Il 5 Ottobre inizierà l'orario prolungato per la scuola primaria e, quest'anno, anche per la scuola secondaria di primo grado (media). Il sabato scolastico scomparirà, anzi è già scomparso visto che non si è frequentato fin da questi primi giorni di scuola.
I nostri ragazzi quindi usciranno da scuola alle 16,00 (tutti i giorni - da lunedì a venerdì - per le classi del tempo pieno, 2 o 3 giorni per tutte le altre classi), ma solo le classi del tempo pieno - come gli anni scorsi - avranno la possibilità di usufruire del servizio mensa.
Con la decisione di adottare il tempo prolungato a tutti - elementare e media - scuola e Comune spiazza tutti, nel senso che ci nega anche la possibilità di manifestare contro la mancanza del servizio mensa a tutti gli alunni visto che, se l'hanno scorso erano 140 gli alunni costretti a fare pranzo sui banchi di scuola ognuno con una pietanza diversa, quest'anno l'utenza è più che raddoppiata e se il Comune non riuscì a trovare i soldi nei due anni scorsi figuriamoci quest'anno!!!
Il ridicolo e il paradosso è che il Comune ha la faccia tosta anche di prenderci in giro perché da una parte non ha le intenzioni di garantire il servizio mensa per tutti dall'altro nell'annunciare il prolungamento del servizio per gli alunni del tempo pieno nella delibera scrive cosi: "
Preso atto che la mensa scolastica è un servizio fondamentale per il regolare svolgimento dell’attività didattica della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria caratterizzate da un’articolazione oraria secondo il modello del tempo pieno...";
Ora ci devono spiegare quelli della Giunta cosa cambia - considerato che prolungato e tempo pieno fanno gli stessi orari di uscita degli alunni - fra i nostri ragazzi del tempo pieno, dell'asilo e scuola materna con quelli del tempo prolungato; perché la mensa è un servizio fondamentale per gli alunni del tempo pieno e per gli altri no?
E' doveroso ricordare che soltanto una minima parte della quota mensa viene effettuata con i soldi comunali perché per la maggior parte viene pagata dai genitori e per un'altra parte esiste un contributo provinciale.
Il ridicolo sta nel fatto che assistiamo allo sperpero di denaro pubblico con parcelle stellari ed inspiegabili ad avvocati per cause che, in sostanza, difendono più interessi privati che pubblici, e poi soffriamo per questi disservizi ai nostri figli.
Il ridicolo maggiore sta nel fatto che consiglieri e assessori, che negli anni precedenti hanno ammesso l'esistenza del problema mensa, promettendo la soluzione nell'anno successivo, ora non solo non l'hanno risolto ma addirittura, con la complicità della scuola, l'hanno intensificato.
Ma la cosa più grave è che i consiglieri e gli assessori non si rendono conto che questa amministrazione capestro, che mette come priorità assoluta l'interesse di privati in società pubbliche, capace di spendere migliaia di euro per avvantaggiare i privati di comodo, amici di determinati politici, nega ai nostri figli, con la solita insulsa scusa che non ci sono soldi,
il servizio fondamentale - come loro stessi dicono -
per il regolare svolgimento dell'attività scolastica.
A tutto ciò sommiamo la mancanza, ormai da decenni, di una palestra dove effettuare le ore di ginnastica, nel plesso di via XXV Aprile (ma di questo ne riparleremo...), e di locali idonei per la mensa scolastica anche per chi effettua il tempo pieno, mentre ci auguriamo solo che, almeno il servizio scuolabus, ora che non ci sarà più l'uscita alle 13,00, verrà fornito all' uscita delle ore 16,00, cosa che non era svolta negli anni scolastici scorsi.