In piena bufera fra scuola e genitori in merito alla capestro decisione della Dirigente scolastica di istituire l'orario prolungato in tempo successivo a quello di iscrizione dei bambini (dove non è stata affatto posta in essere questa opzione);
in tempo in cui i bambini (e le famiglie) hanno ricevuto un anonimo biglietto a mano, senza intestazione della scuola e senza alcuna firma, che annuncia l'inizio dell'orario prolungato per il 2 ottobre (i nostri bambini quindi dovranno fare 7 ore e mezzo continuate sui banchi con "due panini", uno a metà mattinata e uno a pranzo);
e mentre circola sulla stampa una lettera dei docenti di appoggio alla decisione della Dirigente, lettera nella quale i docenti non entrano mai in merito alle problematiche ne spiegano cosa e come è prevista l'impostazione didattica delle 2 ore e mezza pomeridiane, scrivendo solo genericamente di "attività laboratoriali atti a migliorare l'offerta formativa della scuola per i nostri alunni";
ed infine nel mentre un gruppo molto sostenuto di genitori s'incontrano con un dirigente sindacale della scuola per informarsi di tutto ciò che è stato deciso dalla Dirigente ad iscrizioni chiuse e senza interpellare i genitori, e si preparano ad intraprendere iniziative pacifiche che possano intervenire sulla sensibilità della Dirigente affinché si ricreda sulla scelta effettuata senza che la scuola sia preparata a questa passaggio (che ribadiamo comprende la frequenza "obbligatoria" al lunedì e al mercoledì di ulteriori due ore e mezza, senza pausa, e il sabato libero).
Tutto questo a parte, registriamo un episodio, diciamo cosi curioso per non usare dei termini più forti, che ha interessato una 5° classe del plesso Carrera, sistemata ad inizio anno scolastico alle scuole medie in un'aula fatiscente che altro non era che un antibagno (con un lavandino arrugginito dietro la lavagna, infissi e finestre rotte, con la persiana senza cassettone di protezione, muri senza intonaco).
Pare che la Dirigente abbia segnalato al Comune di Roccella queste anomalie in data 17 Settembre (ma in due mesi di chiusura estiva, si aspetta l'inizio della scuola per rendersi conto della mancanza di aule adeguate?) e il Comune abbia mandato i suoi operai per effettuare i lavori, senza preavviso, lunedì mattina (23 settembre) durante l'orario delle lezioni.
Tutti fuori in corridoio, seduti a terra e con i libri in mano i bambini della 5A a fare lezione: questa è la scena che si è trovata ad assistere mamma Manuela giunta nel plesso scolastico casualmente per il disbrigo di documenti.
Chiunque genitore, a questo punto, crediamo, avrebbe manifestato, cosi come ha fatto la signora Manuela, il proprio disappunto vedendo tutti quei bambini, tra cui suo figlio, fatti uscire da quella classe/antibagno, raggomitolati nel corridoio in attesa di...
Il diverbio fra il genitore e "gli uffici scolastici" ha sortito i suoi effetti: i bambini hanno trovato immediatamente sistemazione in una nuova aula ed hanno potuto cosi continuare in maniera consona la propria lezione.
Dispiace soltanto che la signora Manuela si sia trovata a manifestare da sola davanti a questa impietosa situazione, ma sappia di poter contare sull'appoggio morale di tantissimi genitori (tra i quali il sottoscritto) che vorrebbero una scuola attrezzata con adeguati servizi veramente e non come si vuol far credere.