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martedì 19 ottobre 2021

AMMINISTRAZIONE INADEGUATA SULLO SBARCO DEI MIGRANTI


Leggo, in questi ultimi giorni, dei comunicati stampa riferiti all'approdo a Roccella Jonica dei migranti, e mi lasciato un po' perplesso. 

E' da diversi mesi che al Porto di Roccella arriva quasi uno sbarco al giorno. Gli sbarchi al Porto avvengono dal 2000; siamo arrivati al 2021 e, nonostante l'intensificazione degli sbarchi, il paese non è riuscito mai ad adeguarsi e attrezzarsi di un centro di prima accoglienza dignitoso. 

Sono passati 21 anni, ci si è sempre riempiti la bocca di ricevere finanziamenti per le cose più disparate, ma mai si è preso in seria considerazione di realizzare un centro di prima accoglienza come Dio comanda, in grado di far trascorrere le 24/36 ore necessarie per l'identificazione dei migranti in maniera pulita e decorosa. 

Da venti anni tutti i migranti che arrivano al Porto di Roccella, donne, uomini e bambini, vengono "ammassati" nell'ex Ospedaletto (che ribadiamo nel 2009 è stato dismesso da Polo sanitario perchè considerata struttura inagibile e fatiscente) o nel palazzetto dello sport.

Onore alla Guardia Costiera, a tutte le Forze dell'Ordine, i medici, e soprattutto ai volontari della Croce Rossa e della Protezione Civile che, instancabilmente e silenziosamente, si spendono con tutte le forze e tutta l'umanità possibile, per tendere una mano a queste persone che hanno affrontato ore e ore di viaggio in mare sopra un barcone, con la morte negli occhi sia per il rischio che corrono nell'attraversata e sia per il distacco dalla loro terra martoriata di mille problemi. 

Volontari che, con un grande cuore e grande sensibilità, aiutano concretamente, uno per uno, queste persone, a cambiarsi i vestiti, rifocillarsi, riposarsi, e dare loro una parola di speranza. 

E come non ricordare in questa circostanza, lo straordinario impegno e quanto si è speso ad ogni sbarco il Comandante della Polizia municipale di Roccella, Alfredo Fragomeli, il primo ad arrivare al Porto appena arrivava il barcone, e sempre presente, fattivamente, all'Ospedaletto durante la permanenza e fino alla partenza di questi nostri fratelli.

Da qualche mese gli sbarchi al Porto di Roccella si sono intensificati, la Croce Rossa, sempre più esperta e professionale, compie quotidianamente sforzi immani, cosi come i pochi ma instancabili volontari della Protezione Civile, le cui persone però si contano sulle dita di una sola mano. Già, perchè da quando la Protezione Civile è diventata comunale, le adesioni sono state pochissime o nulle. Con un regolamento capestro, scopiazzato di qua e di la (addirittura quando è stato portato in consiglio comunale non prevedeva neanche l'assicurazione o i crediti da lavoro per i volontari), la Protezione Civile di Roccella si regge su quelle pochissime persone che erano già presenti da quando si chiamava "Protezione Civile Aniello Ursino".


In questi ultimi giorni mi hanno colpito tre comunicati: il primo quello del sindaco che si lamentava di "non avere più le forze per accogliere i migranti" e che il Ministero dell'Interno "A Roccella non c'è come in altre cittadine che accolgono i migranti". Il secondo, un articolo scritto dal quotidiano "Avvenire" che ha riportato, con grande tatto e sensibilità, la storia di due sorelline irachene disabili giunte in braccio ai loro genitori in uno degli ultimi sbarchi, e trasferiti dopo un giorno, come tutti gli altri, in Sicilia sulla nave quarantena a Porto Empedocle. La corrispondente di Avvenire, davanti all'immagine impietosa del trasferimento delle due bambine disabili nella "carovana" insieme tutti gli altri, si è chiesta: "Ma era proprio obbligatorio trasferire su una nave le bambine? Non potevano passare la quarantena in una struttura più adatta a loro, con l'assistenza adeguata alla loro gravissima condizione?"

Infine leggo oggi un ultimo comunicato del sindaco che nega l'autorizzazione della disponibilità dell'Ospedaletto "per condizioni igienico sanitarie precarie" davanti a un nuovo sbarco, negazione che, a primo acchito, mi ha fatto pensare ai restringimenti dell'imputato Salvini.

Dopo 20 anni di sbarchi siamo ancora a questi livelli? 

Certo il Porto di Roccella non è stato realizzato con lo scopo di gestire il flusso migratorio dei paesi in grave difficoltà, ma da vent'anni gli sbarchi si susseguono, ed era assolutamente ovvio prevedere che questa situazione non si sarebbe fermata.

Nulla, in tutti questi anni, si è fatto per evitare che si arrivasse al collasso, nonostante, ribadisco, i migranti a Roccella rimangano solo 24/36 ore, il tempo del primo soccorso e delle operazioni di identificazione.

In vent'anni non si è avuta la capacità di realizzare alcuna struttura direttamente al Porto nonostante gli spazi che ha a disposizione; non si è stati capaci di creare una struttura organizzativa, numericamente adeguata, alla prima accoglienza dei migranti; dopo vent'anni ci piangiamo ancora addosso per non essere in grado di garantire i pasti, le medicine e i servizi igienici.

Dopo venti anni non si è nelle condizioni di avere una giusta considerazione davanti alla Prefettura per ottenere quello che è previsto dai regolamenti e dalle leggi, siamo stati capaci l'anno scorso di "ammassare" 50 ragazzini, contagiati e non dal Covid, in un albergo, e oggi non siamo stati capaci di dare una adeguata assistenza sanitaria a due bambine di 7 e 13 anni, che non parlano, non camminano e non sentono. Assurdo!!!

Ma quando ci svegliamo e ci rendiamo conto che siamo davanti ad un'amministrazione senza carisma, senza carattere, superficiale ed inadeguata?

lunedì 18 ottobre 2021

Morto a 77 anni Angelo Licheri, tentò di salvare Alfredino

 Era un volontario. Si fece calare a testa in giù nel pozzo di Vermicino dove restò 45 minuti: parlò con il bambino


E' morto a 77 anni, in una casa di riposo di Nettuno vicino a Roma, Angelo Licheri, l'uomo che si calò nel pozzo di Vermicino per tentare di salvare Alfredino Rampi. Licheri era un volontario e si recò a Vermicino dopo avere appreso della tragedia. Si fece calare a testa in giù la notte tra venerdì 12 e sabato 13 giugno 1981: Alfredino era precipitato la sera del 10 giugno. Parlò anche con il bambino e restò nel pozzo 45 minuti.

"E' stato un simbolo, un volontario puro". Così Rita Di Iorio, presidente del Centro Rampi ricorda la figura di Licheri, "con il quale c'è sempre stato un rapporto molto stretto. Sapevamo che era malato da tempo - dice Di Iorio all'Adnkronos - e si può dire che ce lo aspettavamo da un momento all'altro. Ma è comunque un grande dolore, ha sofferto molto. Ci dispiace, lo abbiamo sempre stimato per il suo coraggio, era un volontario puro, un simbolo"

La testimonianza di Angelo Licheri di quella terribile esperienza che ha tenuto con il fiato sospeso tutta l'Italia  per tre giorni.



RIPARTE L' ATTIVITA' DEGLI SCOUT. VIENI A TROVARCI DOMENICA 24 OTTOBRE IN VIA MARINA.




domenica 17 ottobre 2021

MATTEO MAZZAFERRO SI "LAUREA" CAMPIONE REGIONALE DI SUPERMOTO


Stamattina sul circuito di Castelletto di Branduzzo (Pavia), in concomitanza con le gare del campionato mondiale, il dodicenne Matteo Mazzaferro conquista la vittoria nel campionato regionale di Supermoto.

Uno straordinario primato per il giovanissimo talento delle due ruote di origine roccellese, che arriva dopo due brillanti podi conquistati sabato 9 ottobre sempre nello stesso circuito nel campionato italiano e nel campionato interregionale super moto.


Dopo una "carriera" svolta sulle minimoto fino all'età di 11 anni culminata con le vittorie della selettiva per il Nord Italia e con il secondo posto assoluto nella Finale nazionale del campionato MLK, Matteo Mazzaferro, nel settembre del 2020, passa alle "ruote alte" nella categoria super moto.

Con il team Madeof e in sella a una Husquarna 65 2T da 22 cavalli, Matteo - con il suo fortunato numero #78 - esordisce nel circuito di Codogno nel trofeo Partmakit challenger trophy.

E già dalla prima gara ufficiale sulle super moto per Matteo è subito secondo posto.

Gara dopo gara, da l'anno scorso ad oggi, Matteo è cresciuto molto, ha fatto esperienza, si è sempre distinto in ogni gara, dimostrando il suo talento e la sua tenacia nel raggiungere gli obiettivi.

Oggi, con grande soddisfazione della sua famiglia, del suo team e dei tanti tifosi vicini e lontani, Matteo conquista questo straordinario risultato di vincere il campionato regionale.

In bocca al lupo Matteo affinchè possa continuare a regalarti tante soddisfazioni e regalarle a chi ti sta vicino e a noi che tifiamo per te.



sabato 16 ottobre 2021

STASERA (15 OTTOBRE) INCONTRO CON TUTTI I GIOVANI DELLA COMUNITA' INTERPARROCCHIALE ROCCELLESE.

QUESTA SERA, ALLE ORE 17:00, IN CHIESA MATRICE, I PARROCI DI ROCCELLA, INSIEME A PADRE ANTONELLO CADEDDU, INCONTRERANNO TUTTI I BAMBINI, RAGAZZI E GIOVANI DELLA COMUNITÀ INTERPARROCCHIALE ROCCELLESE. 

L' INCONTRO SI CONCLUDERÀ CON LA BENEDIZIONE DI TUTTI I CELLULARI E COMPUTER.


VI ASPETTIAMO!!!

venerdì 15 ottobre 2021

CIAO TONINO!


Una vita intensa dedita al lavoro, alla famiglia, ma anche rivolta agli altri, alla sua Roccella e ai suoi concittadini, a tutti i roccellesi che amava, rispettava e con cui aveva sempre un discorso da fare, una battuta spiritosa da rivolgere, un consiglio da dare. 

Il caro nostro Tonino Tedesco era proprio cosi. Anche dopo essersi pensionato dal lavoro all'Ufficio Postale, dopo aver assottigliato le sue uscite a mare per la pesca, la sua giornata era intensa, sempre indaffarato,  piena di cose da fare per la famiglia ma anche per gli altri; perchè lui si prestava molto per gli altri, non si risparmiava nei confronti di chi aveva bisogno di "una mano d'aiuto"!

Ed oggi veramente tutto il paese piange per la sua scomparsa, piange perchè Roccella perde una persona davvero buona, semplice, voluta bene da tutti, che si spendeva per il paese e per gli altri senza chiedere nulla in cambio e senza cercare protagonismi.

Valori trasmessi ai suoi amati figli Maria Pia, Giuseppe e Giovanni, splendide persone, dalla grande intelligenza, eccelsa serietà e professionalità, ma con il baluardo sempre della dote dell'umiltà.

Con il suo grande impegno, insieme a quello del suo fraterno amico Pasquale Scali, Tonino Tedesco realizzava, ogni anno nel mese di Gennaio, la Festa di Sant'Antonio Abate, in quel gingillo di chiesa in via Orlando rinnovata con tanto lavoro e devozione insieme al caro Don Giuseppe Raco.



Ci stringiamo tutti attorno al dolore della famiglia, perchè quando vanno via persone cosi per bene, affettuose, semplici e genuine, il dolore è di tutta la Comunità; ognuno di noi, da oggi in poi, sentirà un vuoto in più non sentendo quel saluto cosi vero e sorridente di Tonino che ci dava un momento di forza e vitalità in più nella nostra giornata.

Che il Grande e misericordioso Sant'Antonio accolga Tonino in Paradiso e gli dia la pace e la gioia eterna che merita, dando uno sguardo alla sua famiglia affinchè trovi la forza e la consolazione nel superare la sua grande assenza. 

giovedì 14 ottobre 2021

LA COOP. "FELICI DA MATTI" FRA I VINCITORI DEGLI "OSCAR GREEN 2021"

Fonte: Il lametino.it 


"Questa è la Calabria che io amo e sogno. L’agricoltura è un’attività che mi fa tornare umano". 

Dà la carica ai giovani agricoltori il Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri intervenuto a Curinga nell’agriturismo “Bardari” alla finale regionale del premio Oscar Green 2021 promosso da Coldiretti Giovani Impresa. 

Esprime grande soddisfazione ed è entusiasta per l’incontro con i giovani, “proiezione di una Calabria che io amo, che io sogno”. Incoraggia e stimola i giovani ad innovare e investire, perché, aggiunge “la potenzialità sfruttata nella nostra Regione non è che al 50%, perciò c’è ancora tanto da fare". 


Indica che l’unica via d’uscita per la Calabria è l’agricoltura e il turismo: "Incentiviamo - ha insistito - i giovani ad iscriversi alla facoltà di Agraria e proponiamo di aprire una facoltà universitaria per creare alte competenze sul turismo con le nostre innumerevoli potenzialità"

Da esperto e cultore dell’agricoltura ha affermato con una convinzione straordinaria e contagiosa che “l’agricoltura con i suoi ritmi e la sua bellezza è un attività che mi fa tornare umano”. 

Le parole del Procuratore sferzano i giovani e li fanno sentire protagonisti di questo premio che dopo una severa valutazione di 50 aziende di under 40 (oltre 700 nelle quindici edizioni), sono stati premiati nelle sei categorie del concorso i progetti imprenditoriali più interessanti sviluppati sul territorio regionale.


Fra i premiati, per il segmento “Noi per il sociale” il riconoscimento è stato assegnato alla coop.Sociale “Felice da Matti” di Roccella Jonica, rappresentata da  Maria Teresa Nesci. Opera a favore dell’ambiente e delle comunità. Effettua la raccolta di recupero e riciclo di oli esausti e grazie all’aggiunta di oli essenziali di agrumi e materie prime naturali, produce detergenti della linea “Bergolio Eco” e saponi. La coop. Applica l’economia circolare, promuove l’inserimento per soggetti svantaggiati e persone con disabilità mentale.


Le altre giovani aziende calabresi premiate con gli "Oscar green 2021" sono state:

Per la categoria sostenibilità, Antonio Lancellotta della Lao Greenhouse Soc. Agr. Arl di Scalea che si occupa di Agrofotovoltaico;

Per la categoria "Campagna amica" Giuseppe Porcelli dell’azienda Livasì di Spilinga che ha realizzato “il pandujotto Dark” dove l’ingrediente principe è la ‘nduja.

Nella categoria Impresa Digitale è stato premiato Andrea Patrizio Romano dell’Azienda Agricola Bio Land Romano di Rossano specializzata in agrumi, olio e biologico.

Nella categoria Creatività, premiato Antonio Greco dell’azienda elicicola “Chiocciola” di Cosenza. 

Nella tipologia “Fare Rete” emerge il “Passaporto Biologico Circolare” di “Calabria Maceri” di Rende

Due “menzioni speciali” assegnate la prima a Martina Aceto di Montalto Uffugo per il progetto “Kigold: Chips” di kiwi disidratato. Snack che soddisfa il fabbisogno giornaliero di vitamina C, pratico e comodo nell’assunzione. La seconda a Salvatore Friscia dell’ azienda Agricola Friberga di Motta San Giovanni. Valorizza i prodotti con le colture autoctone come il bergamotto di Reggio Calabria e l’olio delle cultivar Sinopolese e Ottobratica. Da questo connubio nasce “Regginoro” l’olio aromatizzato al bergamotto. 


E’ stato annunciato che Antonio Lancellotta della Lao Greenhouse Soc.Agr.Arl di Scalea parteciperà alla finalissima nazionale"



lunedì 11 ottobre 2021

DAL 12 AL 17 OTTOBRE FESTA DEL BEATO CARLO ACUTIS - PATRONO DI INTERNET


UN BEL PROGRAMMA INTERPARROCCHIALE PER FESTEGGIARE IL PIU' GRANDE SANTO DEL XXI SECOLO: IL BEATO CARLO ACUTIS 




PRESENTATA LA PRIMA DEL FILM "LO SBALLO DEI SEI"

Dopo anni di duro lavoro, prolungato impegno e ritardo dovuto all’emergenza covid, sabato 9 ottobre 2021 la COOPCALABRIAFILM e M.E.V.E.A. hanno presentato Rino Rodio, Antonio Brescia e Giancarlo Saccomando in “LO SBALLO DEI SEI”, il film di A.L.G. diretto da Pino Gambardelli.

Gruppo del cast degli attori e non solo, con Angelo Laganà
che mostra la targa ricevuta in premio.

Con Emilio Cautela, Ferdinando Agostino, Domenico Pezzano, Vincenzo Romano, Giuseppe Giainis, Nazarena Trimboli, Cristina Nauman, Giorgio Vumbaca, Valeria Saccomando, Anna Maria Poveromo e Filippo Cristarellae con la partecipazione straordinaria di Paolo Turrà e Stefania Politanò e l’amichevole intervento di Rosy D’Agostino, Francesco Lione, Roberto Polito, Loredana Iachino, Sebastian F. Febbo, Mario Nauman, Angelo Chiarella, Giuseppe Gambardelli e Lucia Cherubino.

Fotografia e operatori di riprese: Antonio e Vincenzopaolo Alì, scenografia di Maria Antonia e Santoro Romeo, costumi e trucco di Loredana Iachino, aiuto regista Anna Maria Poveromo. Direttrice di produzione: Cristina Nauman. Musiche della colonna sonora di Angelo Laganà.


Ultimato nel 2019, il film è stato girato nella Città Metropolitana e in alcune zone del Tirreno.

La tematica, come giustamente ci tiene a sottolineare il regista Pino Gambardelli: “E' la ferrea volontà nonché la lotta senza tregua per sconfiggere il male”.

Dopo la Prima al Cinema Vittoria di Locri, il film sarà presentato al FestivalCine Arcadia 2022 di Berlino.


Già nel 2018 la COOPCALABRIAFILM aveva presentato al Festivalcine Arcadia altri film come: “ESMERALDA”, e la direzione del Festivalcine aveva premiato il cantautore Angelo Laganà per aver composto le musiche della colonna sonora. Questo riconoscimento è stato consegnato al M° Laganà dal presidente Santoro Romeo, proprio al Cinema Vittoria di Locri pochi minuti prima che iniziasse la proiezione del film in questione.

Angelo, ancora un ennesimo premio per la colonna sonora?


Quello che ho, da poco, ricevuto – dichiara il cantautore calabrese - è riferito al 2018 perché, come sapete, con l’emergenza covid, tutto si è fermato. Quando si ricevono premi sono attestati di stima, segno che hai saputo creare qualcosa di importante. Poi, se si tratta di musica, quella è la mia vera passione che, assieme alla fotografia, rappresentano la classica ciliegina sulla torta. La mia più grande soddisfazione è di aver cantato la canzone: “Tornar Bambino” inserita mentre scorrevano i titoli di coda, canzone che ho composto assieme ai compianti Alberto Testa, Federico Balestrieri, Franco e Mino Reitano che l’ha lanciata nel 1972"

"Il mio augurio - continua Laganà - è che “LO SBALLO DEI SEI”, possa ricevere numerosi premi. Lo dico convinto perché lo merita la trama, gli attori che ne hanno fatto parte e tutti quanti abbiano contribuito fattivamente alla realizzazione di quel film che deve servire da monito ai giovani facendo loro capire qual è nella vita la giusta strada da seguire”.

E noi non possiamo che associarci alle parole di Angelo Laganà e alla massima del regista Pino Gambardelli sperando in tempi migliori e augurando al film, girato tutto in Calabria, le migliori fortune.

Angelo Lagana', autore delle musiche della colonna sonora 
del film "Lo sballo dei sei", in mezzo a Valeria Saccomando,
attrice e modella, e a Loredana Iachino, attrice, costumista e pittrice.


domenica 10 ottobre 2021

IL PUNTO DI VISTA DELL'AVV. CARLO MARIA MUSCOLO SULLA SENTENZA CONTRO MIMMO LUCANO.

Un articolo che esprime delle posizioni chiare sulla sentenza dal punto di vista giuridico, lasciando però aperte grandi possibilità di discernimento per i successivi gradi di giudizio. Un'analisi che andrebbe letta sia da garantisti che giustizialisti per invitarli a riflettere prima di esprimere giudizi senza cognizione di causa.




La Sentenza Lucano

Si è scritto tutto ed il contrario di tutto, espressa profonda indignazione e malsana soddisfazione, in merito alla Sentenza Lucano, come è opportuno definirla, perché pare proprio costruita ad personam.
Ed allora, cercherò di uscire dagli schemi di commento abusati e dare una chiave di interpretazione tecnica, di quel dispositivo, che è utile riportare, attendendo le motivazioni per i necessari approfondimenti, ma ricordando le precedenti pronunce della Cassazione e del Gip.
Lucano era imputato di associazione per delinquere, abuso di ufficio, truffa, concussione, peculato, turbativa d’asta, falsità ideologica e favoreggiamento dell’immigrazione.
Ecco il dispositivo:
La lettura del dispositivo della sentenza del Tribunale di Locri, ci fa comprendere come ai 13 anni e 2 mesi si arriva cumulando le pene per i singoli reati.
Ma, sempre la lettura del dispositivo, consente di stabilire alcuni dati oggettivi molto importanti:
Primo, non sussiste alcuna condanna per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e quindi per la violazione della legge Turco-Napolitano. Potremmo dire che quindi il modello “Riace”, quanto ha determinato in termini di integrazione dei migranti, non è stato oggetto di condanna.
Secondo, Lucano rispondeva di 16 capi di imputazione, è stato assolto per 5, condannato per 10 e 1 capo di imputazione è stato dichiarato prescritto.
Si può dire che la condanna poteva essere ancor più pesante, essendo stato anche riqualificato il reato di abuso di ufficio.
La condanna riguarda una serie impressionante di attività finanziate con denaro pubblico, operata con altri, quindi l'associazione a delinquere per commettere "un numero indeterminato di delitti contro la Pubblica Amministrazione, la fede pubblica e il patrimonio" e "soddisfare gli indebiti e illeciti interessi patrimoniali delle associazioni e cooperative” create e controllate da Lucano e dai suoi amici come “enti gestori dei progetti Sprar, Cas e Msna" .
Un peso decisivo, nella quantificazione della pena, arriva dalla riqualificazione, che comporta l’aumento della pena, in truffa aggravata allo Stato, cioè alla Prefettura e al Viminale per i contributi indebiti o ingiustificati alle varie associazioni, che prima era abuso di ufficio.
A questo si aggiunge un'altra truffa allo Stato da 281 mila euro per una miriade di "costi fittizi o non giustificati", "false fatture” false annotazioni sui registri Inail di ore lavorate, “fittizi acquisti di bombole, materiale di cancelleria, mobili e schede carburante false”, con l'accusa di falso ideologico in atto pubblico per ben 56 provvedimenti falsamente attestati.
E, per finire, il peculato, per essersi "appropriato in modo sistematico" di “ingenti fondi ottenuti dallo Stato per l'accoglienza dei rifugiati”, condanna che aumenta ancora la pena.
Appare pertanto opportuno, esaminato il dispositivo ricordare che la Cassazione, con il provvedimento 26 febbraio 2019 è intervenuta in argomento, revocando la misura cautelare contro Lucano per l’assenza di “comportamenti fraudolenti” che Lucano avrebbe “materialmente posto in essere”.
La Cassazione si riferiva, è bene ribadirlo, proprio a quei “comportamenti” oggi oggetto di condanna.
E ricordiamo pure come, all’inizio di questa vicenda, le ipotesi della Procura vengono subito stroncate dal gip Domenico Di Croce che nell’ordinanza riduce la presunta associazione a un «diffuso malcostume che non si è tradotto in alcuna delle ipotesi delineate dagli inquirenti». Ben sette reati, relativi alla turbativa dei procedimenti per l’assegnazione dei servizi di accoglienza, vennero rigettati, con ben 14 richieste di arresto che i magistrati non sono riusciti a ottenere.
“Di fatto ( scrisse il gip) viene individuato l’ingiusto profitto nel totale delle somme incassate dalle cooperative, quando invece andava individuato nella differenza tra il totale e le spese realmente sostenute».
Nel processo i magistrati inquirenti non sono riusciti a trovare un euro, un solo euro per il presunto arricchimento personale.
Non trovando i soldi allora l’accusa ha virato in una tesi che appariva spericolata, ma poi ha pagato, in termini di “convincimento” del Tribunale:
Lucano non avrebbe agito per aiutare i bisognosi ma per un presunto movente politico ed elettorale.
«L’annunciata candidatura alle regionali di Mimmo Lucano nella lista di Luigi De Magistris conferma le sue reali ambizioni politiche», dice l’accusa ad Aprile operando la conversione dell’individuazione del movente.
E si apre tutto un altro contesto culminato con la sentenza di condanna a pochi giorni dal voto.
E per completare il quadro, ricordiamo la tragica scomparsa dell’Avv. Antonio Mazzone, e quindi di una linea difensiva riservata e tecnica e che, credo, avrebbe fortemente sconsigliato la candidatura, con la sentenza da emettere.
Sono scelte professionali, sulle quali non è opportuno entrare, lo faccio solo per offrire il quadro completo, ripeto, e richiamo l’arringa finale del Collega Pisapia dove si esalta il ruolo sociale, l’attività di Lucano: “Riace non è un modello – precisa Pisapia – ma un laboratorio. È in ogni esperimento ci sono successi e insuccessi. Sbagliare è umano, però l’errore amministrativo non è uguale a una condotta penalmente rilevante. Soprattutto, ci sono fatti non punibili e cause di non punibilità, che in questo processo ci sono tutte”.
Le scriminanti applicabili al caso Riace, esposte dal Difensore, non hanno trovato il consenso del Tribunale.
Pisapia conclude l’arringa citando Calamandrei e ricordando che “il giudice penale è uno storico e Lucano non ha agito per il potere, ma perché ci credeva. E se ha sbagliato, lo ha fatto in buonafede”.
E qui si apre tutto un altro dibattito, che esula dal contesto giuridico, e da cui mi sottraggo, per il taglio oggettivo che ho voluto dare a questo articolo.

Carlo Maria Muscolo

Articolo pubblicato su La Riviera n. 41 di Domenica 10 Ottobre 2021


2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico

2 agosto 2020  - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
2 Agosto 2020 - 2 Agosto 2021: un anno senza Ludovico. Il ricordo di Ludovico Lombardo ad un anno dalla sua tragica scomparsa. Sempre nel cuore dei tuoi amici e sempre nel cuore dei roccellesi.

JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini

La vera storia dei nostri emigranti che, per motivi di lavoro, sono stati "costretti" a lasciare la Terra in cerca di lavoro ma col cuore rivolto SEMPRE nell'estremo lembo della "nostra" Penisola: la CALABRIA!

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
Foto di Angelo Lagana'

DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'

Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.

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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO

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Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.

FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'

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Il regalo di Natale del M°. Angelo Laganà

OLTRAGGIO ALLA CITTA'

OLTRAGGIO ALLA CITTA'
OLTRAGGIO ALLA CITTA'. Foto di Angelo Laganà


ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI

ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
Quale sindaco mai oltre a lui stesso o a chi per lui avrebbe consentito una liquidazione cosi rapida a suo favore? Un ulteriore una tantum prelevato da un fondo "segreto e nascosto". Cari elettori meditate...Dedicato a tutte quelle associazioni che partecipano alle riunioni con l'amministrazione la quale puntualmente ricorda pressappoco cosi: "Non chiedete soldi perchè non ce ne sono!"

I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE

Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.

1° classificato Roccella on youtube "A SCIRUBETTA" di Francesco Cappelleri.

2° classificato Roccella on youtube "U TARANTOZZU" di Alessandro Neumann

3° classificato "FRA I RICORDI DI UN PASSATO" di Antonio Dimasi e felice Guarneri