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martedì 16 gennaio 2018
E' NATA UNA NUOVA STELLA: FRANCESCO GIACCO, CAMPIONE REGIONALE DI MOTOCROSS
Si chiama Francesco Giacco, ha soli 10 anni, fa la 5° classe della scuola primaria, ma domenica 14 gennaio si è ufficialmente laureato campione regionale cadetti di motocross 2017 a seguito di una cerimonia di premiazione avvenuta presso il castello degli Dei di San Giorgio Morgeto.
Il piccolo Francesco, punta di diamante della Federazione Italiana Motocross Calabrese, ha raggiunto questo straordinario traguardo a seguito di due strepitose vittorie, nella 3° e 4° prova del campionato regionale motocross tenutosi sui circuiti di Motta San Giovanni il 17 settembre e di Roggiano Gravina (CS) l'8 Ottobre scorsi.
Quattro primi posti (due manche per prova) che hanno decretato la nascita di un nuovo talento nel panorama del motocross regionale e non solo.
Quella di Francesco è una passione per le moto nata fin dalla tenerissima età che ha maturato grazie alla capacità di sprigionare una grinta e un coraggio fuori dal comune e "la spregiudicatezza" di affrontare, con la sua "numero 20", ogni tracciato di pista sterrata, anche il più impervio.
Forse è nata una nuova stella anche se, per il momento, Francesco e la sua famiglia rimangono con i piedi per terra pur riconoscendo ed assecondando la sua grande passione vissuta oggi come gioco e divertimento; il tempo dimostrerà se il talento del promettente Francesco sarà tale da far brillare questa stella; per il momento ci congratuliamo per questo straordinario successo nella speranza domani di tifare tutti per la nascita di un nuovo campione.
In bocca al lupo.
lunedì 15 gennaio 2018
ANCORA FREQUENZA NEGATA ALLO STUDENTE DISABILE NICOLA ROMEO.
Nuovo anno e atavici problemi.
Papà Cosimo non molla, a fronte di una frequenza resa impossibile dalla scuola “buona”, e alla riapertura dalle vacanze Natalizie, si reca all’artistico di Locri con l’auspicio che la situazione ricettiva sia stata risolta, ma nulla è cambiato.
Alla luce di ciò, papà Cosimo denuncia per l’ennesima volta a tutte le massime Autorità dal Procuratore della Repubblica di Locri al Miur, dal Governatore della Calabria al Sindaco di Locri, ai dirigenti scolastici regionali e provinciali, dalle Associazioni alla Asp, e per finire al proprio Legale, illustrando una situazione vergognosa per tutte le Istituzioni, cosa che si protrae ormai da tre anni nell’indifferenza totale.
Infatti ad oggi non sono state istituite le condizioni adeguate a Nicola in quanto, mancano le seguenti figure: <
Nicola Romeo oggi è l’unico studente d’Italia che, in quanto disabile, che non può andare a scuola, quindi discriminato e privato dei suoi diritti costituzionali.
Ricorda inoltre, che la situazione si ripete ormai per il terzo anno consecutivo, infatti anche quest’anno è stato presentato regolare esposto in Procura, come negli anni precedenti.
Malgrado tutto, e nonostante il clamore mediatico nazionale che ne è seguito, questa scuola persevera nell’esclusione di uno studente disabile e non pone le condizioni contestuali ai suoi bisogni, motivi che non hanno consentito a Nicola di frequentare.
In conclusione, chiosa papà Cosimo, visto che siamo ormai a Gennaio 2018 e sono trascorsi già quattro mesi di assenze, che le Autorità prendano provvedimenti urgenti affinché Nicola possa iniziare quanto prima a frequentare il Liceo, poiché nonostante la consapevolezza in merito alle prolungate tempistiche delle quali necessita il lavoro delle stesse, Nicola non ha i tempi della giustizia.
Sembrano parole ripetute, situazioni già lette, ma senza polemica, quanto anzidetto è solo la realtà dei fatti, l’illustrazione di una condizione vergognosa rimasta irrisolta.
Noi come organismo per la tutela delle persone con disabilità, diffidiamo a voler adottare provvedimenti immediati e permanenti, evitando soluzioni tampone e/o inadeguate.
Sicuri che, chi di competenza sia disponibile per una rapida risoluzione ai fini dei diritti scolastici e costituzionali sin ora violati, penalizzando il futuro del ragazzo.
www.assoamicidinicola.it
domenica 14 gennaio 2018
UN'ALTRO SCIVOLONE, L'ENNESIMO, DEGLI AMMINISTRATORI ROCCELLESI.
Dopo la condanna del TAR al Comune di Roccella Jonica in merito al mancato servizio degli assistenti specialistici scolastici per gli studenti diversamente abili, l'Amministrazione Comunale, spudoratamente, invece di chiedere scusa per la figuraccia commessa agli occhi della Calabria e dell' Italia intera, senza un briciolo di umiltà e con la solita arroganza di sempre, si arrampica sugli specchi diramando un comunicato stampa zeppo di giustificazioni, e soprattutto puntando il dito contro il dr Alvaro, che nei suoi anni da assessore ha fatto più di quanto ha potuto nonostante l'ostruzionismo velato della governance dispotica, e contro il resto dell'opposizione che da quando è in carica non fa altro che dire e ribadire e mettere al primo posto una maggiore attenzione verso i servizi sociali, le famiglie con maggiore disagio e la difesa delle categorie più deboli.
Ma purtroppo l'amministrazione, distratta verso altre direzioni e ambizioni che non sono e non fanno gli interessi della collettività ma i soli interessi di pochi e delle loro clientele, non hanno mai ascoltato da quell'orecchio e oggi, dopo questa sentenza che sancisce il diritto inderogabile per le persone disabili agli assistenti scolastici, cercano degli alibi nel tentativo di lavarsi la coscienza da una situazione di gravissima inadempienza, insensibilità e incapacità.
Nessuno ha mai messo in discussione la generosità d'animo dell'assessore Cianflone che ha l'unica colpa di essersi allineata al pensiero unico che ha regnato dal 2000 in avanti decidendo cosa o non cosa fare in tutti quelli che sono i settori della nostra comunità.
Sicuramente il Dr. Gabriele Alvaro avrà modo di rispondere sulle sciocchezze dette contro di lui, nel frattempo riportiamo la risposta dei consiglieri di "Roccella Bene Comune" seriamente preoccupati da una situazione che sta precipitando verso l'irresponsabilità e l'indecenza che il paese di Roccella e i suoi cittadini davvero non meritano.
Tanta vergogna.
Nell'immagine una delle due proposte (quella sul fondo per gli assistenti specialistici scolastici, l'altra riguarda il fondo di solidarietà) allegate agli atti del Consiglio Comunale del 21 aprile 2017. |
Ecco lo stato d'animo che proviamo nel leggere lo scandaloso comunicato stampa della maggioranza sulla questione che l'ha vista soccombente dinanzi al TAR.
Vergogna per il protrarsi di un inaccettabile atteggiamento di assoluto scherno nei confronti dei cittadini roccellesi e soprattutto delle famiglie interessate dalla suddetta sentenza.
Vergogna per non aver letto una sola parola di scuse e autocritica proveniente dall'amministrazione, in una delle più censurabili pagine politiche di cui questa si sia resa protagonista.
C'è da supporre che se non fosse stato per il nostro precedente comunicato stampa, gli amministratori non avrebbero sentito il bisogno di intervenire per dare delle spiegazioni a discolpa del loro discutibile atteggiamento.
Ci chiediamo a cosa serva sventolare il proprio impegno nel sociale se poi nel concreto, si rimane indifferenti e superbi difronte a situazioni delicate ed eclatanti come quella in oggetto.
Nonostante l'evidenza di una condotta politicamente e giuridicamente illegittima, la maggioranza, in preda all'isteria e in un perfetto stile votato all'arroganza, sparge a piene mani le solite menzogne e lancia ingiustificate accuse verso l'operato dell'opposizione.
Tralasciando le parte tecnica affrontata mirabilmente in più occasioni dal genitore della bambina, vogliamo riportare alla labile memoria degli amministratori che questi avevano avuto vari incontri con i genitori dei bambini disabili interessati all'assistenza scolastica, anche in sedi istituzionali.
In quelle occasioni si era tentato invano di risolvere in maniera bonaria la vicenda, ricevendo per tutta risposta, un atteggiamento di sorda indifferenza, che ha portato al ricorso al TAR.
E quindi di quale sensibilità stiamo parlando?
Di quella che ha portato l'Amministrazione a negare illegittimamente l'assistenza specialistica, per non creare un precedente nel Comune, con il rischio che tutte le famiglie interessate potessero "pretendere" di vedersi riconosciuti gli stessi diritti???
O la sensibilità con cui essa ha arbitrariamente diminuito il monte ore, venendo duramente bacchettata dal TAR?
O forse stiamo parlando della sensibilità che ha impedito all'Amministrazione, che pure operava nel pieno esercizio della funzione pubblica, di verificare per tempo debito la mancanza dei certificati e di chiederne una doverosa integrazione?
Conoscendo bene il modo di fare degli amministratori non abbiamo speranze di una leale ammissione di colpa e di una consequenziale richiesta di scuse alle famiglie interessate; tuttavia restiamo in attesa di conoscere l'esito dell'indagine interna che l'amministrazione ha dichiarato di aver avviato, per capire come sia possibile che atti di fondamentale importanza, come certificati medici ASP, possano smarrirsi tra i meandri degli uffici comunali.
A tal proposito, qualora fosse vero che sia stato avviato un procedimento di indagine interna, chiediamo di essere tenuti al corrente di ogni informazione utile a capire di chi sia la responsabilità di una così grave inadempienza.
Registriamo con amarezza che l'ormai usuale metodologia che gli amministratori utilizzano nella dialettica politica per coprire i propri fallimenti sia l'utilizzo della menzogna, come quella scritta a suggello del loro vergognoso comunicato stampa, secondo cui, delle nostre proposte di istituire un fondo di solidarietà per l'assistenza scolastica ai disabili, non vi è alcuna traccia agli atti del Comune.
Ecco la madre di tutte le falsità, emblema dello stile di questa amministrazione!
Falsità puntualmente smentita, per citarne una, dalla deliberazione n. 19 di consiglio comunale del 21.04.17, di cui qui riportiamo uno stralcio, e precisamente la pag. 10, ma che invitiamo a leggere integralmente al sito:
Crediamo che la nostra proposta non sarebbe passata inosservata ai componenti della maggioranza se invece che dedicarsi ai propri comodi durante i consigli comunali, decidessero di dimostrare attenzione e coinvolgimento per un momento fondamentale della vita politica del nostro paese.
I consiglieri Riitano, Melcore, Chiefari.
venerdì 12 gennaio 2018
LA TESTIMONIANZA DI MAX DE ALOE, UNO DEI TANTI MUSICISTI NON PAGATI DALL'ASSOCIAZIONE CULTURALE JONICA
" Ricordo che siamo in moltissimi musicisti a non essere mai stati pagati dal festival di Roccella Jonica in varie edizioni.
Siamo decine e decine e decine presi in giro, rimpallati da anni e mai pagati per il loro lavoro. E molti sono anche i musicisti stranieri.
Siamo venuti a Roccella felici di suonare in un festival prestigioso e in una terra meravigliosa e accogliente come la Calabria.
Siamo ricorsi prima al buon senso, poi a media e poi anche agli avvocati ma non siamo mai stati pagati per il nostro lavoro.
Per me questo Festival potrà risorgere solo quando avrà il coraggio di ammettere i propri errori e le proprie gravissime mancanze.
Non so neanche come la Regione e il Comune possa continuare a sostenere un festival che non ha mai fatto ammenda di ciò.
Gli abitanti di Roccella, i calabresi tutti, popolo di cui ho stima assoluta e nel quale ritrovo le radici della mia famiglia, dovrebbero prima di tutto cercare un risanamento nei fatti di questo festival e non accettare che il Roccella sia ormai considerato da molti come sinonimo di luogo dove la legalità e la lealtà di un rapporto di lavoro vacillano.
Che solo sulla carta si sia cambiata l'associazione che lo dirige e che ciò impedisca il pagamento degli arretrati è solo una mera scusa, e lo sappiamo tutti.
Aspettiamo, dopo molti anni, con tutti i diritti di un lavoratore che fa il proprio lavoro, di essere retribuiti e di ricevere delle scuse formali".
Max de Aloe
Siamo decine e decine e decine presi in giro, rimpallati da anni e mai pagati per il loro lavoro. E molti sono anche i musicisti stranieri.
Siamo venuti a Roccella felici di suonare in un festival prestigioso e in una terra meravigliosa e accogliente come la Calabria.
Siamo ricorsi prima al buon senso, poi a media e poi anche agli avvocati ma non siamo mai stati pagati per il nostro lavoro.
Per me questo Festival potrà risorgere solo quando avrà il coraggio di ammettere i propri errori e le proprie gravissime mancanze.
Non so neanche come la Regione e il Comune possa continuare a sostenere un festival che non ha mai fatto ammenda di ciò.
Gli abitanti di Roccella, i calabresi tutti, popolo di cui ho stima assoluta e nel quale ritrovo le radici della mia famiglia, dovrebbero prima di tutto cercare un risanamento nei fatti di questo festival e non accettare che il Roccella sia ormai considerato da molti come sinonimo di luogo dove la legalità e la lealtà di un rapporto di lavoro vacillano.
Che solo sulla carta si sia cambiata l'associazione che lo dirige e che ciò impedisca il pagamento degli arretrati è solo una mera scusa, e lo sappiamo tutti.
Aspettiamo, dopo molti anni, con tutti i diritti di un lavoratore che fa il proprio lavoro, di essere retribuiti e di ricevere delle scuse formali".
Max de Aloe
LA RISPOSTA DELLA RIITANO ALLE ACCUSE GRATUITE DEL SINDACO CERTOMA'.
Il fatto tanto per capirci: Nei giorni scorsi la presidente dell'associazione Italiana Musicisti di Jazz, insieme e un nutrito gruppo di musicisti che in passato hanno suonato al festival jazz di Roccella Jonica senza ricevere il dovuto compenso, hanno scritto e resa pubblica una lettera aperta al presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, spiegandogli la situazione deplorevole verificatasi negli ultimi anni di gestione del festival jazz da parte dell'associazione culturale jonica (oggi, dopo la morte del suo presidente, sciolta lasciando una marea di debiti...), della loro prestazione artistica a Roccella senza ricevere i dovuti compensi e spesso neanche i rimborsi spese.
Una lettera anticipata nei mesi precedenti da un terremoto mediatico assolutamente negativo per l'immagine di Roccella Jonica con artisti che si sono "sfogati" nel web delusi dal trattamento subito dagli organizzatori del festival jazz che hanno usufruito della loro prestazione musicale senza pagargli un minimo di cachè concordato. Una delusione manifestata dai più con l'ammonimento che "mai metteranno più piede dalle nostre parti".
All'indomani della lettera inviata dalla sig.ra Montellanico al Governatore della Calabria fa seguito quella del sindaco (o di chi ne fa le veci...) che attacca e accusa, in maniera gratuita e ingiustificata, l'ing. Vanessa Riitano perché ritiene che sia lei la causa scatenante (menomale dico io...) di questo scandalo perpetrato per anni dall'associazione culturale jonica.
Nel pubblicare di seguito la risposta della consigliera Riitano, manifesto nei suoi confronti tutto il mio sostegno, la fiducia e vicinanza, esortandola a continuare nel suo nobile lavoro di verità verso una triste pagina (e purtroppo di pagine tristi ce ne sono tante altre di questa maggioranza amministrativa...) di avvenimenti disdicevoli avvenuti a Roccella Jonica.
Vanessa Riitano, capogruppo di minoranza della Lista “Roccella Bene Comune”, replica al Sig.Sindaco.
Nella sua risposta/non risposta del 3 gennaio u.s. alle legittime istanze del Presidente del MIdJ, Sig.ra Ada Montellanico, finalizzate ad individuare una soluzione all’annosa quanto spiacevole vicenda del quadro debitorio legato al Festival Jazz di Roccella Jonica, vedendomi nuovamente “tirata in ballo” (nonostante non abbia io contratto nè dato causa ad alcun debito con musicisti, lavoratori, maestranze, strutture ricettive ecc.), intendo in questa sede rivendicare il diritto della minoranza di esperire ogni iniziativa che possa contribuire a far emergere il problema in tutta la sua gravità e tentare di offrire qualche proposta per risolverlo nel modo più soddisfacente e giusto possibile per coloro che rappresentano i veri soggetti danneggiati dalla vicenda, che non sono nè la maggioranza di governo, nè la minoranza, bensì coloro che hanno prestato la loro opera artistica, professionale e lavorativa “fidandosi” delle promesse e dei contratti sottoscritti dagli organizzatori della manifestazione.
Singolare che Lei oggi prenda le distanze da una situazione che, a suo dire, non lo riguarderebbe minimamente, considerato
che tale manifestazione ha sempre visto il coinvolgimento dello stesso Comune di Roccella Jonica come "Ente Patrocinatore” mediante un'elargizione di contributi pubblici senza precedenti.
Per quanto mi riguarda, l’iniziativa che ho portato avanti, né segreta né illegittima, tantomeno speculativa, era infatti finalizzata unicamente a sopperire ad una macroscopica sottovalutazione del problema da parte della maggioranza da Lei rappresentata.
A fronte di numerosi artisti (e non solo) che hanno dichiarato di non essere stati pagati dagli organizzatori della manifestazione, da consigliere di minoranza ho ritenuto e ritengo doveroso approfondire la questione e cercare soluzioni alternative all’assordante silenzio della maggioranza. Nel contesto, appare davvero risibile e gratuita l’esibizione a mò di prova di una mia email privata, scambiata con un gruppo di artisti, additata come testimonianza di chissà quali complotti e manovre segrete.
Sarebbe stato invece opportuno, anziché imbastire una puerile operazione di intelligence con i suoi collaboratori, che fosse definitivamente chiarito il motivo degli anticipi di cassa e delle laute sponsorizzazioni (queste ultime fino al 2016) elargite impunemente a più riprese agli organizzatori di una manifestazione, che già da diversi anni non provvedevano integralmente al pagamento delle dovute spettanze di artisti, maestranze e quant’altro.
Ci si chiede piuttosto se il Comune, visto il suo longevo patrocinio organizzativo e finanziario al festival, si sia mai preoccupato di verificare la situazione finanziaria e contabile nella quale si trovavano ormai da tempo le varie associazioni e/o fondazioni facenti capo agli organizzatori del festival al momento in cui queste chiedevano e ottenevano dal Comune di Roccella Ionica i vari contributi.
È troppo facile oggi prendere le distanze dai debiti del Jazz dimenticandosi che tali debiti appaiono non giustificati, nè giustificabili, soprattutto in considerazione degli ingentissimi contributi pubblici di cui è stata da sempre beneficiaria la manifestazione.
Sul piano della responsabilità politica non si può fare a meno di rilevare come vi sia in parte una sostanziale identità tra alcuni componenti delle associazioni ed enti organizzatori del festival ed alcuni componenti della maggioranza di governo della nostra cittadina.
Non si comprende, dunque, da chi o da cosa Lei stia oggi prendendo le distanze, visto il rapporto politico e fiduciario che si intreccia con legami familiari e si protrae da anni con gli organizzatori della manifestazione fin dall’epoca in cui i debiti si sono generati.
E’ molto comodo, ne convengo, dichiararsi all'occorrenza fieri ereditieri della capacità politica di qualcuno, ma questo mal si concilia con la presa di distanza e/o con le dichiarazioni di assoluta estraneità rispetto alle vicende suddette che Lei oggi, tardivamente, si sta “affannando" a manifestare.
Vanessa Riitano
mercoledì 10 gennaio 2018
RINGRAZIAMENTO “BEFANA INSIEME ALL’U.N.I.T.A.L.S.I. “
La luce-guida della stella cometa ha portato l’Unitalsi, Sottosezione di Locri, a far festa per la manifestazione del Signore agli uomini, a Caulonia Centro, un paese carico di storia, sulle amene colline affacciate sul mare Jonio.
Il paese non è ricco soltanto di belle ed antiche tradizioni, che i suoi abitanti fieramente custodiscono, ma di cuori ospitali, che, orgogliosamente, fanno a gara nel profondere amorevole accoglienza al forestiero e, soprattutto, al debole.
L’Unitalsi, con tanti amici in carrozzina, supportata dagli ormai inseparabili fratelli Vigili del Fuoco di Reggio Calabria e Siderno (che da anni, appunto, nei vari centri della Locride, seguono i nostri spostamenti, per regalare una particolare giornata dell’Epifania a quanti, di particolare, hanno soltanto la sofferenza e la solitudine), è arrivata nella splendida piazza del centro storico, dove, circondata da antichi palazzi, sorge la Chiesa Matrice.
La chiesa, dedicata all’Assunta (che custodisce la reliquia e la statua del miracolosissimo Santo Patrono, Ilarione della Palestina), sorridendoci dalle sue rosse cupole bizantine, ci spalancava le braccia, per accoglierci, attraverso l’ingresso aperto sull’artistico e monumentale sepolcro dei Carafa, in un’atmosfera carica d’amore, per le mille stelle di Natale dell’addobbo che, con le loro corolle aperte e fiammeggianti, rimandavano ai cuori di chi, in mille modi, aveva preparato il tutto.
Un bellissimo presepe, poi, ci ha, magicamente, trasportati a Betlemme, facendoci rivivere lo stupore dei pastori, che, avvertiti dall’Angelo, erano accorsi davanti a quel Bambino, incarnazione dell’amore e della misericordia di Dio per l’uomo.
Ringraziare il giovane Vice Parroco, don Rocco Agostino, commosso testimone della toccante esperienza vissuta nel suo primo viaggio a Lourdes; don Giovanni Piscioneri, assistente unitalsiano e don Giovanni Coniglio, che ha concelebrato l’Eucarestia; i giovani del coro; la comunità parrocchiale; i tanti cittadini che hanno contribuito a preparare, poi, per tutti, un sontuoso (e saporito, anche perché condito con l’olio dell’amore) bouffet; il Sindaco, la giovane giunta; le autorità civili impegnate da giorni per la buona riuscita di ogni cosa (anche a procurare una giornata di sole tra le ultime cariche di pioggia e di vento), ci sembra riduttivo e quasi offensivo, per chi dimostra di aver fatto suo il messaggio divino e, come i Magi, offre i suoi doni al Salvatore riconosciuto nei fratelli.
Un augurio, invece, per questo nuovo anno e per quello a venire, agli amici venuti da fuori, a tutti i Cauloniesi ed a noi unitalsiani: possa la Vergine Madre donarci la capacità di capire ciò che il Figlio Suo ci dirà e la forza di mettere in pratica ogni Suo desiderio, sì da cambiare strada e, come i Magi, mutare percorso di vita, dopo aver avuto la gioia e la grazia d’aver incontrato il Signore!!
Allora: Buon 2018 e … “alla prossima”, … Vi aspettiamo, tutti, sui nostri treni verso Lourdes … Fatima … Betlemme …!!
sabato 6 gennaio 2018
IL T.A.R. FA EMERGERE BUGIE E OMISSIONI DI UN ASSESSORATO INCOMPETENTE E DI UN'AMMINISTRAZIONE ASSENTE.
Apprendiamo con grande soddisfazione la notizia della vittoria del ricorso al TAR contro il Comune di Roccella Ionica da parte di una famiglia che si è vista riconoscere il diritto ad ottenere assistenza specialistica scolastica per la propria figlia disabile.
Tale ricorso si è reso necessario perché l'amministrazione comunale, ignorando la legge, si è sempre opposta all'erogazione di questo sevizio.
Dapprima accampando scuse di non provata e anzi contraddetta incapienza economica e dopo, mentendo sulla mancata ricezione degli atti e dei documenti previsti da parte dell'istituzione scolastica.
Ci saremmo aspettati dagli amministratori e soprattutto dall'Assessore alle Politiche Sociali, quantomeno delle parole di scusa.
E invece nulla.
Un silenzio assordante che tradisce il tentativo di sottacere una condizione evidente agli occhi di tutti: una maggioranza sorda e cieca di fronte alla voce dei più deboli, alla difesa dei diritti inalienabili delle persone e a tutto ciò che non orbita attorno ai suoi interessi.
Abbiamo assistito a riprovevoli bugie, gravissima confusione e doloso ostruzionismo tra i meandri degli uffici comunali, davanti alle telecamere e, cosa ancor più biasimevole, nelle sedi istituzionali di Giunta e Consiglio Comunale.
Proprio in sede di Consiglio Comunale, la minoranza ha sollevato più volte la questione, portandola all'attenzione dell'Assessore alle Politiche Sociali e proponendo, senza alcun riscontro positivo, la costituzione di un fondo di solidarietà che andasse a integrare i finanziamenti provinciali a favore dell'assistenza specialistica per tutta la durata dell'anno scolastico.
Ci si chiede, giunti a questo punto, a cosa serva un ufficio ed un Assessore alle Politiche Sociali se poi devono verificarsi tali vergognose inadempienze.
In tutta questa vicenda, è emerso che l'Amministrazione si è resa protagonista di una condotta antigiuridica, superficiale, illegittima e immorale. Negligenze ancora più gravose in quanto sostenute dalla completa ignoranza delle specifiche norme e leggi in materia, oltre che dal tentativo di nascondere la verità al fine di ottenere un risparmio ai danni di una bambina disabile.
Quando poi, quasi in contemporanea, non si badava al risparmio per erogare cifre a cinque zeri per altre ragioni, evidentemente prioritarie secondo l'Amministrazione.
In entrambi i casi riteniamo gli amministratori gravemente colpevoli politicamente ed eticamente deplorevoli.
Auspichiamo che questi rivolgano alle famiglie dei bambini disabili interessati le più sincere scuse per i disagi arrecati e i danni apportati in termini di chance di miglioramento che è stata loro negata.
Nel contempo, invitiamo l'Assessore in questione ad una profonda riflessione, politica oltre che professionale, sul proprio operato, valutando le serie conseguenze a cui ciò dovrebbe portare.
Rimane la soddisfazione per il lieto epilogo della vicenda.
Confidiamo nella speranza che da oggi, questa bimba e tutti gli altri bambini interessati da questa sentenza troveranno garanzia e tutela dei loro diritti.
Perché qualcuno, pur non essendo "Dottore in scienze giuridiche" ma un semplice genitore, ha dimostrato più conoscenza nel merito di tutti gli amministratori messi insieme, lottando e vincendo una battaglia di civiltà contro chi avrebbe dovuto difendere dei diritti invece che ignorarli.
Diritti fondamentali che il Comune è chiamato a garantire autonomamente e che non sono soggetti a discrezionalità decisionali ma che per un obbligo di legge devono essere concretamente garantiti, per non incorrere in vicende simili a questa.
In qualità di consiglieri comunali, ci rammarichiamo per l'atteggiamento tenuto dagli amministratori in questa circostanza ed esprimiamo vicinanza e solidarietà alla famiglia della bambina disabile, nella speranza che in futuro situazioni del genere non vengano più a verificarsi.
I consiglieri comunali: Riitano, Melcore, Chiefari, Alvaro
Tale ricorso si è reso necessario perché l'amministrazione comunale, ignorando la legge, si è sempre opposta all'erogazione di questo sevizio.
Dapprima accampando scuse di non provata e anzi contraddetta incapienza economica e dopo, mentendo sulla mancata ricezione degli atti e dei documenti previsti da parte dell'istituzione scolastica.
Ci saremmo aspettati dagli amministratori e soprattutto dall'Assessore alle Politiche Sociali, quantomeno delle parole di scusa.
E invece nulla.
Un silenzio assordante che tradisce il tentativo di sottacere una condizione evidente agli occhi di tutti: una maggioranza sorda e cieca di fronte alla voce dei più deboli, alla difesa dei diritti inalienabili delle persone e a tutto ciò che non orbita attorno ai suoi interessi.
Abbiamo assistito a riprovevoli bugie, gravissima confusione e doloso ostruzionismo tra i meandri degli uffici comunali, davanti alle telecamere e, cosa ancor più biasimevole, nelle sedi istituzionali di Giunta e Consiglio Comunale.
Proprio in sede di Consiglio Comunale, la minoranza ha sollevato più volte la questione, portandola all'attenzione dell'Assessore alle Politiche Sociali e proponendo, senza alcun riscontro positivo, la costituzione di un fondo di solidarietà che andasse a integrare i finanziamenti provinciali a favore dell'assistenza specialistica per tutta la durata dell'anno scolastico.
Ci si chiede, giunti a questo punto, a cosa serva un ufficio ed un Assessore alle Politiche Sociali se poi devono verificarsi tali vergognose inadempienze.
In tutta questa vicenda, è emerso che l'Amministrazione si è resa protagonista di una condotta antigiuridica, superficiale, illegittima e immorale. Negligenze ancora più gravose in quanto sostenute dalla completa ignoranza delle specifiche norme e leggi in materia, oltre che dal tentativo di nascondere la verità al fine di ottenere un risparmio ai danni di una bambina disabile.
Quando poi, quasi in contemporanea, non si badava al risparmio per erogare cifre a cinque zeri per altre ragioni, evidentemente prioritarie secondo l'Amministrazione.
In entrambi i casi riteniamo gli amministratori gravemente colpevoli politicamente ed eticamente deplorevoli.
Auspichiamo che questi rivolgano alle famiglie dei bambini disabili interessati le più sincere scuse per i disagi arrecati e i danni apportati in termini di chance di miglioramento che è stata loro negata.
Nel contempo, invitiamo l'Assessore in questione ad una profonda riflessione, politica oltre che professionale, sul proprio operato, valutando le serie conseguenze a cui ciò dovrebbe portare.
Rimane la soddisfazione per il lieto epilogo della vicenda.
Confidiamo nella speranza che da oggi, questa bimba e tutti gli altri bambini interessati da questa sentenza troveranno garanzia e tutela dei loro diritti.
Perché qualcuno, pur non essendo "Dottore in scienze giuridiche" ma un semplice genitore, ha dimostrato più conoscenza nel merito di tutti gli amministratori messi insieme, lottando e vincendo una battaglia di civiltà contro chi avrebbe dovuto difendere dei diritti invece che ignorarli.
Diritti fondamentali che il Comune è chiamato a garantire autonomamente e che non sono soggetti a discrezionalità decisionali ma che per un obbligo di legge devono essere concretamente garantiti, per non incorrere in vicende simili a questa.
In qualità di consiglieri comunali, ci rammarichiamo per l'atteggiamento tenuto dagli amministratori in questa circostanza ed esprimiamo vicinanza e solidarietà alla famiglia della bambina disabile, nella speranza che in futuro situazioni del genere non vengano più a verificarsi.
I consiglieri comunali: Riitano, Melcore, Chiefari, Alvaro
giovedì 4 gennaio 2018
Lotta al cancro, una ricerca italiana scopre il segreto della "droga" dei tumori
Fonte: https://www.msn.com/
Un gruppo di ricerca della Columbia University di New York guidato dall'italiano Antonio Iavarone ha scoperto il "generatore di energia" dei tumori.
Si tratta di una vera e propria "droga" per le masse cancerose, un motore molecolare dal quale esse dipendono per attingere una continua "ricarica".
Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature, consentirà di contrastare i tumori attraverso l'utilizzo di farmaci già esistenti.
Un team di ricerca made in Italy - Oltre a Iavarone, uno dei più celebri "cervelli fuggiti" all'estero, fanno parte del gruppo di ricerca newyorkese anche altri italiani: Anna Lasorella (ricercatrice presso la Columbia), Stefano Pagnotta, Luciano Garofano e Luigi Cerulo (che lavorano fra la Columbia e l'Università del Sannio a Benevento).
I primi indizi dell'esistenza di un meccanismo di "ricarica energetica" del tumore risalgono al 2012. All'epoca lo stesso Iavarone, assieme ad Anna Lasorella, aveva identificato una proteina che non esiste in natura e che nasce dalla fusione di altre due proteine, chiamate FGFR3 e TACC3.
Tutta colpa di una proteina - Dalle analisi di laboratorio era emerso che la proteina di fusione agiva come una sorta di "droga" capace di scatenare il tumore, di alimentarlo e di legarlo a sé, rendendolo completamente dipendente.
Il meccanismo era stato osservato nel più aggressivo tumore del cervello, il glioblastoma, e si sospettava che potesse essere alla base di molte altre forme di tumore. A distanza di cinque anni è arrivata la conferma: "Adesso sappiamo che questa fusione genica è una delle più frequenti in tutte le forme di tumore", ha spiegato Iavarone.
"E' un fenomeno generale e sono già partite in Francia le prime sperimentazioni di farmaci in grado di bloccare la fusione genica", ha sottolineato lo scienziato. "E' possibile affermarlo - ha aggiunto - perché adesso è noto il meccanismo che alimenta il motore e che è legato al funzionamento delle centraline energetiche delle cellule, i mitocondri".
Un gruppo di ricerca della Columbia University di New York guidato dall'italiano Antonio Iavarone ha scoperto il "generatore di energia" dei tumori.
Si tratta di una vera e propria "droga" per le masse cancerose, un motore molecolare dal quale esse dipendono per attingere una continua "ricarica".
Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature, consentirà di contrastare i tumori attraverso l'utilizzo di farmaci già esistenti.
Un team di ricerca made in Italy - Oltre a Iavarone, uno dei più celebri "cervelli fuggiti" all'estero, fanno parte del gruppo di ricerca newyorkese anche altri italiani: Anna Lasorella (ricercatrice presso la Columbia), Stefano Pagnotta, Luciano Garofano e Luigi Cerulo (che lavorano fra la Columbia e l'Università del Sannio a Benevento).
I primi indizi dell'esistenza di un meccanismo di "ricarica energetica" del tumore risalgono al 2012. All'epoca lo stesso Iavarone, assieme ad Anna Lasorella, aveva identificato una proteina che non esiste in natura e che nasce dalla fusione di altre due proteine, chiamate FGFR3 e TACC3.
Tutta colpa di una proteina - Dalle analisi di laboratorio era emerso che la proteina di fusione agiva come una sorta di "droga" capace di scatenare il tumore, di alimentarlo e di legarlo a sé, rendendolo completamente dipendente.
Il meccanismo era stato osservato nel più aggressivo tumore del cervello, il glioblastoma, e si sospettava che potesse essere alla base di molte altre forme di tumore. A distanza di cinque anni è arrivata la conferma: "Adesso sappiamo che questa fusione genica è una delle più frequenti in tutte le forme di tumore", ha spiegato Iavarone.
"E' un fenomeno generale e sono già partite in Francia le prime sperimentazioni di farmaci in grado di bloccare la fusione genica", ha sottolineato lo scienziato. "E' possibile affermarlo - ha aggiunto - perché adesso è noto il meccanismo che alimenta il motore e che è legato al funzionamento delle centraline energetiche delle cellule, i mitocondri".
martedì 2 gennaio 2018
AUGURI DI PRONTA GUARIGIONE AL GIORNALISTA PAOLO POLLICHIENI
Il direttore del Corriere della Calabria, Paolo Pollichieni, il 26 dicembre scorso, è stato colto da malore e ricoverato all'Ospedale Civile di Locri.
Le sue condizioni risultano stabili seppur non sia stato sottoposto a nessun intervento chirurgico (cosi come riferisce la testata giornalistica online da lui diretta).
Verso il dr. Pollichieni ho sempre avuto molta stima e ammirazione per il suo modo di fare giornalismo e per il coraggio nell'affrontare temi caldi e difficili di attualità della nostra martoriata Calabria.
Da questo semplice blog parte il mio augurio di pronta guarigione e un presto ritorno in redazione a continuare nel suo straordinario lavoro di chiara informazione.
Le sue condizioni risultano stabili seppur non sia stato sottoposto a nessun intervento chirurgico (cosi come riferisce la testata giornalistica online da lui diretta).
Verso il dr. Pollichieni ho sempre avuto molta stima e ammirazione per il suo modo di fare giornalismo e per il coraggio nell'affrontare temi caldi e difficili di attualità della nostra martoriata Calabria.
Da questo semplice blog parte il mio augurio di pronta guarigione e un presto ritorno in redazione a continuare nel suo straordinario lavoro di chiara informazione.
lunedì 1 gennaio 2018
IL COMUNE DI ROCCELLA CONDANNATO SULLA MANCATA ASSEGNAZIONE DEGLI ASSISTENTI SPECIALISTI SCOLASTICI
Una sentenza scontata ma esemplare quella decisa e diramata il 30 dicembre scorso dal TAR di Reggio Calabria che ha condannato il Comune di Roccella Jonica a risarcire una bambina disabile per non aver garantito l'assistenza specialistica scolastica nell'anno scolastico 2015/16 (Il TAR condanna il Comune ad assegnare un assistente ad personam per dieci ore settimanali nell'anno scolastico 2016/17 o nei successivi sino all'approvazione del nuovo piano educativo personalizzato; inoltre condanna il Comune a corrispondere alla parte ricorrente la somma di €.500,00, a titolo di danno non patrimoniale, per ogni mese o frazione corrispondente di mancata erogazione del servizio...)
Una sentenza (che arriva dopo un primo Decreto Cautelare del 22 febbraio scorso che aveva imposto al Comune l'immediata assegnazione degli assistenti scolastici per gli studenti portatori d'handicap) che condanna il Comune di Roccella Jonica per non aver osservato l'articolo 13 comma 3 della legge n.104 del 1992 che dispone che nelle scuole di ogni ordine e grado c'è l'obbligo da parte degli enti locali di fornire l'assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap fisici o sensoriali, sono garantite attività di sostegno mediante l'assegnazione di docenti specializzati.
Una sentenza che ricopre di vergogna il Comune di Roccella Jonica non solo per l'inosservanza della legge ma soprattutto per la mancanza di civiltà e sensibilità nell'affrontare un argomento cosi delicato ed essenziale nei confronti delle categorie più deboli della nostra comunità.
Un servizio mai preso in seria considerazione dagli incapaci amministratori di Roccella Jonica, che hanno trattato l'argomento sempre con gravissima superficialità e menefreghismo, tant'è che dal 2011 in avanti, il Comune, per non perdere il contributo dell' Ente Provincia, riservato specificatamente per gli assistenti specialistici per tutto l'anno scolastico, ha ripiegato effettuando dei semplici progetti di qualche settimana a fine anno scolastico che di certo non potranno mai sostituire l'essenzialità degli assistenti specialistici dell'assistenza e della comunicazione per tutto l'anno scolastico indispensabili per gli alunni portatori di handicap per il dovuto supporto all'apprendimento e allo studio.
Una sentenza che dovrebbe costituire un manifesto ed essere impugnata da tutte quelle famiglie che si vedono ledere il diritto allo studio per i loro figli diversamente abili.
Chi volesse consultare l'esemplare sentenza del TAR di Reggio Calabria contro il Comune di Roccella Jonica può richiedermela tramite i soliti canali (mail niko.25@hotmail.it oppure tramite messaggio facebook).
Di seguito riporto le considerazioni e la testimonianza del sig. Domenico Attolino che, insieme al suo avvocato difensore Bruno Verdiglione, è l'artefice di questa importantissima "vittoria di civiltà", colui che ha proposto il ricorso al Tar contro il Comune di Roccella Jonica per la mancanza del servizio scolastico e l'inosservanza delle disposizioni di legge; la persona che, purtroppo, per oltre un anno ha dovuto subire le bugie di "una difesa" che ha portato in tribunale deduzioni assolutamente assurde ed inconcludenti.
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Senza voler rinunciare nel rilevare come la difesa tecnica del Comune, curata dall’avvocato Capogreco, abbia letteralmente “sbagliato il tiro” in sede di memorie difensive (vedasi infra sentenza), ciò che mi preme maggiormente sottolineare è il fatto che per difendere l’Amministrazione Comunale di Roccella Jonica nel mancato adempimento di un dovere tassativo nei confronti dei diritti inviolabili di una scolara disabile, diritti non solo garantiti dalla Costituzione ma anche dal Diritto Internazionale recepito ed attuato nello Stato Italiano, si sia fatto ricorso alla menzogna, sostenendo il falso quando è stata affermata l’inesistenza e/o la mancata comunicazione al Comune da parte della Scuola di atti e documenti necessari all’istruttoria amministrativa del pubblico servizio di assistenza specialistica scolastica ai disabili e del suo conseguente mancato raggiungimento del risultato oggettivo in termini di numero di ore settimanali senza colpe del Comune.
La difesa resistente ha fallito in termini di Diritto e, ancor più grave, in termini di Etica. Ma le menzogne non si sono limitate ai soli meandri delle aule giudiziarie del Tribunale, la stesse falsità affermate dalla difesa sono state dette pubblicamente nel corso di un intervento televisivo su TeleMia da parte dell’Assessore alle Politiche Sociali Avv. Alessandra Cianflone a seguito della notizia giornalistica del TG sull’adozione del Decreto Cautelare d’Urgenza emanato dal TAR di Reggio Calabria contro il Comune di Roccella Jonica avente come oggetto il servizio di assistenza specialistica scolastica nei confronti della bambina disabile.
Citando le parole usate dall’Assessore, è stato dalla stessa pubblicamente affermato che nel caso specifico sono mancate le doverose comunicazioni da parte della scuola al Comune in termini di atti, documenti e certificati.
E’ stato detto che il Comune non è censurabile, anzi, ha fatto molto di più, bandendo un concorso pubblico per il conferimento di incarichi di assistenza scolastica, ed al contempo nel corso dell’intervista è stata sminuita la valenza giuridica del Decreto Cautelare a carico del Comune e dell’altissimo valore delle finalità perseguite dallo Stato mediante il sistema di Leggi sull’handicap e l’inclusione scolastica.
Noi, invece, abbiamo prodotto e dimostrato l’esistenza di una ricevuta di consegna in data 12 aprile 2016 dalla quale si evince la trasmissione da parte della Scuola al Comune di Roccella Jonica del certificato con il quale l’A.S.P. ha indicato la necessità di assegnazione dell’educatore ad personam per dieci ore settimanali.
La trasmissione da parte della Scuola degli atti e delle certificazioni riguardanti il Piano di Diritto allo Studio con particolare riferimento ai certificati dell’ASP per gli scolari disabili, e la corretta ricezione degli stessi da parte del Comune è avvenuta ed è stata documentata e provata!… forse qualcuno confidava sulle proprie posizioni dominanti affinché tali prove rimanessero occultate, almeno
per quanto riguarda gli archivi comunali?... ai posteri l’ardua sentenza.
E poi, letti i contenuti della Sentenza che ha bacchettato ampiamente le condotte antigiuridiche tenute dal Comune in questa vicenda, non vale la pena nemmeno di chiamare a confutazione le corrette e normali procedure amministrative spiegate al pubblico di TeleMia dall’Assessore Cianflone nell’intervista a Fatti e Misfatti del 28/03/2017, dettate dalla stessa in barba ad una molteplicità di principi Costituzionali e Legislativi afferenti la Pubblica Amministrazione.
Sul punto, il Tribunale Amministrativo ha smentito tutto e tutti: la trasmissione di tutti gli atti da parte della Scuola al Comune c’è stata e l’esclusiva diretta competenza, anche in termini di copertura finanziaria per l’erogazione della totalità del servizio di assistenza scolastica ai disabili nelle scuole di primo grado (materne, elementari e medie) è da sempre stata del Comune che la deve prevedere e programmare senza che abbiano rilevanza inverosimili incapienze economiche.
Già, inverosimili, viste e considerate le erogazioni di fiumi di denaro dalle casse comunali per sponsorizzare una squadra di calcio, tanto per fare un esempio e mi fermarei qui, non trascurando poi le “lacrime di coccodrillo” versate in Consiglio Comunale sulle spese sostenute per garantire i diritti sacrosanti all’inclusione scolastica dei disabili; poca roba a confronto della cifra a cinque zeri elargita dal Comune per mantenere il carrozzone calcistico roccellese. Inoltre, la Provincia o Città Metropolitana, per questo settore eroga in favore dei Comuni un semplice contributo e non l’intera copertura finanziaria. Io non sono un laureato in Legge, ma in certe posizioni di pubblica rilevanza basterebbe conoscere e riconoscere le Leggi dello Stato (non gli usi e le costumanze locali) per comprendere che è così.
A riguardo mi sento solo di richiamare l’art. 54 della Costituzione Italiana che richiama i principi di disciplina e di onore nell’adempimento delle funzioni e delle cariche pubbliche, e dovrebbe bastare per comprendere come nulla ci sia stato in termini di disciplina ed onore nell’aver anteposto le menzogne davanti ad un diritto e nell’aver travisato e sparso confusione con leggerezza e facilità sugli incastri delle funzioni dei vari Enti, Provincia, Scuola e Comune su detta vicenda, intoppi esistenti solo nei sogni di chi li ha paventati pubblicamente, con sommo danno però nei confronti di chi gode di diritti inviolabili.
Dalla Sentenza è emerso un’ulteriore condotta antigiuridica da parte del Comune nella specifica materia riguardo l’anno scolastico 2016/2017, è cioè l’aver l’Amministrazione protratto in modo ingiustificato l’attuazione e l’esecuzione del bando di concorso, già di per sé giuridicamente viziato, e la mancata assegnazione degli assistenti scolastici sin dall’inizio dell’anno scolastico nel settembre 2016, condotta antigiuridica interrotta solo grazie all’intervento del Decreto Cautelare del TAR il 22/02/2017.
A riguardo del voluto ritardo, si sono diffuse voci provenienti dall’interno degli uffici comunali le quali spiegavano la ragione di questo come frutto di una speculazione economica basata sull’equazione “attuazione tardiva = copertura finanziaria del servizio basata solo sul contributo della provincia = zero spese comunali ”.
E tant’è vero che, con l’imposizione del facere del TAR, il Comune dovendo ottemperare anzitempo previsto, ha pensato bene di modificare il trattamento economico degli assistenti, diminuendo il compenso orario originariamente stabilito con la pubblicazione del Bando che come detto dall’Assessore stessa era stato stabilito sulla base del contratto collettivo nazionale previsto… insomma ha stirato la coperta e questa si è in parte strappata.
Oggi con la pubblicazione della sentenza si arriva all’epilogo di una vicenda che si poteva e si doveva evitare, perché le vere vittime non sono le casse comunali o gli amministratori o i responsabili degli Uffici comunali preposti, non lo siamo nemmeno noi genitori tra mille difficoltà, la vera vittima è solo una bambina alla quale per un certo periodo gli è stato negato un servizio, uno strumento, la chance di migliorare, paradossalmente però lei rimarrà inconsapevole di questo “torto” mentre il macigno peserà sui cuori, laddove esistano, di tutte le altre parti, mio compreso.
Mi conforta però il fatto che da quando mia figlia beneficia del servizio ha fatto ulteriori progressi… guardate un po'.
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2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini
La vera storia dei nostri emigranti che, per motivi di lavoro, sono stati "costretti" a lasciare la Terra in cerca di lavoro ma col cuore rivolto SEMPRE nell'estremo lembo della "nostra" Penisola: la CALABRIA!
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ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
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DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'
Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.
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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO
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Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.
FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'
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OLTRAGGIO ALLA CITTA'
ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE
Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.