Mi dispiace
molto riportare quanto segue, ossia uno spiacevole episodio che si è verificato
oggi pomeriggio davanti la mia casa a mio discapito, però mi sento obbligata
per una questione di giustizia e di tutela nei confronti delle persone
svantaggiate.
Oggi
pomeriggio per tutta la via Garibaldi è stato emanata un’ordinanza di divieto
di sosta per il passaggio del Corteo Storico;
Purtroppo sia io che mio marito siamo gravemente ammalati; mio marito in
particolare oggi si è trovato in una situazione terapeutica abbastanza
complicata per cui delle mie due autovetture, entrambe provviste di autorizzazione per parcheggio disabili, una l’ho portata fuori dalla zona
di divieto ma la seconda l’ho lasciata davanti l'abitazione in caso di una possibile emergenza
che si sarebbe potuta verificare in caso in cui le condizioni di mio marito si
aggravassero.
Nel
pomeriggio vedo attaccato al parabrezza l’avviso dei vigili urbani di dover spostare l’autovettura; tento di chiamare al numero dei vigili
per spiegargli la situazione ma non ricevo risposta; telefono quindi al Comando
Carabinieri a cui spiego la mia situazione e mi viene rassicurato che ho tutto
il diritto di lasciare la macchina parcheggiata davanti casa. Ma dopo poco però
arriva la macchina dei vigili, uno di essi mi citofona e mi invita a spostare
la macchina; spiego quindi la mia situazione e mi viene ancora ribadito della
necessità di spostarla almeno per qualche ora.
E’ dovuto
uscire mio marito dal balcone per poter fare in modo che i vigili si
rendessero conto della gravità della situazione che viviamo in famiglia e soprassedere alla loro richiesta.
Fatto sta che io non pretendo favori o privilegi da nessuno ma pretendo solo il rispetto dei diritti, avere un minimo di considerazione e non essere trattati come se contassimo poco o nulla.
Non ce l’ho
assolutamente con i vigili urbani, anzi mi scuso con il Comandante e il sig. Cancellieri che non stavano facendo altro che il loro lavoro, cosi come ringrazio i Carabinieri per avermi ascoltata e consigliata, ma sono irritata con chi emana queste ordinanze e non prevede l'eccezione e il buon senso per quelle famiglie al cui interno ci sono persone disabili o
gravemente ammalate. Le persone e le famiglie
in difficoltà sono veramente dimenticate dalle nostre istituzioni, sembriamo non esistere, c'è poca sensibilità verso le categorie più svantaggiate.
Vi
garantisco che non avrei voluto trovarmi in questa situazione, ma vorrei comunicare
a chi ci amministra che i parcheggi per disabili non sono un privilegio ma sono una necessità; vorremmo non averla questa necessità ma purtroppo il destino spesso è tiranno e nostro malgrado, nonostante i tanti diritti scritti dai codici, ci vediamo costretti a dover sperare nel buon senso e nella solidarietà degli altri che purtroppo non è sempre scontata.
Mariano e Pina Logozzo.
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