Fonte: http://www.ilsole24ore.com/
Accade che gli svizzeri vengano fulminati sulla via di Roccella Ionica. Per carità, a differenza di Paolo di Tarso che prima di convertirsi sulla strada per Damasco perseguitava i seguaci di Cristo, Ernesto e Rose Marie Bretscher, non hanno mai perseguitato nessuno. Anzi. La coppia svizzera appartenente alla Chiesa evangelica, alla fine degli anni Sessanta, scese in Calabria per accogliere accanto ai propri cinque figli anche i ragazzi di famiglie bisognose.
La prima tappa fu l'affitto di un appartamento a Siderno e successivamente un albergo in disuso a Roccella Ionica: la prima "Casa dei bambini". Lì furono accolti fino a 30 bambini del sud con situazioni spesso traumatiche e nel 1976 fu inaugurato un centro che cominciò una collaborazione sempre più stretta con il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria, lo stesso che il 18 gennaio 2013 ha disposto l'invio presso una comunità di un adolescente inserito in una famiglia appartenente ad una delle principali consorterie mafiose della provincia reggina.
Il provvedimento del Tribunale dei minorenni, confermato dalla Corte d'appello, ha una motivazione semplice come acqua sorgiva: tentare di recuperare i giovani, costretti a subire il pregiudizio dall'ambiente "mafioso" di provenienza, attraverso un percorso di rieducazione sociale. «Un concreto contributo – dichiarò la questura retta da Guido Longo - volto ad arginare in via preventiva il fenomeno mafioso agendo sulle condizioni di vita dei giovani ed offrendogli una opportunità alternativa».
Nel 2006, dopo oltre 30 anni, il fondatore Ernesto Bretscher, lasciò la responsabilità del Centro ad un'altra coppia svizzera: Geri Bantel e sua moglie.
Lui, 54 anni, di Zurigo, ha lasciato il suo lavoro di operatore di Borsa e con la moglie Annalisa, anche lei svizzera-tedesca ma di Schaffhausen, è partito per la Calabria. «Dio mi ha detto che aveva bisogno di me laggiù – dirà Bantel – e non mi sono sottratto alla Sua volontà».
«Proprio perché i bambini non hanno il privilegio di crescere nella propria famiglia – scrivono i coniugi Bantel sul sito Internet del Centro – facciamo di tutto per dare loro un ambiente familiare, cioè una coppia genitoriale che si dedica a loro giorno e notte». Per un tragico scherzo del destino, i coniugi Bantel 15 anni fa hanno perso l'unico figlio, Philip, e ora ogni ragazzo che passa per il centro è come se fosse il loro. Il Centro diretto dai coniugi Bantel si è lanciato, tre anni fa, nella bioagricoltura, assicurando, «dignità per i produttori e rispetto per l'ambiente e la persona». In 12 ettari di terreno a Giojosa Ionica, dove la 'ndrangheta taglia a pezzi da sempre la città, producono olive, ortaggi, grano e foraggio per gli animali.
Questo svizzero-tedesco-calabrese, felice della scelta fatta, non ha mai avuto, forse per il rispetto che si deve a chi vive per gli altri, problemi con le cosche ma non avrebbe alcuna esitazione a denunciare. Una lezione di etica e moralità che i calabresi onesti apprezzano.
r.galullo@ilsole24ore.com
Chi volesse inviarmi notizie, messaggi, comunicazioni di manifestazioni ed eventi da pubblicare sul blog può farlo attraverso la mail niko.25@hotmail.it
giovedì 21 marzo 2013
L'UNITALSI SI SUPERA ANCORA E CI SORPRENDE SEMPRE
"Tanti, ma tanti complimenti", "siete stati tutti straordinari", "una manifestazione perfetta", "ormai non vi ferma nessuno", " non ne sbagliate una...", sono queste solo alcuni dei tanti elogi rivolti dal pubblico che ha assistito Venerdi scorso allo spettacolo " Diamoci la mano... per gioire" ai ragazzi della Sottosezione di Locri dell'UNITALSI che, insieme all'Associazione "Insieme si può", ha organizzato l'evento di solidarietà.
Aggiungo io: "siamo di fronte al giusto modo di organizzare gli spettacoli e coinvolgere le persone e farle finalmente uscire di casa e godersi delle esibizioni di grande qualità!".
Tanto lavoro di gruppo, incontri, dialogo, idee messe insieme e portate a compimento con caparbietà ed entusiasmo, un perfetto mosaico dove ogni tassello costituisce parte essenziale per la realizzazione del progetto. Ed infatti lo spirito di gruppo, l'intesa, la serietà, la cura dei particolari e l'esperienza accumulata in questi anni ricchi di attività, rende possibile a questi validi ragazzi UNITALSI la realizzazione e il successo di ogni manifestazione
Ma la più grande conquista è, senza dubbio, essere riusciti nell'intento più importante: l'integrazione a tutti gli effetti degli amici diversabili con il paese, anzi, hanno fatto di più, hanno trasformato questi incontri in veri e propri momenti di gioia e di condivisione con tutta la cittadinanza e, ogni volta, ad ogni incontro, è sempre una grande festa per tutto il paese.
Nel titolo "Diamoci la mano... per gioire" è racchiuso proprio il senso, la volontà, gli scopi che si sono prefissi ormai da più di cinque anni di intensa attività i ragazzi di Roccella e dell'intera sottosezione di Locri dell'UNITALSI diretti dal giovane Maurizio Villari: una società vissuta insieme dove uno compensa l'altro trasmettendosi... gioia reciproca.
I cabarettisti Enzo e Sal insieme a Franco Minici. |
"Distrutti ma soddisfatti della serata, ancora grazie a chi ci vuol bene e a chi ci dice di andare avanti...", cosi ha salutato tutti gli amici il presidente Maurizio Villari, a caldo, al termine della serata.
Un grazie sentito lo rivolgiamo noi a tutti i ragazzi che hanno lavorato incisivamente, per essere riusciti a superare ogni barriera trasformando l'indifferenza in partecipazione, la diffidenza in capacità di crederci e riuscirci, un momento normale in vita speciale.
Arrivederci a Luglio con il nuovo campo estivo e per un nuovo grande e gioioso abbraccio con tutti i nostri amici speciali.
martedì 19 marzo 2013
INTERVENTO DEL COMANDANTE DELLA POLIZIA MUNICIPALE SUL MANIFESTO DEGLI "INDIGNADOS"
Il Comandante della P.M. di Roccella Ten. Aus. Bruno Di Iacovo. |
Comunque, solo per chiarire i fatti:
1. l’autovettura di mia proprietà non era parcheggiata. né lo è mai stata in quella posizione, ma in transito in prossimità dello “stop” come si evince anche dalla presenza del conducente all’interno di cui si nota la mano sul volante e dall’angolazione della ruota rivolta a sx;
2. la telecamera non poteva riprendere la scena poiché defilata rispetto all’orizzonte della stessa;
3. Da accertamenti eseguiti, il vigile in tempi diversi dalla ripresa dell’autovettura, anche in questo lo scrittore anonimo mente associandolo, si era momentaneamente assentato dal servizio, debitamente autorizzato dal Comandante;
4. Lo spaccato della viabilità che viene descritto contrasta con la realtà dei fatti essendo pretestuosa e inconferente, tesa principalmente a gettare ombre sulla linearità del comportamento della P.M. e dei singoli appartenenti.
Ovviamente sarà valutata ogni possibile ipotesi di diffamazione o altri possibili reati in ordine ai fatti esposti in questa e altra pseudo comunicazione anche precedente, da inoltrare agli organi giudiziari competenti.
Voglio invece rivolgermi alla popolazione Roccellese che mi onoro di servire in questo breve periodo della mia vita professionale.
“””Cari concittadini quando alla fine della mia carriera di Ufficiale della Guardia di Finanza, di cui conservo comunque per legge ancora il grado raggiunto, ho deciso di servire questa comunità sentendomi parte di essa, nonostante le mie diverse origini, l’ho fatto nell’intento di dare ad essa un contributo fattivo al benessere, all’ordine e se possibile preservandola da inquinamenti di qualsiasi illecito e/o malaffare, utilizzando tutta la mia esperienza e capacità. Non sono un politico né faccio politica, sono stato solo un funzionario dello Stato che ha fatto sempre il suo dovere mai mancando ad esso, come è dimostrato dal mio curriculum presente sul sito del Comune, ed è con tale spirito che ho affrontato questo ulteriore impegno fornito, all’esigenza, senza mai guardare l’orologio e/o festività, pur nelle note difficoltà determinate dalla assoluta carenza di mezzi e di personale, al quale và comunque il mio ringraziamento per la costante collaborazione che fornisce, sempre presente al mio fianco per far fronte alle molteplici esigenze di una comunità, non solo viabilità, che a suo vanto può affermare di primeggiare per civiltà, e non come viene descritta e denigrata a mezzo di anonimi, in un panorama difficile come quello della Locride e forse dell’intera Calabria.
Questa lunga premessa, di cui mi scuso, appare necessaria in quanto sul blog è stato usato il termine “regime”. Preciso in tal senso che durante il mio percorso, la disponibilità al dialogo è stata totale anche in presenza di critiche, a volte infondate (ma si sa gli Italiani sono anche un popolo di allenatori e ciò non guasta) nate attorno a un tavolo da “bar”, delle quali si è comunque preso atto sempre con un approccio costruttivo. Forse questo equilibrio, mai tolleranza, complicità o connivenza con chicchessia, è stata scambiata per “regime” e quindi dovremmo vessare, affliggere e perché nò fare più “contravvenzioni” per dimostrare che non siamo un regime. Riguardo alla mia posizione personale ed economica rappresento che sono pronto a cedere il passo qualora l’amministrazione comunale, legale rappresentanza della maggioranza dei cittadini, decida di sostituirmi con una persona di maggiori capacità professionali e fin da ora mi impegno a fornire esternamente il mio apporto di esperienza “gratuito” se questo è il problema. Ciò fin dall’origine del mio mandato era stato da mè perorato non trovando comunque nella legislazione vigente alcuna possibilità di stabilire un rapporto di dipendenza gerarchica e funzionale “alla quale sono applicabili specifici poteri, in mancanza dei quali non è possibile operare” senza una remunerazione, che solo per trasparenza e precisione è pari a circa 1000,00 euro al netto, ancora da depurare per effetto delle maggiori aliquote, in sede di dichiarazione dei redditi.”””
Concludo e mi scuso ancora con la cittadinanza per questa mia notazione, rinnovando ad essa nelle sue varie componenti la mia completa disponibilità, vicinanza e stima.
Ringrazio.
IL RESPONSABILE DELL’AREA CONTROLLO DEL TERRITORIO
Col. Aus. Bruno Di Iacovo
lunedì 18 marzo 2013
IL "REGIME" STRAPPA I MANIFESTI DEGLI INDIGNADOS DI ROCCELLA
Stamattina su alcuni posteggi di affissione pubblica si sono visti attaccati alcuni manifestini gialli a firma de "gli indignados di roccella" (sempre più indignados!). Il formato del manifesto era piuttosto piccolo (un semplice foglio A4) attaccato sicuramente durante la notte. Il contenuto del volantino era abbastanza forte ma assolutamente non offensivo nei confronti di alcuno. Si parlava della viabilità roccellese e della posizione del Comandante dei Vigili Urbani; il tutto corredato da due fotografie non molto limpide ma di grande efficacia.
Alle 9 i volantini non c'erano più! Qualcuno ha dato ordine di fare il giro e di strapparli dai muri.
E non è la prima volta! Qualche mese fa stessa sorte è toccato per il manifestino con fotografata la macchina del sindaco in divieto di sosta davanti al passaggio al livello, sempre a firma degli indignados.
Cari indignados, se siete cosi convinti di dire la verità, perchè dovete nascondervi dietro l'anonimato? La vostra protesta e le vostre denunce senza il volto di chi li avanza, purtroppo, non hanno piena considerazione. Vi invito ad uscire allo scoperto e lottare contro questo "regime"; cerchiamo di motivare questo paese succube e in soggezione di questo politicante assistenzialista che sta tenendo in scacco Roccella, paese meraviglioso, pieno di risorse, ma che sta morendo economicamente e demograficamente!!!
Alle 9 i volantini non c'erano più! Qualcuno ha dato ordine di fare il giro e di strapparli dai muri.
E non è la prima volta! Qualche mese fa stessa sorte è toccato per il manifestino con fotografata la macchina del sindaco in divieto di sosta davanti al passaggio al livello, sempre a firma degli indignados.
Cari indignados, se siete cosi convinti di dire la verità, perchè dovete nascondervi dietro l'anonimato? La vostra protesta e le vostre denunce senza il volto di chi li avanza, purtroppo, non hanno piena considerazione. Vi invito ad uscire allo scoperto e lottare contro questo "regime"; cerchiamo di motivare questo paese succube e in soggezione di questo politicante assistenzialista che sta tenendo in scacco Roccella, paese meraviglioso, pieno di risorse, ma che sta morendo economicamente e demograficamente!!!
domenica 17 marzo 2013
FUNERALI DI FRANCESCO COLUCCIO: "SOLO DIO PUO' DARE E TOGLIERE LA VITA!"
Nella chiesa strapiena del Borgo ieri si sono svolti i funerali di Francesco Coluccio, il nostro concittadino barbaramente ucciso il 20 febbraio scorso da mani assassine.
Francesco Coluccio non era uno stinco di santo, le vicissitudini della vita lo hanno portato più volte ad oltrepassare i limiti della legalità, ma qualsiasi cosa abbia fatto insieme al suo amico Maurizio Femia, una punizione cosi brutale non si può concepire nè accettare.
Padre Francesco nella sua omelia è stato chiaro: "Chi usa la pistola per farsi giustizia è un vile e un vigliacco; le persone vere, cristiane, usano la parola. Gli assassini potranno pure sfuggire alla giustizia terrena, ma non potranno mai sfuggire alla giustizia divina perchè chi compie un crimine cosi efferato avrà le mani sempre macchiate di sangue, e questo sangue non potrà essere mai lavato". E poi si rivolge ai familiari invocando il perdono: "la vendetta è per i deboli, Gesù sulla Croce, mentre lo stavano uccidendo, chiese a Dio di perdonare,
La nostra giustizia come le nostre carceri non sono certo attrezzate affinchè le persone che commettono dei reati possano iniziare dei percorsi di recupero. Francesco Coluccio per ciò che aveva fatto poteva assolutamente essere recuperato e reinserito nell'abbraccio della sua famiglia e nel giro onesto della nostra società; sapere che ci sono persone che hanno la brutalità di compiere dei crimini cosi efferati ci da la prova che gli orchi non esistono solo nelle fiabe ma sono in mezzo a noi, sono strumenti del male, capaci a tutto e molto più forti della nostra giustizia.
venerdì 15 marzo 2013
IDENTIFICATO IL CORPO, DOMANI I FUNERALI DI FRANCESCO COLUCCIO
Fonte: http://www.approdonews.it/
Sono stati identificati i corpi carbonizzati, rinvenuti in un'Alfa Romeo 147 alla periferia di Roccella Jonica. Si tratta di Francesco Coluccio e del quarantenne Maurizio Femia. La conferma è arrivata dopo l'analisi del Dna effettuate sui resti delle due persone date alle fiamme insieme alla macchina di proprietà dello stesso Coluccio.
Di quest'ultimo si erano perse le tracce qualche giorno prima, anche se nessuno aveva presentato denuncia di scomparsa. A trovare la macchina bruciata con all'interno i corpi, la Polizia di Siderno, che era stata chiamata per un intervento in contrada Salìce di Roccella Jonica, distante dall'abitato qualche chilometro, lungo una strada interpoderale che si congiunge con Caulonia superiore.
Identificati i cadaveri carbonizzati trovati a Roccella Jonica
Si tratta dei pregiudicati Francesco Coluccio e Maurizio Femia. La macabra scoperta era stata fatta dalla Polizia di Siderno, chiamata per un intervento in contrada Salìce di Roccella. Gli agenti hanno così scoperto i corpi in un'Alfa 147 risultata di proprietà di una delle vittime. La conferma sulla loro identità è arrivata dopo l'esame autoptico disposto dal giudice
Sono stati identificati i corpi carbonizzati, rinvenuti in un'Alfa Romeo 147 alla periferia di Roccella Jonica. Si tratta di Francesco Coluccio e del quarantenne Maurizio Femia. La conferma è arrivata dopo l'analisi del Dna effettuate sui resti delle due persone date alle fiamme insieme alla macchina di proprietà dello stesso Coluccio.
Di quest'ultimo si erano perse le tracce qualche giorno prima, anche se nessuno aveva presentato denuncia di scomparsa. A trovare la macchina bruciata con all'interno i corpi, la Polizia di Siderno, che era stata chiamata per un intervento in contrada Salìce di Roccella Jonica, distante dall'abitato qualche chilometro, lungo una strada interpoderale che si congiunge con Caulonia superiore.
martedì 12 marzo 2013
SPOSTAMENTO DEL CONTATORE DELL'ACQUA ALL'ESTERNO.
domenica 10 marzo 2013
UN ARTICOLO SUPERPARTES SULLA BRETELLA ALLA 106 DI ROCCELLA
Sabato 16 febbraio sono stati presentati alla stampa i lavori di completamento della variante Anas di Roccella.
All'indomani di quell' incontro, dove i soliti sciacalli hanno tentato di prendersi pure dei meriti, avevo riferito che a questo blog non piacciono le celebrazioni, soprattutto di quei politici che s'attaccano a tutto pur di fare passerelle, e che avremmo festeggiato solo il giorno in cui avremmo visto dei mezzi della ditta appaltatrice muoversi all'interno della bretella a monte di Roccella per posizionarsi a lavorare su questa cattedrale nel deserto che giace qui da oltre 30 anni.
Ci hanno detto che a fine febbraio sarebbero iniziati i lavori ma, ancor oggi, 10 marzo, non si muove una foglia. Ma non scrivo questo post per essere pignolo (si è atteso trent'anni... e adesso giorno più, giorno meno...), ma per riferire un siparietto che si è consumato proprio nell'occasione di quell'incontro di metà febbraio tra i vari relatori e la stampa.
Non l'ho riferito prima perchè ero in attesa che si pronunciasse il giornale protagonista dello scambio di battute con il direttore dell'Anas dott. Giuseppe Scanni, autore per altro di tre libri come politologo.
"La Riviera", in quell'incontro, ha tracciato e sottolineato le promesse di riavvio dei lavori che si sono susseguiti negli ultimi 15 anni e che il giornale con puntualità a suo tempo riferiva per poi essere disattese.
Al che, il burbero dott. Scanni (che da una consultazione internet pare che non sia tanto amico dei giornalisti - nel 2009 se la prese addirittura con il settimanale Panorama che gli contestava le numerose buche presenti sulle strade di competenza ANAS) con toni decisamente acuti ha iniziato a farfugliare contro il giornalista, che aveva fatto l'excursus storico della bretella, ammonendolo di essere troppo critico e tirando fuori la giustificazione della piaga della 'ndrangheta che imperversa dappertutto nella nostra zona e in ogni lavoro pubblico.
Faccio davvero i complimenti per la "bella uscita" del pacioccone Scanni che è arrivato quaggiù da noi come un verginello, senza arte nè parte, e, preso alla sprovvista, non sapendo cosa rispondere, si è messo ad offendere a 360 gradi chiamandoci tutti mafiosi.
E complimenti pure a chi lo ha portato qui al Convento dei Minimi per fatti inerenti ad una strada di cui non conosce neanche i fatti che si sono succeduti... Che vada a presentare i suoi libri, che, nonostante siano dei flop, gli fanno fare meno brutta figura!!!
Nel seguente link l'articolo pubblicato oggi sulla Riviera dal titolo: "Statale 106 (Variante Roccella): mancano 540 giorni al miracolo", un articolo finalmente serio e superpartes di Ilaria Ammendolia su questa benedetta incompiuta.
http://www.larivieraonline.com/Notizie.php?ID_News=11632
Il dott. Giuseppe Scanni, direttore Generale dell'ANAS per i rapporti istituzionali. |
All'indomani di quell' incontro, dove i soliti sciacalli hanno tentato di prendersi pure dei meriti, avevo riferito che a questo blog non piacciono le celebrazioni, soprattutto di quei politici che s'attaccano a tutto pur di fare passerelle, e che avremmo festeggiato solo il giorno in cui avremmo visto dei mezzi della ditta appaltatrice muoversi all'interno della bretella a monte di Roccella per posizionarsi a lavorare su questa cattedrale nel deserto che giace qui da oltre 30 anni.
Ci hanno detto che a fine febbraio sarebbero iniziati i lavori ma, ancor oggi, 10 marzo, non si muove una foglia. Ma non scrivo questo post per essere pignolo (si è atteso trent'anni... e adesso giorno più, giorno meno...), ma per riferire un siparietto che si è consumato proprio nell'occasione di quell'incontro di metà febbraio tra i vari relatori e la stampa.
Non l'ho riferito prima perchè ero in attesa che si pronunciasse il giornale protagonista dello scambio di battute con il direttore dell'Anas dott. Giuseppe Scanni, autore per altro di tre libri come politologo.
"La Riviera", in quell'incontro, ha tracciato e sottolineato le promesse di riavvio dei lavori che si sono susseguiti negli ultimi 15 anni e che il giornale con puntualità a suo tempo riferiva per poi essere disattese.
Al che, il burbero dott. Scanni (che da una consultazione internet pare che non sia tanto amico dei giornalisti - nel 2009 se la prese addirittura con il settimanale Panorama che gli contestava le numerose buche presenti sulle strade di competenza ANAS) con toni decisamente acuti ha iniziato a farfugliare contro il giornalista, che aveva fatto l'excursus storico della bretella, ammonendolo di essere troppo critico e tirando fuori la giustificazione della piaga della 'ndrangheta che imperversa dappertutto nella nostra zona e in ogni lavoro pubblico.
Faccio davvero i complimenti per la "bella uscita" del pacioccone Scanni che è arrivato quaggiù da noi come un verginello, senza arte nè parte, e, preso alla sprovvista, non sapendo cosa rispondere, si è messo ad offendere a 360 gradi chiamandoci tutti mafiosi.
E complimenti pure a chi lo ha portato qui al Convento dei Minimi per fatti inerenti ad una strada di cui non conosce neanche i fatti che si sono succeduti... Che vada a presentare i suoi libri, che, nonostante siano dei flop, gli fanno fare meno brutta figura!!!
Nel seguente link l'articolo pubblicato oggi sulla Riviera dal titolo: "Statale 106 (Variante Roccella): mancano 540 giorni al miracolo", un articolo finalmente serio e superpartes di Ilaria Ammendolia su questa benedetta incompiuta.
http://www.larivieraonline.com/Notizie.php?ID_News=11632
sabato 9 marzo 2013
"KARATE' GIOCANDO", IL NUOVO PROGETTO PER I BAMBINI DEL M° VINCENZO URSINO
Grande entusiasmo e partecipazione per il “KOMBAT PLAY” disputatosi Domenica 3 Marzo ad Ardore presso il centro sportivo KINES SPORTING CLUB.
Una spettacolare manifestazione targata CENTRO STUDI KARATE sotto la guida del Presidente e Direttore Tecnico Vincenzo URSINO cintura nera 4° Dan.
Ha patrocinato l’evento L’ASSOCIAZIONE ITALIANA CULTURA SPORT-C.O.N.I. grazie all’interesse del Presidente del Comitato Provinciale di Reggio Calabria il dott. Arturo NASTASI.
Questa iniziativa rientra nel Progetto denominato “KARATE GIOCANDO: La scoperta del proprio corpo attraverso il Karate” , grazie al quale tantissimi giovani e giovanissimi possono partecipare GRATUITAMENTE alle lezioni impartite dal M° Vincenzo URSINO.
Il metodo di combattimento proposto per il settore giovanile ha avuto un gran successo; gli atleti hanno entusiasmato tutti i presenti ed è stata grande volontà tra i bimbi di emergere e migliorare.
Ma elenchiamo i protagonisti di questa intensa gara dove i karateka presenti si sono confrontati con la massima lealtà ed il massimo impegno nel pieno rispetto delle regole e degli avversari.
A spuntarla su tutti conquistando il podio più alto sono stati: SQUILLACE SIMONE, FIGLIOMENI LUCA, MORABIRO ANTONIO, GUTTA’ VINCENZO, COMMISSO GIOSUE’, BIZZANTINI GIUSEPPE, PELLE FRANCESCO, PISCIUNERI STEFANO E FIGLIOMENI LUCA tutti primi classificati nelle varie categorie.
Si classificano al secondo posto: GIORGIONE COSIMO, PANETTA DAVIDE, PANETTA RACHELE, FUDA ORLANDO, PELE AMALIA, FIGLIOMENI TOMMASO, CARBONE GIUSEPPE, MARANDO EDOARDO e SCRUCI VINCENZO.
Ed infine terzi classificati: ALBANESE DARIO, URZINO MANUEL, COMMISSO ROCCO, PARISI DOMENICO, FEMIA SALVATORE, FRAGOMENI MICHAEL, OPPEDISANO GIUSEPPE, IURATO FRANCESCO, GAGLIARDI VINCENZO, GURNARI ANTONIO, URZINO DANIELE, PARRELLI ANDREA, RACCO ANNA e MACRI’ DOMENICO.
Una spettacolare manifestazione targata CENTRO STUDI KARATE sotto la guida del Presidente e Direttore Tecnico Vincenzo URSINO cintura nera 4° Dan.
Ha patrocinato l’evento L’ASSOCIAZIONE ITALIANA CULTURA SPORT-C.O.N.I. grazie all’interesse del Presidente del Comitato Provinciale di Reggio Calabria il dott. Arturo NASTASI.
Questa iniziativa rientra nel Progetto denominato “KARATE GIOCANDO: La scoperta del proprio corpo attraverso il Karate” , grazie al quale tantissimi giovani e giovanissimi possono partecipare GRATUITAMENTE alle lezioni impartite dal M° Vincenzo URSINO.
Il metodo di combattimento proposto per il settore giovanile ha avuto un gran successo; gli atleti hanno entusiasmato tutti i presenti ed è stata grande volontà tra i bimbi di emergere e migliorare.
Il M° Ursino con gli atleti Scruci, Macrì e Cordì. |
Ma elenchiamo i protagonisti di questa intensa gara dove i karateka presenti si sono confrontati con la massima lealtà ed il massimo impegno nel pieno rispetto delle regole e degli avversari.
A spuntarla su tutti conquistando il podio più alto sono stati: SQUILLACE SIMONE, FIGLIOMENI LUCA, MORABIRO ANTONIO, GUTTA’ VINCENZO, COMMISSO GIOSUE’, BIZZANTINI GIUSEPPE, PELLE FRANCESCO, PISCIUNERI STEFANO E FIGLIOMENI LUCA tutti primi classificati nelle varie categorie.
Si classificano al secondo posto: GIORGIONE COSIMO, PANETTA DAVIDE, PANETTA RACHELE, FUDA ORLANDO, PELE AMALIA, FIGLIOMENI TOMMASO, CARBONE GIUSEPPE, MARANDO EDOARDO e SCRUCI VINCENZO.
Ed infine terzi classificati: ALBANESE DARIO, URZINO MANUEL, COMMISSO ROCCO, PARISI DOMENICO, FEMIA SALVATORE, FRAGOMENI MICHAEL, OPPEDISANO GIUSEPPE, IURATO FRANCESCO, GAGLIARDI VINCENZO, GURNARI ANTONIO, URZINO DANIELE, PARRELLI ANDREA, RACCO ANNA e MACRI’ DOMENICO.
venerdì 8 marzo 2013
"Donna, cinque dolcissime lettere" di Pino Curtale.
Un toccante, significativo, intensissimo pezzo d'autore, dedicato alle donne ma che fa riflettere gli uomini, quello pubblicato stamattina dal nostro caro amico Pino Curtale sul suo blog "Scattocontinuo". Una vera e propria sintesi storica, sentimentale e di forte d'attualità dell'essere donna, "queste sante donne... a cui non è concesso neanche un semplice raffreddore altrimenti si ferma la catena di produzione..."
Chè gli auguri di questa giornata a tutte le donne servano a festeggiare la loro figura e la loro intelligenza, a rafforzare il rispetto nei loro confronti che deve esistere ogni giorno per tutto l'anno, e che gli spunti di "Donna, cinque dolcissime lettere" servano da riflessione per una parità non solo sulla carta ma anche e soprattutto nella realtà e in ogni ambiente sociale.
Buona lettura a questo link..
http://scattocontinuo.wordpress.com/2013/03/07/donna-cinque-dolcissime-lettere/
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2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini
La vera storia dei nostri emigranti che, per motivi di lavoro, sono stati "costretti" a lasciare la Terra in cerca di lavoro ma col cuore rivolto SEMPRE nell'estremo lembo della "nostra" Penisola: la CALABRIA!
Pagine
- ARTICOLI INVIATI AI SIMPATIZZANTI SULLA POSTA ELETTRONICA
- APPUNTI SUL PRIMO CONSIGLIO COMUNALE DI SABATO 8 GIUGNO 2019
- PARCHEGGI A PAGAMENTO: DECISIONE AFFRETTATA E SENZ...
- Quello che gli altri non vi dicono sul calcio e su...
- VOGLIO AGGIUNGERE QUALCOSA IN MERITO AL JOVA BEAC...
- ESTATE ROCCELLESE DOLCEAMARA
- I LORO 100 GIORNI DI AMMINISTRAZIONE... SECONDO ME...
- ULTIME NOTIZIE A 360 GRADI DA ROCCELLA JONICA.
- AMPLIAMENTO DEL CIMITERO, LINEE PROGRAMMATICHE, FO...
- LE CREAZIONI ARTISTICHE DI MIMMO BAVA
- LE MIE PRIME NOTIZIE DEL 2020
ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
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DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'
Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.
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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO
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Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.
FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'
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OLTRAGGIO ALLA CITTA'
ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE
Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.