Ma non è di
questo che parleremo in quest'articolo, ma di un'altra situazione che ha
lasciato l'amaro in bocca a diverse persone e, soprattutto, a una giovane
ragazza roccellese per anni impegnata a proporre idee e iniziative di grosso
spessore per la nostra cittadina attraverso l'associazionismo.
Lei è
Martina Rogolino, una ragazza molto conosciuta ed attiva in paese, figlia di
una delle colonne più ferme del calcio roccellese, Pasquale Rogolino, che ha
fatto la storia e la gloria dell'A.S. Roccella come giocatore e come dirigente,
già assessore allo sport e promotore di diverse iniziative di grosso calibro
sportivo, culturale e turistico.
Martina però
non ha mai vissuto all'ombra del papà, ma dal papà ha preso il carattere deciso,
caparbio, sempre pronto a sostenere decisioni importanti anche repentine.
Nel 2014
nasce un'associazione "RoccellAttiva" composta da un gruppo
molto affiatato di ragazzi e ragazze di buona volontà che hanno a cuore le
sorti di Roccella ed in mente molte idee innovative da mettere in campo, e
Martina Rogolino ne è la presidente.
Per anni
l'associazione lavora, anche a fianco dell'Amministrazione, proponendo
iniziative di alto livello: è protagonista dell'estate roccellese, della Festa del
2 Giugno (ben accolta anche dal Prefetto di Reggio Calabria), delle
manifestazioni natalizie; dalle iniziative contro la violenza sulle donne alla
Festa del Primo Maggio; e poi iniziative di promozione turistica e ambientale,
anni in prima linea anche a far da coordinamento con altre associazioni per la
realizzazione di grosse e partecipate manifestazioni.
Martina è fra le promotrici del coordinamento delle associazioni giovanili della Locride e, nonostante la sua giovane età, è sempre riuscita, grazie a un grande
lavoro di squadra e di coordinamento con tutti i soci del gruppo, a portare a termine
ogni iniziativa con grande successo.
E veniamo
all'oggi.
Oggi Martina
Rogolino è stata protagonista e vittima inconsapevole di uno di quei famosi
"giochetti" della politica locale per cui molti candidati vengono
collocati in lista in maniera strumentale per rappresentare gruppi o altre
persone che non vogliono metterci la faccia ma vogliono continuare a manovrare
le redini sul paese.
Il suo nome
è stato diffuso per settimane come la candidata del gruppo di "Roccella
Bene Comune" all'interno della lista di "Roccella prima di
tutto", ma improvvisamente alla stesura della lista ufficiale al posto del
suo nome è apparso quello di Chiara Melcore.
Quel ch'è
veramente accaduto vogliamo farcelo raccontare dalla diretta interessata che,
nonostante l'amarezza vissuta, fortunatamente non ha perso il suo spirito e
piglio caratteriale.
"Alla
luce di queste nuove elezioni - inizia a dirci Martina - sono stata
contattata dal gruppo "Roccella
Bene Comune" (ricordiamo che il papà Pasquale milita nel gruppo già da
qualche anno) per rappresentarli all'interno di un programma condiviso con
il gruppo "Roccella prima di tutto".
Premesso che
dall'esterno ho sempre seguito la politica locale e mi sono fatta una mia idea, dopo aver partecipato ad alcune riunioni del gruppo, apprendo la rilevanza che veniva data alle politiche sociali
(sono un istruttore socio sanitario), ed ho cercato di dare subito il mio contributo
rivisitando il loro programma e, all'ultima riunione alla quale sono stata
invitata, ho maturato l'interesse ad inserire alcuni dei progetti che ritenevo
fondamentali per quanto riguarda le politiche giovanili alla luce del mio
percorso di vita e in virtù della mia età".
Considerata
la manifestata volontà di non candidarsi della consigliera uscente Chiara
Melcore, la figura di Martina Rogolino era stata ritenuta fondamentale dal
gruppo "Roccella Bene Comune", per dare un nuovo volto alla loro
coalizione, visto i trascorsi con l'attuale maggioranza, tanto da essere
presentata con orgoglio dal prof. Walter Melcore come la "loro" consigliera nel corso
dell'incontro pubblico del 16 febbraio quando la coalizione "Roccella
prima di tutto" ha deciso ufficialmente il loro candidato a sindaco.
"E'
vero - riprende a parlarci Martina - che 'verba volant e scripta manent' ma è
altrettanto vero che all'indomani della mia disponibilità a candidarmi molte
furono le chiamate di vicinanza e affetto di molti amici per la scelta che
avevo fatto; scelta compiuta dopo aver
sentito le affermazioni di Chiara Melcore sempre ferme a chiudere la sua
esperienza politica per motivi strettamente personali. Ho cosi iniziato, con entusiasmo, il percorso in questa nuova
esperienza. Tanto fu l'impegno che, nonostante un grave problema di salute
presente in famiglia, ho partecipato a tutte le riunioni successive, anche
quelle "bilaterali" con "Roccella prima di tutto", dove,
fra l'altro, ho lanciato la mia proposta di andare "noi all'incontro delle
situazioni di disagio del paese", proposta ben accolta da tutta la
coalizione".
Ma la
situazione stava per precipitare....
"Domenica
sera - continua la Rogolino - lasciai la riunione alla Calura alle ore 22,00
con i rappresentanti di "Roccella Bene Comune" con la promessa che
avrei messo per iscritto le mie proposte sulle politiche giovanili da inserire
nel programma.
Ma Lunedì,
dopo una riunione composta da soli due elementi del gruppo di “Roccella Bene
Comune”, all’insaputa di tutti gli altri, mi arriva la chiamata del nostro
coordinatore, avv. Circosta, il quale mi comunica che io sarei stata esclusa
dai "giochi", perchè la loro consigliera uscente ha fatto inversione
di marcia, con la promessa che ci sarebbe stato spazio per me in fututro. Con
grande delusione ho chiuso quella chiamata che aveva un solo significato:
INCOERENZA - INTERESSI PERSONALI SUPERIORI AL BENE COMUNE".
Cosa sia
veramente successo "in famiglia" Melcore non ci è dato sapere, fatto
sta però che è stata calpestata la dignità di una persona, di una giovane e
promettente ragazza, la figlia di un militante, ed oggi ex, di lungo corso del
gruppo "Roccella bene comune".
"Anche
se non è stata una decisione presa dalla lista "Roccella prima di
tutto", in questa vicenda anche questo gruppo ha le sue
responsabilità - afferma Martina -
poichè credo che se c'è una linea comune e delle direttive da seguire, ancora
prima di garantire la parità dei sessi o la rappresentanza delle generazioni,
dovrebbe esserci il "RISPETTO" verso la dignità delle persone -
GRUNDNORM - della nostra Costituzione sulla base fondamentale della convivenza
civile".
Ma Martina
certamente non si arrende. Ha voluto si rendere noto pubblicamente questo vero
e proprio voltafaccia che ha dovuto subire, ma lei non è la tipa che si
abbatte, tutt'altro... E' pronta a ripartire per continuare a dare il suo
contributo per il paese.
"Nonostante
dal giorno in cui sono stata esclusa non sono più stata invitata alle riunioni,
ho partecipato comunque ai convegni sulla presentazione del piano spiaggia e al
Consiglio Comunale relativo alla denuncia degli atti vandalici e
all'approvazione del bilancio. Io c'ero, qualcun'altro era assente perchè non
poteva palesare l'inversione di rotta dopo quanto operato in cinque anni!!! Io
continuerò a portare avanti, anche da sola, i miei progetti, come ho sempre
fatto e senza dover dire grazie a nessuno, facendomi valere come persona e non
come pedina!!!"