Siamo alle solite, dopo la TASI (Tassa sui servizi indivisibili) anche la TARI (Tassa Rifiuti) e l'IMU (Seconde case) sono state varate con le massime aliquote possibili e con un piano finanziario per i rifiuti addirittura superiore a quello già mastodontico dell'anno scorso, situazione che farà lievitare ancora le già triplicate e quadruplicate bollette TARES del 2013. Ahiai, poveri noi cittadini, ahiai poveri noi attività commerciali! E' in arrivo un'altra mannaia come e più di un anno fa!!!
E' assolutamente intollerabile e inaccettabile tutto ciò. Io non sono più disponibile ad accettare una situazione cosi grave, soprattutto perché siamo in balìa di amministratori che ci ridono in faccia, fanno la loro relazione che sembra giustificare i loro sperperi e poi vanno fuori dell'aula a sghignazzare soddisfatti per aver saputo dire un mare di bugie. Perché le bugie sono proprio nascoste dentro i capitoli del bilancio e nel piano finanziario di cui si può venire a conoscenza delle cifre solo in maniera sommaria.
Contemporaneamente non c'è traccia in Comune (o non si vuole portarla alla luce) dello Statuto e dell'Atto Costitutivo della Fondazione Rumori Mediterranei, l'associazione che sta riscuotendo fior di contributi e prestiti dalle tasche dei cittadini e dove, a quanto pare, il Comune di Roccella Jonica è partner; come è davvero anomalo che, dalla gestione del "Porto delle Grazie" partita nel maggio di quest'anno, già si vocifera che il socio di maggioranza Invitalia, dopo il fallimento di Italia Navigando, stia per lasciare la società. Due situazioni assolutamente strane che sono il nocciolo della questione di 16 anni di conflitto di interesse esistente fra gestione politica e interessi privati di alcuni amministratori roccellesi.
Che c'entrano, direte voi, le tasse che a Roccella sono le più alte d'Italia con il conflitto d'interessi? C'entra, eccome! Perché, quando degli amministratori ricoprono determinati ruoli politici e invece dell'interesse pubblico mirano al loro interesse privato, allora è presumibile che molte spese pagate con i soldi dei cittadini servano a creare clientele affinché, col voto, queste persone possano continuare a garantirsi quel ruolo che gli consenta ancora di manovrare con gli interessi pubblici soprattutto i loro interessi privati.
Davanti a una situazione cosi drammatica c'è solo una cosa da fare: richiedere una Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi direttamente alla Prefettura o alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Prima si compie questo atto e prima si può fare luce su questa situazione strana che vede i cittadini vittime inconsapevoli di ciò che viene manovrato nell'ombra da pochissime persone.
Intanto il sottoscritto in questi giorni si è attivato di prendere contatto con dei membri del consiglio Comunale di Saracena (CS) e Cittanova (RC), rispettivamente di 3886 e 10365 abitanti per una superficie territoriale di 109,15 kmq Saracena e 167,22 kmq Cittanova. Due Comuni che, come Roccella Jonica (6638 abitanti per una superficie di 175,51 kmq), stanno effettuando la raccolta differenziata porta a porta (il Comune di Saracena addirittura dal 2007). Li ho contattati per avere il loro piano finanziario del sistema di raccolta e smaltimento rifiuti da confrontare con il nostro in proiezione appunto al numero degli abitanti e alla superficie del territorio.
E' assolutamente inspiegabile e atipico come si possa fare un piano finanziario di 1.010.000 euro nel 2013 e di 1.075.000 di quest'anno quando la forza lavoro è quasi completamente precaria e la maggior parte pagata dalla Regione Calabria, e quando gli introiti della vendita del materiale sono dieci volte inferiori alle spese, e quando ancora le aliquote variabili (cioè quelle che dovrebbero premiare chi meglio differenzia i materiali sia per le utenze domestiche che per le attività commerciali) sono calcolate senza un senso logico visto che la vera attendibilità avrebbe dovuto garantirla il software, acquistato con i 700 mila euro di finanziamento pubblico che Roccella ha ricevuto per poter adottare la differenziata, che avrebbe consentito di conoscere le utenze che differenziano da quelle che invece non lo fanno (nessun Comune d'Italia di pari abitanti ha ricevuto o riceverà mai un finanziamento cosi alto sperperato in tutti i modi meno che in un senso coscienzioso ossia per l'acquisto e la distribuzione gratuita delle compostiere che avrebbero evitato le spese di parte della raccolta e dello smaltimento dell'umido).
Questo tipo di programma a Roccella Jonica non è stato mai messo in funzione tant'è che il codice a barre inserito in ognuno dei mastelli in comodato alle utenze non è stato mai utilizzato per questa precisa misurazione.
E' assolutamente necessario poter confrontare i piani finanziari della TARI di Roccella con quella di altri Comuni virtuosi innanzitutto per rispetto dei roccellesi che, nonostante le numerosissime lagnanze dello scorso anno, nulla si è fatto per limitare le dissanguate spese tant'è che anche quest'anno ci vedremo arrivare bollettini dagli elevatissimi importi (ne riparleremo a fine anno!!!).
Ma c'è un aspetto importantissimo e che nessuno prende in considerazione. Leggete questo passaggio molto esplicito e significativo estratto dal Garantista del 1° ottobre: parla il sindaco Riccio di Caulonia: "Ammiro Roccella per la differenziata. Ma ci sono dei numeri. Loro spendono più di 900 mila euro a parità di abitanti. Facciamola, ma teniamo conto del nostro vasto territorio..." (Caulonia attualmente spende la metà rispetto a Roccella, senza premialità per il riciclo dei rifiuti e conferendo tutto in discarica con i costi naturalmente più alti!)
E' necessario fare luce sull'effettivo costo del servizio di Roccella Jonica che al momento non convince affatto perché questo piano finanziario cosi stellare è un cattivo esempio, scoraggiante per tutti gli altri paesi che vorrebbero ricorrere alla differenziata; quando invece questo tipo di raccolta dei rifiuti andrebbe incentivata e incoraggiata perché è l'unica strada possibile e percorribile se si vogliono evitare gli obbrobri delle discariche a cielo aperto nel cuore dei paesi, svuotare le discariche, incentivare le famiglie e salvaguardare l'ambiente.
La TARI e l'IMU, nel Consiglio Comunale del 30 Settembre scorso, sono state approvate soltanto dalla maggioranza. Roccella Bene Comune ha votato in maniera contraria alle aliquote IMU e al piano finanziario della TARI con le rispettive tariffe.