Il Comitato "El Puente per Carlo" rende noto che la Regione Calabria, con decreto del dipartimento Sviluppo Economico Lavoro Formazione e Politiche Sociali a firma del dottor Antonio Nicola De Marco, ha deciso di sostenere la famiglia Iannuzzi con un sussidio di solidarietà di 20mila euro a copertura parziale delle spese relative alle cure mediche di Carlo.
Nel decreto, che verrà pubblicato a stretto giro sul BURC Calabria, è scritto che il sussidio sarà trasferito al Comune di Roccella Jonica che provvederà a erogarlo alla famiglia Iannuzzi tramite il Comitato.
Nell'apprendere la notizia il Comitato e la famiglia esprimono la propria gratitudine al presidente della Giunta Mario Oliverio, all'assessore competente Federica Roccisano e al dirigente De Marco che con questo atto istituzionale hanno inteso aderire all'azione di "El Puente per Carlo".
Tale decisione si inquadra nell'ambito più generale dell'interesse dimostrato dalla Regione Calabria nei confronti del caso Iannuzzi, anche attraverso alcuni consiglieri e il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto.
Nel ribadire l'idea che la vicenda Iannuzzi costituisca il caso pilota per un virtuoso adeguamento normativo regionale e nazionale il Comitato continua nell'opera di sostegno a Carlo e alla sua famiglia durante l'intero percorso riabilitativo che si prevede lungo e faticoso.
Chi volesse inviarmi notizie, messaggi, comunicazioni di manifestazioni ed eventi da pubblicare sul blog può farlo attraverso la mail niko.25@hotmail.it
martedì 23 febbraio 2016
PORTO DELLE GRAZIE: TANTI DUBBI IRRISOLTI. A CHI GIOVA?
Mi scuso con i lettori della mia pausa dal riferire i fatti (e
misfatti) avvenuti in questi giorni riguardo al Porto di Roccella.
Il mio poco tempo disponibile, legato ad altri impegni, mi
ha costretto a sacrificare le notizie delle nuove e imbarazzanti vicende
propinate dall'Amministrazione Comunale in merito ai cambiamenti societari
della “Porto delle Grazie srl”.
Ma c’è un altro motivo che mi ha consigliato il silenzio, come
andrò ad esporre.
Ci siamo lasciati con il Consiglio Comunale del 22 gennaio scorso
quando la maggioranza ha deliberato le proposte di acquisto del 31% + 20% delle
quote di Invitalia della soc. "Porto delle Grazie", con protervia ed
in aperta violazione di precise norme di legge, che impongono ai Comuni la
dismissione di tutte le quote in società che non hanno per oggetto fini
istituzionali (e le strutture portuali di certo non le hanno).
In quel Consiglio Comunale, è stata difesa con la consueta
aggressività la scelta, si è mistificato di una'autorizzazione del Ministero
dello sviluppo economico, che autorizzava l’acquisto, ma , nonostante le
richieste a gran voce dalla minoranza, l’autorizzazione non ha preso corpo, non
ha mai assunto la veste di un documento da mostrare.
Forse bastava che un consigliere chiedesse formalmente all’ufficio
protocollo se l’autorizzazione del documento era arrivata o e’ un fantasma….
Ma era opportuno, atto dovuto, atto di buona amministrazione farlo
vedere, sciogliere ogni dubbio, dimostrare che si era nel giusto, che era stata
validata ed apprezzata la scelta, dissennata, di utilizzare soldi pubblici, per
acquistare non solo la maggioranza, ma la stragrande maggioranza di un bene che
tale destinazione pubblica non ha.
E quindi, come se non bastasse il 31%, ecco il grande colpo
dell'ulteriore acquisto del 20% delle quote riservate ai privati.
L'unico posto dove si può tirare la barca a secco è stata chiusa con il lucchetto. |
A questo punto, ci si sarebbe aspettato, in un consesso sociale
democratico e normale, il fiorire del dibattito, accese discussioni tra fautori
ed oppositori dell’iniziativa.
Forbite discussioni tra chi si inventa motivi legittimi e legali a
giustificazioni e magari autorizzazioni mai viste. E a parvenza di legittimità
e chi contrasta scelte e legittimità.
Nulla di tutto questo, a parte il blog, il silenzio ha caratterizzato quello che è il pericolo maggiore per il nostro Paese “ l’appiattimento, l’omologazione delle voci difformi, e quanti casi già avvenuti lo dimostrano, quanta gente ieri a protestare ed oggi a ergersi a paladino del POTERE”.
Ecco la vetrina del Bar ristorante "Porto delle Grazie" all'indomani della chiusura definitiva il 14 gennaio scorso. |
Ed allora ho voluto riflettere con calma sul tutto, non ho
interesse e non è il mio obiettivo fare battaglie personali, ma dare corpo e
stimolo ad un dibattito tra cittadini che discutono del loro interesse, da
protagonisti, non da annoiati estranei, mentre altri decidono il futuro loro e
dei loro figli, a beneficio di pochi eletti.
Come si fa a non essere indignati e mostrare pubblicamente tutto
il proprio disappunto, quando accade che per l'acquisizione del 20% riservata
ai privati, a Giugno alla chiusura del bando, fanno le offerte il Comune di
Roccella Jonica con la cifra in busta di 15 mila euro e la Soc. "Marine di srl"
di Renato Marconi con la cifra di 120 mila euro.
Renato Marconi, per chi non se lo ricordasse, era il capofila
dell'originaria società "Porto delle Grazie" quando è nata nel 2002
poiché all’epoca era amministratore delegato di Italia Navigando, poi licenziatosi
con una buonuscita di ben 46 milioni di euro.
All'apertura delle buste, lo scorso 24 settembre, la soc. di
Renato Marconi rimane aggiudicataria del 20% ma poi,
"disgraziatamente", un miliardario come lui, non trova la modica
cifra di 2 mila e 400 euro per confermare l'aggiudicazione tramite
polizza fidejussoria e, "sorprendentemente", viene escluso dalla
gara, per cedere il posto al secondo concorrente, guarda caso il Comune di
Roccella Jonica che ha come amministratori gli stessi che nel 2002 si
apparentarono con Renato Marconi.
Dunque, chi ha fatto la gara, ha perso la cifra di 105mila euro,
perché aveva aggiudicato a 120 mila ed è stato costretto ad assegnare a 15
mila.
E’ nessuno esprime un disappunto, per una cosa che fa rabbrividire solo a leggerla.
Nessun privato a turbare gli equilibri partecipando alla gara.
Poi viene da chiedersi se, Domenico Arcuri, attuale A.D. di
Invitalia, pensi che a Roccella regni l’ignoranza, i cittadini vadano in piazza
con l’anello al naso..
Ma come fa un amministratore di una società ad essere contento e
soddisfatto di aver realizzato 15 mila euro per la vendita delle sue
azioni anzichè 120 mila???
Questo è quello che abbiamo letto sui giornali.
Ci trattano da servi stupidi!
E andiamo avanti, sulle questioni non trattate ancora.
Questione bar. Nessuno venga a dire che Misiti ha dovuto
chiudere perchè ha perso la causa al Consiglio di Stato. Tutto ciò è falso!!! Misiti
è stato letteralmente cacciato dal Bar del Porto dal Comune di Roccella Jonica,
perchè l'amministrazione comunale di Roccella Jonica ha inserito, nel contratto
di gestione del bar, che lo stesso non avrebbe avuto più efficacia nel momento
dell'entrata in vigore dell'atto concessorio alla società "Porto delle
Grazie".
La sentenza del TAR e del Consiglio di Stato, vinta dal
Comune di Roccella Jonica contro "Valenti Sonia" del Bar ristorante
Porto dele Grazie", richiama proprio questa clausola messa nel contratto
dall'amministrazione Comunale.
Valenti Sonia non ha perso le cause perchè non ha osservato qualche disposizione di legge, ma ha perso perchè il Comune di Roccella Jonica ha imposto la clausola di sgombero dal 4 maggio 2014 data dell'entrata in vigore dell'atto di concessione marittima rilasciato sempre dal Comune di Roccella alla soc. "Porto delle Grazie".
Valenti Sonia non ha perso le cause perchè non ha osservato qualche disposizione di legge, ma ha perso perchè il Comune di Roccella Jonica ha imposto la clausola di sgombero dal 4 maggio 2014 data dell'entrata in vigore dell'atto di concessione marittima rilasciato sempre dal Comune di Roccella alla soc. "Porto delle Grazie".
L'incoscienza e la perversione di questi amministratori non ha
limiti: hanno avuto la capacità di cacciare un bravo imprenditore nella ristorazione
che da solo era riuscito a creare una prospettiva di lavoro per 32 addetti, per
assegnare la gestione del bar ad un nuovo imprenditore che verrà fuori
dall'ennesimo bando farlocco.
Cosi come è venuto fuori il nome del nuovo amministratore della
"Porto delle Grazie" che da qualche giorno è "stato
assunto".
Siamo convinti che il dr. Giorgio Sotira, il nuovo amministratore
della "Porto delle Grazie", ha tutte le carte in regola per ricoprire
questo ruolo e che sarebbe stato capace di essere nominato anche dopo una VERA gara pubblica a punteggio; ma, ancora una volta, siamo qui a registrare il
metodo clientelare con cui si è pervenuti a questa nomina "ad intuitu
personae" del sindaco, andando ad "inventarsi" una delibera di
Giunta addirittura del 2010.
I servi sciocchi non meritano di essere partecipi di scelte che
nascano da procedure di gara pubbliche, a loro le nomine vanno comunicate se si
ha voglia.
Cari lettori non mi dilungo ancora, Vi chiedo solo di reagire se
avete a cuore il vostro Paese, di metterci la faccia, come io e pochi altri
facciamo.
Non possiamo acconsentire che i roccellesi continuino ad essere
vessati dalle tasse più alte d'Italia per poter ripianare i debiti di bilancio
del Porto o per tutti i servizi al Porto dati gratis (vedi acqua, luce e
smaltimento dei rifiuti come il mancato pagamento di IMU e TARI).
E’ ora di uno scatto di orgoglio, di metterci la faccia per se e per i propri figli, di esprimere pubblicamente il proprio disappunto senza paura, prima che sia troppo tardi.
E’ ora di uno scatto di orgoglio, di metterci la faccia per se e per i propri figli, di esprimere pubblicamente il proprio disappunto senza paura, prima che sia troppo tardi.
E per questo, se avrò la reazione che mi attendo, continuerò la
mia opera; se così non fosse, il mio blog non tornerà più in argomento, io
parlerò di altro e ascolterò quello che porteranno avanti altri, su questa
amara vicenda.
GLI APPLAUSI DELL'AUDITORIUM PER L'ATRJ E CARLO IANNUZZI
Sabato sera all'Auditorium di Roccella c'è stato un ritorno alla grande per l'Associazione Teatrale Roccella Jonica che ci aveva lasciati nell'estate del 2014 con lo straordinario successo della commedia "U ziu d'America" (le commedie dell'ATRJ sono state, in questi ultimi anni, gli unici appuntamenti che hanno riempito in ogni ordine di posto il Teatro al Castello!).
La vicenda della terribile aggressione al nostro caro concittadino Carlo Iannuzzi a Buenos Aires ha commosso tutto il nostro paese e comprensorio e non poteva lasciare insensibili la compagnia diretta da Pino Carella che, all'indomani della conferenza stampa del Comitato "El puente per Carlo", si è subito attivata per dare il suo contributo alla causa.
E la reunion dell'Atrj, con la riproposizione de la "A ruga vecchjia", la commedia che ha dato tantissime soddisfazioni alla compagnia nonchè i massimi riconoscimenti teatrali a livello regionale, è coincisa con il rientro in Italia di Carlo che, dopo il calvario passato in Argentina, affronterà, nella clinica Santa Lucia di Roma, il periodo di riabilitazione.
E sentire la voce per telefono di Carlo prima dell'inizio della commedia, dopo tre mesi di preoccupazione e fiato sospeso da parte di tutto il suo paese, è stata una forte emozione che si è manifestata con una lungo applauso da parte di tutto l'auditorium strapieno di persone.
Il capolavoro "'A Ruga vecchjia", scritto e diretto da Pino Carella, ha poi regalato un sano divertimento a tutti i presenti; una narrazione esilarante, senza pause, ha fatto ridere fino alle lacrime sia chi già aveva visto la commedia quattro anni fa e sia per chi l'ha vista per la prima volta.
Ed è davvero un tocco di genio il passaggio dalle lacrime delle risate a quelle della commozione che caratterizzano il terzo atto che esaltano sia il testo che tutti gli interpreti che, con le loro gesta, trasportano lo spettatore nel ricordo di situazioni di grande disagio sociale vissuto nel dopoguerra.
Complimenti ancora una volta a tutta la compagnia, compresi gli impeccabili tecnici e tutti coloro che hanno lavorato per gli allestimenti dell'accurata scenografia che ha reso al massimo il racconto della storia vera narrata.
E' chiaro che l'intero incasso della serata è stato devoluto al Comitato "El punte per Carlo", risultato elemento essenziale ed indispensabile per risolvere molti dei problemi che si sono susseguiti all'indomani della gravissima aggressione vissuta da Carlo Iannuzzi in Argentina.
sabato 20 febbraio 2016
Carlo è arrivato in Italia: La gioia della famiglia e del Comitato.
Carlo con il fratello Elio all'arrivo a Roma. |
Carlo è rientrato in Italia insieme con la madre e con il fratello Elio. Ad accoglierlo c’erano suo padre Pino e suo fratello Davide in compagnia di altri parenti e una delegazione del Comitato “El Puente per Carlo”.
Carlo con una delegazione del Comitato. |
Conclusa la fase argentina, adesso si apre per Carlo un periodo altrettanto difficile finalizzato al pieno recupero delle capacità senso-motorie e cognitive.
Le attività del Comitato proseguiranno e nei prossimi giorni sarà convocata una conferenza stampa a Roccella Jonica.
Il Comitato “El Puente per Carlo”
venerdì 19 febbraio 2016
LICEO ARTISTICO LOCRI: NICOLA ANCORA “FUORICLASSE”
L’Associazione ONLUS “Amici di Nicola” segnala l’ennesimo atto discriminatorio perpetrato nei confronti del minore diversamente abile Nicola Romeo che frequenta il Liceo Artistico di Locri.
Premesso che di recente in questo Liceo ci siamo adoperati prima come genitori poi come Associazione affinché le classi degli studenti diversamente abili, con problemi motori e pertanto costretti a muoversi in carrozzina, fossero spostate al piano terra.
Il problema era stato evidenziato in seguito al sisma del 17 novembre scorso. Così gli Uffici di edilizia scolastica della Provincia, per una questione di sicurezza, hanno adeguato e spostato le due aule con disabili carrozzati istituendole piano terra.
Oggi perviene la segnalazione da papà Cosimo che il 18 febbraio scorso giunto a scuola ha notato la classe di Nicola vuota mentre lui sulla sua carrozzina sostava al piano terra in compagnia dell’educatrice nei corridoi del plesso, intanto si scopre che l’aula di Nicola era vuota poiché, a causa della carenza di personale docente, i compagni di classe sono stati aggregati al Primo Piano dell’Istituto in un’altra aula.
Una mossa alquanto fuorilegge che nega il diritto allo studio dell’Alunno lasciato al Piano terra mentre la legge recita che: affinché avvenga l’inclusione e l’integrazione scolastica degli studenti disabili è obbligatorio vi siano prioritariamente due condizioni, e cioè il coinvolgimento costante dei compagni di classe, coinvolgimento di tutti gli insegnanti curriculari in co-presenza dell’insegnante di sostegno.
Oggi accade che, per carenza di personale docente, gli studenti normodotati della classe 1° B vengono associati in un’aula posta al primo piano mentre l’alunno Romeo Nicola rimane al piano terra privato dei compagni di classe, degli insegnanti e lasciato solo in compagnia dell’assistente educativa, ciò in violazione di tutti i diritti.
Il genitore ha scritto agli uffici scolastici Regionali, Provinciali e Locali nonché al Garante per l’Infanzia con l’auspicio che situazioni analoghe in futuro non si verifichino più, e venga individuato il responsabile per i provvedimenti del caso.
IL PRESIDENTE
Premesso che di recente in questo Liceo ci siamo adoperati prima come genitori poi come Associazione affinché le classi degli studenti diversamente abili, con problemi motori e pertanto costretti a muoversi in carrozzina, fossero spostate al piano terra.
Il problema era stato evidenziato in seguito al sisma del 17 novembre scorso. Così gli Uffici di edilizia scolastica della Provincia, per una questione di sicurezza, hanno adeguato e spostato le due aule con disabili carrozzati istituendole piano terra.
Oggi perviene la segnalazione da papà Cosimo che il 18 febbraio scorso giunto a scuola ha notato la classe di Nicola vuota mentre lui sulla sua carrozzina sostava al piano terra in compagnia dell’educatrice nei corridoi del plesso, intanto si scopre che l’aula di Nicola era vuota poiché, a causa della carenza di personale docente, i compagni di classe sono stati aggregati al Primo Piano dell’Istituto in un’altra aula.
Una mossa alquanto fuorilegge che nega il diritto allo studio dell’Alunno lasciato al Piano terra mentre la legge recita che: affinché avvenga l’inclusione e l’integrazione scolastica degli studenti disabili è obbligatorio vi siano prioritariamente due condizioni, e cioè il coinvolgimento costante dei compagni di classe, coinvolgimento di tutti gli insegnanti curriculari in co-presenza dell’insegnante di sostegno.
Oggi accade che, per carenza di personale docente, gli studenti normodotati della classe 1° B vengono associati in un’aula posta al primo piano mentre l’alunno Romeo Nicola rimane al piano terra privato dei compagni di classe, degli insegnanti e lasciato solo in compagnia dell’assistente educativa, ciò in violazione di tutti i diritti.
Il genitore ha scritto agli uffici scolastici Regionali, Provinciali e Locali nonché al Garante per l’Infanzia con l’auspicio che situazioni analoghe in futuro non si verifichino più, e venga individuato il responsabile per i provvedimenti del caso.
IL PRESIDENTE
LE CANTINE LAVORATA SU RAIDUE
Domani, Sabato 20 Febbraio , dalle ore 18.05, su RaiDUE , durante il programma " I Signori del Vino " sarà' trasmessa una ampia intervista all'imprenditore Danilo Lavorata, amministratore delle anonime Cantine site in C.da Melissari a Roccella Jonica.
"I signori del Vino" è un nuovo format dedicato al mondo enologico italiano, un viaggio alla scoperta del meglio dell'Italia del vino
Il programma racconta le storie di passione, fatica, cultura e tradizione custodite dai più grandi produttori vinicoli italiani.
Storie di uomini e donne che hanno contribuito alla crescita di questo importante comparto.
Storie di coraggio, di impegno sul territorio, di lavoro in vigna e in cantina.
Perché dentro una bottiglia di vino c’è molto di più del risultato di una mera maturazione dell’uva e dei suoi processi chimici: c’è la storia delle persone che quel vino hanno realizzato
Danilo Lavorata, in questa attenta intervista, farà un'analisi sulla produzione dei vini in tutta la Calabria.
Proprio il giorno di Natale del 2015 questo blog aveva dedicato al dr. Lavorata un servizio all'indomani del prestigioso premio internazionale "DOC ITALY - VIAGGIO ATTRAVERSO L'ECCELLENZA" rilasciatogli dal Ministero delle Politiche agricole (http://roccellasiamonoi.blogspot.it/2015/12/premio-doc-italy-per-le-eccellenze.html).
Tutti sintonizzati quindi su RAIDUE domani pomeriggio per ascoltare con quanto amore e passione la famiglia Lavorata si sta adoperando per il rilancio dei prodotti di eccellenza del nostro territorio, con lo scopo di valorizzare altresì tutta la nostra Regione e in particolare il nostro Comprensorio.
"I signori del Vino" è un nuovo format dedicato al mondo enologico italiano, un viaggio alla scoperta del meglio dell'Italia del vino
Il programma racconta le storie di passione, fatica, cultura e tradizione custodite dai più grandi produttori vinicoli italiani.
Storie di uomini e donne che hanno contribuito alla crescita di questo importante comparto.
Storie di coraggio, di impegno sul territorio, di lavoro in vigna e in cantina.
Perché dentro una bottiglia di vino c’è molto di più del risultato di una mera maturazione dell’uva e dei suoi processi chimici: c’è la storia delle persone che quel vino hanno realizzato
Danilo Lavorata, in questa attenta intervista, farà un'analisi sulla produzione dei vini in tutta la Calabria.
Proprio il giorno di Natale del 2015 questo blog aveva dedicato al dr. Lavorata un servizio all'indomani del prestigioso premio internazionale "DOC ITALY - VIAGGIO ATTRAVERSO L'ECCELLENZA" rilasciatogli dal Ministero delle Politiche agricole (http://roccellasiamonoi.blogspot.it/2015/12/premio-doc-italy-per-le-eccellenze.html).
Tutti sintonizzati quindi su RAIDUE domani pomeriggio per ascoltare con quanto amore e passione la famiglia Lavorata si sta adoperando per il rilancio dei prodotti di eccellenza del nostro territorio, con lo scopo di valorizzare altresì tutta la nostra Regione e in particolare il nostro Comprensorio.
ALL'AUDITORIUM LA COMMEDIA "A RUGA VECCHJIA" CON L'ATTESA DI SENTIRE I SALUTI DI CARLO IANNUZZI.
In concomitanza con il rientro in Italia del nostro caro amico Carlo Iannuzzi che inizierà in una clinica romana il suo percorso di riabilitazione, domani sera all'Auditorium di Roccella Jonica tornerà in scena, a distanza di un anno e mezzo dall'ultima apparizione davanti ad un Teatro al Castello gremito in ogni ordine di posto (oltre tremila presenze), l'Associazione Teatrale Roccella Jonica (ATRJ) che riproporrà una delle più fortunate e pluripremiate commedie scritte e dirette da Pino Carella, "A ruga vecchjia", tre atti dal "morir dal ridere" e con un finale che tocca il profondo del cuore e farà comparire qualche lacrimuccia.
Abbiamo già presentato la grande serata di domani attraverso un servizio precedente in questo blog (http://roccellasiamonoi.blogspot.it/2016/02/latteso-ritorno-de-ruga-vecchjia.html), ora ci tocca solo aggiungere della possibile sorpresa che Carlo, in caso di viaggio tranquillo tra Buones Aires e Roma previsto per oggi, vorrà riservarci proprio durante lo spettacolo di domani sera all'Auditorium.
Dopo tre mesi di autentico fiato sospeso e speranza per migliaia e migliaia di amici e conoscenti per un ragazzo che ha commosso il mondo intero, sentire la voce di Carlo, seppur telefonicamente, crediamo sarà un momento incredibile di grande emozione per tutti.
Buon divertimento a tutta Roccella che sicuramente non mancherà di partecipare a questo straordinario evento per l'ATRJ dedicato a Carlo Jannuzzi, con l'applauso e l'augurio più sincero per un pronto rientro a Roccella da parte di tutto il pubblico presente.
giovedì 18 febbraio 2016
FAMIGLIE DI DISABILI “SEMPRE PIU’ ABBANDONATE”: UN CACIUCCO POLITICO.
L’Associazione ONLUS “Amici di Nicola” ha gradito molto l’invito dell’Assessore Regionale al Welfare Federica Roccisano che in data 16/02/2016 ha incontrato, nella Sala Monteleone di Reggio Calabria, le Associazioni e le famiglie dei disabili della provincia.
Ci siamo detti: finalmente i diretti interessati si potranno sedere allo stesso tavolo e discutere delle criticità che attanagliano le proprie famiglie con al suo interno persone diversamente abili.
In realtà non si sono poste le basi tanto ventilate per una qualità di vita migliore a favore di queste persone.
E’ stata una riunione utile (forse) solo come sfogo per le famiglie deluse da politiche sorde ai reali bisogni dei Disabili, e dei loro congiunti POICHE’ SI SONO VISTI ACCUSATI DI AVER PRESO SOLDI PER L’ACQUISTO DI BENI E SERVIZI PER IL FAMILIARE DISABILE ALLO SCOPO DI COSTRUIRSI LA IACUZZI PIUTTOSTO CHE PER L’ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE DELLA PROPRIA ABITAZIONE.
Invito a verificare quanto affermato dall’Assessore Roccisano e qualora ci fossero realtà corrispondenti si prendano provvedimenti in quella direzione senza fare di tutto l’erba un fascio.
Abbiamo notato associazioni o pseudo tali sedersi al fianco di politici (già la cosa era sin da subito anomala) ed altre giustamente a fianco dei familiari dei disabili.
-La AGES ha chiesto l’applicazione della Legge 328/2000 relativa alla presa in carico dei comuni per un progetto di vita dei disabili;
-si è parlato di ISEE (ma non è un problema culturale come dice la Roccisano) è un problema NOSTRO vedendoci ormai tassato il contributo di accompagno in quanto d’un tratto diventiamo ricchi senza soldi e perdiamo i diritti per l’accesso alle agevolazioni;
-il coordinamento Nazionale Disabili lamenta, tra le altre cose, il mancato riconoscimento giuridico del Caregiver familiare (figura che si occupa 24 ore su 24 di assistenza e cure ad un familiare non autosufficiente);
-nel pubblico si alzano cori di situazioni gravi, di disperazione e racconti strazianti dove l’unico fattore comune era il grido di aiuto di queste famiglie, gente abbandonata e dimenticata dallo Stato, senza assistenza e servizi adeguati.
Ci chiediamo quindi di cosa si parla quando non c'è l'attenzione delle ASP sui problemi della disabilità, sulle barriere architettoniche, sulle norme per il prepensionamento dei genitori dei disabili gravi e sulle agevolazioni tributarie per queste famiglie.
Come Associazione abbiamo portato temi riguardanti il sostengo reale in termini di contributi alle famiglie chiedendo all’Assessore Roccisano dove sono finiti gli oltre 2 milioni e mezzo di euro destinati a circa 250 nuclei familiari con un disabile a carico (appartenenti al distretto sanitario sud Locride) avendo fatto regolare istanza per il progetto INPS denominato HOME CARE PREMIUM 2015.
Il progetto infatti è svanito nel niente penalizzando ancora una volta le famiglie con disabili a carico, sempre le prime a pagare i danni creati dall’inerzia della politica.
Il secondo quesito riguardava i fondi per la non autosufficienza, tenendo conto che nel 2015 la Calabria ha ricevuto quasi 14 milioni di euro e, siccome le famiglie hanno ricevuto zero euro, (nonostante vi sono persone che hanno fatto regolare richiesta presso il proprio comune di residenza per ottenere tali contributi senza esito), dove è andato a finire e soprattutto chi ha gestito questo flusso di denaro? Sono soldi andati alle solite coop e fondazioni? E perché alle famiglie non arriva mai nulla?
Il tutto viene confuso (volutamente oppure no), con gli argomenti: ‘’fondi per il progetto Home Care Premium’’, ‘’pac’’ e ‘’fondi per la non autosufficienza’’, naturalmente perché non hanno risposte concrete.
Poi arriva la conferma della Roccisano, che la politica non si è mai occupata dei disabili e loro famiglie.
Abbiamo portato in evidenza la legge Regionale del 25/11/1996 n. 32, che regola i bandi per le graduatorie delle case popolari, una norma che a nostro avviso ha una falla in quanto nei requisiti, per fare la domanda di partecipazione al bando stesso, prescinde non superare il reddito complessivo di 12.450 euro e, il fatto di avere un disabile a carico non è un requisito.
Così molte famiglie che superano anche di poco la soglia anzidetta, sono considerate ricche e benestanti, tuttavia in situazione di disabilità (che per la legge non è un requisito e per la politica è un motivo di poco conto), così queste famiglie vengono escluse dalla graduatoria per l’assegnazione di case popolari anzi non possono nemmeno fare la domandina.
La risposta viene tradotta e confusa con i fondi per l’abbattimento delle barriere architettoniche a domicilio che è ben altra cosa per la quale abbiamo anche chiesto dove sono questi fondi tenendo conto che su Locri ci sono istanze regolarmente presentate nel marzo 2015 e, ad oggi (a circa un anno di distanza) non hanno ricevuto riscontro. Infatti neanche qui abbiamo avuto risposte della politica.
Ma come fanno alcuni quotidiani online a scrivere di questa riunione definendola addirittura un incontro proficuo? Forse per gli amici che hanno diffuso note stampa distorte lontane dalla realtà. Di certo non per le famiglie con disabilità, infatti l’aula si è semi-svuotata prima del previsto.
Dopo oltre 3 ore di discussione la nostra Assessore finisce per pubblicizzare il DOPO DI NOI affermando che la Calabria su questo fronte è divisa in due: una parte dove già esistono strutture per l’accoglienza del dopo di noi, e la provincia di Reggio Cal. che invece ne è completamente priva.
Non ci meraviglia l’atteggiamento Pddino della Roccisano che ci delude perché noi siamo di parte e non condividiamo il testo di legge del dopo di noi che, come saprete è arrivato alla Camera dei Deputati il 04/02/2016 dove si discute sulla sua fattibilità.
Una legge che, quando fu proposta, furono interpellati sui social le famiglie ‘coraggio’ che sostenevano il carico della cura: madri, padri, fratelli e coniugi che si ponevano la domanda: “che ne sarà del mio congiunto disabile quando io non ci sarò più?” Da qui il concetto "Dopo di noi".
La stessa domanda, su altro fronte, se la fanno i disabili, più o meno autonomi e cognitivamente consapevoli: “Che ne sarà di Noi quando non avremo più famigliari ad assisterci?”
Approvata, quindi, come si ci aspettava, la proposta di legge del "dopo di noi" …
Una "LEGGE TRUFFA " sul "DOPO DI NOI": Famiglie abbandonate completamente dallo Stato indotte a stipulare polizze private e finanziamenti sia pubblici che privati (del disabile e della sua famiglia ) in mano a FONDAZIONI - COOPERATIVE E ONLUS; Ricorso massiccio ad istituti, comunità e case famiglia (sappiamo dalla cronaca quali sono le realtà di come vengono trattati e sopravvivono i disabili in certe strutture). Non cambierà nulla né la sostanza, né il sistema.
Chi si è astenuto, non ha potuto opporsi alle tante pressioni. Sono le solite stampelle.
Stanno distruggendo il WELFARE, stanno svendendo a speculatori le nostre vite e quelle dei nostri cari in condizioni di fragilità, il tutto mentre noi gridiamo: DIRITTI UMANI, vita indipedente, DEISTITUZIONALIZZAZIONE, Assistenza Domiciliare Indiretta. E' questa la ricetta ma non ci sentono.
Noi siamo per l’assistenza domiciliare indiretta, con i soldi il servizio adeguato c’è lo compriamo noi e programmiamo il futuro. Il "dopo di noi", inizia ORA CON NOI, insieme a noi!
Si chiama anche libertà di scelta.
Non è la prima volta che il PD Nazionale ammette di essere per l'assistenza socio-sanitaria Privata.
NOI che vogliamo che l'assistenza socio sanitaria rimanga Pubblica e LORO che ogni giorno provano a sfasciarla e depotenziarla, per poi dare tutto in mano ai privati.
La legge del "dopo di noi" è arrivata al Senato.
PRECISO che, il nome “dopo di noi” è usato illegittimamente.
Noi, genitori e parenti dei destinatari non la riconosciamo come nostra.
Si tratta di un’ignobile de-responsabilizzazione dello stato a favore dei soliti noti del settore privato.
Cosa dobbiamo pensare? Visto che gli oltre 4 milioni di disabili italiani non votano, è possibile che questi non interessano alla politica quanto i cinesi di Milano?
Ci siamo detti: finalmente i diretti interessati si potranno sedere allo stesso tavolo e discutere delle criticità che attanagliano le proprie famiglie con al suo interno persone diversamente abili.
In realtà non si sono poste le basi tanto ventilate per una qualità di vita migliore a favore di queste persone.
E’ stata una riunione utile (forse) solo come sfogo per le famiglie deluse da politiche sorde ai reali bisogni dei Disabili, e dei loro congiunti POICHE’ SI SONO VISTI ACCUSATI DI AVER PRESO SOLDI PER L’ACQUISTO DI BENI E SERVIZI PER IL FAMILIARE DISABILE ALLO SCOPO DI COSTRUIRSI LA IACUZZI PIUTTOSTO CHE PER L’ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE DELLA PROPRIA ABITAZIONE.
Invito a verificare quanto affermato dall’Assessore Roccisano e qualora ci fossero realtà corrispondenti si prendano provvedimenti in quella direzione senza fare di tutto l’erba un fascio.
Abbiamo notato associazioni o pseudo tali sedersi al fianco di politici (già la cosa era sin da subito anomala) ed altre giustamente a fianco dei familiari dei disabili.
-La AGES ha chiesto l’applicazione della Legge 328/2000 relativa alla presa in carico dei comuni per un progetto di vita dei disabili;
-si è parlato di ISEE (ma non è un problema culturale come dice la Roccisano) è un problema NOSTRO vedendoci ormai tassato il contributo di accompagno in quanto d’un tratto diventiamo ricchi senza soldi e perdiamo i diritti per l’accesso alle agevolazioni;
-il coordinamento Nazionale Disabili lamenta, tra le altre cose, il mancato riconoscimento giuridico del Caregiver familiare (figura che si occupa 24 ore su 24 di assistenza e cure ad un familiare non autosufficiente);
-nel pubblico si alzano cori di situazioni gravi, di disperazione e racconti strazianti dove l’unico fattore comune era il grido di aiuto di queste famiglie, gente abbandonata e dimenticata dallo Stato, senza assistenza e servizi adeguati.
Ci chiediamo quindi di cosa si parla quando non c'è l'attenzione delle ASP sui problemi della disabilità, sulle barriere architettoniche, sulle norme per il prepensionamento dei genitori dei disabili gravi e sulle agevolazioni tributarie per queste famiglie.
Come Associazione abbiamo portato temi riguardanti il sostengo reale in termini di contributi alle famiglie chiedendo all’Assessore Roccisano dove sono finiti gli oltre 2 milioni e mezzo di euro destinati a circa 250 nuclei familiari con un disabile a carico (appartenenti al distretto sanitario sud Locride) avendo fatto regolare istanza per il progetto INPS denominato HOME CARE PREMIUM 2015.
Il progetto infatti è svanito nel niente penalizzando ancora una volta le famiglie con disabili a carico, sempre le prime a pagare i danni creati dall’inerzia della politica.
Il secondo quesito riguardava i fondi per la non autosufficienza, tenendo conto che nel 2015 la Calabria ha ricevuto quasi 14 milioni di euro e, siccome le famiglie hanno ricevuto zero euro, (nonostante vi sono persone che hanno fatto regolare richiesta presso il proprio comune di residenza per ottenere tali contributi senza esito), dove è andato a finire e soprattutto chi ha gestito questo flusso di denaro? Sono soldi andati alle solite coop e fondazioni? E perché alle famiglie non arriva mai nulla?
Il tutto viene confuso (volutamente oppure no), con gli argomenti: ‘’fondi per il progetto Home Care Premium’’, ‘’pac’’ e ‘’fondi per la non autosufficienza’’, naturalmente perché non hanno risposte concrete.
Poi arriva la conferma della Roccisano, che la politica non si è mai occupata dei disabili e loro famiglie.
Abbiamo portato in evidenza la legge Regionale del 25/11/1996 n. 32, che regola i bandi per le graduatorie delle case popolari, una norma che a nostro avviso ha una falla in quanto nei requisiti, per fare la domanda di partecipazione al bando stesso, prescinde non superare il reddito complessivo di 12.450 euro e, il fatto di avere un disabile a carico non è un requisito.
Così molte famiglie che superano anche di poco la soglia anzidetta, sono considerate ricche e benestanti, tuttavia in situazione di disabilità (che per la legge non è un requisito e per la politica è un motivo di poco conto), così queste famiglie vengono escluse dalla graduatoria per l’assegnazione di case popolari anzi non possono nemmeno fare la domandina.
La risposta viene tradotta e confusa con i fondi per l’abbattimento delle barriere architettoniche a domicilio che è ben altra cosa per la quale abbiamo anche chiesto dove sono questi fondi tenendo conto che su Locri ci sono istanze regolarmente presentate nel marzo 2015 e, ad oggi (a circa un anno di distanza) non hanno ricevuto riscontro. Infatti neanche qui abbiamo avuto risposte della politica.
Ma come fanno alcuni quotidiani online a scrivere di questa riunione definendola addirittura un incontro proficuo? Forse per gli amici che hanno diffuso note stampa distorte lontane dalla realtà. Di certo non per le famiglie con disabilità, infatti l’aula si è semi-svuotata prima del previsto.
Dopo oltre 3 ore di discussione la nostra Assessore finisce per pubblicizzare il DOPO DI NOI affermando che la Calabria su questo fronte è divisa in due: una parte dove già esistono strutture per l’accoglienza del dopo di noi, e la provincia di Reggio Cal. che invece ne è completamente priva.
Non ci meraviglia l’atteggiamento Pddino della Roccisano che ci delude perché noi siamo di parte e non condividiamo il testo di legge del dopo di noi che, come saprete è arrivato alla Camera dei Deputati il 04/02/2016 dove si discute sulla sua fattibilità.
Una legge che, quando fu proposta, furono interpellati sui social le famiglie ‘coraggio’ che sostenevano il carico della cura: madri, padri, fratelli e coniugi che si ponevano la domanda: “che ne sarà del mio congiunto disabile quando io non ci sarò più?” Da qui il concetto "Dopo di noi".
La stessa domanda, su altro fronte, se la fanno i disabili, più o meno autonomi e cognitivamente consapevoli: “Che ne sarà di Noi quando non avremo più famigliari ad assisterci?”
Approvata, quindi, come si ci aspettava, la proposta di legge del "dopo di noi" …
Una "LEGGE TRUFFA " sul "DOPO DI NOI": Famiglie abbandonate completamente dallo Stato indotte a stipulare polizze private e finanziamenti sia pubblici che privati (del disabile e della sua famiglia ) in mano a FONDAZIONI - COOPERATIVE E ONLUS; Ricorso massiccio ad istituti, comunità e case famiglia (sappiamo dalla cronaca quali sono le realtà
Chi si è astenuto, non ha potuto opporsi alle tante pressioni. Sono le solite stampelle.
Stanno distruggendo il WELFARE, stanno svendendo a speculatori le nostre vite e quelle dei nostri cari in condizioni di fragilità, il tutto mentre noi gridiamo: DIRITTI UMANI, vita indipedente, DEISTITUZIONALIZZAZIONE, Assistenza Domiciliare Indiretta. E' questa la ricetta ma non ci sentono.
Noi siamo per l’assistenza domiciliare indiretta, con i soldi il servizio adeguato c’è lo compriamo noi e programmiamo il futuro. Il "dopo di noi", inizia ORA CON NOI, insieme a noi!
Si chiama anche libertà di scelta.
Non è la prima volta che il PD Nazionale ammette di essere per l'assistenza socio-sanitaria Privata.
NOI che vogliamo che l'assistenza socio sanitaria rimanga Pubblica e LORO che ogni giorno provano a sfasciarla e depotenziarla, per poi dare tutto in mano ai privati.
La legge del "dopo di noi" è arrivata al Senato.
PRECISO che, il nome “dopo di noi” è usato illegittimamente.
Noi, genitori e parenti dei destinatari non la riconosciamo come nostra.
Si tratta di un’ignobile de-responsabilizzazione dello stato a favore dei soliti noti del settore privato.
Cosa dobbiamo pensare? Visto che gli oltre 4 milioni di disabili italiani non votano, è possibile che questi non interessano alla politica quanto i cinesi di Milano?
Carlo Iannuzzi arriva in Italia: «Ce l’abbiamo fatta grazie a tutti voi».
Il rientro di Carlo Iannuzzi in Italia è previsto il 20 febbraio 2015.
Dopo il nullaosta ottenuto dai medici argentini, Carlo arriverà all’aeroporto romano di Fiumicino sabato mattina alle 6,45 insieme con la madre e il fratello Elio.
Sarà trasferito in una clinica della capitale dove inizierà a svolgere la riabilitazione.
La fase argentina volge dunque al termine con grande sollievo da parte di Carlo e della sua famiglia.
Si tratta di una vittoria del Comitato “El Puente per Carlo” e di tutti i cittadini, le associazioni, i gruppi, i collettivi e le Istituzioni che in Italia e all’estero hanno sostenuto la campagna di raccolta fondi grazie alla quale si sta provvedendo ad assorbire le spese per le cure mediche eseguite a Buenos Aires.
Adesso si apre una seconda fase altrettanto faticosa durante la quale occorre assicurare a Carlo un percorso riabilitativo di eccellenza affinché egli possa riacquistare il pieno esercizio del sue capacità senso-motorie e cognitive.
Nel frattempo il Comitato “El Puente per Carlo” registra la presa di posizione dell’Università della Calabria che, attraverso una nota pubblicata sul sito internet, annuncia di dare pieno sostegno alle attività promosse dal Comitato medesimo.
Il Comitato ringrazia l’intera comunità universitaria, gli studenti e i docenti, i dottorandi e i ricercatori, il personale tecnico amministrativo e il Rettore, ed esprime piena riconoscenza nei confronti dei soggetti universitari e di quelli della città di Cosenza che hanno sottoscritto l’appello indirizzato agli uffici del rettorato.
Dopo il nullaosta ottenuto dai medici argentini, Carlo arriverà all’aeroporto romano di Fiumicino sabato mattina alle 6,45 insieme con la madre e il fratello Elio.
Sarà trasferito in una clinica della capitale dove inizierà a svolgere la riabilitazione.
La fase argentina volge dunque al termine con grande sollievo da parte di Carlo e della sua famiglia.
Si tratta di una vittoria del Comitato “El Puente per Carlo” e di tutti i cittadini, le associazioni, i gruppi, i collettivi e le Istituzioni che in Italia e all’estero hanno sostenuto la campagna di raccolta fondi grazie alla quale si sta provvedendo ad assorbire le spese per le cure mediche eseguite a Buenos Aires.
Adesso si apre una seconda fase altrettanto faticosa durante la quale occorre assicurare a Carlo un percorso riabilitativo di eccellenza affinché egli possa riacquistare il pieno esercizio del sue capacità senso-motorie e cognitive.
Nel frattempo il Comitato “El Puente per Carlo” registra la presa di posizione dell’Università della Calabria che, attraverso una nota pubblicata sul sito internet, annuncia di dare pieno sostegno alle attività promosse dal Comitato medesimo.
Il Comitato ringrazia l’intera comunità universitaria, gli studenti e i docenti, i dottorandi e i ricercatori, il personale tecnico amministrativo e il Rettore, ed esprime piena riconoscenza nei confronti dei soggetti universitari e di quelli della città di Cosenza che hanno sottoscritto l’appello indirizzato agli uffici del rettorato.
Il Comitato "Un puente per Carlo"
domenica 14 febbraio 2016
UN ROCCELLA TUTTA GRINTA E CUORE REGALA UNA GRANDE VITTORIA
Finalmente si torna ad esultare e a gioire per la vittoria al "N. Muscolo". E che vittoria!!!
Un successo meritatissimo che mancava dal 25 Ottobre scorso, giunto grazie a una partita esemplare, segnata da grandi capovolgimenti di fronte, ma che i nostri atleti, nonostante le avversità arbitrali e della sorte, hanno interpretato in modo perfetto, mettendoci tutto l'orgoglio e la grinta possibile proprio nel momento più difficile della partita, quando nel giro di dieci minuti del primo tempo si è passati dalla rete del nostro vantaggio di capitan Coluccio, all'espulsione di Mallamaci (doppio giallo per due peccatucci veniali), al pareggio in contropiede col furetto Talia, al sorpasso della Sarnese per un ingenuo svarione difensivo, con Mittica fuori dai pali per una uscita al limite dell'area.
Il primo tempo quindi termina nel peggiore dei modi, nonostante la nostra squadra non meritava tale parziale, in svantaggio e in 10 uomini.
Ma nel secondo tempo la squadra scende in campo determinata come mai, tira fuori l'orgoglio e inizia a macinare gioco, compattezza, grinta e delle individualità straordinarie dei nostri giocatori più carismatici.
E il pareggio arriva dopo solo 4 minuti: è il nostro numero 7, il nuovo acquisto Johnson, oggi in stato di grazia, che approfitta di uno dei tanti palloni in area avversaria ed insacca.
Sul pareggio il Roccella non molla la presa, parcheggia costantemente in attacco con una serie di calci d'angolo a ripetizione e al 23° arriva addirittura al vantaggio con il nostro bomber Dorato.
In campo e sugli spalti non si crede ai propri occhi. Il Roccella ha in campo dieci guerrieri guidati magistralmente da mister Galati che stano vincendo meritatamente in 10 contro 11 contro la quotata Sarnese, squadra sul filo dei play off.
Mancano ancora oltre 20 minuti e si pensa a un finale di sofferenza; ma cosi non è. Il Roccella, nonostante il vantaggio, non si chiude in difesa, non ha paura, continua ad osare e a rimanere costantemente in attacco; I motorini a centrocampo di Laaribi (liberatosi nel frattempo dalla necessità di marcare Talia) e Minici continuano a tenere il baricentro del gioco nell'aerea avversaria, sfiorando la marcatura in almeno altre tre occasioni.
I venti minuti cosi passano velocemente e portiamo "a casa" una delle più entusiasmanti vittorie viste al "Ninetto Muscolo" in questi anni per la gioia dei tanti tifosi che anche oggi hanno riempito gli spalti.
In classifica il Roccella, con la vittoria odierna, aggancia sia la Palmese che il Marsala a 29 punti ed è a un punto dalla fuoriuscita dalla zona play out.
Se giocassimo sempre come oggi sicuramente la salvezza sarebbe garantita, ma le insidie purtroppo sono tante ancora e le squadre da affrontare sono molto quotate, ma la fiducia e il supporto ai nostri giocatori non mancherà, e continueremo a crederci fino alla fine.
Un successo meritatissimo che mancava dal 25 Ottobre scorso, giunto grazie a una partita esemplare, segnata da grandi capovolgimenti di fronte, ma che i nostri atleti, nonostante le avversità arbitrali e della sorte, hanno interpretato in modo perfetto, mettendoci tutto l'orgoglio e la grinta possibile proprio nel momento più difficile della partita, quando nel giro di dieci minuti del primo tempo si è passati dalla rete del nostro vantaggio di capitan Coluccio, all'espulsione di Mallamaci (doppio giallo per due peccatucci veniali), al pareggio in contropiede col furetto Talia, al sorpasso della Sarnese per un ingenuo svarione difensivo, con Mittica fuori dai pali per una uscita al limite dell'area.
Il primo tempo quindi termina nel peggiore dei modi, nonostante la nostra squadra non meritava tale parziale, in svantaggio e in 10 uomini.
Ma nel secondo tempo la squadra scende in campo determinata come mai, tira fuori l'orgoglio e inizia a macinare gioco, compattezza, grinta e delle individualità straordinarie dei nostri giocatori più carismatici.
E il pareggio arriva dopo solo 4 minuti: è il nostro numero 7, il nuovo acquisto Johnson, oggi in stato di grazia, che approfitta di uno dei tanti palloni in area avversaria ed insacca.
Sul pareggio il Roccella non molla la presa, parcheggia costantemente in attacco con una serie di calci d'angolo a ripetizione e al 23° arriva addirittura al vantaggio con il nostro bomber Dorato.
In campo e sugli spalti non si crede ai propri occhi. Il Roccella ha in campo dieci guerrieri guidati magistralmente da mister Galati che stano vincendo meritatamente in 10 contro 11 contro la quotata Sarnese, squadra sul filo dei play off.
Mancano ancora oltre 20 minuti e si pensa a un finale di sofferenza; ma cosi non è. Il Roccella, nonostante il vantaggio, non si chiude in difesa, non ha paura, continua ad osare e a rimanere costantemente in attacco; I motorini a centrocampo di Laaribi (liberatosi nel frattempo dalla necessità di marcare Talia) e Minici continuano a tenere il baricentro del gioco nell'aerea avversaria, sfiorando la marcatura in almeno altre tre occasioni.
I venti minuti cosi passano velocemente e portiamo "a casa" una delle più entusiasmanti vittorie viste al "Ninetto Muscolo" in questi anni per la gioia dei tanti tifosi che anche oggi hanno riempito gli spalti.
In classifica il Roccella, con la vittoria odierna, aggancia sia la Palmese che il Marsala a 29 punti ed è a un punto dalla fuoriuscita dalla zona play out.
Se giocassimo sempre come oggi sicuramente la salvezza sarebbe garantita, ma le insidie purtroppo sono tante ancora e le squadre da affrontare sono molto quotate, ma la fiducia e il supporto ai nostri giocatori non mancherà, e continueremo a crederci fino alla fine.
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2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini
La vera storia dei nostri emigranti che, per motivi di lavoro, sono stati "costretti" a lasciare la Terra in cerca di lavoro ma col cuore rivolto SEMPRE nell'estremo lembo della "nostra" Penisola: la CALABRIA!
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- ARTICOLI INVIATI AI SIMPATIZZANTI SULLA POSTA ELETTRONICA
- APPUNTI SUL PRIMO CONSIGLIO COMUNALE DI SABATO 8 GIUGNO 2019
- PARCHEGGI A PAGAMENTO: DECISIONE AFFRETTATA E SENZ...
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- VOGLIO AGGIUNGERE QUALCOSA IN MERITO AL JOVA BEAC...
- ESTATE ROCCELLESE DOLCEAMARA
- I LORO 100 GIORNI DI AMMINISTRAZIONE... SECONDO ME...
- ULTIME NOTIZIE A 360 GRADI DA ROCCELLA JONICA.
- AMPLIAMENTO DEL CIMITERO, LINEE PROGRAMMATICHE, FO...
- LE CREAZIONI ARTISTICHE DI MIMMO BAVA
- LE MIE PRIME NOTIZIE DEL 2020
ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
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DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'
Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.
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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO
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Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.
FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'
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OLTRAGGIO ALLA CITTA'
ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE
Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.