Al mio ritorno a Roccella ho appreso con grande dispiacere la notizia della scomparsa del prof. Giuseppe Falcone, un'autentica colonna portante della cultura calabrese e non solo.
Titolare del
corso di Dialettologia Italiana alla Facoltà di Lettere dell'Università di Messina, con il prof. Falcone crolla un altro mito roccellese di persone considerate enciclopedie viventi. Lo avevo scritto anche per le menti scelte del preside Domenico Curtale, per il prof. Francesco Ursino e la prof.ssa Maria Luisa Franzè, con il prof. Giuseppe Falcone, Roccella perde un grossissimo patrimonio culturale che, comunque, siamo sicuri verrà ereditato da tante altre persone della nostra società che non si faranno sfuggire i suoi insegnamenti.
Non a caso il prof. Falcone era fra i soci fondatori dell'Associazione Culturale "Roccella com'era" che da più di quindici anni si adopera nel nostro paese a recuperare le origini storiche attraverso iniziative e pubblicazioni, e tramandarle alle generazioni future. E in questo "disegno" il prof. Falcone ha dato il suo significativo apporto, tant'è che nei diversi convegni proposti dall'associazione, Falcone trasformava ogni sua relazione in veri e propri saggi di letteratura con nozioni di storia e
informazioni anche scientifiche.
Divorava, raccoglieva e custodiva gelosamente ogni periodico del Sud Italia dove
spesso c’erano anche i suoi articoli. Qualche anno fa mi chiese tutti i numeri
del giornalino “Giovaninsieme”
pubblicati dall’associazione dal 1994 al 2003 e con grande orgoglio feci
rilegare tutti i 33 numeri in un unico volumetto e glielo consegnai. “Avete
fatto davvero un bel lavoro – mi disse – con questo vostro giornale; avete
raccontato un pezzo di vita di Roccella con il vostro spirito
giovanile combattivo. Complimenti”.
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Il prof. Giuseppe Falcone, nella foto pubblicata dal
settimanale "La Riviera". |
Sempre presente
ad ogni riunione del Circolo Democratico, nonostante negli ultimi tempi aveva difficoltà a raggiungere la sede del Dopolavoro Ferroviario. Ma non si è mai perso d'animo e, aiutato dai "compagni" a salire le scale del Dopolavoro, non è voluto mai mancare agli incontri per dare il
suo fattivo contributo, intento com'era anche ad osservare qualche giovane promessa capace e motivata,
anche attraverso una
buona dialettica, a
fare politica a favore del bene comune di Roccella.
Non ho avuto la
fortuna, come tanti studenti che si sono formati anche grazie alla sua sapienza, di averlo come insegnante ed educatore; ma lo
ascoltavo e seguivo attentamente nei suoi discorsi al Circolo e nei
convegni: nell’ascoltare il suo modo lento ma efficace di comunicare, nelle sue
parole mi sembrava di vedere animato un racconto come nelle scene di un film.
Molto bello l'articolo scritto dal pugno e dal cuore del suo caro amico e compagno prof. Vito Pirruccio nel numero della "Riviera" di domenica scorsa, che vi segnalo con questo link
http://www.larivieraonline.com/ricordo-di-giuseppe-falcone.
Mi associo al cordoglio dei tantissimi amici e porgo ai cari familiari le mie più sincere e commosse condoglianze.