sabato 2 ottobre 2010
FOCU MEU, SIAMO AL RIDICOLO!
E, come annunciato nel post precedente, l'iniziativa per autoreferenziarsi questa Amministrazione non ha tardato ad organizzarla.
Vi confesso che quando ho letto "città futura" ho pensato subito: "Che meraviglia! Il Comune di Roccella vuole adottare lo stesso straordinario metodo del Comune di Riace promosso da Domenico Lucano, candidato al premio come miglior sindaco del mondo".
Poi quando ho letto sul sito del Comune di cosa si trattava, ho capito che siamo alle solite: annunci, proclami, le solite vetrinette espositive con lo scopo di rilanciare l'immagine di una maggioranza sfaldata, impotente e incapace di affrontare ed ascoltare i problemi dei roccellesi. Un consiglio di maggioranza dove non si discute di cose essenziali, visto che le logiche sono già decise da una cerchia striminzita di persone e le altre non sanno neanche la voce del verbo!
Quello che si verifica a Roccella è una cosa anomala, non tanto per il fatto che non ci sia opposizione, quanto che non esiste una maggioranza, non esiste un confronto fra consiglieri ed assessori stessi, non esistono consiglieri che fanno politica. E' questa una grossa minaccia alla democrazia. E' una grossa minaccia alla trasparenza.
Domani quindi l'ennesimo convegno "dei vip" per farci capire che "loro" sono lassù, quanto "loro" sono bravi a progettare e creare innovazioni, quanto le loro proposte sono differenti rispetto alla Calabria, all'Italia, al mondo intero!!!
Che vergogna!!!
Ma perchè, cari miei, non organizzate un convegno per dirci per filo e per segno perchè il Centro disabili, sventolato in campagna elettorale, non si realizza; perchè avete lasciato a metà la piazzetta di via Aldo Moro; perchè la gru lassù al Castello è ferma da tre mesi; perchè tutti i cassonetti sono strapieni di materassi; perchè quest'estate non avete fatto la raccolta dei rifiuti speciali e i resti di pesce e di macelleria sono finiti a fare fetore nel lungomare; perchè il parco giochi di Zirgone è abbandonato e contrada lacchi peggio ancora; perchè avete sperperato milioni di euro per la più scadente e dannosa pietra messa per un fantomatico centro storico; perchè il comune da dieci anni paga cause, ricorsi e sospensioni per la gestione del Porto che poi deve andare a finire ad una società di Roma; perche il mercato coperto è diventato asl; perchè l'ospitaletto è chiuso per l'eternità... e tanti altri "mille" perchè.
La città del futuro, cari miei, non è altro che la risoluzione di tutti questi perchè, non c'è bisogno che veniate a raccontare nuove favole, e soprattutto contunuare a fare ulteriori danni e cattedrali nel deserto per il paese;
Ma sentite il paradosso di oggi: l'iniziativa "La città futura", per autoreferenziare Zito & Company, arriva proprio nel giorno in cui, a livello nazionale, si festeggia la giornata del riciclo e della raccolta differenziata.
Ma come?!? Il nostro paese, bandiera blu, tanto sensibile all'ambiente, tanto ecologista in virtù della meravigliosa pista ciclabile realizzata, tanto famosa per diffondere il proprio messaggio verde al mondo intero, proprio oggi che si celebra la giornata del riciclo e della differenziata andate a presentare uno strumento per poter domani costruire e cementificare Roccella. Focu meu, siamo al ridicolo!
domenica 26 settembre 2010
FUOCHI D'ARTIFICIO SOLO MEDIATICI
Io mi chiedo: ma è mai possibile che i più sporcaccioni e violentatori dell'equilibrio ambientale siamo noi roccellesi? E' mai possibile che solo noi roccellesi siamo cosi incivili e maleducati da disfarci di ogni cosa che a casa nostra ci ingombra in maniera cosi selvaggia? Gli altri paesi sono veramente cosi fortunati ad avere cittadini cosi sensibili al rispetto dell'ambiente tanto da non meritarsi i titoli di barbari, incivili e criminali?
La mia conclusione è una e una sola.
L'amministrazione comunale di Roccella Jonica, oggi come non mai, è sfaldata, ognuno cammina per conto proprio, non esiste compattezza, si vive alla giornata, non esistono responsabilità e competenze fra assessori e consiglieri, ognuno e tutti parlano e credono di "contare", ma poi, quando si tratta di concretizzare lo fanno in due o tre, o uno solo!
Il cittadino roccellese è uguale a quello di Marina di Gioiosa, Caulonia, Siderno, ecc., sporca tanto quanto gli altri... La differenza è che la nostra amministrazione non sa gestire la raccolta dei rifiuti e la pulizia dell'ambiente. La pennellatura che si dà, solo per l'estate, è esattamente come quella persona che, avvertita dall'arrivo di una visita improvvisa, pulisce la propria casa in un battibaleno e mette tutta la polvere sotto il tappeto.
In virtù di questa incapacità di provvedere alla regolare raccolta dei rifiuti o dell'incredibile paradosso di come la bandiera blu Roccella Jonica abbia il mare pieno di melma, l'unico modo per difendersi è accusare e fare i titoloni sui giornali.
Non mi dilungo su questo, ne ho dibattuto in precedenza, soprattutto sulla bufala della Bandiera Blu. Voglio solo farvi una confidenza a conferma di questa tesi...
L'altro giorno ho incontrato una persona molto vicina all'amministrazione e mi ha confidato che la "maggioranza" doveva tenere degli incontri al Convento dei Minini; si ritrovava dopo l'estate... Io ho chiesto: "Sicuramente per parlare dei problemi del nostro paese". Di tutta risposta mi stato detto: "Ma no! Gli incontri sono voluti per autoreferenziarci! Le decisioni per il paese sono gia prese dai soliti noti!"
Questa motivazione mi ricorda un po' delle strane riunioni a cui ho partecipato tempo fa per la vendita a catena di Sant'Antonio di prodotti o polizze assicurative, dove per un'ora dei relatori cercavano di manipolare e infatuare le menti degli intervenuti attraverso le alte e remunerative prestazioni del loro metodo e del loro prodotto (dimostratesi col passare del tempo grandi fregature pure quelle!!!)
Rimpiango davvero quelle riunioni dove ci si "bisticciava" nel trattare i problemi del paese per le possibili risoluzioni!
Infine mi piacerebbe chiedere se per il le biciclette (760 noleggi) e le visite guidate al castello(1000 prenotazioni) esiste un registro che li attesti, poichè, a me pare, che i dati siano fin troppo gonfiati.
Ultimissima considerazione sulla qualità delle biciclette. Grande clamore ad inizio estate nel presentare questo bel progetto (servizio di bike - sharing) finanziato dalla Regione Calabria, ma grande delusione nel sapere poi che si tratta di biciclette di sottomarca e di bassissima qualità, al punto che le entrate per i noleggi non riescono neanchè a coprire le spese di manutenzione.
Possiamo dire quindi che il vizietto di questa amministrazione di presentare progetti di grosso spessore (rifacimento via trastevere, pista ciclabile, centro strorico, biciclette, ecc.) e ridursi poi con prodotti "cinesi" (con tutto il rispetto per il popolo cinese ma è attestato che i prodotti cinesi non sono certo di grande qualità!) si ripete continuamente. Anche i nostri amministratori come nel calcio lucrano sulle plusvalenze?
venerdì 24 settembre 2010
UN COMMENTO ALL'ARTICOLO SUL SINDACO LUCANO.
Senza fuor di dubbio l'iniziativa di Lucano merita un plauso..ma dico io..non ci sono famiglie in situazioni di forte degrado sociale nella nostra zona? forse non si poteva agire prima su di loro? è facile fare demagogia ed inseguire i titoli dei giornali..mentre i nostri ragazzi emigrano e gli anziani non hanno nemmeno i soldi per comprarsi il pane..ma che ci frega..loro sono italiani..purtroppo!
Un roccellese Attento
Nicola Iervasi risponde:
Potrei fare un discorso lungo basato sulla fraternità e l'uguaglianza, ma non cambieresti affatto idea, nè è mia intenzione fartela cambiare, anche perchè non ti ci si può dare torto del fatto che ci sono situazioni estreme di anziani che non si possono comprare il pane, mentre per i nostri ragazzi che emigrano credo che, se lo fanno, è perchè inseguono un loro obiettivo che, secondo me, non è lavorare al telaio, fare lavori in ceramica o oggetti in rame (come avviene - questo e altro - in "Città Futura" a Riace).
Sull'emigrazione dei nostri giovani ci sarebbe un appello bello lungo da fare delineando le cause e le incapacità politiche che si sono susseguite da decenni.
Lo ammetto, io sono un grande ammiratore della semplicità e della generosità di Mimmo Lucano e con questo articolo ho voluto solo contribuire alla speranza che possa vincere il Word Mayor Premio assegnato come miglior sindaco del mondo.
Ancor di più delle mie considerazioni ti lascio alcuni commenti inviati sul sito del Concorso mondiale a supporto della sua candidatura.
Grazie del suo commento ma la prossima volta x favore si firmi!
Commento: Il Mahatma Gandhi dei nostri tempi (da Florian P)
Commento: Lo so Domenico Lucano da quando ero un bambino e posso dire che è un uomo molto buono.
Vivo a Riace e ricordo come il mio villaggio è stato befor Domenico che diventa importante: io e un'altra ragazza sono solo le ragazze del 1989, e ci sono solo sei i ragazzi dello stesso anno a Riace Superiore.
Ora ci sono molti bambini che vivono nel mio paese, e quando camminando in campagna, infine, posso ascoltare le voci allegre dei bambini che giocano per le strade.
Vi ringrazio Domenico e spero nella tua vittoria. (Da Ada)
Comment: Per il suo, incoraggiando e coraggioso impegno meraviglioso nella città italiana di Riace e le sue realizzazioni segnale nel dare speranza a immigrati e aree economicamente deboli nel "retro di oltre". (By Matthias F)
Commento: Il tedesco di calcio della Coppa del Mondo ha dimostrato che le persone provenienti da molte parti del mondo possono unirsi e fare grandi cose. Noi crediamo che Domenico Lucano ha fatto per le comunità italiane che Joachim Löw ha fatto per il calcio tedesco. (Da Klaus, Thomas e Gizzie)
Comment: Lucano ha indicato la strada da seguire per l'accoglienza e l'integrazione
Commento: Lucano ha indicato la strada da Seguire per l'Accoglienza e l'integrazione
Comment: Sono stata nel suo Comune, Riace, ed ho visto che l'accoglienza è una realtà, insieme al rifiuto totale della mafia e della 'ndrangheta. Commento: SONO NEL Stata Suo Comune, Riace, ed ho Visto Che l'Accoglienza E UNA Realtà, Insieme Rifiuto al Totale della mafia e della 'ndrangheta. Mimmo Lucano ha dimostrato che anche in Calabria si può fare ciò che per altri è impensabile, cioè governare bene, mettere in atto comportamenti onesti e voler bene alle persone, da qualunque parte del mondo provengano, rendendo loro possibile la vita in Italia fornendo casa e lavoro. Mimmo Lucano ha dimostrato di Che ANCHE in Calabria Si può fare cio Che per Altri e impensabile, cioe governare bene, mettere in Atto comportamenti e Onesti Alle Persone voler bene, da Qualunque Parte del Mondo provengano, rendendo possibile Loro La Vita in Casa Italia e fornendo Lavoro. Un grande Sindaco. (By Silvana S) Un grande Sindaco. (A cura di Silvana S)
Comment: Il sindaco che tutti voglion ma solo RIACE ha e se lo tiene stretto. Commento: Il Sindaco del Che "tutti voglion solo ma ha RIACE e se lo Tiene Stretto. riace città dei bronzi, citta dei santi medici, citta dell'accoglienza, RIACE la citta di Domenico Lucano (By Stilo) Città dei Bronzi di Riace, Città dei Santi Medici, citta dell'accoglienza, Riace La Citta di Domenico Lucano (By Stilo)
Commento: ottimo esempio di integrazione tra razze diverse di persone, il recupero di tradizioni e sviluppo di micro-economia sestenible (N'toni).
Comment: "La Calabria è come una madre che ha visto i propri figli partire alla ricerca di un futuro migliore, e ora ne vede tanti altri arrivare alla ricerca di un futuro migliore. E pensa: ora posso riposare tranquilla" -Domenico Lucano (By Vincenzo S) Commento: "La Calabria e venire Una madre Che ha visto i propri Figli partire Alla Ricerca delle Nazioni Unite di Futuro Migliore, e ORA NE Vede Tanti Altri ARRIVARE Alla Ricerca delle Nazioni Unite di Futuro Migliore. E Pensa: Ora posso riposare Tranquilla", Domenico Lucano (By Vincenzo S)
Commento: Ho pianto quando ho letto su Le realizzazioni Domenico Lucano (Da Mario d A)
Commento: L'ho incontrato per la prima volta nel 2009, quando someone sparato contro la porta del ristorante di Città Futura, l'associazione che gestisce l'accoglienza del immigrats e ho cominciato a credere che sia possibile costruire un mondo migliore se vogliamo. Spero Domenico'll vincere questo premio, perché è veramente una grande persona. (By S)
Comment: Quando Domenico Lucano, sindaco umili del Sud Italia, ha avuto il piano molto pratico per risolvere il calo della popolazione del suo paese invitando i profughi provenienti dall'Africa e dal Medio Oriente a stabilirsi nella sua comunità, egli non si rese conto che le persone provenienti da tutta che il mondo sarebbe iniziare pregando per la sua idea di successo. (Con Krishn K)
Comment: Riace: l'isola felicità d'Italia, il sogno fatto realtà .... tutto questo grazie ad una grande persona, un grande uomo ... Domenico Lucano!! (By Forse il destino)
Commento: ottimo esempio di integrazione tra razze diverse di persone, il recupero di tradizioni e sviluppo di micro-economia sastainable. (By N'toni) (Per N'toni)
Comment: SONO NEL Stata Suo Comune, Riace, a cura di Ho Visto Che l' Accoglienza E UNA Realtà , Insieme al Rifiuto della mafia Totale e della 'ndrangheta . Commento: SONO NEL Stata Suo Comune, Riace, a cura di Ho Visto Che l 'Accoglienza E UNA Realtà, Insieme al Rifiuto Totale della mafia e della' ndrangheta. Mimmo Lucano ha dimostrato di Che ANCHE in Calabria Si può fare cio Che per Altri e impensabile , cioe governare bene , mettere in Atto comportamenti Onesti Persone e voler bene alle, da Qualunque Parte del Mondo provengano , rendendo possibile Loro La Vita in Casa Italia e fornendo Lavoro. Mimmo Lucano ha dimostrato di Che ANCHE in Si puo tariffa Calabria CIO Che per Altri e impensabile, cioe governare bene, mettere in comportamenti Atto Onesti Alle Persone e voler bene, da Qualunque Parte del Mondo provengano, rendendo possibile Loro La Vita in Casa Italia e fornendo Lavoro. Un grande Sindaco. (By Silvana S) Un grande Sindaco. (A cura di Silvana S)
Comment: Brillantissimo esempio di amministrazione che cerca una vera integrazione con i migranti. (By Vito) Commento: Brillantissimo empio di Amministrazione di Che cerca di Una vera integrazione con i Migranti es. (Di Vito)
Commento: grande esempio per l'integrazione degli immigrati (di Francesco)
Commento: Il Sindaco del Che "tutti voglion solo ma ha RIACE e se lo Tiene Stretto. Riace città dei bronzi, citta dei santi medici, citta dell'accoglienza,RIACE la citta di Domenico Lucano. (By Stilo) Città dei Bronzi di Riace, Città dei Santi Medici, citta dell'accoglienza, Riace La Citta di Domenico Lucano. (By Stilo)
mercoledì 22 settembre 2010
Sta a Riace il miglior sindaco del mondo?
Un’altra Calabria è possibile. Proprio abbarbicato sulle alture della Locride, terra di n’drangheta e di conflitti sociali aspri dove lo stato spesso latita, c’è un paesino, Riace, che è un miracolo di civiltà e che ha fatto della convivenza con gli stranieri la cifra della sua identità.
Rosarno, che dista poche decine di chilometri, è lontana anni luce da qui. Lontane sono le sue guerre tra poveri pilotate dalla criminalità organizzata, lontanissimi sono i calabresi che hanno perduto l’anima e sparano ai migranti, trattati come miserabili e sfruttati come schiavi.
Riace (conosciuto per il ritrovamento dei Bronzi), 1800 abitanti, di cui 250 immigrati, non è solo accoglienza di rifugiati politici. In un territorio infiltrato dalle ‘ndrine, e le cui bellezze naturali sono deturpate dagli scempi dell’abusivismo edilizio, si è imposta all’attenzione dei media nazionali e internazionali (Wim Wenders ha girato tra i suoi vicoli un corto, “Il volo”) per la raccolta differenziata condotta con gli asini (per fare un paragone basti pensare che nel capoluogo calabrese, Catanzaro, la differenziata è un’utopia), per il borgo ripopolato con le botteghe artigiane, per la costituzione di un eco-villaggio, il “Riace- Village”, riproposizione di un villaggio rurale per l’ospitalità diffusa e per il turismo sostenibile, per il “Riace Film Festival”, la prima kermesse dedicata al cinema delle migrazioni.
Tutte idee partorite dal sindaco Domenico Lucano che per questo è stato nominato, unico italiano, tra i 23 finalisti del “World Mayor Prize”, premio per il miglior sindaco del mondo (la cui raccolta di voti si chiude in queste ore), assieme, per capirci, ai sindaci di metropoli come Città del Messico, Mumbai, ecc. Ma lui, Lucano, “Mimmo dei curdi”, come viene chiamato qui in paese, non si ispira a nessuno di questi, anzi, a parlare del premio si schermisce: «Mi mette un poco a disagio, io faccio solo il sindaco con l’impegno di un militante, non ho mai abbandonato le utopie di quand’ero studente».
Nessuna affiliazione ai partiti tradizionali: Lucano è stato eletto con la lista civica “Un’altra Riace è possibile” nel 2004, e poi riconfermato nel 2009. Il Pd dei notabili calabresi non lo ha appoggiato. Ma lui aveva dalla sua il consenso del paese. «Io sono di sinistra. Punto. Mi definisco del partito di Peppino Impastato, i valori a cui mi ispiro tutti i giorni nel fare l’amministratore sono l’uguaglianza sociale, la partecipazione e la trasparenza per togliere gli agganci negli appalti con la criminalità; chiamiamola, se volete, sinistra utopica».
In compenso le minacce delle famiglie degli “omini d’onore” non sono mancate. Due pallottole contro la Taverna delle Rose, ristorante recuperato da una casa abbandonata e dato in gestione a Città Futura, la sua associazione intitolata a Don Puglisi e infine l’avvelenamento dei suoi due cani. E il pensiero corre veloce ad un altro sindaco “speciale”: quell'Angelo Vassallo ucciso qualche settimana fa nel salernitano. «Certo le minacce, ma che significa che me ne devo andare? – dice lui sprezzante – che tutti ce ne dobbiamo andare? Io non ho paura, il mio messaggio è antitetico a quello della ‘ndragheta: da una parte loro, dall’altra noi. C’è una Calabria che vuole restituire dignità alla politica».
«Gli uomini d’onore, l’antistato, – continua Lucano – danno in qualche modo risposte più rapide alla crisi di occupazione del territorio e qui sta la mia scommessa, indicare uno sviluppo diverso dal turismo di massa e dai centri commerciali, uno sviluppo che si basa sull’identità dell’essere calabrese proprio in virtù dell’accoglienza dello straniero, valore antico che si tramanda da generazioni». Il paese, racconta ancora il primo cittadino, stava subendo la stessa sorte di tanti altri dell’Appennino calabrese, lo spopolamento per le migrazioni. «Ci sono più riacesi in provincia di Torino e in Sud America che qui».
E fu un giorno del luglio '98 che al sindaco, non ancora tale, venne l’idea. «Assistetti allo sbarco di 300 immigrati e capii improvvisamente che da problema potevano diventare la soluzione». Cominciò così a dare case a famiglie palestinesi, afghane, eritree, serbe, («tutti disperati in fuga da guerre e devastazioni, tanto abbiamo imparato noi riacesi da loro»), a insegnare loro i vecchi lavori artigianali della tradizione calabrese. Oggi addirittura il saldo nascite/decessi è positivo.
Grazie agli immigrati. E, sottolinea Lucano, «abbiamo riaperto la scuola elementare dove sono più i bambini stranieri che quelli italiani». Insomma quel che nelle periferie di Roma o Milano viene considerato come un problema di ordine pubblico, qui è considerato una risorsa, «è una forma di riscatto sociale». «La cosa che mi fa più felice? - conclude il sindaco – è i bambini sono tornati a giocare per le strade di Riace».
martedì 14 settembre 2010
Le due facce della manifestazione giunta ai sei lustri di vita - Articolo integrale
A causa dello spazio ristretto nel giornale, alcuni frammenti del mio articolo sul festival jazz hanno subito un taglio, una necessaria riduzione che, comunque, non ha intaccato il contenuto e le opinioni nello stesso.
La mia volontà di pubblicarlo integro qui di seguito è soltanto un mio desiderio di vedere l’articolo su cui ho lavorato cosi come mi è stato ispirato, all’indirizzo di tutti coloro che stimano il mio pensiero ed anche per chi, di contro, qualcosa hanno da ridire.
Invito tutti, quindi, come sempre, di voler esprimere la vostra libera opinione che sarà ben accetta in un dialogo democratico che io da sempre esalto
LE DUE FACCE DELLA MEDAGLIA DEL FESTIVAL JAZZ
Luci ed ombre della manifestazione che quest’anno compie tre lustri.
Quest’anno è stato tagliato il nastro della 30° edizione del “Festival Jazz ”. Un ambìto traguardo che l’Associazione Culturale Jonica ha festeggiato con nove appuntamenti a Roccella, a differenza degli anni scorsi in cui parte del programma si svolgeva in maniera itinerante. Abbiamo assistito quindi a tutto l’evento-jazz a casa nostra, nel cuore di agosto, con i concerti più importanti tenutesi al teatro al castello e al Porto delle Grazie e i vari seminari e concerti pomeridiani all’Auditorium e al Convento dei Minimi.
A parlare della qualità artistica della rassegna non è mio ruolo (a mio parere anche a Moschetta di Locri a marzo scorso hanno fatto jazz di qualità!), perché ci pensano ogni volta altri media a metterla in risalto: abbiamo sentito milioni di volte che la rassegna “Roccella jazz” è un evento internazionale, seconda solo a Umbria Jazz, che veicola il nome del nostro paese in Italia e nel mondo; è un punto di riferimento per molti artisti di caratura mondiale per le loro inedite creazioni; una passerella che, nel corso degli anni, ha visto performance di nomi eccellenti che hanno espresso il loro talento davanti a platee colme ed entusiaste.
Dato atto di ciò, e considerato che questa faccia della medaglia ce la sentiamo raccontare tutto l’anno nelle varie passerelle politiche, è necessario che venga resa nota, per obiettività di giudizio, anche l’altra faccia che, purtroppo, non è brillante e, di conseguenza, si tende a nascondere.
Visto che ho parlato di artisti, con tutto il loro rispetto, diciamo pure che non tutti i nomi in ogni edizione sono di alta qualità, tant’è che il veterano M° Paolo Damiani, che ormai più che direttore artistico è parte integrante dell’Associazione Culturale Jonica, ben sa le esigenze dell’Associazione e il budget da investire e quindi, accanto a qualche nome di richiamo deve saper discernere su artisti che si pongono l’obiettivo di mettersi in mostra, senza molte pretese economiche, in una vetrina importante come Roccella, una delle poche (cosi si dice…) in cui è richiesta la composizione di musiche inedite e la sperimentazione (ma in ogni modo anche se non fossero inedite, a parte i passionari e gli addetti ai lavori – il dr. Fayens de “Il Giornale” in primis - chi lo capirebbe?).
Ma la composizione del cast artistico, obiettivamente, ogni anno è sempre molto dignitosa, con il picco dell’anno scorso con i nomi internazionali di Sarah J. Morris e Dee Dee Bridgewater, oltre alla star Piero Pelù!
Passando allo staff tecnico la faccia della medaglia si offusca ancor di più considerato che trattasi di personale proveniente da fuori (dalla capitale più che altro…), compiono la loro missione, arraffano il loro compenso, lasciando le briciole alla squadra di ragazzi roccellesi (tanto operosi e volenterosi, che ogni anno danno l’anima nelle operazioni di palco), e dopo 20 giorni ritornano al fresco della città eterna.
Ma questo influenzerebbe relativamente se non ci fossero una serie di situazioni molto dubbie che riguardano una sola problematica: quanto influisce il conflitto di interessi del vicesindaco del nostro paese con la carica di presidente dell’associazione culturale jonica?
Tanto, tantissimo, secondo me, è un fatto essenziale!!!
Il punto di incontro delle due cariche fa cambiare, purtroppo, percorso agli obiettivi che si rincorrono, a danno dello sviluppo del nostro territorio e a favore della rincorsa del pareggio o degli utili di bilancio dell’associazione.
Un amministratore passionale, preparato, responsabile, che veramente si pone come obiettivo lo sviluppo della propria terra si deve misurare, secondo il mio parere, con la capacità di riuscire ad allungare la stagione il più possibile, consentendo agli operatori economici locali un lavoro più proficuo e professionale;
Una serie di circostanze, che portano risorse all’associazione culturale jonica, fanno si, invece, che il festival jazz si svolga, soprattutto negli ultimi dieci anni, nel cuore di agosto, quando già nella nostra cittadina c’è il caos degli emigranti di ritorno e della fetta di turisti affezionati. I nostri operatori turistici, quindi, dopo 11 mesi di stenti, si ritrovano a dire “mi dispiace, ma siamo pieni” a coloro che vorrebbero venire a vedere il festival… Che magari vengono lo stesso, ma, si adattano nel sacco a pelo o nei corridoi di qualche scuola!!!
Cosi come i ristoranti, non attrezzati per i grossi numeri di coperti, si ritrovano a mandare via la gente perché i tavoli sono tutti occupati e per i fortunati che hanno trovato posto gli tocca fare lunghe attese!!!
Difficoltà quindi anche per trovare i posti letto dove accogliere gli artisti, lo staff tecnico e i giornalisti della macchina jazz, considerando pure che molti alberghi vantano crediti insoluti da parte dell’ACJ da diversi anni e difficilmente cedono di buon grado all’indotto jazzistico i posti letto a discapito dei veri turisti paganti a cash!!!
Un sindaco, solo sindaco, in teoria pretenderebbe un progetto che faccia allungare la stagione per consentire un lavoro più snello e professionale agli operatori turistici e commerciali del proprio paese;
Un presidente dell’associazione culturale jonica, invece, pensa a far svolgere in piena estate la sua manifestazione perché solo cosi può concorrere a più consistenti finanziamenti da parte degli enti e degli sponsor.
Ho scritto sopra in teoria poiché quest’anno anche il mio ragionamento decade in virtù di un calo delle presenze turistiche nel nostro paese di oltre il 50 per cento rispetto all’anno scorso e quindi il pieno di ferragosto che ci si aspettava di turisti veri (visitatori e emigranti di ritorno) è mancato disastrosamente.
Ritornando al jazz, l’incompatibilità fra presidente dell’associazione e politico esclude “automaticamente” la possibilità di creare, nel nostro paese, nuove ed interessanti opportunità e manifestazioni di richiamo: la presenza di un nuovo evento rischierebbe di risucchiare risorse al Jazz e nello stesso tempo offuscarne la sua importanza. Hanno chiuso battenti, infatti, sotto l’amministrazione Zito la grossa kermesse di moda sartoriale, svoltasi per 30 anni a Roccella dando lustro alla nostra cittadina in tutto il panorama della moda nazionale ed internazionale; cosi è stato per l’Orchestra Sinfonica Citta di Roccella, svanita nel nulla proprio nell’anno dell’insediamento del politico/presidente; e mettiamoci pure l’importante manifestazione storica-culturale che stava fiorendo ad inizio del nuovo secolo e attraeva migliaia di persone da tutti i paesi viciniori nonché la curiosità ed il plauso dei nostri turisti: sto parlando della manifestazione “Roccella com’era al Borgo” che nel 1998 e per un paio d’anni è stato il fiore all’occhiello delle manifestazioni dell’intero anno.
E come non citare un clamoroso incidente diplomatico che si stava verificando proprio quest’anno a causa di una mente fantasiosa di un “novello” assessore che si era inventato addirittura il Festival di musica Blues da tenersi in tre serate nel mese di Luglio, con delle passerelle di strumentisti per le vie del paese. Un evento - novità davvero eccezionale, che avrebbe sicuramente attratto tanta gente e per lo più fuori stagione. Ma, evidentemente, l’assessore matricola ha fatto i conti senza l’oste, tant’è che mai e poi mai l’oste avrebbe consentito di intaccare il monopolio jazz, e cosi è accaduto!
Al termine del mio pezzo un interrogativo voglio porre ai lettori per accattivare la loro curiosità: pensate che, un giorno lontano, quando l’attuale presidente dell’ACJ non lo sarà più, il festival jazz si farà comunque?
La risposta è scontata, ed è no, purtroppo! Un no che se da un lato esalta la personalità del senatore Zito, capace ogni anno a farsi finanziare dagli enti preposti, dall’altro siamo di fronte ad un metodo che, nel momento in cui la cinghia dei finanziamenti pubblici si stringerà ulteriormente, si farà presto a spegnere l’interruttore.
E’ una grossa lacuna quella che viene fatta: l’assistenzialismo che oggi si pratica fa vivere alla giornata, a discapito di un futuro che si potrebbe garantire soltanto creando e pianificando una strategia per far camminare l’evento con le proprie gambe, chicchessia il presidente dell’ente organizzatore.
Il carisma del senatore Sisinio Zito, per la nostra città, sarebbe stato una grossa risorsa se l’avrebbe utilizzato solo come amministratore. Il ruolo di politico in conflitto con quello di presidente dell’ACJ (e quindi l’obiettivo di perseguire l’interesse personale prima del bene comune) è sinonimo, per il nostro territorio, della più grande opportunità persa.
sabato 11 settembre 2010
INCREDIBILE!
giovedì 9 settembre 2010
DUE MANIFESTI SUL DEGRADO AMBIENTALE DI VIA LACCHI SULLO STILE... CANDIDO!
Si porta a conoscenza della massa turistica che avrà scelto questo mio paese quale posto a cui affidarsi nelle ferie rigeneratrici, per gli amanti del mondo floristico in particolare, che il Comune ha completato i suoi giardini di Babi(cavu)logna lungo i tre chilometri della via Lacchi.
Almeno cinquanta nuove piante, rarissime "Siccagnus zerum water", hanno trovato dimora tra le preesistenti nell'estate del 2009, con grande partecipazione popolare, certa la nostra gente del risultato da Special Quark.
Quel risultato è lì, sotto gli occhi (aihmè) "dell'implacabile Sol".
Il fine sottobosco che avvolge amorevolmente le "Siccagnus" mostra impettito e orgoglioso tutto il suo splendore selvaggio e paesano insieme, tanto da costringere a fare quel tratto di strada col fiato sospeso, tra la semplice paura e il terrore di arrecare disturbo al meraviglioso equilibrio lussureggiante.
Non mancate, turisti, non mancate nemmeno voi, responsabile della cosa pubblica in merito, non mancate nemmeno voi, genitori a cui sono state date in affidamento quelle pianticelle che portano il nome della vostra creatura, non mancate di visitare in contrada lacchi, i giardini di babi(cavu)logna. Alle madri dei bambini di cui sopra, e mi scusino l'azzardo, mi concedo la licenza di ricordare l'impegno preso con Dio di garantire la vita alla propria creatura, e alle stesse ricordo che madre di altro genere si attende che le sue creature abbiano la vita, non certo la morte, per un solo secchio di acqua non avuto; parlo di quella madre da cui molto prendiamo, per poi, troppo poco rendere: parlo della buona, paziente, amorevole Madre Natura. E mi scuso.
sabato 4 settembre 2010
INAUGURAZIONE NUOVA SEDE AVIS
Si tratta di un invito sintetico ma molto efficace che merita di essere diffuso e promosso il più possibile, ed io ho il piacere di farlo tramite questo blog.
AVIS - Comunale di Roccella Jonica
Associazione Volontari Italiani Sangue
via E. Fermi - 89047 Roccella Jonica
roccellajonica.comunale@avis.it
tel.338.457152
"Siamo lieti e onorati di invitarVi all'inaugurazione della nuova sede nella quale potremo finalmente riprendere l'opera di volontariato a favore dei tanti bisognosi.
Dopo aver usufruito dell'ospitalità dell'ASL che ci avevfa messo a disposizione un locale presso il Poliambulatorio di via Cavone a Roccella Jonica, abbiamo dovuto quasi del tutto sospendere la nostra opera sul territorio a causa della sopravvenuta inagibilità dei suddetti locali.
La parziale sospensione del nostro lavoro, ha comportato una diminuzione di sangue disponibile sul territorio, costringendo il Centro Trasfusionale di Locri ad attingere a riserve esterne alla nostra provincia con costi elevati, non essendo stata ancora raggiunta l'autosufficienza.
E' con grandissima gioia, quindi, che Vi invitiamo a partecipare alla festa della nostra nuova sede, locali avuti dalla provincia di Reggio Calabria in comodato d'uso gratuito e quindi senza nessuna spesa da parte dell'associazione, e dalla stessa amministrazione ristrutturati e messi a norma.
L'inaugurazione avrà luogo il 18 settembre 2010 alle ore 18,00 durante la quale avremo modo di farVi toccare con mano una realtà ai più sconosciuta, ma tanto ricca di amore, calore umano e non solo, per ridare vita e speranza a chi altrimenti non avrebbe prospettiva alcuna.
Nel desiderio d'incontrarVi, inviamo "cordialissimi" saluti.
Il presidente
Fedinando Bava
sabato 28 agosto 2010
NUOVO TRAGICO INCIDENTE SULLA STATALE 106 NELL'ABITATO DI ROCCELLA.
venerdì 27 agosto 2010
L'IMPORTANTE E'... PAGARE!!!
2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini
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ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
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DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'
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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO
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Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.
FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'
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OLTRAGGIO ALLA CITTA'
ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.