DISASTRO AMMINISTRATIVO
Da circa un mese gli uffici del Comune, della Polizia Municipale e della Jonica Multiservizi sono privi di linea telefonica; un disservizio aggravato anche dalla interruzione della linea internet che provoca l’isolamento del Comune da ogni contatto esterno e determina la sospensione di buona parte dei servizi comunali ed il blocco del lavoro per i dipendenti degli uffici.
Roccella sta precipitando verso il declino:
bilanci dal 2013 ad oggi, viziati da gravi irregolarità che sono al vaglio dell'organo di controllo della Corte dei Conti;
un piano strutturale penalizzante e discriminatorio, che se approvato in via definitiva creerà un serio freno allo sviluppo urbanistico del nostro paese;
una tassazione ai massimi livelli, scriteriata e sproporzionata rispetto ai redditi dei cittadini ed agli utili delle attività commerciali;
L'avvallamento il loc. Pogadi che
ha interrotto i lavori di asfalto
della strada.
la tassa sui rifiuti che sta per essere recapitata alle famiglie roccellesi con cifre da capogiro come quelle dello scorso anno;
un Comune che è cattivo esempio della raccolta differenziata. I cittadini separano correttamente i materiali; il Comune, invece, i rifiuti delle feste, dei cestini del lungomare, della montagna di bustoni di Barruca, li accumula nella indifferenziata (quella che costa di più per lo smaltimento) aumentando le spese a carico dei cittadini di Roccella!
Ma il disastro di questa amministrazione non si ferma qui:
Si sono perse l'autonomia scolastica (con la presidenza, la segreteria e gli uffici della scuola dell'obbligo trasferiti a Caulonia) e l'autonomia sanitaria (con la Guardia Medica reperibile a singhiozzo);
l’ampliamento del cimitero è ormai caduto nel dimenticatoio; l’ex ospedaletto è stato ridotto a deposito dei mastelli dei rifiuti;
la struttura, che doveva essere destinata a mercato ittico, non è mai entrata in funzione ed è abbandonata all'incuria e al degrado;
l’ex edificio della Guardia di finanza è stato riacquisito dallo Stato perché il comune non ha eseguito i lavori necessari nei tempi previsti;
l'auditorium, dichiarato inagibile dai Vigili del fuoco, dopo un anno e mezzo è ancora chiuso senza essere interessato da alcun lavoro di adeguamento e manutenzione;
ancora oggi ci sono parti di condotte idriche in cemento amianto e zone del paese non collegate alla rete fognaria (Carcinara, Barruca, ecc.);
le strade sono piene di voragini e i marciapiedi sono trappole che causano incidenti a pedoni e disabili; le contrade del paese sono prive di acqua o fornite di acqua contenente arsenico in valore superiore a quello consentito dalla legge.
Siamo di fronte a dei veri e propri scandali per quanto riguarda le opere realizzate o in via di realizzazione finanziate attraverso risorse pubbliche e del pnrr:
- Dopo 30 milioni di euro spesi per la ristrutturazione (non certo per il restauro che è tutt’altra cosa) e la realizzazione di un museo multimediale che non ha mai suscitato alcun entusiasmo, il Castello è stato aperto al pubblico solo il 18 luglio;
- Al porto si è consumato il più grave disastro a livello di servizi e di investimenti. Oltre al mancato dragaggio dell’imboccatura, che causa continui incagliamenti delle imbarcazioni, i diportisti protestano giustamente per la totale assenza di sicurezza delle imbarcazioni ormeggiate alla mercè di vandali e ladri. La nuova pavimentazione, realizzata da poco più di un anno con denaro pubblico, presenta piastrelle lesionate e sconnesse. Non vi è un piano degli ormeggi e l’amministratore dimostra di essere inidoneo a ricoprire l’incarico affidatogli.
L'asfalto del lungomare dopo un giorno
dalla messa in posa!
- I lavori per la realizzazione del nuovo asfalto della strada che porta da largo San Giuseppe al Bosco Catalano, finanziata con un milione e ottocento mila euro di soldi pubblici, sono stati bloccati dopo un solo giorno di lavoro della ditta appaltatrice per grave difetto progettuale.
- I lavori del lungomare di Roccella, costati ben tre milioni di euro di fondi europei del pnrr, ancora in parte non eseguiti, hanno compromesso le attività degli operatori balneari per il mancato rispetto dei termini di conclusione. Gli stessi sono caratterizzati da errori di progettazione in quanto non prevedono l’abbattimento delle barriere architettoniche. Sono stati realizzati con materiali scadenti che già risultano scheggiati e lesionati, posizionati senza fissaggio e senza stuccatura e disancorati dalle strutture laterali. Un disastro completato dalla messa in posa di asfalto senza adeguata rullatura.
Questi evidenti scempi, consumati sotto gli occhi di tutti, provano la totale incapacità amministrativa e l’assoluta inadeguatezza politica della cosiddetta “classe dirigente” che governa il paese in maniera autoritaria ed autoreferenziale, per cui è assolutamente necessario un cambio di direzione verso il buon senso, la democrazia e una nuova visione che metta al centro “le persone”, a partire da quelle più in difficoltà, e avviare un processo di cambiamento che possa assicurare al paese un futuro di crescita e sviluppo di cui possano beneficiare tutti i cittadini.
Nessun commento:
Posta un commento