Finora ho pensato che amministratori "capestri" ce l'avevamo solo noi, ed invece oggi constato che anche il paese di Placanica attraverso il sindaco Rocco Mario Clemeno non scherza proprio, visto il lavoro "nascosto" che da mesi porta avanti (da quando cioè Siderno si è rifiutata di accogliere una discarica consortile) per far nascere nel suo comune una mega discarica che possa accogliere l'immondizia di tutti i 42 comuni della locride. Una manifestata disponibilità, cosi imponente e importante, che il sindaco ha messo in campo già dal novembre dell'anno scorso durante una riunione del Comitato dei sindaci senza interpellare ne il Consiglio Comunale, tantomeno i cittadini, affermando che la costruzione della discarica "potrebbe portare importanti incentivi economici per il comune per far fronte alla disastrosa condizione delle rete viaria..."; continuando poi nell'assurdo di "valutare la possibilità di far nascere nel proprio territorio tutte quelle attività e iniziative (discarica) idonee a contribuire positivamente allo sviluppo socio-economico del proprio paese".
L'8 luglio si è svolto nella piazza di Placanica un consiglio Comunale aperto in cui il sindaco ha parlato e motivato questa sua ambiziosa "idea".
Il sottoscritto è stato invitato da una persona del Comitato per il NO alla Megadiscarica costituitosi volontariamente fra i cittadini, ma a causa del mio lavoro non ho potuto prenderne parte. Manifesto quindi attraverso questo blog la mia massima solidarietà nei confronti del Comitato e riporto, di seguito, l'intervento che avrei avuto piacere di fare nel caso avrei partecipato al Consiglio Comunale aperto.
C'è un detto che non si smentisce mai che recita."Per guadagnarsi la fiducia ci vogliono anni e anni, per perderla pasta meno di un minuto". E mi pare che neanche nel caso del sindaco "capestro" di Placanica questo detto non si smentisce.
Solo l'anno scorso, dopo averne sentito ogni anno parlare bene, ho avuto il piacere di partecipare e visitare Placanica nei giorni del "Borgo incantato" e ne sono rimasto veramente estasiato sia dalle bellezze architettoniche abbastanza valorizzate e sia dal massiccio coinvolgimento del paese e delle associazioni nell'animare le serate.
A questo aggiungiamo l'ormai consolidata realtà di Santa Domenica di Placanica, dell'enorme via vai di pellegrini dal Santuario della Madonna dello Scoglio, con il carismatico fratel Cosimo che ha reso famoso questo paese in tutto il mondo; per concludere poi con il dignitoso e apprezzabile progetto dell'accoglienza dei rifugiati di cui si parla in maniera positiva in tutta Italia...
Ecco, una serie di occasioni queste, che nel tempo hanno contribuito a creare un'immagine positiva di questo territorio...Oggi tutto questo rischia di andare in fumo per una scellerata decisione di un sindaco che decide di fare del paese che governa l'immondizzaio della locride.
Oggi, il Comitato che leggittimamente grida NO a questa megadiscarica si rifiuta di accettare che un paese di appena mille anime debba accogliere la spazzatura di ben 42 paesi della locride, si rifiuta di credere che un sindaco debba gestire in maniera affaristica ed imprenditoriale un argomento cosi delicato che interessa direttamente l'immagine, la vivibilità e la salute di tutti i cittadini placanichesi.
La prima dote che un sindaco deve avere, secondo me, federalismo o meno che prenderà piede, è quella di cercare di migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini attraverso una gestione della cosa pubblica oculata e nell'interesse della collettività. L'idea della megadiscarica si colloca completamente all'opposto rispetto alla salvaguardia degli interessi e della salute dei cittadini placanichesi.
Credo che per rifare una strada comunale ci siano altri modi che non siano i corrispettivi dei soldi dell'immondizia ossia finanziamenti, mutui, progetti regionali ad hoc sulla viabilità o centri storici, e se questo un sindaco e la sua giunta non riesce ad ottenerli allora deve ammettere i propri limiti, assumersi le proprie responsabilità...
Qui siamo di fronte ad un progetto che macchierà negativamente questo comune situato, come tutti i paesi della locride, già ai margini della Calabria, oltre che non rappresentata al Consiglio regionale, non conosciuta dal potenziale turismo di massa e isolata nelle vie di comunicazione.
Di contro abbiamo un paesaggio e delle bellezze naturalistiche da far invidia a qualsiasi altra città d'arte o di mare d'Italia, abbiamo la risorsa di una aria e un clima salutare tutt'altro che valorizzata.
Le chiedo, sig. Sindaco, quando lei insieme ai suoi colleghi dei 42 comuni della locride si siederà a discutere di come combattere e vincere questo "dannato" isolamento e poter finalmente valorizzare e promuovere al meglio le nostre risorse???