Pubblichiamo l'integrale e deciso intervento dei consiglieri Chiara Melcore e Vanessa Riitano del coordinamento "Roccella bene Comune" esposto il 27 Marzo scorso nella discussione in Consiglio Comunale del piano finanziario e delle aliquote della TA.RI. 2018.
Buonasera Presidente, Sindaco, Segretario e colleghi consiglieri.
Intanto notiamo, come al solito, che in un consiglio di tale importanza non si sia sentita la necessità di convocare una commissione chiarificatrice di tutta la questione e che come al solito gli ultimi atti fondamentali ci siano pervenuti stamattina.
Comunque studiando gli atti ed in particolare il piano finanziario Tari 2018 e confrontandolo con quello del 2017, abbiamo notato delle grandi somiglianze tra loro per ciò che concerne gli intenti e soprattutto per il fatto che tali intenti non trovino poi corrispondenza con la realtà.
Tali contraddizioni hanno spinto in tutto questo anno noi della minoranza a fare una lunga serie di interrogazioni consiliari, anche grazie alle tante segnalazioni dei cittadini che puntualmente ci hanno portato a conoscenza o sottolineato ulteriormente, determinate criticità ambientali e igienico sanitarie, oltre che naturalmente criticità legate alla raccolta differenziata.
Le risposte ottenute, quasi sempre tardive e sommarie, ci hanno confermato una forte difficoltà dell'amministrazione a gestire adeguatamente tutta la problematica ambientale.
Nel dettaglio vorremmo portare alla memoria dell'amministrazione alcune delle interrogazioni fatte da noi sulla materia e cioè quelle del:
-13 ottobre 2017, segnalazione con richiesta intervento
-24 ottobre 2017, interrogazione
-20 febbraio 2018, interrogazione
-23 febbraio 2018, lettera del condominio Frangipane
-27 febbraio 2018, lettera aperta della minoranza al Sindaco
-21 marzo 2018, segnalazione di emergenza igienico sanitaria del torrente zirgone.
Ebbene in tutte queste interrogazioni e segnalazioni emergono una serie di criticità e fra tutte le più allarmanti sono:
-la pulizia degli alvei,
-la disinfestazione e derattizzazione del territorio,
-l'incuria e la sporcizia del paese,
-la mancata raccolta dell'indifferenziato per due settimane consecutive avvenuta circa un mese fa,
-il sistema di controlli e sanzioni sommarie e a tappeto con il quale avete gettato nel caos tutto il paese, decidendo di punto in bianco di correre ai ripari rispetto alla situazione emergenziale della raccolta differenziata, senza però un'adeguata informazione e sensibilizzazione della cittadinanza e senza la pubblicazione di una nuova brochure ufficiale che integrasse e sostituisse quella di sette anni fa.
Relativamente alla pulizia degli alvei, voi dichiarate nelle risposte alle interrogazioni del 24 ottobre 2017 e del 21 marzo 2018 che non vi competa, ma che sia di competenza della città metropolitana; tuttavia vi contraddite clamorosamente quando nel piano finanziario Tari 2017 ed in quello del 2018 affermate che invece questo sia un servizio da voi espletato sul territorio.
Stessa cosa dicasi per la disinfestazione e derattizzazione, che però nella risposta all'interrogazione dite sia un'azione che dipende dalla programmazione ASP. Sull'incuria e sporcizia ormai conclamata del paese, con tanto di foto e continue segnalazioni, nel piano Tari dite che vi competa, ma poi assistiamo a zone del paese che somigliano più alla giungla che a strade.
Infine per quanto riguarda il caos indifferenziata, basterebbe nominare tutte le interrogazioni che vi abbiamo fatto, oltre a un recente servizio di Telemia dal quale si evince che c'è effettivamente qualcosa che non va e che non è andato nel sistema di differenziazione dei rifiuti da parte dei cittadini, cosa confermata dalle classifiche Arpacal degli ultimi anni e avvalorata dalla serie infinita di avvisi di raccolta non conforme e minacce di sanzioni che avete fatto apporre in tutto il paese dagli operatori.
Analizzando ulteriormente i due piani Tari notiamo che non mancate di proporVi di fare: informazione, formazione sulle buone pratiche ambientali, campagne di comunicazione, coinvolgimento dei cittadini con atti concreti quale distribuzione di brochure informativa, assemblee pubbliche e incontri con le scuole, lettera del sindaco a tutte le famiglie, condivisione di metodi e obiettivi con la cittadinanza.
Ci chiediamo: quale di questi buoni propositi ha trovato attuazione visto che poi è successo tutto quello che abbiamo appena esposto sopra?
E poi cosa ne è stato di tutte le vostre proposte, cioè dei mercatini domestici, degli erogatori dell'acqua potabile lungo le strade comunali, della manifestazione "ri...giocando", della promozione e la sensibilizzazione alla riduzione dei rifiuti, della convenzione con ristoranti e negozi di generi alimentari per evitare lo spreco di cibo a breve scadenza?
E cosa ne è stato della proposta di fornire il territorio comunale dei cestini per la raccolta differenziata?
Per quale motivo avete preferito acquistare cestini in ghisa (per la modica cifra di 500 euro ciascuno) dove si può buttare tutto, piuttosto che i cestini della raccolta differenziata? (Quando poi si pretende dalle utenze domestiche e non, di effettuare una perfetta differenziazione dei rifiuti, pena la mancata raccolta le sanzioni per i cittadini)
Cosa avete fatto per mettere il cittadino nelle condizioni di differenziare di più e meglio? Quali incentivi, quali premialità?
Nessuna!
Nonostante a suo tempo fossero stati acquistati dei software che avrebbero permesso, una volta implementati, di effettuare dei controlli oggettivi sulla qualità dei rifiuti differenziati dai cittadini e pertanto si sarebbe potuto mettere in campo tutto il sistema di premialità e sanzioni promesso sette anni fa.
Per ora noi notiamo una situazione ambientale igienico- sanitaria al collasso e per tutta risposta un'amministrazione che naviga a vista per tentare di porre riparo al continuo malcontento dei cittadini.
Analizzando poi il piano Tari del 2018 abbiamo notato che nominate in prima battuta un'isola ecologica aggiuntiva da ubicare nello spiazzo del depuratore (questa cosa ci suona molto strana visto che l'assessore Zito aveva risposto ad un'interrogazione di Chiara Melcore che questa cosa non era tecnicamente fattibile) per poi affermare nello stesso piano Tari del 2018 che è prevista una nuova isola ecologica.
Tutto ciò ci sembra quantomeno in contraddizione e vi chiediamo di illuminarci. Soprattutto in virtù del fatto che l'anno scorso ci sfidavate (come se noi fossimo gli amministratori di questo paese) a trovare i soldi e il luogo per la nuova isola ecologica, viste le nostre continue sollecitazioni a predisporre un altro luogo a tal fine, a causa delle incessanti lamentele dei cittadini che abitano nei pressi della stessa, e che si trovano a dover combattere tutto l'anno con odori molesti.
Tutto ciò ci sembra quantomeno in contraddizione e vi chiediamo di illuminarci. Soprattutto in virtù del fatto che l'anno scorso ci sfidavate (come se noi fossimo gli amministratori di questo paese) a trovare i soldi e il luogo per la nuova isola ecologica, viste le nostre continue sollecitazioni a predisporre un altro luogo a tal fine, a causa delle incessanti lamentele dei cittadini che abitano nei pressi della stessa, e che si trovano a dover combattere tutto l'anno con odori molesti.
Vorremmo capire chi gestisce e dove si trova il centro di raccolta delle pile e degli oli esausti all'interno del porto.
Vorremmo capire come mai si parla di leasing e nolo a lungo termine in merito al parco macchine: i mezzi che abbiamo sono già rotti dopo questo breve lasso di tempo?
Andando poi ad analizzare nel tecnico i costi del servizio, che determineranno le aliquote notiamo: € 90.000 di costi del personale inseriti nei costi operativi di gestione (dichiarati come percentuale non superiore al 50% dell'intero costo del personale addetto alla raccolta), per poi trovarci sempre alla voce costi del personale 20.000 euro facenti parte dei costi comuni, € 135.000 come costi generali gestione e € 51.000 relativi al servizio di lavoro interinale.
Avremmo avuto piacere ad avere uno schema esaustivo di tutto il personale impiegato nel ciclo di raccolta e spazzamento, per capire come è stata effettuata la ripartizione dei costi ad esso relativi.
Questo perché secondo l'articolo 2423 del codice civile il costo deve essere finalizzato oggettivamente alla gestione del servizio di igiene urbana e non ad altri scopi, quindi il costo del personale deve essere quello relativo al personale effettivamente adibito al servizio di raccolta, ma senza una nota specifica sul personale effettivamente impiegato non ci è possibile alcuna osservazione oggettiva.
Poi al paragrafo 4.6 troviamo scritto che non essendoci dei criteri oggettivi nella determinazione della produzione dei rifiuti, si utilizzeranno dei criteri "presuntivi" razionali; ci chiediamo cosa impedisce l'adozione di criteri "oggettivi" razionali che possano computare e misurare puntualmente per tutte le utenze, il quantitativo di rifiuti prodotti in modo da ottenere un calcolo della tariffa il più corretto possibile.
Ci chiediamo quale sia il vantaggio di dover pagare ogni anno 40.000 € di costo di compattamento dei rifiuti, quando il Comune potrebbe acquistare una terna nuova e non pagare più di 25.000 €, ammortizzando tale costo negli anni e adibendo un operatore già assunto nella pianta stabile del Comune per lo stesso servizio che attualmente viene pagato ad un privato.
Ci chiediamo per quale motivo si debbano pagare 120.000 € all'anno di manutenzione e noleggi, quale sia il materiale di consumo che costa 24.000 € l'anno e quali siano le spese varie che ci costano 12.000 € all'anno.
Ma la vera domanda che ci siamo posti è per quale motivo esiste una voce oneri diversi pari a 52.000 €, ascrivibile al fondo crediti di dubbia esigibilità pari al 5% del ruolo dell'anno precedente: non dovrebbe esserci nel bilancio una voce identica che tiene conto dei crediti di dubbia esigibilità? Per quale motivo ci ritroviamo la stessa voce anche nel piano finanziario Tari?
E poi alla voce costi di uso del capitale, quali sono i nuovi investimenti per i quali esiste un ammortamento di 82.000 €?
Tra gli obiettivi di riduzione della produzione di rifiuti solidi urbani all'inizio della relazione troviamo menzione di un progetto di miglioramento della raccolta differenziata finanziato dalla regione Calabria: vorremmo capire e avere delle delucidazioni in merito a come questo progetto è strutturato, cosa prevede, se il finanziamento è a fondo perduto o se cofinanziato dal comune e in quest'ultima ipotesi in che misura.
Andando poi all'analisi delle aliquote, confrontando le aliquote del 2017 con quelle del 2018 non ci venite a parlare di diminuzioni perché a fronte di una piccola diminuzione della parte fissa sia per le utenze domestiche che per quelle non domestiche, c'è poi un aumento sostanziale della parte variabile della stessa. Cosa Che nella sostanza genera un totale superiore a quello dell'anno scorso.
Alla luce di tutto questo ci sentiamo di sottoporvi nuovamente all'attenzione tutte quelle proposte che abbiamo fatto durante quest'anno in merito alla questione raccolta differenziata e ambiente:
-è opportuno effettuare una periodica derattizzazione e disinfestazione del territorio, anche rivolgendosi, extrema ratio, a ditte specializzate esterne;
-È necessario curare il verde pubblico(cosa per cui paghiamo la TASI) e pulire l'alveo dei torrenti periodicamente e soprattutto in vista delle piogge autunnali;
(Qualora il Comune dovesse riscontrare delle difficoltà nel reperire personale adibito a ciò, si potrebbe pensare a una pulizia a rotazione che copra in maniera efficiente tutte le zone del paese);
-fornire agli utenti sacchetti compostabili per raccolta dell'umido, sacchetti trasparenti per la raccolta della plastica, sacchetti di carta riciclata per la raccolta della carta (qualora il Comune non fosse in grado di garantire la fornitura di tali sacchetti, dovrebbe permettere all'utente che li acquista di detrarre la spesa dal pagamento della tassa);
-implementare un serio servizio di controllo e monitoraggio della qualità della differenziazione dei rifiuti da parte degli utenti, con l'ausilio del software e dei dispositivi di controllo acquistati a suo tempo e per i quali i mastelli distribuiti avevano avuto etichettatura con tanto di codice a barre;
-attivare le tanto decantate premialità per chi differenzia più e meglio, ma soprattutto per chi dimostra di essere virtuoso non producendo o producendo pochissimo indifferenziato, obiettivo fondamentale di ogni politica ambientale.
-distribuire nuove brochure on-line e cartacee;
-effettuare le campagne di informazione, formazione, sensibilizzazione alla cittadinanza e soprattutto alle scuole, dotandole dei mastelli della differenziata;
-gestire i rifiuti lungo il paese con gli appositi mastelli della differenziata;
-rendere effettiva e operativa la possibilità del compostaggio comunale.
Ci auguriamo che tutte queste proposte che senza dubbio risultano utili e fattibili per il nostro paese trovino attuazione nell'immediato, per garantire gli standard di eccellenza che il nostro paese merita, senza aspettare l'appuntamento elettorale del 2019.