Tutto ciò non era affatto scontato ma è avvenuto anche sabato scorso quando all'Auditorium "Unità d'Italia" l'associazione teatrale diretta da Pino Carella ha rifatto il pienone ed ha fatto "morire dalle risate" l'intero teatro con la rivisitazione della commedia "Cicciu u pacciu", scritta da Maria Pia Battaglia.
A distanza di 18 anni dalla prima messa in scena con conclamato successo, oggi questo è stato riconfermato e bissato con una straordinaria prestazione di tutta la compagnia che si è espressa in tutto il suo talento grazie a un testo intenso, esilarante, arricchito da inserimenti che solo la grande bravura e l'intuizione di Pino Carella può permettersi.
Un grande ritorno per Tony Bellisario che da 18 anni convive nei panni di Cicciu u pacciu, riconosciuto e fermato dalla gente per la sua straordinaria performance nell'opera, ma anche uno straordinario corollario con i volti più famosi e storici del teatro di Pino Carella, ossia Enzo Marcellino, Nicola Capocasale, Teresa Lombardo, Marta Placanica e Rosita Maiolo.
A loro come a Roberto Camera (scenografia), Iryna Mostova (trucco), Filippo Caracciolo (luci e amplificazioni) e naturalmente al regista Pino Carella, lunghissimi minuti di applausi a fine commedia che emozionano e ripagano del grande lavoro e impegno profuso.
Il tempo di riprendere fiato e poi l'ATRJ ha promesso di ripartire con l'allestimento di un'altra opera che ha dato tantissime soddisfazioni e ricevuto diversi riconoscimenti.
Si tratta de "A casa sutta a l'ortu", la seconda commedia scritta e diretta da Pino Carella, proposta già nel 2014, che ha divertito e commosso in tutti i più importanti teatri calabresi in cui è stata in tourneè.
Sono anche queste le eccezionali risorse di cui il nostro territorio ha bisogno per crescere e che vanno valorizzate senza indugi, perchè sono espressione e frutto di menti e capacità talentuose che riescono a veicolare e tenere alti in memoria esempi e principi che il tempo tende a dimenticare, ma che invece rappresentano spesso i valori portanti della vita di una comunità laboriosa che si rispetti.