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domenica 10 ottobre 2021

IL PUNTO DI VISTA DELL'AVV. CARLO MARIA MUSCOLO SULLA SENTENZA CONTRO MIMMO LUCANO.

Un articolo che esprime delle posizioni chiare sulla sentenza dal punto di vista giuridico, lasciando però aperte grandi possibilità di discernimento per i successivi gradi di giudizio. Un'analisi che andrebbe letta sia da garantisti che giustizialisti per invitarli a riflettere prima di esprimere giudizi senza cognizione di causa.




La Sentenza Lucano

Si è scritto tutto ed il contrario di tutto, espressa profonda indignazione e malsana soddisfazione, in merito alla Sentenza Lucano, come è opportuno definirla, perché pare proprio costruita ad personam.
Ed allora, cercherò di uscire dagli schemi di commento abusati e dare una chiave di interpretazione tecnica, di quel dispositivo, che è utile riportare, attendendo le motivazioni per i necessari approfondimenti, ma ricordando le precedenti pronunce della Cassazione e del Gip.
Lucano era imputato di associazione per delinquere, abuso di ufficio, truffa, concussione, peculato, turbativa d’asta, falsità ideologica e favoreggiamento dell’immigrazione.
Ecco il dispositivo:
La lettura del dispositivo della sentenza del Tribunale di Locri, ci fa comprendere come ai 13 anni e 2 mesi si arriva cumulando le pene per i singoli reati.
Ma, sempre la lettura del dispositivo, consente di stabilire alcuni dati oggettivi molto importanti:
Primo, non sussiste alcuna condanna per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e quindi per la violazione della legge Turco-Napolitano. Potremmo dire che quindi il modello “Riace”, quanto ha determinato in termini di integrazione dei migranti, non è stato oggetto di condanna.
Secondo, Lucano rispondeva di 16 capi di imputazione, è stato assolto per 5, condannato per 10 e 1 capo di imputazione è stato dichiarato prescritto.
Si può dire che la condanna poteva essere ancor più pesante, essendo stato anche riqualificato il reato di abuso di ufficio.
La condanna riguarda una serie impressionante di attività finanziate con denaro pubblico, operata con altri, quindi l'associazione a delinquere per commettere "un numero indeterminato di delitti contro la Pubblica Amministrazione, la fede pubblica e il patrimonio" e "soddisfare gli indebiti e illeciti interessi patrimoniali delle associazioni e cooperative” create e controllate da Lucano e dai suoi amici come “enti gestori dei progetti Sprar, Cas e Msna" .
Un peso decisivo, nella quantificazione della pena, arriva dalla riqualificazione, che comporta l’aumento della pena, in truffa aggravata allo Stato, cioè alla Prefettura e al Viminale per i contributi indebiti o ingiustificati alle varie associazioni, che prima era abuso di ufficio.
A questo si aggiunge un'altra truffa allo Stato da 281 mila euro per una miriade di "costi fittizi o non giustificati", "false fatture” false annotazioni sui registri Inail di ore lavorate, “fittizi acquisti di bombole, materiale di cancelleria, mobili e schede carburante false”, con l'accusa di falso ideologico in atto pubblico per ben 56 provvedimenti falsamente attestati.
E, per finire, il peculato, per essersi "appropriato in modo sistematico" di “ingenti fondi ottenuti dallo Stato per l'accoglienza dei rifugiati”, condanna che aumenta ancora la pena.
Appare pertanto opportuno, esaminato il dispositivo ricordare che la Cassazione, con il provvedimento 26 febbraio 2019 è intervenuta in argomento, revocando la misura cautelare contro Lucano per l’assenza di “comportamenti fraudolenti” che Lucano avrebbe “materialmente posto in essere”.
La Cassazione si riferiva, è bene ribadirlo, proprio a quei “comportamenti” oggi oggetto di condanna.
E ricordiamo pure come, all’inizio di questa vicenda, le ipotesi della Procura vengono subito stroncate dal gip Domenico Di Croce che nell’ordinanza riduce la presunta associazione a un «diffuso malcostume che non si è tradotto in alcuna delle ipotesi delineate dagli inquirenti». Ben sette reati, relativi alla turbativa dei procedimenti per l’assegnazione dei servizi di accoglienza, vennero rigettati, con ben 14 richieste di arresto che i magistrati non sono riusciti a ottenere.
“Di fatto ( scrisse il gip) viene individuato l’ingiusto profitto nel totale delle somme incassate dalle cooperative, quando invece andava individuato nella differenza tra il totale e le spese realmente sostenute».
Nel processo i magistrati inquirenti non sono riusciti a trovare un euro, un solo euro per il presunto arricchimento personale.
Non trovando i soldi allora l’accusa ha virato in una tesi che appariva spericolata, ma poi ha pagato, in termini di “convincimento” del Tribunale:
Lucano non avrebbe agito per aiutare i bisognosi ma per un presunto movente politico ed elettorale.
«L’annunciata candidatura alle regionali di Mimmo Lucano nella lista di Luigi De Magistris conferma le sue reali ambizioni politiche», dice l’accusa ad Aprile operando la conversione dell’individuazione del movente.
E si apre tutto un altro contesto culminato con la sentenza di condanna a pochi giorni dal voto.
E per completare il quadro, ricordiamo la tragica scomparsa dell’Avv. Antonio Mazzone, e quindi di una linea difensiva riservata e tecnica e che, credo, avrebbe fortemente sconsigliato la candidatura, con la sentenza da emettere.
Sono scelte professionali, sulle quali non è opportuno entrare, lo faccio solo per offrire il quadro completo, ripeto, e richiamo l’arringa finale del Collega Pisapia dove si esalta il ruolo sociale, l’attività di Lucano: “Riace non è un modello – precisa Pisapia – ma un laboratorio. È in ogni esperimento ci sono successi e insuccessi. Sbagliare è umano, però l’errore amministrativo non è uguale a una condotta penalmente rilevante. Soprattutto, ci sono fatti non punibili e cause di non punibilità, che in questo processo ci sono tutte”.
Le scriminanti applicabili al caso Riace, esposte dal Difensore, non hanno trovato il consenso del Tribunale.
Pisapia conclude l’arringa citando Calamandrei e ricordando che “il giudice penale è uno storico e Lucano non ha agito per il potere, ma perché ci credeva. E se ha sbagliato, lo ha fatto in buonafede”.
E qui si apre tutto un altro dibattito, che esula dal contesto giuridico, e da cui mi sottraggo, per il taglio oggettivo che ho voluto dare a questo articolo.

Carlo Maria Muscolo

Articolo pubblicato su La Riviera n. 41 di Domenica 10 Ottobre 2021

1 commento:

  1. Ringrazio l'avv. Muscolo per la disamina oggettiva ed imparziale della pena inflitta a Mimmo Lucano. Personalmente non avevo dubbi quanto al fatto che la somma dei reati contestati portasse a tale pena. Piuttosto mi chiedo se la sentenza è realmente qualcosa di giuridico o come si sospetta da più parti sprofonda nel politico oltre che nel ridicolo. quasi 14 anni di pena in questo "lurido" paese non vengono inflitti per reati come tentata strage, per determinati omicidi, per violenza carnale e peggio ancora per femminicidio. Quanto male avrà fatto l'ex sindaco Lucano per meritarsi tanto astio da parte della giustizia? Sono comunque certo che nel prossimo grado di giudizio la pena al povero Lucano verrà notevolmente rivista e ridotta e che la parola fine poi spetterà alla suprema corte, in grado di cassare sentenze anche per un semplice cavillo giuridico. Insomma, se la sentenza di Locri manca di umanità e saggezza si spera proprio che nei prossimi giudizi gli uomini siano quantomeno più illuminati. Infine chiudo questo intervento esprimendo quella che è e rimane una mia opinione strettamente personale, civile e democratica: non mi fido degli uffici giudiziari di Locri.

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ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE

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Foto di Angelo Lagana'

DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'

Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.

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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO

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Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.

FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'

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Il regalo di Natale del M°. Angelo Laganà

OLTRAGGIO ALLA CITTA'

OLTRAGGIO ALLA CITTA'
OLTRAGGIO ALLA CITTA'. Foto di Angelo Laganà


ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI

ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
Quale sindaco mai oltre a lui stesso o a chi per lui avrebbe consentito una liquidazione cosi rapida a suo favore? Un ulteriore una tantum prelevato da un fondo "segreto e nascosto". Cari elettori meditate...Dedicato a tutte quelle associazioni che partecipano alle riunioni con l'amministrazione la quale puntualmente ricorda pressappoco cosi: "Non chiedete soldi perchè non ce ne sono!"

I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE

Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.

1° classificato Roccella on youtube "A SCIRUBETTA" di Francesco Cappelleri.

2° classificato Roccella on youtube "U TARANTOZZU" di Alessandro Neumann

3° classificato "FRA I RICORDI DI UN PASSATO" di Antonio Dimasi e felice Guarneri