Si è spento all'età di 90 anni il dr. Francesco Zito, ex segretario della Giunta Regionale della Calabria e persona influente nella politica e nelle vicende di Roccella Jonica.
Porgo a tutti i familiari le mie condoglianze.
Si è spento all'età di 90 anni il dr. Francesco Zito, ex segretario della Giunta Regionale della Calabria e persona influente nella politica e nelle vicende di Roccella Jonica.
Porgo a tutti i familiari le mie condoglianze.
La cerimonia è stata partecipata dal Comune di Roccella Ionica con l’intervento del Vice Sindaco Francesco Scali e dallo storico e scrittore Prof. Antonio Simone della locale associazione Roccella Com’era.
Dopo l’intervento del Vicesindaco Francesco Scali che ha sottolineato l’importanza storica e contemporanea del 25 Aprile; particolarmente toccante è stata la relazione del prof. Simone, che, negli anni, ha approfondito la conoscenza dei Caduti di Roccella
L’ANPI, l’Associazione "Roccella com'era" e Comune hanno infine preso l'impegno di integrare e onorare la lunga lista delle 137 vittime di guerra incise nel marmo alla base del Monumento, aggiungendo altri 10 nomi emersi dopo il 1928 anno della messa in posa del Monumento nell'attuale "villetta dei Caduti".
ANPI Sez. Roccella Ionica
Lucia Spagnolo
Considerato che il 19 Marzo, ricorrenza di San Giuseppe, cade sempre all'interno della Quaresima, l'arciconfraternita di San Giuseppe, in accordo con padre Francesco Carlino e su autorizzazione del Vescovo di Locri-Gerace, ha spostato i Festeggiamenti di San Giuseppe nel giorno della ricorrenza di San Giuseppe Lavoratore, ossia il Primo Maggio.
Di seguito la locandina con il programma completo sia della parte religiosa che civile della Festa, e, a fianco, il manifesto di presentazione del convegno sulla paternità responsabile che si terrà il 29 Aprile all'interno della meravigliosa Chiesa che capeggia largo San Giuseppe.
Nel mentre nella Villetta dei Caduti si celebrava la commemorazione delle vittime delle guerre con l'assenza del sindaco, e i marmi, il Monumento e tutto il contorno completamente fradici di sporcizia degli escrementi degli uccelli, è stato affisso un manifesto elettorale della lista dell'attuale maggioranza dove si invita ad un incontro che a parlare è soltanto una persona.
Cosi come nei consigli comunali, relaziona e ribatte solo e sempre lui, cosi come non partecipa mai agli incontri del Comitato dei sindaci perchè nel suo ideale non c'è la volontà del confronto, il "regime" roccellese continua a manifestarsi anche in un giorno cosi importante come questo del 25 aprile.
Non mi capacito come sia possibile che la gente, soprattutto quelli che gli stanno attorno, possano dare ancora tanto credito a chi non ha mai conosciuto i valori della democrazia!!!
Mi auguro che i cittadini boicottino l'iniziativa!
Stamattina alle ore 9,30 davanti al Monumento dei Caduti, la Sezione ANPI di Roccella Jonica celebrerà la Festa del 25 Aprile.
Dopo la deposizione di una corona di fiori per commemorare tutte le vittime delle guerre, ci saranno gli interventi dello storico e scrittore, prof. Antonio Simone, che si soffermerà sui patrioti roccellesi sacrificati nel corso delle due guerre mondiali, e della presidente dell'Anpi Lucia Spagnolo.
Su invito dell'Anpi ha manifestato la sua presenza anche il Comune di Roccella Jonica.
I cittadini sono invitati a partecipare.
BUON 25 APRILE A TUTTI.
Il tappetino in gomma, invaso dal pietrisco presente in tutta l'aerea del parco, diventa pericolosissimo, perchè la ghiaia, sotto i piedi dei bambini, diventa scivolosa.
Cadendo i bambini vanno a finire sulla ghiaia stessa e, com'è successo domenica 14 e domenica 21 Aprile, causano ferite di non poco conto, ed il divertimento si trasforma in rischi di gravi conseguenze e preoccupazioni.
Il nostro intervento, e quello di tanti cittadini, ha fatto in modo che alcuni pericolosissimi filamenti di ferro, messi tra il tappetino e la ghiaia, venissero rimossi (anche se non tutti!), e i giochi già in essere venissero manutenzionati, e le pietre di grossa entità venissero rimosse.
Facciamo appello ai genitori che portano i loro bimbi nel parco giochi: siamo di fronte ad amministratori irresponsabili che spendono i soldi pubblici in maniera scriteriata, senza pensare ai rischi che determinate scelte possono comportare; invitiamo, quindi, ad essere sempre vigili, tenere sotto controllo i propri figli, non distrarsi e accompagnarli nell'uso dei giochini, anch'essi molto discutibili visto che non sono esaltanti nè in sicurezza nè in divertimento.
Il ponte del Primo Maggio riserverà una fantastica esperienza per Matteo Mazzaferro, il giovanissimo talento in sella alle super moto categoria junior 85, già campione piemontese e terzo classificato nel campionato interregionale.
Il piccolo Matteo (le origini del papà sono roccellesi) debutterà nel Campionato Interregionale Supermoto e successivamente nel Campionato Italiano in categoria S3 che partirà sul Circuito di Ottobiano Motorsport il 28 Aprile.
Matteo sarà il più giovane pilota e correrà in sella alla GasGas MC 250 F portacolori del Team Made Of.
Sarà una stagione che potrà portare crescita professionale e, perché no, se possibile, provare anche a puntare su buoni risultati con l'obiettivo di stare nella top Ten.
Nel settimo compleanno della sede, Scholé inaugura il Centro Studi Elisa Scali
L’iniziativa si terrà il prossimo mercoledì 24 aprile alle ore 18.00
Alla cerimonia di inaugurazione seguirà l’incontro pubblico con Fortunato Maria Cacciatore, docente dell’Università della Calabria e membro della Direzione della Scuola Estiva “Remo Bodei” e della Scuola Invernale “Mario Alcaro”, dal titolo A scuola con Gramsci: scienza, filosofia, rivoluzione. L’intervento ruoterà intorno al tema che connette sapere, educazione e politica, cogliendo così anche il senso della parola dell’anno sociale che è phronesis e cioè “saggezza”.
L’iniziativa poi lascerà spazio alla festa di compleanno della sede, che prevede una cena sociale a sostegno dell’Associazione e le incursioni musicali di Manuela Cricelli, Fabio Macagnino e Peppe Platani.
Associazione Culturale Scholé
Roccella Jonica
L'Asd Roccella da stasera è matematicamente retrocessa in prima categoria.
Una stagione sofferta e fallimentare dalla prima all'ultima giornata, anzi ancora prima, dalla partita di coppa Italia dilettanti, non disputata e persa a tavolino.
Da quando la squadra è in mano al Comune, che ogni anno mette una persona fiduciaria come presidente, a parte la parentesi dell'annata con l'imprenditore Giuseppe Franco, in pochi anni sono riusciti a disperdere tutto il grande lavoro del notaio Giannitti che aveva portato il Roccella in serie D
In questa stagione, poi, la trasparenza delle informazioni agli sportivi non è proprio esistita. Non si è mai saputo chi sia il presidente: io ne ho identificati quattro!!! Non si è mai saputo chi ha fatto uscire dal cappello l'allenatore cosentino Giuseppe Bruno che, per un paio di giornate, sotto Natale, risultava sulla carta ancora sulla panchina del Cassano Sibarys ma in pratica era seduto sulla panchina del Roccella.
Insieme all'allenatore, sono giunti, non si sa come, una comitiva di giocatori argentini, che, per qualche giornata, hanno illuso gli sportivi roccellesi con una serie di prestazioni e di vittorie sorprendenti, seppur la squadra in poco tempo si è spaccata con gli argentini e i locali che sembravano fare due campionati a se stanti.
Sono seguite prestazioni altalenanti, diverse sconfitte, qualcuna immeritata, e qualche vittoria; poi dei comportamenti discutibili in panchina e in campo, ultima la doppia espulsione di domenica scorsa contro il Maida di due nostri giocatori, per "reiterate proteste", quando la partita poteva essere recuperata perché il Maida era già in dieci uomini. Proteste gravissime che sono valse la squalifica per 6 turni per il difensore e, addirittura, fino al 31 dicembre del 2024 per l'attaccante. E naturalmente di questa storia: bocche cucite!!!
Da tifoso mi dispiace molto per questo amaro e prevedibile finale, ma faccio i complimenti a tutte quelle persone che hanno messo cuore, tempo, denaro e sacrificio per la squadra e per portare avanti una situazione allo sbando già ad inizio stagione; ma finchè ci sarà la parte tossica nella società costituita da politici incapaci che non mettono ne passione e ne denaro, si continuerà a precipitare sempre più in fondo.
Pare che all'interno del cortile della scuola, in quel terreno fra il plesso e la palestra, delle sterpaglie siano state incendiate. Da chi? E perchè?
Speriamo che i carabinieri e i vigili del fuoco riescano a rispondere a queste due domande, augurandoci naturalmente che i riscontri non portino a un incendio doloso di stampo criminale, cosi come ci auguriamo la stessa cosa per l'incendio della fiat 500 ieri notte in largo Zirgone.
In caso diverso dovremo davvero preoccuparci.
In un momento in cui la solidarietà e l'impegno sociale sono più importanti che mai, questi uomini e donne, che dedicano le loro giornate alla difesa e alla sicurezza della comunità, hanno dimostrato ancora una volta la loro dedizione al servizio del prossimo.
Questo gesto non solo evidenzia la generosità e l'altruismo dei militari e del personale della Società Porto delle Grazie, ma anche l'importanza della collaborazione e della solidarietà tra le varie forze presenti sul territorio.
In un periodo in cui il mondo affronta sfide senza precedenti, gesti di solidarietà come questo ci ricordano che l'unione e l'impegno comunitario sono fondamentali per superare le difficoltà e costruire un futuro migliore per tutti.
AVIS COMUNALE ROCCELLA JONICA
In procinto delle elezioni comunali l'amministrazione inizia con le inaugurazioni e le parate, che sono un'autentica boiata e scorrettezza nei confronti della lista avversaria che, naturalmente, queste iniziative non li può fare non essendo alla gestione del paese.
La speculazione più clamorosa quella di cinque anni fa, quando, a quattro giorni dal voto, fecero l'intitolazione della via Marina a un defunto, parente di uno dei candidati a sindaco.
Quest'anno iniziano con le intitolazione... E lo fanno annunciandolo con tre manifesti 100x70 (i più grandi possibili).
Già uno di questi manifesti copre dall'alto in basso tutta la bacheca delle affissioni. Tre manifesti, messi insieme, coprono anche in larghezza tutta bacheca.
Un'affissione selvaggia e scriteriata che non ha tenuto in considerazione neanche dei manifesti dei funerali e dei trigesimi.
Questi pensano che il paese gli appartenga e possono fare ciò che vogliono, ma si sbagliano di grosso.
Si devono solo vergognare.
Qualcosa deve cambiare. E cambierà!!!
Un tirarsi l'un l'altro la patata bollente a vicenda senza dare soluzioni e senza che nessuno riesca a risolvere il problema.
Si può capire e tollerare un guasto che può succedere dovunque, ma un mese di sopportazione è davvero troppo e incomprensibile l'immobilismo e le mancate risposte da parte degli amministratori e della società competente.
Sfido chiunque ad andare a Largo San Giuseppe e stare li dieci minuti con quella puzza, figuriamoci le famiglie che ci abitano che sono costretti a conviverci... da un mese!!!
Siamo davvero all'assurdo! Cose dell'altro mondo!!!
Il maestro stilista Ilario Piscioneri, venuto a mancare nel 2018 fondatore del progetto "Made in Rebibbia - Ricuciamolo insieme" |
Si tratta dell'esperienza di Manuel Zumpano, 37 anni, che da due anni ha finito di scontare la sua pena nel carcere di Rebibbia, dove ha seguito un corso accademico di sartoria ed oggi lavora per l'atelier del compianto maestro Ilario Piscioneri (sartoria oggi portata avanti dai figli Daniele, Alessandro e Manuel), ex presidente dell'Accademia Nazionale dei Sartori che ebbe l'idea del progetto "Made in Rebibbia - Ricuciamolo insieme", iniziato nel 2018 nell'istituto penitenziario romano.
L'idea del corso, fortemente voluto dal maestro Ilario Piscioneri, originario di Roccella Jonica, è stato quello di dare ai detenuti una grande opportunità di riscatto e occupazionale, dopo aver scontato la pena.
Ed è grazie a questo progetto che oggi Manuel Zumpano ha avuto la sua seconda possibilità della vita e l'ha vinta.
Ecco la sua storia raccontata nel giornale "Vita".
Manuel Zumpano, ex detenuto, oggi lavora presso l'atelier "Ilario, Alta moda sartoriale" |
Daniele, Alessandro e Manuel, figli del maestro Ilario Piscioneri, titolari dell'atelier "Ilario, Alta moda sartoriale. |
Grazie al maestro roccellese Ilario Piscioneri, fondatore del progetto "Made in Rebibbia - Ricuciamolo insieme", e ai suoi figli Daniele, Alessandro e Manuel titolari dell'atelier "Ilario, alta moda sartoriale", che la storia di riscatto sociale di Manuel Zumpano si può vivere e raccontare.
Parafrasando un film di successo viene da dire che i concittadini delle Contrade Bosco Catalano, Cagliocana, Frisa, Maria, Gurnali, sono figli di un “Comune minore”.
Perché questa similitudine?
Da oltre 20 giorni manca l’acqua “potabile” nelle case di circa 50 famiglie. Si aggiunga che la mancanza dell’approvvigionamento idrico è avvenuta in maniera improvvisa e senza nessun preavviso o comunicato da parte del Comune o della Società Jonica Multiservizi.
Solo quando alcuni residenti delle zone interessate, dopo giorni di carenza idrica, sono andati a riferire del disservizio alla Jonica Multiservizi, sono state date risposte frammentarie parlando di un ipotetico guasto della condotta e di una ipotetica sostituzione di tubi di portanza.
Ma sia il Comune che la Jonica Multiservizi è da 20 giorni che fanno “a scaricabarile”: l’una dà la responsabilità all’altro e viceversa. Il Sindaco poi fa il “finto tonto”, dicendo di non saperne nulla!!! (Ma non è il Primo Cittadino, tra le altre incombenze, responsabile dell’ordine pubblico e dei problemi sanitari?)
L’unica certezza è che per tutto questo tempo, le famiglie delle contrade sono senza un filo d’acqua nelle loro case, laddove vivono anche molte persone anziane , con inevitabili problemi per lo scarico nei servizi igienici e per l’igiene delle persone.
In tutto questo tempo nessun provvedimento è stato preso per supplire a questo gravissimo disservizio: nessun comunicato è stato emanato per informare la cittadinanza di questo stato di emergenza e dei tempi di ripristino del servizio, nessun rifornimento con autobotte è arrivato per rimediare al problema.
Le circa 50 famiglie abbandonate a se stesse, costrette a lavarsi con le bottiglie dell’acqua minerale, procacciandosi l’acqua per ogni quotidiana esigenza, si sentono prese in giro dal Comune e, dopo 20 giorni lunghissimi, Pasqua compresa, sono esasperati!
Ricordiamo che si tratta delle stesse famiglie che dal 2012 subiscono la grande beffa di ritrovarsi l’acqua della propria condotta non potabile, quindi non usabile per l’alimentazione perché contiene un’alta percentuale di arsenico.
Da dodici anni non si è riuscito a risolvere questo problema tant’è che, non potendo utilizzare l’acqua per scopi alimentari, anche il valore dei loro immobili è pesantemente crollato.
A tutto ciò aggiungiamo anche il problema delle strade di queste frazioni che sono un colabrodo, un vero e proprio pericoloso percorso ad ostacoli. Buche riparate alla meglio con un poco di sabbia e cemento, protezioni sul ciglio della strada inesistenti in punti pericolosi, lavori eseguiti da varie imprese che non ripristinano il manto stradale originario, totale assenza di pulizia e manutenzione da parte dell’ Amministrazione (come si può bene vedere dal corredo fotografico allegato).
Sollecitiamo gli Amministratori ad intervenire con la massima urgenza per risolvere i problemi in essere, ed informare tutti i residenti, con la massima trasparenza, dell’evolversi della gravosa situazione.
Un gruppo di cittadini di queste frazioni, molto irritati, oggi mi hanno riferito di questi gravissimi problemi (che sembrano davvero assurdi nel 2024!), chiedendomi di fargli da portavoce delle loro istanze e autorizzandomi a diffondere questo stato di fatto che sono costretti a sopportare.
Da mesi ormai i governanti in carica pianificano la campagna
elettorale.
Lo fanno in solitaria, senza rispondere a nessuna delle
domande poste da chi, raccogliendo le voci di una maggioranza silenziosa della
nostra città, si è preso la briga di analizzare le situazioni, segnalando
problemi irrisolti e censurando mancanze, storture, errori e miopia
politico-amministrativa.
Da tanti anni, ormai, ci avete visto strigliare gli attuali
governanti. Lo abbiamo fatto senza mai perderci d’animo e senza timori, pur
quando ciò poteva essere impopolare, da persone oneste e disinteressate.
Abbiamo criticato la scriteriata gestione delle casse
comunali, con tasse ai massimi livelli, continuo indebitamento
dell’Amministrazione, inutile spreco del denaro pubblico sperperato anche in
feste e canzonette (fosse almeno musica classica, danza o teatro, per animare
il grande auditorium sempre chiuso). Non si investe niente nel sociale a favore
dei più bisognosi e in incentivi o sgravi fiscali per le attività produttive.
È bello distrarsi, ma il paese ha (un enorme) bisogno di dare
aiuto ai più fragili e stimolo agli intraprendenti: inclusione sociale e
lavoro, lavoro, lavoro, per intenderci. Quel lavoro che rende le persone
autonome e libere.
Invece, lor signori speculano sulle liste di collocamento e
sulla pelle dei lavoratori stagionali, cioè sulle angosce delle famiglie,
alimentandone i bisogni, invece che dar loro le opportunità che meritano.
E che dire dei pochi incarichi e posti pubblici appannaggio
dei soliti noti o dei loro familiari (basti pensare alle assunzioni al porto).
Inquieta l’abbandono in cui versano le aree pubbliche: scuole
che da anni aspettano di essere ristrutturate o climatizzate, spazi per i
bambini inesistenti o addirittura pericolosi, strade dissestate e piene di
insidie, sporcizia per terra e verde pubblico trascurato.
Non c’è stata pace per i vivi e nemmeno per i defunti,
disseppelliti dal cimitero all’insaputa dei loro cari, per far spazio ai nuovi
arrivati. Non c’è un settore dell’attività comunale su cui non si intravede la
superficialità e l’arroganza di certa politica, sempre e solo personalmente
interessata.
Abbiamo criticato il modo autocratico e autoreferenziale di
gestire ogni cosa da parte di tali signori e specie dei diarchi al governo che
tutto fanno da soli e tutti tengono sotto, mentre gli altri chinano il capo.
Si circondano solo di signorsì. Ne sappiamo qualcosa noi, ma lo
abbiamo visto anche al porto. All’unanimità, si scelse una persona che, negli
anni peggiori di sempre, ha portato al nostro paese milioni di euro e ha
bruciato ogni record, creando dal nulla nuovi spazi per la collettività.
Dopodiché, i diarchi in capo si sono presi i meriti di soldi ed onori e hanno
pescato dal nulla una anonima figura sconosciuta a tutti (ma lo conoscono bene
i diportisti), per avvantaggiare i loro amici e interessi politici, facendo
campagna elettorale (leggasi ristorante ed assunzioni).
Manca condivisione, insomma, ma anche il decoro. Non meno
importante, manca un’idea, una visione per la nostra città, per il nostro
avvenire e per i giovani. Questa di lor signori non è politica, ma clientela e
cattiva amministrazione. A conclusione di cinque lunghi anni di soprusi, il
partito dei diarchi pubblica un manifesto che fa rabbrividire ma chiarisce
anche ogni cosa. In uno zibaldone fitto, denso e verboso, si parla di tutto e
di più, ammantandosi di vari presunti risultati che, però, a ben vedere, sono
la sintesi del fallimento di chi, in Comune, spadroneggia da lustri.
Non c’è un numero, un problema risolto, un successo reale.
Cinque anni di piccola cucina, senza che siano state fatte neanche le
manutenzioni ordinarie delle strutture o delle strade. Ci aspettiamo un po’ di
“catrama” per le vie a maggio, il mese prima delle elezioni come di consueto.
Ennesima presa in giro di chi dichiara di voler respirare il futuro perché
della cittadinanza si vuole prendere anche l’aria che respira, continuandola a
soffocare.
Ed è per questo che un gruppo di volenterosi, pure distinti e
distanti da noi, sta dando corpo e sostanza a un’idea di città nuova, frutto
dell’impegno di tanti e non a uso e consumo di pochi.
Con un’anima chiara e forte alla base, condivisa da tutti,
che vuole costruire politiche che mettano le persone al centro, per aiutarle
nei momenti di debolezza e per dare loro vigore, creando coesione, lavoro e
ricchezza, per tutti. Un paese dove tutti possono farcela e trovare il loro
spazio. Coltivando l’istruzione dei più giovani e la cultura (quella vera), la
coesione sociale e le tradizioni. Nuove energie per tutti.
Uniamo quindi le forze, crescendo una comunità di persone per
bene e mettendo sincere passioni civiche avanti agli interessi di pochi. Perché
diciamocelo, siamo stati fortunati a nascere in questo Paese bellissimo e
davvero non meritiamo questa tirannia.
Ormai abbiamo visto quei tali di cosa sono capaci! È arrivato
il momento di cambiare le cose; facciamolo insieme.
Associazione politico culturale
“Roccella Bene Comune”
Fonte: la Repubblica
"È urgente un 25 aprile 2024 di liberazione dalla guerra. Cessate il fuoco ovunque". In un appello a una giornata di festa partecipata contro il governo, l'Anpi rilancia lo slogan contro la guerra, che nei giorni scorsi aveva creato polemiche a Milano.
In vista della giornata della Liberazione, l'associazione dei partigiani attacca il governo "che comprende - si legge - una destra estrema che ha le sue radici nel ventennio fascista e nelle sue nostalgie, che per questo intende cambiare la Costituzione". Una "destra estrema" - evidenzia l'Anpi - "che in vari modi tende a reprimere qualsiasi dissenso, qualsiasi protesta. Una destra estrema aggressiva, vendicativa e rivendicativa".
Rilanciando lo slogan nazionale di "Viva la Repubblica antifascista", l'Anpi attacca anche le proposte di premierato, accusando inoltre il governo Meloni di "frantumare" il Paese attraverso l'autonomia differenziata.
"Costruiamolo insieme questo 25 aprile - l'appello dei partigiani -, costruiamolo come un appuntamento straordinario a cui non si può mancare, come una insormontabile e pacifica barriera contro qualsiasi attacco alla democrazia e alle libertà. Costruiamolo insieme sventolando le bandiere del Paese migliore, la bandiera della Costituzione antifascista, la bandiera dell'Italia fondata sul lavoro e che ripudia la guerra, la bandiera di coloro dal cui sacrificio sorsero i semi di una nuova Italia. Facciamo di questo 25 aprile una giornata indimenticabile. Insieme".
Fonte: sito Reggio Tv
La Federazione Provinciale di Reggio Calabria di Fratelli d’Italia ha organizzato per Sabato 13 Aprile alle ore 15,00 - presso la Sala Consiliare del Comune di Roccella Jonica - un convegno sul tema dei flussi migratori e del fenomeno degli sbarchi, con un focus sulle politiche del Governo in materia di contrasto all’immigrazione clandestina. Una tematica, quella migratoria, costituente uno dei punti qualificanti del programma elettorale di Fratelli d’Italia.
Durante l’incontro-dibattito si discuterà del delicato contesto internazionale e delle strategie messe in campo dalla Premier Giorgia Meloni per affrontare in modo strutturale le problematiche sull’immigrazione. L’evento è organizzato nell’ambito di una campagna informativa fortemente voluta dal Responsabile nazionale del Dipartimento Nazionale Organizzazione On. Giovanni Donzelli e dalla Responsabile nazionale del Dipartimento Immigrazione On. Sara Kelany.
Introdurrà i lavori il Presidente Provinciale di Fratelli d’Italia Bruno Squillaci. A seguire gli interventi dell’On. Wanda Ferro, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno e Coordinatrice Regionale di Fratelli d’Italia e del Sen. Marco Lisei, Capogruppo in Commissione Affari Istituzionali, che faranno il punto sui provvedimenti assunti dal Governo e sui risultati che si stanno raggiungendo in virtù del grande impegno profuso.
Previsti inoltre gli interventi di Rappresentanti istituzionali e Dirigenti di Fratelli d’Italia.