di Adelina B. Scorda.
Una diatriba fra organi scolastici e genitori sta interessando l'istituto comprensivo di Roccella Ionica. «All'inizio di questo anno scolastico - spiegano alcuni genitori degli alunni - la dirigenza ha imposto agli alunni che hanno scelto l'orario di 30 ore antimeridiane fino al sabato una modifica all'offerta formativa. Abbiamo provato più volte a dialogare con la dirigenza scolastica, anche facendo raccolte di firme spiegando le ragioni del nostro disappunto, ma non abbiamo avuto alcuna risposta».
Con delibera alla mano e verbali di consigli i genitori degli alunni l'istituto comprensivo di Roccella hanno deciso di chiedere lumi ponendo le loro questioni davanti a chi di competenza. «Noi vogliamo capire se è possibile che una Scuola che presenta all'atto dell'iscrizione un orario didattico 8-13 dal lunedì al sabato, possa ad anno scolastico iniziato cambiare tutto e mettere in serie difficoltà centinaia di famiglie. Inoltre la scuola non ha un refettorio, una palestra e nemmeno dei laboratori, dove e cosa dovranno mangiare i nostri bambini?».
Il provvedimento in questione scaturirebbe dalla necessità di rendere il percorso scolastico più completo, inoltre, secondo quanto riportato nel verbale del consiglio d'istituto «l'ipotesi - si legge - nasce in primo luogo dalla constatazione che la frequenza degli alunni al sabato è notevolmente ridotta, inoltre nella giornata di sabato i genitori prelevavano i propri figli dalle 9 in poi con le motivazioni più varie e disparate». Ad essere segnalata con particolare evidenza è la mancanza non solo di un servizio mensa nonostante i due rientri settimanali si stiano regolarmente facendo, ma anche di un locale idoneo alla refezione scolastica.