Richiesta di dimissioni del sindaco Vittorio Zito
E’ ormai nota a tutti la vicenda del processo Miramare che vede coinvolto il sindaco di Reggio Calabria e alcuni amministratori dello stesso comune con le condanne sia in primo grado che in appello.
Dopo la sentenza della Corte d’Appello, parecchi sindaci e consiglieri comunali della Citta’ Metropolitana hanno firmato un documento in cui, secondo quanto riportato dalla stampa online, tra l’altro era scritto: “…confermare vicinanza e pieno sostegno al sindaco Giuseppe Falcomatà, agli amministratori e ai dirigenti coinvolti nel processo cosiddetto Miramare”.
In questo documento compare , tra gli altri firmatari, il nome di Vittorio Zito, sindaco della nostra cittadina.
I componenti del Circolo Cittadino di Fratelli d’Italia ed il Commissario, ritengono inaccettabile che venga espressa vicinanza e sostegno ad un pubblico amministratore che è stato ritenuto penalmente responsabile della integrazione della fattispecie di reato di abuso di ufficio ed è stato conseguentemente condannato sia nel giudizio di primo grado che nel successivo giudizio di appello.
Sappiamo bene che nel nostro ordinamento giudiziario sono previsti tre gradi di giudizio e che la sentenza di appello è suscettibile di essere impugnata con ricorso per Cassazione, ma sappiamo anche che nel caso di specie un giudizio in Cassazione non ci potrà essere in quanto, quando il processo perverrà in Cassazione saranno, purtroppo, maturati i termini di prescrizione del reato ascritto.
Se il Sindaco di Reggio Calabria ritiene di avere agito correttamente, perché non rinuncia alla prescrizione in modo da consentire che anche la Suprema Corte possa esprimere un giudizio in ordine alla vicenda processuale piuttosto che invece sia costretta semplicemente a limitarsi a prendere atto che a causa dei tempi con cui si è potuto svolgere il processo nei gradi precedenti nel frattempo è intervenuta la prescrizione?
Un amministratore convinto di aver operato nel rispetto delle leggi e nell’interesse della città lo farebbe, come hanno in passato fatto amministratori di altre realtà che non si sono sottratti al giudizio percorrendo la facile via della prescrizione.
Ma torniamo al Sindaco di Roccella Ionica: quale valori e quali messaggi si trasmettono con l’espressione di solidarietà ad un amministratore che, allo stato, è stato riconosciuto penalmente responsabile e condannato da due diversi organi giudicanti, il primo monocratico ed il secondo collegiale, se non quelli dello svilimento del lavoro compiuto dai Magistrati del Tribunale e della Corte di Appello di Reggio Calabria e delle stesse leggi dello Stato che i Giudici e le Corti applicano.
Questa condotta non può che essere ritenuta come gravemente lesiva del prestigio e della dignità delle istituzioni pubbliche e per questo siamo a chiedere le immediate dimissioni del Sindaco di Roccella Ionica.
FRATELLI D’ITALIA ROCCELLA IONICA
Il Commissario Cittadino
Claudio Belcastro