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sabato 16 gennaio 2021

LA SCUOLA RIMANE CHIUSA E LO PSICOLOGO ENTRA IN CLASSE


La crisi politica viene drammatizzata fino all’eccesso e passano in secondo ordine provvedimenti che hanno dell’incredibile: un’estate intera a parlare di banchi, senza pensare ai tracciamenti diffusi del contagio e ai trasporti e intanto ci continuano a propinare bonus biciclette e monopattini (da oggi, 14 gennaio 2021, vengono riaperte le piattaforme per accedere a tali “benefici”); le scuole rimangono chiuse e per molti alunni già metà anno scolastico è saltato, ma per “far fronte a situazioni di insicurezza, stress, timore di contagio, difficoltà di concentrazione”, a seguito del Protocollo d’Intesa Ministero dell’Istruzione e Consiglio Nazionale degli Psicologi, entrano in classe 8.000 psicologici. 

In pratica si spendono 40 euro all’ora, per circa 125 h per istituto, in media 18 h al mese, per predisporre sportelli di ascolto per studenti, docenti e famiglie.

Assurdo!

Invece di riaprire in sicurezza le scuole, vera causa del disagio dei ragazzi, si ricorre ai surrogati e ai palliativi e si fanno strada i gruppi di pressione per la tutela dei loro associati.

Come uomo di scuola so dell’importanza dello psicologo e del pedagogista in una scuola centrata sull’alunno e sulla crescita dei ragazzi. Vorrei vedere la scuola italiana strutturata con tutti i suoi ambiti stabili di supporto, com’è nella migliore tradizione formativa europea che prevede al suo interno tali figure, assi portanti della paideia ordinaria. Ma in questo contesto di pandemia e con le scuole chiuse da un anno, la priorità è lo psicologo per trarre dall’insicurezza e dallo stress i ragazzi (nella migliore delle ipotesi, istruiti ed educati attraverso lo schermo del computer) o aprire i cancelli degli istituti e, se del caso, ampliare il tempo scuola, per salvare il salvabile?

Dello psicologo ne avremmo bisogno noi (un “noi”, classe dirigente) per aiutarci a non fare scelte insensate che nulla hanno a che fare con i bisogni dei nostri ragazzi. Questi, se vogliamo essere concreti e con i piedi per terra, sono disorientati e annoiati dalle nostre scelte ottuse. E non meravigliamoci quando per vincere la noia si danno appuntamento sui social per darsele di santa ragione stressati dal dolce far niente!

I ragazzi devono avere il loro tempo occupato in formazione e non di scivolare dal letto al computer, per seguire i loro insegnanti in DaD. E la soluzione non è farli scivolare, anche, sul lettino dell’analista, ma farli rientrare a scuola, perché il tempo che hanno perso e che continuano, purtroppo, a perdere, è la vera causa del disorientamento attuale.

Si parla tanto di irresponsabili, ma forse lo siamo, pure, noi che accettiamo supinamente decisioni che sanno dell’incredibile, anche se non siamo psicologi. Chiedo venia alla categoria, non sono contro di loro!

Vito Pirruccio 

Dirigente Scolastico e Presidente dell’Associazione Museo della Scuola “I Care!”

venerdì 15 gennaio 2021

SUL SITO DEL SIR, PADRE FRANCESCO CARLINO INTERVIENE SUL PROCESSO "RINASCITA-SCOTT"

Si è aperto il 13 gennaio il processo Rinascita-Scott contro alcune potenti cosche della ‘ndrangheta calabrese, il più grande degli ultimi decenni. Al Sir, don Francesco Carlino, parroco nella Locride, parla dell’attesa della gente e dell’impegno nel contrasto alla malavita. La speranza in una Chiesa ancora più coraggiosa e l’idea di un Sinodo regionale per dare al fenomeno della ‘ndrangheta una risposta collettiva e culturale

 Fonte: https://www.agensir.it

‘Ndrangheta: processo Rinascita-Scott. 

Don Carlino (Roccella Ionica): 

“Per i calabresi è un momento di speranza”


“Per i calabresi è un momento di speranza, si guarda a questo processo con un senso di liberazione”. 
Così don Francesco Carlino, parroco a Roccella Ionica, nella diocesi di Locri-Gerace, commenta al Sir l’apertura del maxi-processo Rinascita-Scott contro alcune potenti cosche della ‘ndrangheta calabrese che si è aperto il 13 gennaio a Lamezia Terme. 

“C’è veramente e finalmente un risveglio nelle coscienze”, prosegue il sacerdote, secondo cui la “collusione tra criminalità organizzata, massoneria e politica” scoperchiata dalle indagini è “un’immagine che c’era nell’inconscio o nel subconscio di tutti”. 

“Oggi – la convinzione di don Carlino – c’è una Regione intera, la Calabria, che aspetta di essere liberata da questo marchio terribile. 

Perché la stragrande maggioranza dei calabresi è gente onesta che dice ‘Liberiamoci da questa piovra’”.

Il sacerdote parla del “risveglio” della Chiesa calabrese che, in alcuni settori, “in passato ha avuto un po’ paura” nei confronti di “questo gigante mostruoso”. 

“Oggi – spiega – c’è la coscienza che bisogna assolutamente prendere posizione. La Chiesa lotta” ma, “sul territorio regionale, ci sono ancora delle resistenze, forse più a livello parrocchiale, per essere all’altezza della lotta alla criminalità mafiosa”. 

Ecco perché “come Chiesa in Calabria dovremmo fare di più. Ci vuole una Chiesa compatta, che abbia coraggio e determinazione; nella quale non si va in ordine sparso”, il monito di don Carlino, che propone: “Si potrebbe tenere un Sinodo regionale per dare al fenomeno della ‘ndrangheta una risposta sinodale e culturale”. 

Il sacerdote chiede anche allo Stato di essere “all’altezza della situazione”: “Anche in Calabria deve investire sulla promozione umana con vie di comunicazione e servizi efficienti, altrimenti si fa un favore alla criminalità mafiosa alimentando la sfiducia” nelle Istituzioni.
Alberto Baviera



giovedì 14 gennaio 2021

LA "PRIMARIA" DEL COMPRENSIVO DI ROCCELLA CONQUISTA L' ACCESSO ALLE FINALI NAZIONALI DEL CONCORSO "I GIOVANI RICORDANO LA SHOAH"

 Una importante e  straordinaria soddisfazione quella che sta vivendo l'Istituto Comprensivo "Coluccio-Filocamo" di Roccella Jonica  che è stato selezionato dalla Commissione Regionale a partecipare alla XIX edizione del Concorso scolastico nazionale "I giovani ricordano la Shoah" indetto dal Ministero dell'Istruzione sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e in collaborazione con l'Unione delle Comunità ebraiche Italiane.

Il Concorso, rivolto a tutti gli allievi del primo e secondo ciclo di istruzione (elementare e media), al fine di promuovere studi e approfondimenti sul tragico evento che ha segnato la storia europea del Novecento, si è avvalso dei vari Uffici scolastici regionali i quali hanno selezionato due lavori per ogni grado di studi ritenuti meritevoli di concorrere a livello nazionale. 

La Commissione Regionale ha scelto, per tutte le scuole primarie calabresi, di inviare in finale nazionale, la 4°A della scuola paritaria Verna di Isola Capo Rizzuto e la "nostra" 2°B dell'I.C. "Orlando-Filocamo" di Roccella Jonica.

La nostra scuola ha concorso e concorrerà attraverso un video dal titolo "Amicizia oltre ogni confine - Otto:autobiografia di un orsacchiotto", realizzato lo scorso anno scolastico dalla classe 2°B (oggi 3°B), sotto l'attenta guida dell'insegnante Irene Sergi.

Un video dall'importante impatto emotivo che racconta la storia di una sincera e spontanea amicizia fra due bambini che vengono divisi ma si ritrovano da grandi; un'amicizia, appunto, senza confini e senza ostacoli di "filo spinato". 

Essere fra i due migliori lavori a livello regionale è già un grande successo e una enorme soddisfazione per la scuola roccellese diretta dalla dott.ssa Emanuela Cannistrà; e naturalmente tanta è la felicità nell'animo della maestra Irene Sergi, ideatrice del progetto, e delle docenti Irene Cordì, Irene  Cataldo, Marisa Caristo e Patrizia Gallo che hanno partecipato alla realizzazione del video facendo squadra con tutti gli alunni della classe.

Tutti i lavori inviati dalle Commissioni Regionali ora sono al vaglio della Commissione Nazionale paritetica composta da rappresentanti del Ministero dell'Istruzione e dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane, chiamata ad individuare un vincitore per ogni grado di studi che saranno premiati dal Ministro dell'Istruzione in occasione del "Giorno della Memoria", accolti dal Presidente della Repubblica e dal Presidente delle Comunità Ebraiche italiane.

In bocca al lupo quindi alla scuola roccellese, e complimenti per lo straordinario lavoro educativo svolto che ha sicuramente lasciato un segno di crescita culturale nei valori della uguaglianza e della solidarietà nel cuore di tutti i ragazzi che hanno partecipato e realizzato il video-progetto con grande coinvolgimento ed entusiasmo.


Ecco il video selezionato ed lizza al XIX Concorso nazionale "I giovani ricordano la shoah"


Nel caso non è visibile il video, cliccare sul seguente link


martedì 12 gennaio 2021

QUANDO I PETTEGOLEZZI E IL LINCIAGGIO MEDIATICO DEVASTA QUANTO IL VIRUS



Ammalarsi di Covid sicuramente è un qualcosa di devastante sia a livello fisico che psicologico.

Nessuno si va a cercare il contagio, a tutti però può capitare di essere contagiato, nonostante si cerca di osservare ogni precauzione, lo abbiamo visto di contagiati a tutti i livelli e di qualunque stato sociale.

Davanti a un malato Covid, seppur asintomatico, si verificano due sentimenti differenti e contrari tra di loro. Da una parte la solidarietà di chi manifesta supporto morale e dall'altra una sfilza di ipocrisia  da parte di chi si esprime con pettegolezzi, frecciate velenose, ingiustificati giudizi nei confronti non solo di chi ha contratto la malattia ma anche contro tutti i familiari, nonostante siano persone sane.

Ed è di questo secondo aspetto che vogliamo parlare, del cosiddetto linciaggio sociale e mediatico, una situazione devastante che rischia di essere peggiore del virus.

Premesso che i provvedimenti delle autorità dovrebbero bastare da soli a regolare la situazione e risparmiarsi l'inutile stuolo di polemiche e linciaggi ingiustificati, ciò nonostante la pandemia del pettegolezzo e dell'ignoranza colpisce purtroppo molto più veloce e massicciamente del Covid stesso.

Ed è ciò che è avvenuto in questi giorni anche nel nostro paese: abbiamo raccolto la testimonianza di una famiglia che in attimo si è trovata nella bocca di tutti in maniera ingiusta ed ingiustificata.

"Avere in famiglia una persona che purtroppo ha contratto il virus - ci dice Giovanna (il nome è inventato, ma la situazione verificatasi è verissima!!!) - significa, per molti, che tutto l'albero genealogico di quella persona ha il virus!!!

Abbiamo una nipote che ha avuto la sfortuna di contrarre il Covid e che con forza e caparbietà lo sta curando in isolamento domiciliare. Non la incontriamo da tempo e tutta la nostra famiglia ha fatto il tampone risultando negativo.

Ciò nonostante in questi giorni stiamo subendo un incubo: notizie assolutamente false sono iniziate a circolare a una velocità incredibile, additandoci come persone malate di Corona virus che andiamo in giro per il paese, irresponsabilmente e indisturbati.


La legittima paura di una comunità dovrebbe spingere alla solidarietà e al rispetto delle regole, e non allo sfogo collettivo al grido: se c'è un contagiato, sono tutti untori: amici, familiari e parenti!!!

Il risultato della positività di mia nipote - continua nello sfogo la signora Giovanna - è stata ventilata dal laboratorio di analisi, e la notizia si è diffusa in maniera velocissima per tutto il paese.

Io stessa ho saputo la notizia dalla gente e non dalla diretta interessata.

Da quel momento in poi è stato detto di tutto e di più sulla mia famiglia. Cose non vere. Giorni davvero massacranti!

Le diagnosi vanno fatte nei laboratori non nelle piazze dei paesi. I miei figli non hanno potuto spostarsi un attimo di casa perchè la gente si è permessa di additarli come positivi. Una marea di messaggi nel dirgli "che a Roccella circola questa voce", e loro a piangere solo per le infamie che gli sono cadute addosso. Ed anche mia mamma di 75 anni è stata presa d'assalto dalla gente dicendole della positività della mia famiglia "che si dice in giro".

Noi poi che abbiamo delle attività commerciali da salvaguardare, i messaggi sono arrivati a tutto il nostro personale, un passaparola assurdo per dire di non entrare nei nostri negozi!!!

E' comprensibile la preoccupazione sull'emergenza sanitaria che stiamo vivendo, ma siamo davanti a una situazione dove le persone si trasformano, pronte a sprigionare chiacchiere e  cattiverie inaudite.

Quello che la mia famiglia sta subendo è un vero e proprio shock psicologico e spero di riuscire a mantenere i nervi saldi attraverso l'affetto dei veri amici e l'unità che ha sempre contraddistinto la nostra famiglia!!!

Spero che quando questo panico sarà un ricordo, sapremo capire l'importanza, per una comunità, del silenzio, della comprensione e della solidarietà".

SI RINNOVA LA FESTA (RELIGIOSA) DI SANT'ANTONIO ABATE

 

Anche quest'anno ci prepariamo a vivere la Festività del Grande Sant'Antonio Abate d' Egitto. 

Lo vivremo insieme in modo diverso ma, ugualmente, intenso e ricco di spiritualità, soffermandoci su una delle figure più illustri del cristianesimo, appunto Sant' Antonio Abate.

Non potendo vivere come ogni anno la Festa nell'omonima Chiesetta sita in via Orlando, a causa della pochissima disponibilità dei posti a sedere, il Parroco, Sac. Jean Dieudonnè Jaomanana, insieme al nuovo e giovane Comitato Festa di Sant'Antonio, hanno pensato di vivere i giorni dei Festeggiamenti presso la Chiesa Parrocchiale di San Nicola Ex Aleph (Chiesa Marina) dove si potranno rispettare tutti i parametri di sicurezza per il contenimento del Covid-19. 

I giovani del Comitato e il Parroco hanno stilato pertanto un ricco programma religioso che inizierà Mercoledì 13 Gennaio alle ore 16:00, con l' accoglienza e l' Intronizzazione della Venerata Immagine di Sant'Antonio Abate in Chiesa Marina e con un momento di preghiera e meditazione sulla vita dell' Anacoreta del deserto.

 Giovedì, Venerdì e Sabato vivremo, sempre in Chiesa Marina, il Triduo di Preghiera che ci preparerà alla Festa Liturgica del Santo che quest'anno sarà proprio di Domenica. 

La Celebrazione Eucaristica delle ore 7:30, in occasione del Triduo, sarà spostata di pomeriggio alle ore 16:00 per permettere a tutti di poter partecipare alle funzioni.

Sabato 16 Gennaio prima della Celebrazione Eucaristica, sul Sagrato della Chiesa avrà luogo la tradizione Benedizione del Fuoco e di tutti gli animali domestici; non mancheranno come ogni anno i tradizionali MAIALINI DI PROVOLA che saranno venduti Sabato pomeriggio e Domenica mattina.

Domenica 17 Gennaio la Festa raggiungerà il suo culmine con la Solenne Celebrazione Eucaristica delle ore 10:00 che si concluderà con la Supplica a Sant'Antonio Abate nel giorno della sua ricorrenza. 

Nell'attesa di ritornare al più presto alla normalità e poter Festeggiare Solennemente la Festività di Sant'Antonio nella sua Chiesetta, affidiamo al Grande eremita del deserto tutte le nostre intenzioni di preghiera affinché, per sua intercessione, il Signore ci liberi al più presto da questo terribile virus.

 

"IO NON TEMO PIÙ DIO, LO AMO. PERCHÉ

L' AMORE CACCIA IL TIMORE"

(Sant' Antonio Abate)




lunedì 11 gennaio 2021

RIPRESA DELLA SCUOLA: SOLO DOPO L'ORARIO D'INGRESSO DEGLI STUDENTI, I GENITORI VENGONO AVVISATI CHE IL SERVIZIO MENSA NON CI SARA'.

Stamattina è ripresa la scuola primaria e secondaria di primo grado (elementare e media) di presenza dopo la sentenza del Tar Calabria dell'8 gennaio 2021 che ha disposto la sospensione dell'ordinanza del presidente  f.f. della Regione Calabria del 5 gennaio scorso che aveva imposto la chiusura di tutte le scuole dell'obbligo, tranne quella dell'infanzia, fino al 15 Gennaio.

Si riprende ed ecco subito sorgere il problema mensa. Le classi, cui è previsto il tempo pieno, ieri sera ricevono la comunicazione dal Comune che il servizio mensa oggi avverrà regolarmente. 

Alle nove di stamattina, quando ormai tutte le famiglie hanno predisposto la propria giornata in funzione dell'orario intero dei propri figli, arriva la notizia che il servizio mensa non si sarà!!!

Occorre andare a prendere i propri figli a scuola alle 13, farli pranzare a casa, e riportarli alle 14!!!

Il problema con cui si giustifica il Comune pare sia che la Ditta affidataria del servizio non fosse pronta con le riserve alimentari per la ripartenza oggi della mensa, ma questa giustificazione non ci convince!!!

Se la ditta non fosse stata in grado di offrire il servizio, sicuramente lo avrebbe comunicato non lunedi mattina a orario scolastico iniziato, ma per tempo, in maniera tale che la scuola potesse comunicare alle famiglie la mancanza del servizio;

Perchè dunque ieri sera membri dell'Amministrazione Comunale hanno comunicato che il servizio mensa era garantito e stamattina, invece, non c'è stato? Possibile che ieri sera l'approvvigionamento dei prodotti alimentari per la ditta c'era e stamattina non c'è più???

Qui qualcuno sta mentendo, e la verità non viene detta. A rimetterci come al solito sono i bambini, trattati come giocattoli, e le famiglie che hanno dovuto stravolgere i piani della loro giornata.


Un capitolo a parte presto dovremo aprire in merito ai riscaldamenti dei plessi scolastici (sospesi e riattivati durante le vacanze natalizie): il Comune non ha pagato ben 10 fatture del plesso Cannolaro e altre 10 fatture del plesso Trastevere: per questo motivo le società fornitrici hanno interrotto le forniture e messo i sigilli ai contatori.

Una situazione assurda e vergognosa che il Sindaco ha rivendicato senza pudore.

Non riescono a pagare le forniture delle utenze comunali, delle scuole dei nostri bambini, ma il 23 Dicembre scorso liquidano, con le entrate delle tasse dei cittadini (superIMU e la TARI), ben 75 mila euro di forniture del festival jazz!!!

Attenzione, i fornitori vanno pagati, tutti. Ma ci sono delle priorità da osservare. Il Jazz, teniamolo a mente tutti, gestito dalle stesse persone che lo stanno gestendo adesso, ha portato al fallimento l'associazione culturale jonica che ha lasciato insoluti pagamenti a musicisti, alberghi e maestranze varie, ed ora si avvia a portare al fallimento il nostro Comune!!!

Siamo al collasso!!! Pazzie che solo a Roccella possono succedere!!!

domenica 10 gennaio 2021

APERTA LA PORTA DELLA CHIESA GIUBILARE DI SAN GIUSEPPE - IL VIDEO

Ieri pomeriggio si è celebrata una straordinaria Funzione religiosa per inaugurare l'anno in onore a San Giuseppe nella Chiesa di San Giuseppe sita nel Rione Croce .



La porta della Chiesa è stata aperta ufficialmente da Don Giuseppe Raco con a fianco Padre Francesco Carlino, Don Crescenzo De Mizio e tutte le Consorelle e Confratelli dell'Arciconfraternita di San Giuseppe.

Nel rispetto delle norme anti covid i fedeli, con grande senso di responsabilità, hanno seguito le Funzioni religiose con grande raccoglimento e devozione.

Tantissime le persone da ogni parte del mondo che si sono collegati con la diretta facebook sulla pagina dell'Arciconfraternita di San Giuseppe, per oltre due ore ininterrottamente.

Nel video che segue, il momento dell'Apertura del portone della chiesa giubilare, chiesa che da oggi potrà essere visitata dalle ore 9 fino alle ore 17,00.

Fra i principali prossimi appuntamenti che si terranno nella Chiesa Giubilare di San Giuseppe, riportiamo:

- la Santa Messa - i Mercoledì di San Giuseppe - alle ore 16,00 a partire da Mercoledì 13 Gennaio;

- l'Adorazione Eucaristica ogni sabato dalle 14 alle 19.

Seguendo le dovute indicazioni, contenute nel libretto con la Lettera Apostolica di papa Francesco distribuito in chiesa, si può ottenere l'indulgenza plenaria.


Il priore, il Direttivo e l'Arciconfraternita di San Giuseppe ringraziano i parroci e tutti i collaboratori, il coro parrocchiale, la ditta Puliflash che ha sanificato la Chiesa gratuitamente, Vincenzo Franco, tutte le persone che si sono collegate in diretta streaming e i fedeli presenti alla celebrazioni di ieri. 

"DENTRO IL VACCINO GLI ABBRACCI DIMENTICATI!"


Voglio replicare la notizia con la vaccinazione di nostri concittadini. 

Dopo Francesco Bova al Policlinico di Messina è la volta di Maria Stella Lopresti vaccinata il 7 gennaio scorso presso l'ospedale Civile di Locri dove presta servizio come operatrice sanitaria.

Una nuova bella immagine che vuole trasmettere speranza e fiducia  in quel percorso che ci dovrà portare a tornare alla normalità.

Nella stessa pagina facebook dell'amica Maria Stella ho letto un toccante post di una dottoressa di Senigallia, Anna Fracassini, che riflette sull'importanza che il vaccino ha per farci tornare alla vita e alle emozioni che si vivevano prima della pandemia. 

Nel ringraziare Maria Stella per aver consentito la pubblicazione della sua foto quale atto di speranza per tutti i cittadini della Locride, riporto di seguito il post originale della dott.ssa Fracassini che in queste ore sta facendo il giro del web  diventando virale!


"Io lo so perché quelli che ricevono il vaccino lo esibiscono con un selfie. Perché nel momento in cui hanno sentito il liquido entrare nel loro corpo hanno capito che lì dentro c’erano soprattutto i baci e gli abbracci dimenticati, le gite scolastiche, gli anziani a capotavola il giorno di Natale, le mense affollate. C’erano i ragazzi con lo zaino sulle spalle, i cinema all’aperto, i teatri pieni e il concerto di Vasco che dall’alto sembravamo tanti puntini attaccati. C’era la tavolata di amici al ristorante, prendo la pizza diversa dalla tua così ce la dividiamo, il viaggio a Tokyo senza prenotare, la cena con i compagni del liceo che in fondo siamo sempre gli stessi e la libertà di poter rimanere a casa che poi, chi ci rimane più, dentro quelle quattro mura?
C’era il lavoro, gli aerei che ripartono e le stazioni piene.
C’era il rossetto rosso che più rosso non si può, la valigia stipata, l’invito a casa che ognuno porta qualcosa, il pigiama party e la corsa tutti insieme. C’era piacere mi chiamo Anna stringendo la mano dell’altro senza avere paura, un sonno tranquillo e confini aperti. C’erano i computer chiusi e gli insegnanti che parlavano zigzagando tra i banchi, l’ora di religione a studiare latino e i bigliettini passati di mano in mano.
C’erano i visi tutti interi con labbra sottili, carnose, irregolari o rifatte.
C’era la palestra con l’odore di sudore, up and down al ritmo della musica, le candeline soffiate su una torta e poi tutti a mangiare la propria fetta incuranti degli sputi.
C’erano starnuti e tosse in libertà, la telefonata con tua sorella che quando vieni ti porto a Palazzo Strozzi, i bambini che signora mia quanto sono cresciuti e la libertà, quella che abbiamo sempre difeso sopra ogni cosa.
C’erano i vecchi, accuditi e coccolati che raccontano sempre la stessa storia e sempre nello stesso modo ma tu l’ascolti come fosse la prima volta.
C’era il senso di altruismo perché il vaccino si fa per se stessi ma soprattutto per gli altri e c’era quel senso di pace che si impossessa di te quando stai lavorando per tutti.
Ecco perché chi si vaccina lo fa vedere.
Perché in quel momento ha vissuto un bellissimo viaggio e, soprattutto, perché ce lo augura con tutto il cuore."

sabato 9 gennaio 2021

DEL BALLETTO "SCUOLA APERTA/SCUOLA CHIUSA" NON SE NE PUO' PIU'!!!

 ORA, BASTA!


Le agenzie di stampa hanno battuto nel pomeriggio di ieri la notizia che il TAR della Calabria, riunitosi con carattere d’urgenza, ha sospeso, per la seconda volta nello spazio di due mesi, il decreto del Presidente F.F. della Giunta Regionale Spirlì di procrastinare al 15 gennaio il rientro in classe degli alunni della primaria e media. L’ennesimo braccio di ferro politica-giustizia amministrativa getta nello scompiglio e nello sconforto famiglie, alunni e operatori della scuola.

Ormai la misura è colma!


Dall’inizio della pandemia abbiamo ascoltato giudizi lusinghieri sugli insegnanti che si dimostrano versatili con la Didattica a Distanza e grida di allarme di esperti in sistemi formativi, come i consulenti di Save the Children, che denunciano il rischio che “l’assenza prolungata dalla scuola si trasformi per tanti ragazzi in abbandono definitivo”. Le proiezioni parlano di 34.000 ragazzi, tra i 14 e i 18 anni, candidati ad uscire definitivamente dal circuito formativo con le inevitabili conseguenze sul piano sociale ed economico.

Il rapporto di Save the Children “I giovani al tempo del Coronavirus” ci rappresenta una generazione di ragazzi e giovani “ansiosa, disorientata, stanca, insicura, preoccupata e irritabile ... Ragazzi inascoltati, tagliati fuori dal dibattito”.

Questo quadro allarmante è presente nei pensieri della nostra classe dirigente che nei vari segmenti della nostra vita sociale sfila nei talk show incurante della terribile eredità che trasferiamo alle giovani generazioni? A vedere la girandola delle decisioni, mi sembra proprio di no!

L’ennesima giravolta stiamo per viverla in questo inizio di 2021, nato, purtroppo, sotto la stessa stella dell’anno precedente. 

Ci eravamo lasciati alle spalle “l’anno orribile” con le decisioni “apri e chiudi” delle scuole a settimana alterna, intervallate dall’altalena decisione/non decisione della politica e annullamento/sospensione dei magistrati amministrativi, e ci ritroviamo, ad inizio d’anno, con la stessa sinfonia. 

La sera prima ci corichiamo con la chiusura della scuola decisa all’ultima ora con una diretta facebook, per ritrovarci, nel pomeriggio del giorno successivo, con un dispositivo di sospensione “a metà” (il 10 gennaio il TAR deciderà per la scuola superiore) adottato dalla giustizia amministrativa. 

Intanto, la scuola programma la DaD e si catapulta con i contatti web, per rientrare in fretta e furia in presenza. Presidi e docenti burattini, ragazzi e genitori mossi come birilli pendono dai palleggiamenti decisionali di una scriteriata classe dirigente che gioca col futuro. Oltre che con la pazienza di tutti noi.

Quanto durerà questo spettacolo indecente? La pazienza mostrerà quanto prima i suoi limiti e poi non ci si deve meravigliare del logoramento del sistema democratico. America docet!


Siderno 09/01/2021 F.to prof. Vito Pirruccio

Dirigente Scolastico

Presidente dell’Associazione Museo della Scuola “I Care!” Siderno (RC)

venerdì 8 gennaio 2021

LA RIFLESSIONE DEL PROF. VITO PIRRUCCIO SULL'IPOTESI DI DE MAGISTRIS A CANDIDATO PRESIDENTE DELLA REGIONE CALABRIA

 LA RIVOLUZIONE PUÒ ATTENDERE

di Vito Pirruccio


Leggo sul Corriere del Sera del 3 gennaio u.s. che, durante un webinar organizzato dai 5 Stelle calabresi, il magistrato napoletano Luigi De Magistris ha aperto all’ipotesi di scendere in campo in Calabria come candidato presidente alle prossime elezioni regionali. 

Dopo la sfilza di Commissari o candidati tali chiamati a mettere ordine alla sanità calabrese e alle eclatanti uscite che hanno fatto seguito e che ci hanno messo alla berlina mondiale, si prospetta un altro salvatore esterno (sia pure con una storia di magistrato in Calabria per 9 anni) che scomoda, già in premessa, quella rivoluzione facile a parole meno nei fatti. 

La premessa è che la “rivoluzione parta dalla voglia dei calabresi”, così, mi pare, si sia espresso il magistrato campano (almeno da quanto riportato sul Corriere della Sera, a pag. 12, del 3 gennaio u.s), disponibile, com’è facile dedurre, a ricoprire il ruolo di capo rivoluzionario.

La Calabria sfasciata in tutti i settori, da sempre terra di conquista di vecchi e nuovi colonizzatori politici, “costretta” a far ricorso, anche, a un presidente esterno, nell’immaginario dell’ex magistrato, dovrebbe trovare truppe rivoluzionarie ad accogliere il Condottiero di turno e dare la spallata definitiva alle storiche storture socio-economico-politiche che attanagliano la regione! 

Un disegno chiaramente velleitario che interroga noi calabresi con in testa nessuna azione rivoluzionaria prossima alle porte, ma consapevoli che il futuro è quello che riusciamo, nel nostro piccolo, a costruirci con le nostre mani e con la testarda volontà di incanalarci su un terreno di legalità e di buon senso.

La rivoluzione può attendere!

Da calabrese sfibrato e appeso alla fiducia “come d’autunno sull’albero le foglie” auspicherei solo un sano e volenteroso cammino di donne e uomini di buona volontà disposti a chiudere la porta all’illusione di uscire dal tunnel dei nostri ritardi e dell’arretratezza con le facili scorciatoie (assistenzialismo, pianto greco e salvatori della patria) e ad intraprendere la strada dei piccoli passi del buon governo della cosa pubblica. 

La Calabria o prende coscienza collettiva delle cause dei suoi ritardi affidando le sue sorti alle donne e agli uomini calabresi capaci di prendere sulle spalle il fardello della gestione quotidiana di una res publica con tutte le sue contraddizioni o non ci sarà via d’uscita. 

Sapendo che la vera rivoluzione sarebbe solo ed esclusivamente nel far funzionare quella che è oggi l’ingrippata macchina amministrativa e i servizi pubblici essenziali (sanità e scuola in testa), senza disegnare voli pindarici e scenari francamente fuori dalla nostra portata. 

Per fare questo basterebbe affidarsi alle risorse umane presenti, anche in Calabria, a destra, sinistra e centro che sappiano, però, mettersi in discussione in piena umiltà, senza per questo dover indossare le mostrine del capitano o la giberna del rivoluzionario.

F.to Vito Pirruccio, un calabrese senza illusioni





2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico

2 agosto 2020  - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
2 Agosto 2020 - 2 Agosto 2021: un anno senza Ludovico. Il ricordo di Ludovico Lombardo ad un anno dalla sua tragica scomparsa. Sempre nel cuore dei tuoi amici e sempre nel cuore dei roccellesi.

JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini

La vera storia dei nostri emigranti che, per motivi di lavoro, sono stati "costretti" a lasciare la Terra in cerca di lavoro ma col cuore rivolto SEMPRE nell'estremo lembo della "nostra" Penisola: la CALABRIA!

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
Foto di Angelo Lagana'

DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'

Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.

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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO

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Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.

FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'

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Il regalo di Natale del M°. Angelo Laganà

OLTRAGGIO ALLA CITTA'

OLTRAGGIO ALLA CITTA'
OLTRAGGIO ALLA CITTA'. Foto di Angelo Laganà


ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI

ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
Quale sindaco mai oltre a lui stesso o a chi per lui avrebbe consentito una liquidazione cosi rapida a suo favore? Un ulteriore una tantum prelevato da un fondo "segreto e nascosto". Cari elettori meditate...Dedicato a tutte quelle associazioni che partecipano alle riunioni con l'amministrazione la quale puntualmente ricorda pressappoco cosi: "Non chiedete soldi perchè non ce ne sono!"

I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE

Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.

1° classificato Roccella on youtube "A SCIRUBETTA" di Francesco Cappelleri.

2° classificato Roccella on youtube "U TARANTOZZU" di Alessandro Neumann

3° classificato "FRA I RICORDI DI UN PASSATO" di Antonio Dimasi e felice Guarneri