Stasera ll'Auditorium "Unità d'Italia" di Roccella Jonica si terrà la quarta edizione dello spettacolo "Oriental Dream" realizzato dalla scuola di danza del ventre "Oriental ballet".
Prepariamoci quindi ad assistere, come per le edizioni scorse, ad una serie di appariscenti coreografie con delle straordinarie e scatenate allieve ed un contorno di attrezzi specifici e sempre originali che renderanno spettacolare ogni esibizione, lasciando con il fiato sospeso il pubblico.
Assisteremo ai vari stili di danza orientale, da quella popolare a quella indiana, per poi mandare in scena le colorate coreografie di zumba fitnes, da quelle prettamente cardio alle contaminazioni con stili caraibici.
L'anno scorso la novità è stata l'arte della Capoeira, una delle più alte espressioni folcloristiche ed artistiche del Brasile.
Quest'anno le sorprese verranno svelate solo stasera e non mancheranno di certo....
Tutto è pronto per un nuovo spettacolo
originale, senza precedenti, con coreografie realizzate dai 7 gruppi, tra danza del ventre (grandi e piccoli) e zumba fitness e zumba kids.
La passione, la dedizione, i sacrifici di un anno, tutto raccontato in una sola serata attraverso la professionalità e la grande umiltà della maestra di ballo Valentina Montoro, capace di tenere insieme una grande famiglia di ballerini, appassionati e affiatati, capaci di trasmettere al pubblico tutta la loro grinta ed esuberanza.
In bocca al lupo quindi all'insegnante Montoro e a tutte le sue straordinarie allieve pronte a stupirci nel regalarci tante nuove emozioni per gli occhi e per l'anima.
Scholé
Anche la filosofia può essere sharing. Niente lezioni in cattedra o lectio magistralis: la scuola estiva promossa dall'associazione culturale Scholé, dal 20 al 25 luglio a Roccella Jonica, in provincia di Reggio Calabria, prova a ribaltare un paradigma sedimentato nella cultura italiana e a dare una nuova prospettiva all'arte dell'amore per la sapienza. Prospettiva che fa perno sul think sharing, cioè la condivisione del pensiero: i laboratori, gli inviti alla lettura e gli incontri con i filosofi vengono portati avanti insieme, in un scambio continuo di idee e riflessioni tra i partecipanti.
Per la sua ottava edizione Scholé, in collaborazione con la presidenza del Consiglio della Regione Calabria, l'Istituto italiano per gli studi filosofici e la scuola di Roma dell'Iisf, ha scelto il tema della rivoluzione. A cento anni dalla Rivoluzione d'ottobre e con gli eventi di rottura che hanno segnato il Novecento, che significato assume oggi questo termine? Scholé punta su un approccio multidisciplinare (si va dalla teoria politica all'estetica) e intercetta i fenomeni contemporanei. Tra quest'ultimi il terrorismo e il tema dell'identità, che spazia dalla questione del ruolo della donna a quella dei migranti. A questi temi saranno dedicati alcuni degli incontri serali che vedranno come protagonisti due big della filosofia italiana, Pietro Montani e Remo Bodei.
A Montani, allievo di Emilio Garroni, e fautore dell'estetica come "filosofia non speciale" spetterà affrontare il tema della rivoluzione digitale e delle nuove forme di esperienza delle relazioni umane, mentre Bodei si cimenterà con le risposte che si possono dare alle sfide che il terrorismo pone oggi alle democrazie (e non solo) di tutto il mondo.
"Malgrado i ripetuti annunci è certo che la filosofia, al pari dell'arte, non è affatto «morta». Essa rivive anzi a ogni stagione perché corrisponde a bisogni di senso che vengono continuamente - e spesso inconsapevolmente - riformulati. A tali domande, mute o esplicite, la filosofia cerca risposte, misurando ed esplorando la deriva, la conformazione e le faglie di quei continenti simbolici su cui poggia il nostro comune pensare e sentire". (Remo Bodei, La filosofia del Novecento)
Il filosofo Geminello Preterossi proverà a declinare il significato dell'attualizzazione della rivoluzione. In una fase come quella odierna, nella quale la politica ufficiale, sempre più delegittimata, sembra subire una mutazione genetica accelerata, diventando marketing della speranza e della paura, retorica della concretezza e della buona volontà, il sostrato politico della democrazia sembra in via di esaurimento. Questo scenario apre a nuove possibilità e alla necessità di riflettere sull'ipotesi della rottura rivoluzionaria, che rimette al centro del discorso il potere costituente contro il potere costituito. Ma come arginare il rischio di un populismo autoritario? Come pensare un radicale cambiamento della società e della politica? A partire da autori come Ernesto Laclau e Antonio Gramsci, Preterossi analizzerà se e come il cambiamento può essere concepito.
Alla scuola estiva di quest'anno prenderanno parte anche i filosofi e gli studiosi Guido Liguori, Fabio Frosini, Manuela Ausilio, Fortunato Maria Cacciatore, Roberto Finelli e Domenico Losurdo.