sabato 15 maggio 2021
venerdì 14 maggio 2021
TUTTI PAZZI PER RAOUL
In questi giorni Roccella ha il grande piacere di ospitare l'attore Raoul Bova. Beh, ospitare forse non è il termine giusto visto che per Raoul Roccella è casa sua.
Ma vederlo, incontrarlo, parlare con lui è davvero molto bello e soprattutto fa molto piacere sapere che quando ha la possibilità ritorna sempre nel suo paese e lo fa per trovare momenti di riposo.
Ma la cosa che particolarmente colpisce, anche se ormai lo sappiamo bene, è che Raoul rimane sempre Raoul, un ragazzo semplice, umile, alla mano, che non perde occasione per fermarsi e parlare con tutti con grande garbo e sempre con il sorriso sulle labbra.
Il ritorno a Roccella per il "nostro" Raoul coincide con due prime volte: la prima volta che ritorna dopo la morte del caro papà ( quindi possiamo immaginare la malinconia nel suo cuore visto che proprio il compianto sig. Giuseppe Bova era originario e innamorato di Roccella), e la prima volta che ci viene con la bellissima compagna, l'attrice Rochio Munoz Morales e le sue due figlie Luna e Alma di 6 e 3 anni.
Raoul Bova torna a Roccella nel momento in cui su Canale 5 sta riscuotendo molto successo di ascolti la fiction "Buongiorno, mamma" in cui Raoul è protagonista, nel mentre siamo in attesa di vedere al cinema i suoi due film "Lultima gara"e "The Christmas show", quest'ultimo previsto per Natale.
È davvero un orgoglio per Roccella accoglierlo ogni volta che lui può venirci, un orgoglio soprattutto perché, nonostante la sua fama mondiale, lui è rimasto "uno di noi", una persona di famiglia.
Ed è davvero molto bello che Raoul non perde mai occasione di nominare Roccella ogni volta che ha la possibilità, e racconta pubblicamente della sua vita, così come lo ha fatto anche nel suo libro autobiografico che di recente ha pubblicato, dal titolo "Le regole dell'acqua "(Rizzoli).
E come dimenticare una delle più belle sorprese che qualche mese fa gli è stata fatta nella trasmissione di raiuno "Canzone segreta" , in cui tutti ricordiamo l'immagine gigantesca del castello illuminato di Roccella sullo sfondo scenografico durante la realizzazione della sorpresa. Una straordinaria immagine del nostro paese che grazie a Raoul ha fatto il giro del mondo
Buona permanenza nella tua Roccella Raoul, a te, a Rocio e alle tue meravigliose bimbe. Questo paese, che ha voluto sempre bene a tuo caro papà, ti amerà sempre e ti sarà sempre grato; tornarci sempre quando vuoi e quando puoi.
mercoledì 12 maggio 2021
POTRESTE ALMENO CHIUDERE LA CHIAVE D'ARRESTO DELL' ACQUA!!!
Oggi mi è stato segnalato questo guasto nello zampillio dell'acqua nel Monumento dei Marinai d'Italia sito in via Marina vicino al parco giochi.
Ora non voglio sembrare che pretenda la riparazione all'istante (anche se credo si tratti della foratura del tubo che porta l'acqua a fuoriuscire nel centro del Monumento), ma - considerato che in tutta la parte antistante il monumento si è formata una grande pozzanghera di acqua - consiglio, nel frattempo che si possa intervenire, di chiudere la chiave d'arresto dell'acqua onde evitare che si formi quel pantano davanti e che la gente, passando, non si bagna.
Grazie e buon lavoro!!!
martedì 11 maggio 2021
CI LASCIA LA PROF.SSA ROSETTA FAZZOLARI
Ci lascia un'insegnante molto preparata che ha segnato le conoscenze di diverse generazioni di studenti.
Ha insegnato educazione tecnica presso la scuola media di Roccella Jonica ed anch'io, così come le mie sorelle, abbiamo avuto il privilegio di conoscere il grande amore che riversava su tutti gli studenti che ricordava e seguiva, ad uno ad uno, a distanza di anni.
Sempre elegante e molto comprensiva e dalla grande pazienza: con il suo metodo semplice, sicuro, con delle spiegazioni molto comprensibili, faceva in modo che tutti si appassionassero alla sua materia, studiandola con interesse.
Ha sicuramente segnato una traccia importante per tanti studenti che hanno scoperto, con gli insegnamenti della prof.ssa Fazzolari, di avere le attitudini verso le materie tecniche e elettromeccaniche.
Porgo il mio abbraccio di vicinanza ai figli Pietro e Giulio e ringrazio Dio per avermi dato la fortuna di aver conosciuto la loro cara mamma e di essermi nutrito dei suoi insegnamenti.
domenica 9 maggio 2021
STORIA DI LORENZO, GIOVANE IMPRENDITORE MILANESE (DALLE ORIGINI ROCCELLESI) E DEL SUO TWAIN
di Carlo Maria Muscolo
pubblicato nel numero 19 de "La Riviera" del 9 maggio2021
Il Direttore Pietro Melia insiste da tempo perché faccia una intervista a mio figlio Lorenzo, per raccontare la sua storia, quella di uno dei tanti giovani che decidono di aprire una attività nella grande Milano.
Non posso dirgli di no ed ecco due chiacchiere in libertà con Lorenzo.
Noi genitori non avevamo capito che “i figli sono del deserto” e ci aspettavamo di vederlo alla scrivania, nel nostro studio, mentre nella sua testa maturavano altri interessi ed altri obiettivi di vita.
E dopo un inutile anno di esperienza sui banchi di giurisprudenza, per accontentarci, ma senza voglia, lo liberammo, e la passione prese il sopravvento ed iniziò l’avventura.
Lorenzo (Lollo) Muscolo, proprietario e barman del Twain di via Teodosio a Milano. |
Ciao Lorenzo ci racconti da dove nasce questa tua passione per il tuo lavoro?
Questo amore per il mio lavoro nasce dalla passione verso la notte, verso il bar.
Il locale.... probabilmente strascico dell'ultima Milano da bere, che vivevo come cliente.
Giri, rigiri, conosci, paghi, ma il posto ideale per te non c'è, non lo trovi, è l’ eden...
Ed allora, caspita, per raggiungere l’eden, le vie sono due.... O vai al creatore e, sinceramente, mi sembrava un poco prestino, o compri un bar e lo modelli a tua immagine e somiglianza....
E così ho fatto...
Prima muovo i primi passi nei locali degli altri, portavo gente insomma dietro anche un discreto compenso....
Dopo, insieme ad amici, rilevo, durante gli studi, una chupiteria sui Navigli, "un postaccio".... Ma che resterà sempre nel cuore, avevo 20 anni!!!
Ma dura poco, vendiamo subito e mi trovo in piccola partecipazione di un famoso ristorante meneghino, lì non mi diverto, ma imparo molto, e capisco che la ristorazione sarà la mia vita.
Era il 13 Settembre del 2014, dopo mille peripezie, apro il Twain, il mio gioiello.
Preferisco riportare quanto scrive un giornalista esperto del settore:
"… il Twain, ormai solida realtà di via Teodosio, da qualche anno gestito da Lorenzo Muscolo alias Lollo, personaggione eclettico che unisce a solide basi di studio dei drink un’ottima capacità di accoglienza. Il Twain di oggi è un locale particolare, mantiene l’impostazione da lounge bar con grandi spazi e tavoli sia all’esterno che all’interno ma ha abolito l’aperitivo a buffet (grazie!) a vantaggio di una ricerca sulla drink list notevole. Il buffet è stato sostituito da un civilissimo piatto di assaggi italiani servito al tavolo: salumi, affettati, qualche sfizio per chi proprio non vuole rinunciare al rito dell’aperitivo mangereccio. Stessa attenzione viene dedicata alle materie prime, la bottigliera è ricca e varia. Quando vado a trovarlo Lorenzo mostra già dal primo drink l’anima spiazzante sua e del locale. Mi aspettavo un drink particolare inventato da lui come l’ultimo che ha portato alla Maratona dei Barman e invece mi prepara un classicissimo, buonissimo Between The Sheets fatto a regola d’arte. Lorenzo mentre prepara i drink intrattiene il suo pubblico, mi racconta della storia del Between The Sheets, nato da una cotta di un bartender per Josephine Baker che si esibiva seminuda con una tigre al Cafè de Paris. Il sogno del bartender era di trovarsi, appunto, tra le lenzuola con quella dea della Baker. Così creo un cocktail con il Cointreau, arancione, come gli occhi della tigre. Con il Cognac, forte, impegnativo".
Ecco queste parole mi ripagano dei mille sacrifici….
Ed ora dopo parecchi anni sei contento?
Sì, perché per quanto questa cosa possa sembrarti assurda, avere il locale più bello, più accogliente e con i cocktail più buoni (nonché al prezzo più basso), il più delle volte non è neanche lontanamente sufficiente a garantirti il successo, dove per successo intendo la sopravvivenza e la soddisfazione di vedere il cliente felice e vederlo tornare, e poi tornare ancora.
Avere un’azienda in un paese supertassato come l’Italia non aiuta, sono pienamente d’accordo, ma dopo aver portato avanti per anni diverse attività ti posso garantire che se capisci come muoverti, puoi farcela anche senza scappare all’estero.
Per riuscire in questo è necessario fare analisi di mercato, individuare un prodotto in grado di scuoterlo, trovare una location che rispecchi le caratteristiche più confacenti all’idea che sta al centro del tuo progetto, trovare il personale adeguato, formarlo, stabilire un ciclo di lavoro e degli standard, verificare che quegli standard vengano rispettati, impostare il marketing aziendale, raccogliere i numeri e capire come e dove correggere il tiro.
Questo è solo un piccolo riassunto delle cose che fa un imprenditore, indipendentemente dal tipo di attività che gestisce, ma immagino ti sia chiaro che un lavoro di questo tipo difficilmente va di pari passo con il servizio al banco in prima persona.
In sintesi, se non lavori dalla mattina alla sera per portare i clienti nel tuo locale, a chi lo servi il tuo buonissimo cocktail?
Lo so, investire nel personale all’inizio può sembrare un azzardo, ma il vero rischio è non dedicare sufficiente tempo a tutti quei compiti indispensabili per la sopravvivenza del tuo prezioso locale.
Io stesso faccio contemporaneamente il barman, il ristoratore e l’imprenditore, infatti per evitare di fallire devi lavorare una media di 16 ore al giorno 7 giorni su 7.
Quindi la domanda è: quanto vale ogni ora della tua vita?
In questi primi anni di soldini ne ho visti veramente pochi e mi ritengo fortunato, più che ostinato, se sono riuscito a cavarmi fuori dal tunnel in cui scelte sbagliate possono portarti.
Ho sbattuto la testa una quantità infinita di volte prima di riuscire a capire come far funzionare il mio locale, e alla fine ce l’ho fatta, ma tanti nella mia posizione si sono ritrovati sommersi dai debiti e dai rimorsi.
E questo periodo recente di pandemia e chiusure?
Questi mesi di lotta per la sopravvivenza della mia attività sono stati in assoluto i più stressanti della mia esistenza e non augurerei nemmeno al mio peggior nemico un’esperienza simile. Ma l’importante è avere determinazione e capacità di rinnovarti.
La pandemia ci ha cambiato e se prima aprivamo alle 18, per un lungo periodo alle 18 si chiudeva, e quindi devi reinventarti tutto, ma è andata….
Qualche episodio, aneddoti da raccontare?
Episodi da raccontare, tantissimi, troppi e nessuno, noi dal banco vediamo tutto, mogli, amanti, incontri casuali, spacciatori, spogliarelliste, ma è la magia del bar, per noi sono tutti clienti, i migliori….
Ma il segreto professionale va rispettato... fa parte del nostro codice deontologico... ahahahah… Un abbraccio a Tutti
venerdì 7 maggio 2021
FINALMENTE, A DISTANZA DI 6 ANNI, ACCOLTA LA PROPOSTA DELL'ECO COMPATTATORE DI PLASTICA
Era il 7 luglio 2015 quando il gruppo "Roccella Bene comune", allora all'opposizione, tramite le consigliere Vanessa Riitano e Chiara Melcore, nel corso di un Consiglio Comunale in cui venivano discusse le tariffe della TARI, ha fatto la proposta per la messa in posa di un raccoglitore mangia plastica.
Beh, siamo felici che, a distanza di quasi sei anni, quella proposta è stata accolta e, finalmente, anche Roccella, come moltissimi paesi della Calabria già fanno, si fornirà di uno di questi contenitori per il compostaggio della plastica.
Ecco cosa avevamo proposto all'epoca in quel consiglio comunale "... Ci sarebbe l'altra iniziativa che hanno iniziato ad avviare un po' tutti i paesi italiani compresi tanti comuni calabresi, che potrebbe far risparmiare, se non addirittura guadagnare, i cittadini. Si tratta della messa in posa di un distributore per il conferimento di lattine, bottiglie di vetro e plastica, carta e altri materiali facilmente riciclabili che rilasciano uno scontrino con uno sconto da spendere all'interno dei negozi, o addirittura alcuni distributori rilasciano soldi contanti. Sarebbe questa la cosa più logica visto che, nel caso ad esempio della plastica, dove noi paghiamo già all'acquisto i costi per lo smaltimento, dobbiamo, con la TARI, pagare una seconda volta!" (https://roccellasiamonoi.blogspot.com/2015/07/la-maggioranza-approva-la-nuova.html).
Sei anni di ritardo, sei anni (anzi 9 considerato l'anno in cui è partita la differenziata) di bollette dei rifiuti fuori controllo con cifre astronomiche.
Ma come si suol dire... Meglio tardi che mai!!!
Purtroppo, però, la "macchinetta mangia plastica" non farà cambiare le tariffe, sempre stellari, e con nuovi aumenti visto che i piani industriali per l'igiene e il decoro urbano sono stati ulteriormente aumentati nell'ultimo consiglio comunale.
La tariffa dei rifiuti, come molti sapranno, si basa sul piano finanziario preventivo fatto dal Comune, piano che questa Amministrazione ha sempre mantenuto spropositatamente alto e che ha causato, oltre alle tariffe stellari, un buco di entrate che lievita ogni anno di più per via dell'incapacità per molti cittadini di pagare queste grosse cifre.
Dovremo vigilare affinchè il Comune applichi in maniera dovuta le agevolazioni governative conseguenti alla pandemia, in discussione in questo periodo, proprio per la riduzione della tassa rifiuti.
Intanto registriamo un paese davvero sporco, la sporcizia ed le erbacce in ogni strada e via di Roccella è dilagante.
Da qualche giorno, la mattina presto, vediamo passare una motoape con dietro un operatore che sparge, lungo i bordi delle strade, un liquido, proprio sulle erbacce.
Mi auguro possa essere qualche diserbante naturale, anche se mi domando e chiedo: l'amministrazione scrive decine di comunicati, spesso inutili e propagandistici, ma perchè, nel caso di questo tipo di operazione di disinfestazione delle erbacce, non informa di che prodotto sta usando in maniera tale da rassicurare i cittadini che non si tratta di diserbante tossico per le persone e gli animali domestici?
L'ASSOCIAZIONE "ROCCELLA/EUROPA PER I GEMELAGGI" CELEBRA "LA FESTA D'EUROPA"
Sabato 8 Maggio a partire dalle ore 9,30 sulla pagina facebook "Roccellagemellaggi" è possibile assistere al convegno di celebrazione della "Festa d'Europa".
Ecco il link per potersi collegare https://www.facebook.com/roccellagemellaggi/live/
mercoledì 5 maggio 2021
IL 21 MAGGIO E' LA FESTA DI SAN VITTORIO, PATRONO DI ROCCELLA JONICA. IL MESSAGGIO DI PADRE GIOVANNI.
Roccellesi carissimi, voi tutti fiduciosi figli e devoti di San Vittorio, fra non molti giorni, come già sappiamo tutti, il nostro cammino giungerà all’annuale appuntamento festivo in onore del nostro Santo Protettore. Sarà per noi la seconda festa patronale nel tempo della pandemia che vivremo quindi in modo diverso e più sobrio, ma nonostante la situazione sarà comunque FESTA.
Affidiamo al Santo protettore i nostri giovani, i più colpiti moralmente da questa situazione di emergenza sanitaria, che sono stati privati del diritto di relazionarsi fra di loro e hanno sempre più bisogno di incoraggiamento e sostegno spirituale.
Affidiamo all’ invitto martire di Cristo tutti i medici, gli infermieri, gli scienziati addetti al campo ricerca e tutti gli operatori sanitari schierati in prima linea nella lotta contro la pandemia.
lunedì 3 maggio 2021
COSI NON VA!!!
Capisco che dopo tanta insofferenza per essere "rimasti chiusi in casa" c'è tanta voglia di ritornare a vivere, lavorare, correre, abbracciare. Tutti, in tempi diversi da questo, ci siamo augurati di vedere il lungomare pieno di gente e i tavolini dei locali pieni di persone che consumano la granita o il gelato...
Purtroppo i dati e i decreti ci dicono che ancora tutto ciò non è possibile. Eppure in questo fine settimana si sono viste nel lungomare di Roccella tantissime persone, soprattutto giovani, concentrati in un unico posto, con poche mascherine e nessun distanziamento.
E non c'è stata neanche la sfilata dei tifosi dell'Inter, se non con le auto a fine serata. A destare curiosità c'è stato un gruppo di centauri con la loro Harley Davidson che hanno catturato l'attenzione sul waterfront.
Ed anche il parco giochi è stato preso d'assalto!!!
Si potrebbe accettare tutto questo se verrebbero osservate i consigli che da più di un anno vengono ripetuti a più non posso. Ma evidentemente a Milano come a Roma, Napoli e anche a Roccella ciò non basta.
Gli inviti, la sensibilizzazione, gli appelli alla responsabilità, purtroppo, non sono sufficienti.
Purtroppo basta una, due persone asintomatiche in un gruppo di persone come quelli visti in questi due giorni a Roccella, per creare un focolaio; nei mesi scorsi ciò lo abbiamo pure vissuto!!!
Invitiamo il Comune ad effettuare, cosi come da protocollo governativo, la sanificazione del parco giochi tutti i giorni, mentre i Vigili Urbani e le Forze dell'Ordine ad effettuare sul territorio maggiori controlli e inviti alla prudenza e al rispetto, almeno della mascherina e del distanziamento; gestione non molto difficile considerato che la concentrazione e l'assembramento dei ragazzi avviene in un cerchio circoscritto del lungomare.
Purtroppo dobbiamo continuare a proteggerci tutti. Finchè non si arriverà all'immunità di gregge delle vaccinazioni, siamo ogni giorno, ogni minuto, in pericolo di contagio!!!
domenica 2 maggio 2021
LA RIFLESSIONE DI CARLO MARIA MUSCOLO SU QUEL CHE SI E' LETTO SUI SOCIAL IN MERITO ALL'ULTIMO SBARCO AL PORTO DI ROCCELLA
di Carlo Maria Muscolo
Domenica scorsa un peschereccio con oltre cento persone e parecchi bambini, dopo una navigazione particolarmente difficile e solo grazie al lavoro di tre motovedette delle Guardia Costiere di Siracusa, Catania e Roccella, è riuscito ad attraccare nel porto di Roccella.
Foto: Luca Daniele |
Il tutto è stato seguito in diretto da una tv locale che consentiva agli spettatori di esprimere commenti al riguardo.
Si è letto di tutto, espressioni di solidarietà ed altrettante di becero razzismo, espressioni di un malessere diffuso ed inaccettabile, perché contrario alle più elementari regole del convivere civile, della cultura dell’accoglienza e solidarietà che è fondante la nostra comunità.
Viene obbligato chiedersi le ragioni, darsi una chiave di lettura.
La crisi economica amplifica il risentimento? Insomma, ci stiamo scoprendo razzisti? La reazione contro gli immigrati c’è sempre stata, ma era accompagnata da una crescita continua. Quando arrivavano in Inghilterra persone dal Pakistan e dall’India o dalle Indie occidentali, in Francia dal Marocco e dall’Algeria, in Germania dalla Turchia e dall’Africa del Nord, potevano anche verificarsi episodi di razzismo, che comunque restavano circoscritti.
In Italia l’immigrazione è un fenomeno molto più recente ed è maturato in un momento di diffuse difficoltà economiche, complesse e pesanti per molte zone della società, che in molti casi amplifica il risentimento sociale rivolto verso l'immigrato.
Questo, secondo me, spiega un po’ la ragione dell'insorgenza di forme di razzismo più evidente che altrove. Non è una questione di quantità di persone.
I Paesi più razzisti in questo momento sono l’Ungheria e la Polonia, dove i tassi di immigrazione sono bassissimi, ma l’odio verso l’altro è determinato dalla costruzione di una identità ungherese e polacca, dopo l’uscita dal sistema sovietico.
Credo vada invece richiamata l’attenzione sul concetto di luogo: chi emigra lascia il posto dov'è sempre stato con tutte le certezze annesse, seppur negative, che contiene.
Parte, va verso l’ignoto, rischiando anche la vita. In un certo senso i migranti rifiutano il concetto stesso di luogo per andare verso l’avventura. E’ una scelta che spiazza e scompensa chi invece resta arroccato alle certezze del proprio posto, vedendo arrivare persone che hanno operato una scelta inversa.
E su questo fuoco di contraddizioni, soffiano i “cacciatori di voti", l’Italia non è per nulla speciale in questo campo. Dopo tutto, il 30 per cento dei francesi ha votato per Marie Le Pen, le cui politiche non sono molto diverse da quelle di Salvini, e in Gran Bretagna, probabilmente, le stesse inclinazioni politiche avranno ottimi risultati, senza contare quello che è stato Trump che addirittura voleva fare un muro per bloccare i messicani, in un Paese che senza gli immigrati neanche esisterebbe.
La realtà è che si va a caccia di voti nel modo peggiore possibile. E' necessario capire e far capire che anche se ci fosse un calo massiccio dell’emigrazione in Europa, la crisi economica ci sarebbe lo stesso e che le sue ragioni vanno cercate altrove.
In questo contesto generale, come non preoccuparsi delle voci razziste e prive di sentimento che hanno accompagnato l’ultimo sbarco? E che fare per far riflettere chi esprime opinioni oltranziste che forse non gli appartengono?
Credo la miglior cosa sia ricordare chi siamo stati tutti noi, gli anni della emigrazione verso terre lontanissime prima e verso terre più vicine dopo.
Ad esempio, cosa è stata l’immigrazione degli anni cinquanta e sessanta, dal sud verso Torino.
Nell’immaginario di chi emigrava, Torino assumeva i contorni di una realtà capace di offrire casa e lavoro, ponendo fine alla miseria ed agli stenti nella terra natia. In realtà l’incontro tra le genti del sud ed i torinesi, assunse contorni frastagliati e spigolosi. Discriminazione dura, cartelli affissi alle porte pieni di insulti e rifiuto, un comportamento, all’epoca, alimentato anche dal giornale locale “La Stampa”, che, lontana dallo svolgere un ruolo di avvicinamento, alimentava sulle proprie pagine il fuoco dell’emarginazione.
Ecco, se avete voglia di capire davvero, prima di scrivere l’assurdo dettato dalla rabbia e dall’ignoranza, fatevi raccontare dagli anziani che avete in casa, qualcuna di queste tristi storie o, prendete in mano un buon libro, ad esempio vi aiuterebbe molto il “Popolo di mezzo” dell’Amico Mimmo Gangemi, da poco pubblicato.
Articolo pubblicato sulla Riviera del 2 maggio 2021.
2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini
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- LE MIE PRIME NOTIZIE DEL 2020
ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
Pagine
DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'
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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO
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Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.
FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'
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OLTRAGGIO ALLA CITTA'
ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.