La nota stampa di Mauro Mandarano, titolare della Nautic Service
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L'articolo di oggi su Cronache del Garantista |
Alcuni mesi addietro, in risposta ad
un comunicato a firma dell’Amministrazione comunale di Roccella Ionica, dopo
avere chiarito la nostra posizione in merito alla nota vicenda del Porto delle
Grazie, avevamo pubblicamente dichiarato di non voler assolutamente polemizzare
con alcuno, particolarmente attraverso i mezzi di comunicazione, e, quindi, di
lasciare che, sull’argomento in questione, la giustizia amministrativa e
penale, a cui ci siamo rivolti, seguisse regolarmente il suo corso.
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L'articolo sulla Gazzetta del Sud |
Purtroppo,
nei giorni scorsi, con nostro sommo stupore, nonché con un certo senso di
rammarico, abbiamo avuto modo di leggere, su quasi tutta la stampa locale e
regionale, on-line e cartacea, un nuovo comunicato con cui l’Amministrazione Comunale di Roccella
Ionica, sosteneva che siamo conniventi di “un’operazione
politica”, (complotto), ordita dai consiglieri comunali di minoranza del
comune di Roccella Jonica, e “ che oltre ai politici coinvolge a pieno titolo
anche un operatore privato (peraltro capofila a suo tempo della cordata che
contese alla “Porto delle Grazie srl” la concessione del porto) e che
apertamente mira ad estromettere completamente il Comune dalla gestione del
porto sostituendolo con dei privati”.
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L'ulteriore appunto sulla Gazzetta del Sud |
Non contenta della grave assurdità
dell’asserzione precedente, subito dopo, l’Amministrazione comunale elevava
ulteriormente il livello della sua sfrontatezza, scrivendo: “Vogliamo chiarire subito un punto: il Comune
di Roccella non ha nulla contro i privati, tanto è vero che della società
“Porto delle Grazie” fanno parte anche due noti imprenditori locali. Ma ci sono
privati e privati, ossia imprenditori onesti e imprenditori direttamente
mafiosi o prestanome della mafia”.
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Occhiello sulla Gazzetta del
sud. |
Appartiene all’Amministrazione
comunale di Roccella Ionica la prerogativa di formare liste di imprenditori
onesti e liste di imprenditori mafiosi o prestanomi della mafia? La scelta di
inserire due imprenditori locali tra i soci della “Porto delle Grazie”, senza
effettuare alcuna selezione attraverso una gara pubblica, risponde ai requisiti
di legittimità e trasparenza propri della pubblica amministrazione? E’ corretto
che una pubblica amministrazione tenti di offuscare e infamare la moralità
dell’unico imprenditore che ha espresso la sua volontà di partecipare ad una
gara causandogli un corposo danno concreto ed oggettivo attraverso il
discredito della sua immagine di imprenditore onesto e competente?
Noi, siamo stati, siamo e saremo
sempre rispettosi delle leggi vigenti; abbiamo sempre lavorato con tenacia ed
ostinazione, ed i risultati materiali a cui siamo pervenuti sono solo il frutto
del sudore della nostra fronte;
non siamo mafiosi, non siamo mai stati associati ad alcuna
consorteria mafiosa, né siamo prestanome di interessi altrui; pertanto, nostro malgrado, siamo stati costretti a dare mandato ai nostri
legali affinchè tutelino nelle sedi appropriate la nostra dignità, quella della
nostra famiglia, e quella della nostra azienda.
Tenuto conto di quanto sopra, che è verità inconfutabile, da quali
infiltrazioni mafiose deve essere difeso il “Porto delle Grazie”? .
In ordine alla cessione delle quote
societarie detenute da Invitalia ribadiamo che le stesse non possono essere cedute a nessun titolo e
per nessuna quota al Comune di Roccella Ionica, che è obbligato a dismettere le
proprie quote così come previsto dall’articolo 3 –comma 27- della legge numero
244 del 2007, che recita testualmente “…….al
fine di tutelare la concorrenza ed il mercato, le Amministrazioni di cui
all’articolo 1 –comma 2- del decreto legislativo 30 marzo 2001 numero 165 non
possono costituire società aventi per oggetto attività di produzione di beni e
servizi non strettamente necessari per il perseguimento delle proprie finalità
istituzionali NE ASSUMERE O MANTENERE DIRETTAMENTE PARTECIPAZIONI, ANCHE DI
MINORANZA, IN TALI SOCIETA’…………..”
Le finalità istituzionali sono
espressamente previste ed individuate dall’art. 13 del T.U. 267/2000 che non
contempla la gestione portuale tra i servizi strettamente necessari per il
raggiungimento dei fini istituzionali dei comuni .
In questa cornice legislativa va
letto il ricorso amministrativo da noi presentato avverso l’operato di
Invitalia, relativamente alla gara per le dismissioni delle quote societarie detenute
dalla stessa nella società “Porto delle Grazie”, per le evidenti violazioni
della legge, che caratterizzano il suo operato nel procedimento di applicazione
dello stesso bando di gara.
Non comprendiamo l’atteggiamento
assunto dall’Amministrazione Comunale di Roccella Ionica che utilizza il ruolo
pubblico per offendere e denigrare, con affermazioni false ed ingannevoli,
operatori economici, attenti al destino
del nostro territorio e che vogliono contribuire al suo sviluppo
offrendo le proprie capacità professionali per sviluppare, attraverso la
valorizzazione del porto, un turismo sostenibile. Forse ci sono altri interessi
o carrozzoni da proteggere. Una Amministrazione Pubblica ha il dovere di agire
con trasparenza nella legalità difendendo gli interessi generali e tutelando la
dignità delle persone.
Mauro Mandarano, titolare Nautic
Service – Roccella Jonica.