sono stati caratterizzati da una grande tensione politica e sociale. I maggiori partiti del vecchio arco costituzionale ( PCI-PSI-DC) svolgevano un ruolo chiave nelle piccole come nelle grandi comunità. Le sezioni di Partito erano luoghi frequentati prevalentemente da uomini, anche quelle del Partito Comunista.

Anche se mi piace ricordare che in particolar modo nelle aree interne le sezioni del PCI erano allocate nelle stessa sede della Camera del Lavoro. Pertanto le sedi svolgevano contemporaneamente un ruolo politico, sindacale, di servizi alla persona e di presidio democratico, oltre che di attività ludiche. Erano quasi tutte dotate di televisore, biliardino, carte napoletane e macchina da scrivere.

Ci si rivolgeva al compagno di turno per qualsiasi problema o esigenza burocratica da risolvere.

Dal dopoguerra in poi fino agli anni novanta, le sedi fisiche del PCI e della CGIL erano luoghi molto frequentati, si trovava accoglienza, competenza e tanta solidarietà.

Una grande comunità di donne e uomini che ideavano e sviluppavano teorie e pratiche per migliorare le condizioni di vita e di sviluppo sociale.


Il tuo percorso dentro il PCI, come nasce e dove arriva. Cosa ti ha spinto a sposare la causa comunista?

Il percorso dentro il PCI è doppiamente intrecciato con la mia attività lavorativa. Dopo il classico percorso di educazione cattolica, all’età di 14 anni inizio a frequentare la sezione del PCI sede anche della Camera del Lavoro del mio Paese. Come in tutte le famiglie che si rispettano tale frequentazione provocava spesso contrasti e malumori in famiglia. Giusto il tempo di rientrare a casa, dopo aver trascorso 3 o 4 ore in compagnia dei miei coetanei al bar, in piazza o in sezione mia madre in modo autorevole e perentorio mi intimava: “ puoi fare tutto in paese, quello che non ti è permesso di fare, è frequentare il Partito Comunista, non è ambiente adatto a te, li sono tutti uomini”. Non era facile a quella età motivare le ragioni di una scelta.

Il compianto on. Mimmo Bova,
definito da Lucia Spagnolo
"un faro" per tutti i militanti del
PCI. In questa foto del 1980
 l'on. Bova è consigliere regionale.

Eravamo un bel gruppo di ragazze e ragazzi curiosi e appassionati. Ci accomunava la voglia di sapere e di approfondire la politica e i fermenti culturali in atto.

La sezione era un punto di incontro e di elaborazione. Si interagiva con ragazzi più grandi e preparati oltre che con bravi lavoratori e artigiani del luogo. Da qualche anno in Paese risiedeva per motivi di lavoro un giovane distinto, gentile e preparato. Roccellese di origine, aristocratico d’aspetto. Già militante del Partito Comunista e Inserito molto bene nella nostra piccola comunità. Il suo nome era Mimmo Bova per tutti noi Mimmo. Per iniziativa sua e di altri compagni di sinistra inizia un percorso di formazione ed elaborazione politica per un folto gruppo di ragazze e ragazzi della mia generazione.

Le scuole superiori nella Locride erano in fermento, alcuni di noi partecipammo ai movimenti studenteschi sostenendo le lotte politiche per il lavoro e lo sviluppo della Calabria.

Nel 1972 a 17 anni durante le rivendicazioni per il diritto allo studio nella Locride, sono stata sottoposta, insieme ad altri 30 giovani studenti, a procedimento giudiziario con l’accusa di blocco stradale. Da studenti si rivendicava il ripristino della viabilità, compromessa dall’alluvione del 1972, della strada che collega i paesi interni con la fascia ionico-reggina.

Reggio Calabria, Italo Falcomatà è stato appena eletto
sindaco della città. Al suo fianco l'on. Mimmo Bova e il 
compagno Lillo Zappia.

L’anno successivo con l’introduzione Decreti Delegati nella scuola si intensifica e si sviluppa l’impegno politico con i movimenti studenteschi della Locride.

Inscritta fin da giovane alla FGCI, alla maggiore età divento militante del PCI. Nel 1991 dopo aver partecipato al congresso di Rimini continuo la mia militanza nel PDS, successivamente nei DS, e nell’attuale PD.

Nel 1984 a 28 anni vengo eletta consigliere comunale di maggioranza nella lista del centro sinistra in quota al PCI.

Nel 2015 sono stata candidata a sindaco del mio Paese e ho svolto il ruolo di capogruppo di minoranza per la lista Pazzano Bene Comune.

A 25 anni interrompo gli studi universitari e affronto la sfida più importante della mia vita.

Si trattava di scegliere il percorso lavorativo, mi si presentano più occasioni e dopo giorni di discussione travagliata con parenti e amici scelgo di lavorare nella CGIL.

Inizia una bella ed esaltante avventura di lavoro, frequentare la scuola sindacale di Ariccia, ascoltare le lezioni di Vittorio Foa, incontrare Bruno Trentin, Sergio Cofferati e tanti dirigenti sindacali e politici è stata per me una esaltante esperienza e un grande privilegio. Non mi sono mai pentita della scelta fatta. Una scelta di vita, come si diceva allora.


Il PCI delle donne che esperienza è stata nella Locride.

Nel secolo scorso le donne hanno svolto un grande ruolo da protagoniste anche nel PCI.

Nonostante le leggi ostili e le condizioni disagiate del dopoguerra tantissime donne del PCI si sono rese protagoniste di grandi battaglie politiche e sociali e in particolar modo a sostegno delle leggi per l’emancipazione e lo sviluppo.

Vorrei ricordare un aneddoto che veniva spesso raccontato dai compagni anziani della mia sezione. Riguarda una donna comunista protagonista della vita sociale del paese. Si chiamava Lucia Bombardiere rimasta vedova con 4 figlie da accudire, sempre presente e battagliera a tutte le iniziative del partito. Nella foto allegata ha il capo coperto da un fazzoletto bianco.

Si racconta tra l’altro, che il 7 aprile del 1963 in occasione della campagna elettorale per le elezioni politiche, si sia recata a Catanzaro per assistere al Comizio di Palmiro Togliatti raggiungendolo sul palco per salutarlo. Il quale, a fine manifestazione ha provveduto a pagare un taxi per farla riaccompagnare a casa.

Tra le conquiste sociali più importanti ricordo le tante iniziative a sostegno della legge sul divorzio del 1970. Con protagoniste tante compagne preparate.

Nel 1978 segue un’altra grande battaglia per l’emancipazione femminile a sostegno della legge 194 ovvero la legge sull’aborto, che da allora consente alla donna, nei casi previsti, di poter ricorrere all’interruzione volontaria della gravidanza nelle strutture sanitarie pubbliche. Ricordo tante compagne attive nella Federazione di Reggio Calabria che aiutavano e sostenevano le attiviste territoriali con la loro presenza e con la loro puntuale elaborazione sulle piattaforme politiche del partito.

Circa cinquant’anni pregnati di grandi ed entusiasmanti battaglie.

Anche la Locride con la sua bella gente ha scritto un pezzo significativo della grande storia del PCI.


La pagina 13 della Riviera di questa settimana con l'intervista
a Lucia Spagnolo e tante foto "storiche" delle attività politiche che
si tenevano nei circoli.

L'ANPI (ASS. NAZIONALE PARTIGIANI D'ITALIA) INVITA A FIRMARE CONTRO LA PROPAGANDA FASCISTA

In occasione della Giornata della Memoria  del 27 gennaio 2021, l’ANPI Silvestra Tea Sesini (Locride) invita tutte le persone che vogliono «impedire la propaganda e la diffusione di messaggi inneggianti al fascismo e al nazismo e la vendita di oggetti con simboli fascisti e nazisti» di recarsi nei comuni di residenza fino al 30 marzo 2021 per firmare la proposta di legge Antifascista Stazzema. Nel caso in cui i moduli non fossero disponibili si possono scaricare dal sito anagrafeantifascista.it



E comunque, il comitato promotore ha inviato a tutti i comuni italiani una Pec  per rendere accessibili i moduli e per l’autentica della firma.

Visti  il clima d’odio, il rancore sociale, i capetti di borgata e dei capò di paese che diffondono odio  e mostrano simboli quotidianamente vi invito a recarvi nei comuni e firmare la proposta di legge Antifascista.

Ercole Macrì, presidente ANPI Silvestra Tea Sesini

giovedì 28 gennaio 2021

DON SAMIR VEGA MORAD INCONTRA I GIOVANI, SABATO IN CHIESA MATRICE


SABATO PROSSIMO 30 GENNAIO, NEI PRIMI VESPRI DELLA FESTA DI SAN GIOVANNI BOSCO E A CONCLUSIONE DEL MESE DELLA PACE, VIVREMO UNA SERATA SPECIALE CON I NOSTRI GIOVANI DELL'AZIONE CATTOLICA IN CHIESA MATRICE.

IL NOVELLO SACERDOTE DON SAMIR VEGA MORAD DEI PADRI GAETANINI DI BOVALINO E ANIMATORE DELL' A.C.R., PRESIEDERA' LA MESSA DELLE 17,30 E, DOPO LA MESSA, INCONTRERA' I GIOVANI PORTANDO ANCHE LA SUA ESPERIENZA VOCAZIONALE.

INVITIAMO I GIOVANI ROCCELLESI A PARTECIPARE A QUESTO IMPORTANTE MOMENTO DI FRATERNITA' CHE AVVERRA NEL PIENO RISPETTO DELLE NORME ANTICOVID. 

VI ASPETTIAMO! 

Padre Francesco Carlino


LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO "MINO REITANO E I SUOI FRATELLI" A STRISCIA LA NOTIZIA - IL VIDEO

 Nella puntata di "Striscia la notizia" del 20 gennaio scorso, è stato presentato il libro "Mino Reitano e i suoi fratelli" - I ragazzi di Calabria, scritto da Gegè Reitano ed edito da Mediabooks. 

Un libro che racconta la storia di Mino Reitano, grande interprete della musica italiana, attraverso le sue parole e la testimonianza dei fratelli Gegè e Antonio, ma anche attraverso il ricordo di molti amici che lo hanno accompagnato nel suo formidabile percorso artistico.

Ezio Greggio ed Enzo Iachetti, nella puntata di Striscia, hanno ben presentato il libro, menzionando anche l'artista roccellese Angelo Laganà (peraltro molto amico di Greggio con cui collaborò nei suoi primi programmi a Tele Biella, nel film Sbamm e nel mensile "Mondo Biellese", esperienza che ha fatto sprigionare nel poliedrico Laganà la passione per l'editoria e il giornalismo). 

Angelo Laganà, oltre che molto legato a Mino Reitano fù autore di 4 brani che hanno avuto molto successo negli anni 70.

Ecco di seguito il video della presentazione del libro a "Striscia la Notizia".




martedì 26 gennaio 2021

"LA GIORNATA DELLA MEMORIA" IN CHIESA MARINA

Mercoledì 27 Gennaio 2021, celebreremo la giornata mondiale della memoria, per commemorare le vittime dell' Olocausto.

Il Parroco della Chiesa di San Nicola Ex Aleph di Roccella Jonica, Sac. Jean Dieudonnè Jaomanana, ha invitato questo pomeriggio tutta la comunità Interparrocchiale Roccellese ad accendere un lume sulle proprie finestre o sui propri balconi, dalle ore 18:30 alle ore 21:00, proprio dopo il tramonto per ricordare il periodo buio che avvolse tragicamente il mondo in quel periodo...
Quanta crudeltà, quanta malignità, quanto odio, come può un uomo disprezzare così tanto un suo fratello?!... Ma anche se tutto sembrava perduto la Speranza anelava nel cuore di tutti gli ebrei, brillando radiosa nonostante l'oscurità della notte... Alle ore 21:00 si è spento il lume e ci si è uniti spiritualmente in preghiera recitando un requiem per tutte le vittime della SHOAH. La Messa mattutina delle 7:30, del 27 Gennaio, in Chiesa Marina, sarà in suffragio di tutti i nostri fratelli che hanno perso la vita nei campi di concentramento. Ricordiamo per non dimenticare...



CIAO BRUNO, L' AMICO GIOIOSO DI TUTTI


Esattamente due mesi fa è stato colto da malore e trasportato all'ospedale di Locri. Bruno Surace, da quell'ictus che lo ha colpito d'improvviso nella notte, purtroppo, non si è più ripreso. 
Oggi ci ha lasciato, e lascia un vuoto incolmabile nella sua grande famiglia e nei suoi tantissimi amici che lo adoravano e facevano a gara per conquistare il suo sorriso contagioso e spensierato.

Ha lavorato per molti anni sulle navi da crociera, amava le persone e sapeva intrattenersi amichevolmente con tutti, sempre con discorsi positivi e propositivi. Il mare era nel suo sangue, lo conosceva come le stanze di casa sua: quando per mestiere quando per hobby è stato davvero un ottimo marinaio.

 

Bruno fra i suoi pronipoti, Carmelo e Leandro.

Prima con il padre, poi con i fratelli ha sempre nutrito e coltivato la passione della pesca, diventando un vero e proprio "lupo di mare", nel senso di intenditore ed esperto della navigazione e della pesca.

Amava gli animali (i suoi adorati cani le tenevano tanta compagnia) e seguiva con molto interesse il calcio e il ciclismo.

Ha per diversi anni gestito il Bar Zirgone che lui aveva chiamato Bar Jolly, confermando le sue doti della cortesia e dell' attaccamento agli amici con affetto e rispetto. Stare in compagnia con il sorriso e la spensieratezza era il suo modo ideale di vivere, sapeva sprigionare allegria oltre che a dare saggi consigli con chiunque parlava. 

Gli volevano tutti bene e in tutti lascia un vuoto incolmabile, nel suo rione come in tutta la nostra Comunità.

Siamo particolarmente vicini ai familiari e preghiamo Nostro Signore che accolga l'anima benedetta di Bruno fra le sue braccia facendola vivere nella Pace e nella Serenità Celeste.

domenica 24 gennaio 2021

SINDACO ED AMMINISTRAZIONE NON SONO PIU' CREDIBILI.

Sono consapevole che molti cittadini vorrebbero dire la loro ma non lo fanno per "non guastarsela" con nessuno. Ma quando mi capita di "girare" per il paese o mi vengono a trovare persone, quando ricevo sul blog dei commenti o messaggi privati sui social, mi rendo conto di non essere solo, che la mia verità è la verità di tantissime persone. Come la persona che mi ha inviato questa lettera che pubblico qui di seguito...


Mai vista una bolla di menzogne crescere così a dismisura, nel corso degli anni, da parte di questa amministrazione che non ha mai fatto chiarezza sulle tante interrogazioni poste, e questo è un motivo che sta portando sfiducia, intolleranza e fastidio, come anche gli atteggiamenti e le mistificazioni della realtà che hanno prodotto sempre più inquietudine nei Roccellesi. 

Purtroppo, però, quando si decide di giustificare certe scelte fatte per interesse e non per il bene comune, ecco come siete bravi ad arrampicarvi sugli specchi per inculcare ai cittadini che " 'u ciucciu vola". 

Da parte mia non avrete più credibilità alcuna, qualunque cosa veniate a dire sulle piazze, nelle pagine facebook, nelle emittenti, attraverso cui raccontate le vostre favolette per mantenere la poltroncina, mentre il paese va a rotoli! 



Dall'11 al 23 gennaio, 29 casi in più a Roccella Jonica!!!


Avete toppato su tutti i fronti ma ormai è nel vostro mestiere montare su giustificazioni e creare piccole cosette che servono come "specchietto per le allodole", come mettere un vestito nuovo senza lavarsi per settimane. 

Ma adesso non ci stiamo più. Il tempo è scaduto!!!

Non è lontano il ricordo di chi ha dichiarato, poco tempo fa, di essersi comportato "da padre, prima che da sindaco", decidendo di prendersi cura dei giovani migranti minorenni contagiati, accudendoli e ricoverandoli in un albergo centrale del paese, nonostante le preoccupazioni dei cittadini e degli albergatori. Nonostante ci fossero altri luoghi più sicuri ed accoglienti per i ragazzini, allora è risultato essere un nobile gesto.

Mi chiedo, però, se oggi, quella di allora era "FACCI FARIA" oppure quel padre è diventato patrigno, che è ancora peggio!

Non è chiara, infatti, la tua posizione, PAPYSINDACO, dalle decisioni prese allora rispetto a quelle che hai preso oggi per i minori tuoi concittadini, costretti a vivere le proprie ore scolastiche in un ambiente molto a rischio in cui ci sono alunni che, ingenuamente, dichiarano di stare a contatto con familiari contagiati dal virus, mentre un insegnante, in quarantena in via precauzionale, - fino a qualche giorno fa dava le sue lezioni in diverse classi della scuola -  attende ancora l’esito del tampone (n.d.r. il virus del contagio è ancora latente a scuola, sia chiaro). 

Ma se il primo cittadino PADRE-SINDACO riflettesse veramente, avendo compreso la gravità del caso, perché almeno non igienizza i locali della scuola? 

Anche se, la decisione di un qualunque saggio responsabile primo cittadino della locride sarebbe stata la chiusura, il nostro PAPY - rimasto finora sordo, muto e cieco di fronte alla responsabilità di una popolazione a rischio COVID (in una settimana si è passati da 0 a 31 casi positivi!!!) - neanche pensa di dare "UNA RINFRESCATA", igienizzando la scuola, per rassicurare le famiglie, i docenti e tutto il personale scolastico!

Ed ancora... Il nostro caro sindaco ha deciso di affidare i suoi giovani cittadini, che in molte occasioni ha denominato “ IL FUTURO DEL NOSTRO PAESE” (sempre per quella famosa regola del "facci faria" di cui certi politici ne fanno il loro stendardo), al freddo glaciale che insiste all'interno dell'istituto, poichè è regola N.1 AERARE LE AULE almeno 5, 10 minuti ogni ora (già la bassa temperatura che c'è nelle aule, e nella scuola, costringe i nostri figli a rimanere seduti in aula, straimbottiti di maglioni e giubbotti, per difendersi dai malanni dovuti al freddo, per tutte le ore scolastiche). 

Potrai prendere centinaia di mi piace sui social, ma nella realtà, caro "patrigno-sindaco", per la tua incoscienza e irresponsabilità, sei pollice basso!!!

THE TRUST

sabato 23 gennaio 2021

IL PROF. VITO PIRRUCCIO SCRIVE AL SEN. MATTEO RENZI: "ADESSO AVANTI PENSANDO ALL'INTERESSE DELL'ITALIA".



Signor Presidente, 

Le rinnovo nel mio piccolo la vicinanza per lo stillicidio fango-mediatico riversato sulla Sua persona.  

Me ne offre l'occasione il provvedimento sulla nomina dei 30 Commissari emanato finalmente dal Governo per accelerare la realizzazione delle opere pubbliche. 

Ieri, dopo che da mesi Lei ha martellato l'Esecutivo (giustamente, a mio parere) sulla necessità di procedere speditamente, il Governo si è deciso di dare seguito all'impegno sottoscritto 7 mesi fa. 

Dopo aver fatto orecchie da mercante (come sulla delega ai servizi segreti), il Presidente del Consiglio ha emanato il provvedimento con la nomina di 30 Commissari, di cui uno, il dott. Roberto Ferrazza, guarda caso, rientrante tra i 71 indagati per il crollo del Ponte Morandi.
Dopo la notizia dell'indagato nominato Commissario è arrivata subito la revoca. Ma i controlli sulle nomine devono essere operati dai governanti o dai giornalisti? 

La Sua accusa di inadeguatezza e superficialità rivolta alla "Migliore Squadra di Governo del Mondo" non aveva bisogno, certo, dell'ennesima retromarcia, ma un altro piccolo tassello di verità sta venendo a galla. 

Da calabrese avrei desiderato che Lei avesse staccato la spina al Governo tre mesi fa, dopo la figuraccia mondiale, di cui porta il primato l'Avvocato del Popolo, a seguito della sfilza di Commissari nominati per mettere ordine nella Sanità in Calabria e revocati nello spazio di poco tempo.

Che etichetta dare alla figuraccia registrata a seguito della nomina dei Commissari targata Conti alla guida della sanità calabrese? Errore, sbaglio o incompetenza e superficialità? A noi cittadini con un minimo di capacità di giudizio l'ardua sentenza! 

Non sarà il linciaggio mediatico alla  Sua persona né la bassezza di rivolgersi ad un rappresentante del popolo senza nominarlo a rimettere in moto una squadra di governo (Il Presidente del Consiglio dal suo ruolo istituzionale altissimo dovrebbe guardare ai fatti e non alle strategie linguistiche dei "consiglieri di veleni" e dovrebbe trovare il pudore di rivolgersi ai rappresentanti del popolo almeno con nome e cognome). Purtroppo, i fatti sopra evidenziati hanno nomi, cognomi e auto-appellativi.

Per quanto piccolo, Presidente sen. Matteo Renzo, ha tutto il mio sostegno, unito a tanta rabbia che tengo a freno, perché la mia età (63 anni), il mio ruolo e il mio vissuto politico (militante  dal 1974 nel PCI e in tutte le sue successive varianti. Oggi iscritto ad Italia Viva) mi impongono compostezza. 

Con sincera vicinanza, prof. Vito Pirruccio - Preside 

IL ROTARY CLUB DONA DUE CARROZZINE AL PRONTO SOCCORSO DELL'OSPEDALE DI LOCRI

Continua incessante il contributo di solidarietà da parte del Rotary Club di Locri nel comprensorio Locrideo. 

A beneficiarne questa volta è stato l’Ospedale della stessa cittadina. Mercoledì mattina sono stati consegnati al Presidio Ospedaliero, importante punto di riferimento per un grande comprensorio che abbraccia oltre 140mila abitanti, altri strumenti medicali utili per il reparto del Pronto Soccorso. 

Il Rotary Club Locri, guidato dalla Presidente Vincenzo Schirripa, ha consegnato in compagnia di altri soci del Club, due carrozzine con l’obiettivo di facilitare gli spostamenti dei malati all’interno dei vari reparti.




Dispositivi che sono stati consegnati al Direttore del Presidio Ospedaliero Domenico Fortugno ed al Direttore del Pronto Soccorso Palma Romeo. 

Dopo i convenevoli e gli scambi di gratitudine, il Presidente Schirripa ha ricordato che i soci medici rotariani del club di Locri sono disponibili a dare una mano, qualora ce ne fosse bisogno, nella campagna di vaccinazione.

Un altro tassello importante di solidarietà, che attesta come il Rotary ed i suoi soci portano avanti iniziative animate dallo spirito di solidarietà e nel principio di “Servire al di sopra dei propri interessi personali”.

Un aiuto concreto, per tutti i pazienti ma anche a sostegno di medici, infermieri e operatori socio-sanitari che, in questo particolare momento, quotidianamente prestano il loro servizio, spesso in condizioni di difficoltà per mancanza di attrezzature e supporti.

L’iniziativa benefica promossa dal Rotary Club Locri, grazie alla generosità dei suoi soci, ha contribuito alla riuscita dell’iniziativa, ai quali va il ringraziamento e la riconoscenza per la sensibilità dimostrata e la grande solidarietà che la nostra città ha saputo proferire.

venerdì 22 gennaio 2021

GROSSO GUASTO E PERDITA DI ACQUA IN VIA TRASTEVERE


Questa sera in via Trastevere, a pochi metri dall'incrocio con la 106, da delle crepe della strada e ai bordi del marciapiede, è iniziata a venire fuori acqua copiosa.

Evidentemente siamo di fronte a un guasto nella conduttura dell'acqua potabile, che sta causando forti perdite e un "fiume" che termina la sua corsa sulle grade dell'acqua di scolo ai bordi della strada nazionale.

Ci auguriamo che il guasto venga presto riparato e la situazione torni alla normalità senza nessun disagio.


Apprendiamo, da un comunicato pubblicato dalla Multiservizi, che domani mattina (ore 7,30), proprio in considerazione della riparazione di questo guasto, "ci sarà una diminuzione del flusso di acqua potabile in via Trastevere e nelle vie Girolamo, Frassi e Fortunato".

LA PIU' CONVINTA SOLIDARIETA' A IVANA FERRARO

 Rimango sconcertato e nello stesso tempo confuso e molto preoccupato nell'apprendere del gravissimo atto intimidatorio arrecato nei confronti dell'amica, nonchè dipendente comunale, Ivana Ferraro. 

Dal comunicato diramato dal Consiglio Comunale, compatto nel manifestare grande solidarietà, vicinanza e  condanna dell'episodio, si evince che siamo di fronte a un vile gesto compiuto da mano criminale.

L'incendio causato alla sua autovettura è un gesto inspiegabile, incomprensibile e che provoca rabbia e indignazione in tutta la nostra comunità, oltre che a gridare chiarezza, individuando e condannando il colpevole.

Gli episodi che sono successi in questi ultimi due anni nel nostro paese hanno creato una situazione davvero allarmante; chi ancora si azzarda a identificarci isola felice, purtroppo, abita nel mondo dei sogni. Purtroppo non siamo da meno rispetto agli altri paesi della nostra martoriata terra; qui o si esce tutti insieme o si muore tutti insieme, nel vincere la criminalità come per attivare iniziative per di sviluppo economico. Non esistono zone franche!!!

Questo gesto è particolarmente inspiegabile perchè la cara Ivana è una persona seria, diligente, puntuale e responsabile sia nella vita sociale che professionale; chi si è permesso di compiere questo oltraggio è sicuramente una persona pericolosa, che non si rende conto che quello che ha commesso è un fatto grave contro ogni logica di convivenza civile; una persona che deve essere individuata e garantita alla giustizia.

Mi associo ai tantissimi messaggi di solidarietà che Ivana in queste ore sta ricevendo. Ha tutta la mia vicinanza e il mio supporto interiore; Il consigliere Mimmo Bruzzese cosi come i consiglieri di "Roccella Futura" si sono uniti al messaggio di tutto il Consiglio Comunale.  

Mi permetto di farmi portavoce di tutto il Circolo del Partito Democratico di Roccella Jonica nell'unirsi nel sostegno morale a Ivana Ferraro e formulare il più convinto incoraggiamento di continuare a svolgere il suo lavoro con la massima diligenza e correttezza cosi come ha fatto finora.

CELEBRAZIONI IN CHIESA MARINA PER "LA DOMENICA DELLA PAROLA"

 

Programma delle Celebrazioni in Chiesa Marina per la Domenica della Parola e per la Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani.




LA DOMENICA DELLA PAROLA: INCONTRO TRA CHIESA EVANGELICA E LA CHIESA CATTOLICA.

 


IL PROSSIMO 24 GENNAIO, DOMENICA DELLA PAROLA, LA NOSTRA COMUNITA' CRISTIANA AVRA' LA GIOIA DI CELEBRARE LA LITURGIA DELLA PAROLA IN COMUNIONE CON LA CHIESA EVANGELICA DELLA RICONCILIAZIONE DI CAULONIA RAPPRESENTATA DAL REV.MO PASTORE PINO IMPERITURA, CHE DETTERA' L'OMELIA SUL TEMA "LA POTENZA DELLA PAROLA DI DIO NELLA VITA DEL DISCEPOLO DI GESU'".
DURANTE LA CELEBRAZIONE DELLA PAROLA IN DIRETTA STREAMING CI FORNIRA' ALCUNI SPUNTI DI RIFLESSIONE IL REV.MO PASTORE GIOVANNI TRAETTINO, VESCOVO DELLA CHIESA EVANGELICA DELLA RICONCILIAZIONE DI CASERTA E GRANDE AMICO DEL NOSTRO AMATISSIMO PAPA FRANCESCO.
E' UN EVENTO DI GRAZIA CHE AFFIDIAMO GIA' ALLO SPIRITO SANTO AFFINCHE' CI AIUTI AD APRIRE IL CUORE ALLA POTENZA DELLA PAROLA DI DIO, LA SOLA CAPACE DI TRASFORMARE I NOSTRI CUORI E LA NOSTRA MENTALITA'.
Con la Lettera apostolica in forma di Motu proprio "Aperuit illis", del 30 Settembre 2019, Papa Francesco ha stabilito che «la III Domenica del Tempo ordinario sia dedicata nella Chiesa alla celebrazione, riflessione e divulgazione della Parola di Dio». Quest'anno cade il prossimo 24 Gennaio.
Dobbiamo ricordarci quanto affermava San Girolamo, il grande esperto in Sacra Scrittura che ha tradotto la Bibbia dai testi originali in latino detta "La Vulgata": «L’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo».
«Le comunità – si legge nel testo del Papa – troveranno il modo per vivere questa Domenica come un giorno solenne. Sarà importante, comunque, che nella celebrazione eucaristica si possa intronizzare il testo sacro, così da rendere evidente all’assemblea il valore normativo che la Parola di Dio possiede».
Quest'anno la Domenica della Parola cade anche nel contesto della Settimana di preghiera per l'Unità dei Cristiani e quindi ho pensato di vivere questa ricorrenza nel contesto di una celebrazione della Parola di Dio con i nostri fratelli e sorelle della CHIESA EVANGELICA DELLA RICONCILIAZIONE di Caulonia, con il Rev.mo Pastore Pino IMPERITURA che detterà l'omelia sul testo della parabola del Seminatore del Vangelo di Marco.
Durante la celebrazione, inoltre, ci fornirà alcuni punti di riflessioni il Rev.mo Pastore Giovanni TRAETTINO, vescovo della Chiesa Evangelica di Caserta, grande amico di Papa Francesco che ha visitato la Chiesa del Pastore TRAETTINO il 28 Luglio 2014.
«In questa domenica, in modo particolare,- prosegue Francesco – sarà utile evidenziare la sua proclamazione e adattare l’omelia per mettere in risalto il servizio che si rende alla Parola del Signore. I Vescovi potranno in questa Domenica celebrare il rito del Lettorato o affidare un ministero simile, per richiamare l’importanza della proclamazione della Parola di Dio nella liturgia».
«È fondamentale, infatti – si legge ancora nel testo – che non venga meno ogni sforzo perché si preparino alcuni fedeli ad essere veri annunciatori della Parola con una preparazione adeguata, così come avviene in maniera ormai usuale per gli accoliti o i ministri straordinari della Comunione. Alla stessa stregua, i parroci potranno trovare le forme per la consegna della Bibbia, o di un suo libro, a tutta l’assemblea in modo da far emergere l’importanza di continuare nella vita quotidiana la lettura, l’approfondimento e la preghiera con la Sacra Scrittura, con un particolare riferimento alla lectio divina».
I nostri fratelli Evangelici ci aiuteranno a riscoprire la Parola di Dio come via fondamentale per un incontro personale con Gesù Risorto, il Logos fatto Carne, il solo Signore e Salvatore della nostra vita!

Padre Francesco Carlino

GLI STUDENTI DEL PLESSO TRASTEVERE CONTINUANO A STARE NELLE AULE CON I GIUBBOTTI!!!

L'ingresso della 2°D 
ubicata nella palestra.
Quando piove è una
pozzanghera

Nonostante da circa una settimana anche nel plesso scolastico di via Trastevere sia stato riattivato l'impianto di riscaldamento, le aule rimangono fredde e gli studenti, considerato il freddo di questi giorni, rimangono con i giubbotti per tutto l'orario delle lezioni. 

Purtroppo l'impianto, datato, non si è mai riuscito a farlo funzionare in maniera efficiente. 

Fortuna vuole che il nostro clima ci regala poche giornate fredde anche in inverno, ciò nonostante tutti i ragazzi roccellesi della loro scuola media ricorderanno, da grandi, si i loro compagni e le loro insegnanti, ma anche il dover rimanere in classe ben imbottiti con felpe, sciarpe e giubbotti per potersi riparare dal freddo.

Quest'anno in modo particolare la 2° D risulta essere la più svantaggiata. Questa classe, infatti, è stata posizionata nella palestra, non tanto perchè mancano le aule ma perchè un'ala del plesso è stata chiusa in attesa di alcuni lavori che, come al solito, non sono partiti, non partono e chissà se partiranno!!!

Con tante aule inutilizzate questa classe si ritrova costretta a fare lezione in una palestra alta 6 metri e con un ridicolo termoconvettore messo sopra la cattedra che consuma solo luce senza far sentire nessun calore a studenti e insegnanti.


Dopo che il Comune non ha pagato  fatture per 8 mensilità sia per il plesso Trastevere che per il plesso della scuola dell'infanzia di via Cannolaro, vergognosa mancanza che ha causato il distacco delle forniture di energia per gli impianti di riscaldamento, la scuola continua ad essere fra le cose più trascurate di questa pessima gestione amministrativa, una disorganizzazione e una superficialità senza precedenti, inefficienze che si ripercuotono  sugli studenti e su tutto il personale scolastico che in questi giorni freddi sono costretti ad arrangiarsi con stufette e piccoli termoconvettori elettrici.

Un'amministrazione che sta navigando a vista, capace di imbonire di chiacchiere chi va a chiedere spiegazioni... 

Pensate che ai genitori che sono andati a chiedere informazioni in merito al mancato funzionamento dei riscaldamenti, anche davanti all'evidenza dei sigilli al contatore messi dai titolari delle forniture, gli è stato detto che si trattava di un problema "di collaudo". Solo incalzato dalle forze dell'opposizione il sindaco non ha potuto fare a meno di ammettere che non sono state pagate ben 16 fatture. 

Ma di che cosa stiamo parlando???

Stralcio della risposta del sindaco all'interrogazione sul mancato funzionamento degli impianti 
di riscaldamento.


martedì 19 gennaio 2021

IMMORTALATO SU "REPUBBLICA"


Il nostro concittadino Giuseppe Muriale, convinto attivista del Movimento 5 stelle, ieri è rimasto tutta la giornata davanti a Montecitorio a sostenere moralmente il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte per la richiesta della fiducia alla Camera dei deputati; una presenza e un sostegno poi premiato, in serata, con l'approvazione della fiducia con 321 voti a favore e 259 contrari.


Oggi Giuseppe Muriale replica la sua presenza davanti a palazzo Madama, sede del Senato, dove il Presidente del Consiglio chiederà di continuare con il suo progetto politico giallo/rosso davanti ai senatori.

La passione del roccellese Muriale spesso è stata ripresa da giornali e televisioni, cosi anche ieri si è reso protagonista di diverse interviste rilasciate a TG1, TG24, SKY, dove ha sempre dichiarato il suo supporto al Presidente Giuseppe Conte dicendo essere "una persona insostituibile", e ancora che "non è previsto nessun Governo che non ci sia come candidato premier Giuseppe Conte per i prossimi 10 anni, nessuna forza politica è in grado di esprimere una persona che possa sostituire politicamente Giuseppe Conte".

Ieri su Repubblica online e stamattina sul quotidiano Repubblica in diffusione nazionale è stata pubblicata una fotografia che ritrae l'attivista roccellese con una maglia azzurra con il numero 1 e la scritta " Conte".

Gli auguriamo possa avere stasera ancora una nuova soddisfazione con l'approvazione della fiducia in Senato.

QUANDO LA POLITICA ERA PASSIONE, BUON COMPLEANNO VECCHIO PCI

di Vito Pirruccio



La pandemia, la crisi di governo, la politica al tempo di facebook hanno messo nell’angolo un appuntamento, i 100 anni della nascita del PCI il 21 gennaio 2021, che produce un po’ di emozione e tristezza in chi ha militato ed è cresciuto nella più grande comunità politica del movimento operaio dell’Occidente.

Non è solo la nostalgia ad intristire il presente pensando alla baldanza di un’età ricca di ideali e di conquiste sociali, ma è, soprattutto, la valanga di ricordi e la comparazione di un modo di fare politica organizzata proiettati sull’oggi che buttano il morale per terra. È l’oggi che intristisce chi è figlio del movimento politico che portava in bella vista nei cortei lo slogan coniato da Palmiro Togliatti: “Veniamo da lontano, andiamo lontano!”

È l’oggi che ci rende tristi, non per quello che più non abbiamo (la comunità politica che si fa lotta per la causa), ma perché la Storia per come si è evoluta ci ha imposto di assistere impotenti all’evaporazione della causa.

La storia del PCI ha i suoi errori (enormi) e le sue contraddizioni (tantissime) che sarebbe sbagliato non riconoscere quando, ormai, siamo nell’orbita della storia e non in quella della cronaca politica. Ma quanta nobiltà dietro quella bandiera con la falce e il martello!

Ogni militante comunista potrebbe portare la sua storia e il filo rosso dell’impegno per una causa alta segnerebbe ad ogni latitudine i contorni nobili di un modo di fare politica oggi letteralmente scomparso. 

Mentre raggomitolo frammenti della nostra baldanza giovanile un fermo immagine mi riporta al 13 giugno del 1984, quando in Piazza San Giovanni, la piazza romana delle organizzazioni operaie, sotto una cappa di calore e di tristezza, davamo l’ultimo saluto ad Enrico Berlinguer. 

Una fila composta tagliava in quattro corsie, di andata e ritorno, Via delle Botteghe Oscure fino all’Altare della Patria. Ore di fila dopo una notte in viaggio sul “treno del Sud” per soffermarci solo un istante con il pugno chiuso dinanzi al feretro del grande dirigente comunista. E i compagni delegati della nostra federazione a prestare il picchetto d’onore per cinque minuti, mentre sfilavano a pochi centimetri Nilde Iotti, Giancarlo Pajetta, Yasser Arafat e, persino, l’avversario fascista Giorgio Almirante. 

Tutti con gli occhi lucidi nei quali ognuno di noi rifletteva la sua piccola/grande “scelta di vita”, così definì la militanza comunista Giorgio Amendola in un famoso libro pubblicato da Rizzoli nel 1976.

Molti di noi che avevano abbracciato la causa comunista guardando al partito di Enrico Berlinguer nel pieno della sua esplosione ideale ed elettorale, all’indomani dell’89 ci sentimmo orfani e, forse e senza forse, non ritrovammo più la strada. Ogni appartenenza successiva, azzardato chiamarla militanza rispetto alla storia precedentemente vissuta, sarà una scia impalpabile del partito che fu. E, ancora oggi, ognuno di noi si sente orfano anche se il tempo ha rimarginato le ferite, consci che la storia non si ripete ed è incalzata dal tempo e dalle vicende degli uomini.

Per troppo tempo dopo la “fine della storia” ci siamo sentiti incompiuti fino al punto in cui non abbiamo più fatto caso rassegnati a far maturare in noi stessi il giudizio implacabile degli eventi. Quel Muro eretto e sostenuto dall’ottusa cecità ideologica, quando è crollato sulle nostre vite ha sepolto per sempre un modo di fare politica che aveva dato dignità e riscatto a donne e uomini entrati a pieno titolo nei meandri della storia. 

Quel Muro, inutile negarlo, è, anche, la nostra colpa e la nostra ferita. Quest’ultima in Italia siamo stati bravi a rimarginarla, ma la cicatrice è lì a dimostrala.

Oggi, il modo migliore per partecipare al compleanno del centenario del Partito Comunista Italiano, con tutte le cicatrici ma con l’orgoglio di non sentirci completamente ex, è di trattenere nel vissuto quotidiano il bagaglio culturale e formativo di quella militanza diventata Storia. 

Un pezzo di PCI, sono convinto, chi ha percorso quel cammino se lo porta dentro. Con le sue cadute e le sue rialzate, ma se lo porta dentro. È nostro, anche se il vecchio combattente ha raggiunto il secolo con tante rughe e tormenti.

Vorrei che gli auguri per il secolo compiuto dal mio PCI transitato, oramai, nella storia, venissero segnati da un nuovo sogno come dice Francesco Guccini ne “La Locomotiva” che cantavamo a squarcia gola nei concerti e nelle Feste de L’Unità: “La storia ci racconta come finì la corsa / la macchina deviata su una linea morta … / Ma a noi piace pensarlo ancora dietro al vapore / mentre fa correre via la macchina al vapore. / E che ci giunga ancora un giorno la notizia, di una locomotiva, come una cosa viva / lanciata bomba contro l’ingiustizia …”

L’ingiustizia ha bisogno dei suo avversarsi, ma soprattutto dei suoi costruttori. Di costruttori che nulla hanno a che fare con i trasformisti dell’attuale momento politico, ma di soggetti organizzati di uomini e donne in carne e ossa chiamati a dare corsa a “una cosa viva / lanciata bomba contro l’ingiustizia …”

Auguri!

N. B. – F. Guccini LA LOCOMOTIVA – Cliccare sul link:   https://youtu.be/KeX1Yb8CSjw

lunedì 18 gennaio 2021

E' VENUTO A MANCARE A NEW YORK L'AMICO TONY MARESCA


Ho appreso con molta tristezza della scomparsa di una caro amico, Tony Maresca, persona dalle mille risorse, dal grande cuore, sempre sorridente e pieno di vita, che nutriva un amore particolare per il nostro paese, e quasi ogni anno ci ritornava con la sua amata moglie Rita Badolato affrontando il lungo viaggio da New York dove risiedeva.

Originario di Piano di Sorrento in provincia di Napoli, aveva festeggiato nel 2019 i suoi 50 anni di matrimonio con la sua adorata Rita, lei si nativa di Roccella. 

Nel nostro paese erano come a casa loro, tutti li conoscono perchè hanno sempre mantenuto un legame forte con tantissimi amici vista la loro grande generosità e affabilità nel rapporto con Roccella e i roccellesi. 

Ed infatti, tantissimi sono i roccellesi rimasti scossi nell'apprendere la triste notizia dell'improvvisa scomparsa del caro Tony.

Mi unisco con la preghiera al dolore della cara Rita, dei figli e dei nipoti. 

Il sorriso contagioso che sprigionava ottimismo che ha sempre contraddistinto e ha sempre trasmesso Tony non lo dimenticheremo e sono sicuro rimarrà vivo in tutte le persone che le hanno voluto bene.

"CAMINETTO" IN REMOTO SUL FENOMENO DELLE FAKE NEWS PROMOSSO DAL ROTARY CLUB DI LOCRI

 


Il Rotary Club d Locri, presieduto dal dott. Vincenzo Schirripa, ha tenuto, grazie all’intervento del socio Salvatore Spagnolo, un interessante caminetto, ovviamente nel rispetto delle norme vigenti e quindi non in presenza, ma sulla piattaforma zoom, su un fenomeno particolarmente attuale ma che da sempre ha accompagnato la storia dell’uomo e, talvolta, ha contribuito a cambiarla: “Fake News, fenomeno non solo odierno ma anche del passato”.

Questa espressione inglese entrata nel linguaggio di uso comune, purtroppo come tanti altri lemmi, ha il significato letterale di “false notizie”.

Il relatore ha distinto le varie tipologie di notizie che vengono diffuse quotidianamente dai mass media, giornali, libri, radio, TV e da qualche decennio a questa parte anche dai nuovi mezzi informatici e cioè la rete internet e le varie app e social collegati. L’informazione vera e propria, la disinformazione, la contro informazione e la propaganda sono le categorie principali sotto cui si possono raggruppare.


Ha poi svolto un breve excursus storico, per forza di cose non esaustivo, sul fenomeno delle fake news nel passato, esordendo volutamente con quella che egli ha voluto definire, ma solo fino a un certo punto, una provocazione: già all’origine del genere umano le lusinghe del serpente sulla bontà del frutto indussero Eva ad offrirlo ad Adamo, con tutte le conseguenze che poi, malauguratamente, ne derivarono.

Risalendo poi a veri e propri episodi storici ha ricordato il clamoroso falso della “Donazione di Costantino” sul quale la Chiesa di Roma costruì il proprio potere temporale, il mito medievale del “Prete Gianni” sovrano di un esotico regno immaginario, la sanguinaria persecuzione dei Templari nel ‘300 per mano di Filippo il Bello Re di Francia, e da cui sono originate innumerevoli pubblicazioni, spesso non scientifiche ma solamente suggestive come i libri di Dan Brown (Il Codice da Vinci e altri) e i film che ne sono stati tratti.


Riguardo a tempi più recenti ha parlato delle costruzioni di falsi storici quali i “Protocolli dei Savi Anziani di Sion” che hanno purtroppo avuto tragiche influenze nell’ascesa del regime nazista e nell’Olocausto del popolo ebraico. Ha pure accennato a frequenti casi di vere e proprie messinscene organizzate per preparare le opinioni pubbliche a sanguinosi conflitti anche recenti come in Vietnam e Iraq. 

Infine ha ricordato la beffa della trasmissione radiofonica del 1938 con cui il grande attore americano Orson Welles convinse i suoi ascoltatori che era in atto una invasione di alieni a New York e, con riferimento alla pandemia attuale, ha rievocato alcune epidemie del recente passato, l’ultima quella di colera che colpì la nostra regione nel 1867 e che secondo le consuete dicerie era stata causata da untori inviati dal governo. Ad Ardore fu sterminata una intera famiglia e alcuni militari che tentavano di difenderla. La strage fu descritta da Edmondo De Amicis presente sui luoghi quando svolgeva il servizio di ufficiale nel suo bel libro “La Vita Militare”.

Rispondendo alle domande di alcuni ascoltatori sul come cercare di riconoscere le fake news nell’epoca di internet ha suggerito ove possibile di verificare l’origine e attendibilità delle fonti, confrontarle con altre, ricorrere comunque al proprio buonsenso e soprattutto spirito critico.


2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico

2 agosto 2020  - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
2 Agosto 2020 - 2 Agosto 2021: un anno senza Ludovico. Il ricordo di Ludovico Lombardo ad un anno dalla sua tragica scomparsa. Sempre nel cuore dei tuoi amici e sempre nel cuore dei roccellesi.

JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini

La vera storia dei nostri emigranti che, per motivi di lavoro, sono stati "costretti" a lasciare la Terra in cerca di lavoro ma col cuore rivolto SEMPRE nell'estremo lembo della "nostra" Penisola: la CALABRIA!

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
Foto di Angelo Lagana'

DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'

Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.

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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO

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Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.

FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'

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Il regalo di Natale del M°. Angelo Laganà

OLTRAGGIO ALLA CITTA'

OLTRAGGIO ALLA CITTA'
OLTRAGGIO ALLA CITTA'. Foto di Angelo Laganà


ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI

ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
Quale sindaco mai oltre a lui stesso o a chi per lui avrebbe consentito una liquidazione cosi rapida a suo favore? Un ulteriore una tantum prelevato da un fondo "segreto e nascosto". Cari elettori meditate...Dedicato a tutte quelle associazioni che partecipano alle riunioni con l'amministrazione la quale puntualmente ricorda pressappoco cosi: "Non chiedete soldi perchè non ce ne sono!"

I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE

Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.

1° classificato Roccella on youtube "A SCIRUBETTA" di Francesco Cappelleri.

2° classificato Roccella on youtube "U TARANTOZZU" di Alessandro Neumann

3° classificato "FRA I RICORDI DI UN PASSATO" di Antonio Dimasi e felice Guarneri